E Zeus scagliò sullo sventurato pargolo una delle sue saette, portagli prontamente dal fido servitore Ermes. Non era una folgore vera e propria, bensì qualcosa di più grande e potente: una maledizione. Perché il padre degli Dei avesse voluto maledire così un innocente pochi realmente lo sanno, siccome gli dei fanno sì che il proprio volere rimanga confinato tra le mura granitiche dei palazzi dell’Olimpo...