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Autore: Aladidragocchiodiluce    20/07/2019    2 recensioni
Cosa sarebbe accaduto se Blue fosse scomparsa dopo "Il Seeker e la Dicronicus"? E se gli eventi successivi avessero spinto Starscream a seguire il normale corso della storia?
Scopriamolo in questa Fic!
Il primo capitolo è ambientato dopo "Thirst" o "Assetati"
Genere: Azione, Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Decepticon, Nuovo personaggio, Predaking, Starscream
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Transformers: Prime
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Predaking atterrò e assunse la sua forma robot dopo aver fatto scendere Blue, ormai era notte e la zona che avevano scelto di perlustrare era un area sgombra da detriti o quant'altro.

-Direi nulla nemmeno qui.- Annunciò il predacon dopo aver controllato il terreno alla ricerca di qualche traccia.

-Di questo passo, non li troveremo mai.-

-E se fossero loro a venire da noi?- Le parole della slipter lo fecero voltare per rivolgerle uno sguardo interrogativo.

-Ormai è buio e se provi a lanciare una fiammata ti vedrebbero anche a distanza.

So che rischieremo di attirare gli Autobot, ma se continuiamo così potrebbero volerci giorni, se non mesi.- Spiegò.

Predaking ci pensò un attimo e rispose:

-Hai ragione, è un rischio che dobbiamo correre.-

Finita la frase, assunse la sua forma drago e sparò una potente fiammata verso l'alto, con la speranza che i primi ad avvistarla fossero i suoi simili.

Non immaginava che avrebbe preferito gli Autobot a ciò che sarebbe arrivato.

 

-Se non arriva nessuno entro dieci minuti ci spostiamo.- Propose Predaking, ricevendo un cenno d'assenso da parte di Blue.

Per sicurezza, aveva emesso altre tre fiammate dopo la prima e si erano messi a scrutare i cieli, in attesa di qualche segnale.

Fu la slipter la prima ad avvistare qualcosa.

Anzi, la avvertì prima ancora che comparisse.

All'inizio era poco più di una sensazione, come se qualcosa si stesse avvicinando e si sentiva sia spaventata che attratta da essa.

Guardò il cielo e iniziò a camminare mentre il compagno le dava le spalle, scrutando il cielo ignaro di quello che accadeva dietro di lui.

Blue superò i resti di un edificio quando in lontananza avvistò qualcosa, un puntino che diventava sempre più grande man mano che si avvicinava.

Strinse gli occhi, era una sorta di jet alieno color ruggine. Non sapeva chi o cosa, fosse ma avvertiva un forte senso di disagio.

Quando fu a pochi metri da lei, si ritrasformò a mezz'aria e atterrò sollevando una nuvola di polvere.

Quando si alzò, la blu spalancò gli occhi dalla sorpresa.

Era Megatron.

O maglio, assomigliava al leader Decepticon, ma la sua corazza aveva cambiato aspetto e assunto varie tonalità color ruggine.

Il simbolo Decepticon sul petto era stato sostituito da una strana stella a otto punte viola, la stessa tonalità dei suoi occhi.

-Questa si che è una sorpresa.-Disse il Non-Megatron,  guardando la slipter.

Nonostante esso fosse decisamente più alto e massiccio, essa non si lasciò intimidire e si mise in posizione di attacco, vettori pronti a scattare.

Non capiva, avvertiva disagio, familiarità e rispetto allo stesso tempo; come se conoscesse quest'entità nonostante non l'avesse mai vista prima.

-Non so chi tu sia, ma se tieni alla tua vita non fare un altro passo.- Disse con il suo tono freddo.

Esso ignorò l'avvertimento e avanzò, ancora pochi passi e sarebbe stato a portata di vettori; ma proprio come se sapesse, si fermò.

-Non mi aspettavo di trovare una mia erede qui e con quella forma.- Commentò.

La blu scoppiò a ridere.

-O mi hai scambiato per qualcun altro, o hai qualche rotella fuori posto. Non sono di queste parti.-Rispose.

Intanto il mech aveva iniziato a camminarle intorno, costringendola a seguirlo con lo sguardo, senza mai abbassare la guardia.

-Incedibile che da dei parassiti siano nate delle creature degne di definirsi "mie discendenti".- Mormorò.

La slipter iniziava a diventare nervosa, ma non per la sua presenza, ma per il fatto che sembrava emanare una sorta di "aura", talmente potente che avrebbe potuto sopraffarla.

-Chi sei?-Ringhiò, cercando di placare il suo crescente nervosismo.

-Sarebbe strano che nessuno ti abbia parlato di me.

Io sono Unicrom, il Chaos Bringer*.-

Stavolta non poté trattenersi dall'assumere un espressione sorpresa.

Si, Starscream gli aveva parlato di lui, accennando al fatto che fosse l'opposto di Primus, creatore di Cyberton, il cui  corpo era diventato il nucleo del pianeta Terra.

Non seppe nemmeno lei perché fosse così sicura che stesse dicendola verità, forse perché avvertiva che non poteva essere altrimenti e ciò spiegava le sensazioni che aveva provato con la sua sola presenza.

Nonostante ciò, recuperò in fetta la sua compostezza per commentare:

-Quindi sono in presenza del dio del m...-Prima di terminare la frase, si ritrovò di colpo immersa nell'oscurità.

Quando ne riemerse, ritrovò in uno spazio completamento nero e quando abbassò lo sguardo scoprì che anche il pavimento era dello stesso colore, come se stesse camminando nel vuoto.

Si guardò intorno con rabbia, pronta ad urlare a qual mech di riportarla al suo posto.

La sua rabbia svanì, sostituita da sorpresa quando in lontananza vide il vero Megatron, con il suo aspetto originale che la guardava sorpreso.

Mosse la bocca ma non udì le sue parole.

Incuriosita, decise di avvicinarsi ma fatti un paio di passi andò a sbattere contro quella che sembrava una barriera invisibile.

Portò le mani al viso dolorante e si rese conto di una cosa: era tornata al suo aspetto originale!

Dopo un attimo di confusione in cui si toccò i capelli, sfiorando le corna, si decise a ringhiare:

-A che gioco stai giocando?!

Dove sei?-

-Ti trovi nella mia mente, io sono ovunque.- Rispose, prima di proseguire.

-Purtroppo, non potendo muovere il mio vero corpo, ho dovuto scegliere un altro contenitore e il corpo di quell'insetto è servito allo scopo.- Continuò, riferito a Megatron, ancora situato al di là della barriera invisibile.

-Allora che ne dici di lasciarmi stare e andare a fare le tue cose da Dio della Distruzione da un altra parte.-

-Non hai avuto una vita facile.-Commentò, ignorando le sue parole.

-Sempre esclusa, ridicolizzata, insultata, schiavizzata... e tutto ciò perché sei diversa e forte.

Puoi sconfiggere eserciti.

Sottomettere chiunque al tuo volere.

Distruggere i tuoi nemici.

Avere ciò che desideri.

Eppure ti hanno intrappolata e strappato via ogni cosa a cui tenevi.

Essi non meritano di pagare e soffrire quello che hai sofferto tu per tutta la tua vita?

Ho il potere per far si che ciò avvenga, devi solo accettare di aiutarmi.-

Le parole del Dio del Chaos erano invitanti, le stava proponendo la forza per fare ciò che desiderava.

Non sarebbe mai più dovuta scappare da niente e nessuno e sarebbe finalmente riuscita a difendere ciò che le era caro.

Stava per accettare quando un ricordo doloroso si impose: la morte della sua amica.

Ciò avrebbe dovuto convincerla maggiormente ad accettare l'offerta ma così non fu.

Ricorda troppo bene quel giorno, il desiderio di essere più forte aveva scatenato per la prima volta i vettori, compiendo il suo primo spargimento di sangue.

Cosa stava facendo?

Non poteva accettare nulla dal Dio del Chaos e Distruzione!

-NO!-Disse decisa.

La voce sembrò ridere mentre due occhi completamente viola comparvero sospesi nel nulla.

-Io ho provato con le buone.-Commentò.

La slipter non fece in tempo a muoversi che una scarica la colpì da capo a piedi, facendola urlare per la sorpresa e dolore.

Avvertì la coscienza dell'Unicrom imporsi sulla propria.

Antica, potente, inarrestabile.

Poi la morsa si allentò e si sentì come risucchiata verso il basso.

 

Blue aprì gli occhi e si ritrovò di nuovo nel suo corpo da bot con la schiena di Predaking davanti a sé, mentre fronteggiava il mech.

Quando si era accorto della sua assenza, era andato a cercarla, trovandosi davanti il "Non-Megaton" che le teneva una mano sulla fronte mentre sembrava in uno stato di trance, così era intervenuto per allontanarli.

Fu proprio il suo attacco a distrarre l'Unicrom e permettere alla slipter di tornare nel suo corpo.

Svelto, Predaking passò alla sua forma drago per inondare l'avversario con una potente fiammata, facendolo urlare dal dolore ma riuscì a resistere e quando il predacon smise per salatagli addosso, esso si limitò a schivare.

Dalle sue mani eruppe energia viola che gli avvolse tutto il braccio fino a trasformarsi in una sorta di cannone viola e lo puntò contro il drago meccanico proprio mentre stava effettuando un secondo attacco.

Il colpo fu così forte lo fece volare dritto contro un edificio.

Unicrom/Megatron evocò una lancia con la mano libera e stava per lanciarla contro l'avversario quando sentì una forza che lo bloccava.

Si trattava dei vettori di Blue; sfortunatamente la slipter aveva scoperto di non poterli usare per incidere l'armatura del mech ma poteva bloccarlo in altri modi.

Svelta, sollevò dei detriti attorno a sé per lanciarli verso di lui che si limitò a pararli con la lancia.

-Sciocca.- Rise.

-Non puoi affrontare le fonte dei tuoi poteri.-

-E chi lo dice?-Rispose la ragazza quando una fitta alla testa la fece urlare dal dolore e svanire i vettori.

Era di nuovo l'entità che cercava di prendere il controllo ma non durò a lungo: Predaking, appena ripresosi, sollevò ciò che restava di un muro e lo scagliò contro il mech avversario, facendogli perdere la concentrazione.

- Andiamocene!- Urlò, correndo verso l'amica mentre l'altro si rialzava.

Non sapeva chi fosse questo tipo, ma se la sua presenza influenzava Blue, doveva allontanarli il prima possibile.

Unicrom/ Megatron non fece in tempo ad alzarsi che i due erano già in volo.

-Non importa, ho un altra meta.- Disse con un sorriso, assumendo la propria forma alternativa per volare nella direzione opposta a quella presa dai due.

 

Intanto, Starscream aveva trovato Shockwave e le sue due creature in una zona ricca di ossa predacon emerse e dopo averlo informato, senza accennare ai poteri di Blue, stava cercando di convincerlo a collaborare.

-Ma si può sapere che cosa ti costa? Ripari la reliquia e la mia amica torna a casa, più logico e facile di così.- Gli stava dicendo.

-Non è logico.-Rispose il mech monocolo con il suo solito tono piatto.

-Ogni nuovo elemento alla causa Decepticon in questo momento è cruciale e conoscendoti, è logico pensare che esso faccia parte di un tuo piano per proclamarti nuovo leader e il tuo comportamento è alquanto bizzarro.

La mia lealtà è solo verso la causa di Megatron, vivo o morto.-

Non sorprende che il seeker lo detesti, e odiava ancor di più il fatto che avesse bisogno del suo aiuto.

-Boss! Cos'è quello?- Chiese uno dei due predacon presenti, un mech blu e argento dagli occhi gialli, indicando il cielo nel quale era comparso qualcosa in rapido avvicinamento.

Appena fu a pochi passi da loro, il jet cybertoiano passò alla forma bipede, guadagnandosi lo sguardo sorpreso da parte dei due mech.

-L-Lord Megatron? Ma come..?-Balbettò il seeker.

L'aveva visto con i suoi stessi occhi venire trafitto da parte a parte e precipitare. Nessuno sarebbe sopravvissuto!

-Non sono il tuo debole comandante.-Disse.

-Io sono Unicrom il Distruttore e re dei Non-Morti.- Sottolineò la frase evocando dell'energia viola e scagliandola verso gli antichi scheletri predacon.

L'effetto fu immediato; rianimati dall'Energon Oscuro, le antiche creature aprirono i loro occhi viola e iniziarono ad emergere dal terreno, avvolti da un aura oscura.

I due predacon viventi, capendo il pericolo ma sottovalutando la potenza del loro avversario, decisero di attaccarlo insieme nelle loro forme alternative di grifone e drago ma nonostante il vantaggio della loro forza e grandezze, vennero presto sopraffatti e messi fuori combattimento.

Conscio della minaccia che anche solo uno di quei Terracon possa rappresentare e vedendo che nemmeno i predacon riuscivano a scalfire il Dio del Chaos, Starscream capì subito che l'unica opzione era la fuga.

-Fossi in te non rimarrei qui a lungo!- Disse, rivolto a Shockwave, per poi passare alla sua forma jet per prendere il volo.

-Scelta logica.- Fu il suo unico commento, assumendo la sua forma alternativa di cannone semovente, seguito dai predacon appena ripresi.

 

-Ti senti meglio ora?- Domandò Predaking, rivolto a Blue.

Si trovavano in quella che una volta era la strada principale di Vos, ora ricoperta di macerie e resti di astronavi. In quel momento i due si erano seduti su quella che doveva essere i resti dell'ala di una nave.

Il predacon aveva da poco inviato un messaggio a Starscream, sintetizzando l'accaduto ed era in attesa di risposta.

-Si...-Mormorò, massaggiandosi la testa pensierosa.

La preoccupava il fatto che quell'entità stesse cercando di prendere il controllo, non voleva fare di nuovo male agli unici che poteva definire "amici".

Finalmente nel cielo apparve la figura familiare di un jet d'argento che atterrò a pochi passi da loro.

-Ho ricevuto il messaggio e indovinate un po'.

L'ho incontrato anch'io.-Sintetizzò, sedendosi accanto alla sua amica.

-Sapessi che è successo a noi.-Disse Blue, raccontandogli nel dettaglio l'accaduto.

-Ora che avrà intenzione di fare?- Domandò Predaking, riferito al Dio del Chaos.

-Conoscendo le storie cybertroiane, tenterà di nuovamente di sconfiggere il suo nemico, mirando al nucleo di Cyberton. Se ci riuscisse... Sarebbe la fine.- Spiegò demoralizzato.

Non sapeva cosa fare, erano in latitanti ma la situazione era gestibile, ma la presenza dell'Unicrom stava cambiando le carte intavola e non osava immaginarsi cosa sarebbe accaduto.

Un pianeta distrutto e la sua "sorellina" schiva del Dio della Distruzione.

A proposito di lei, dopo aver raccontato all'amico l'accaduto, non trovò altro da fare che guardare per terra.

Stava succedendo di nuovo.

Qualcuno voleva nuovamente renderla schiava, un arma, contro la sua volontà.

Non importa dove andasse o il suo aspetto, sembrava che quel destino la seguisse.

Stinse i pugni.

No.

Non questa volta!

Sollevando lo sguardo verso il cielo, notò due sagome simili a giganteschi volatili in avvicinamento; stingendo gli occhi, capì cos'erano.

-Star, credo che tu sia diventato una calamita per predacon.-Commentò, indicandoli.

Infatti le due creature, seguite da Shockwave, l'avevano seguito.

Vedendo anche lo scienziato, d'istinto il seeker si alzò e si mise davanti alla sua amica come per proteggerla.

Conosceva troppo bene i modi del mech, se avesse intuito le sue abilità, non esiterebbe a renderla soggetta dei suoi esperimenti.

-Non credevo che ti avrei rivisto presto, specialmente su questo pianeta.-Disse mentre l'altro si trasformava.

-Sarebbe una mossa logica, ma una logica più sottile propone di unire le forze.

Si è combattuto troppo per riavere questo pianeta il quale è l'unico che possa ospitarci in maniera permanente. Inoltre, dopo aver distrutto il nucleo di Cyberton e annullato il potere di Primus, nessun pianeta sarà più al sicuro dal'Unicrom.-

-Il suo ragionamento non fa una piega.-Commentò Blue mentre Predaking discuteva con i due predacon più piccoli.

Starscream guardò i presenti.

Da soli non avevano nessuna possibilità: nessun arma, nessun esercito e nessuna idea per affrontare il Chaos Bringer e il suo esercito di Terracons.

C'era un unica opzione, non gradita, ma meglio di assistere alla distruzione del proprio pianeta.

-Ho un idea, non vi piacerà ma è l'unica via.-

 

Angolo Autrice

Ed eccoci con un nuovo capitolo unito ad una novità: pubblicherò anche il martedì!

Non ho altro da aggiungere se non che spero vi sia piaciuto e alla prossima

Saluti da Ala

 

 *A mio parere, in inglese suona meglio di "portatore di Chaos"

 

   
 
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