Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: orny81    24/07/2019    1 recensioni
Riuscirà Arya ad aprire il suo cuore?...La spietata assassina...la donna di ghiaccio, senza più sentimenti. Nella sua vita tornerà prepotentemente l'amore che ha sempre cercato di evitare.
Non mi piace come gli autori hanno rovinato due dei personaggi più importanti dei libri. Arya nei libri non è così spietata e prova dei sentimenti. Spero sia di vostro gradimento Gendrya
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Arya Stark, Gendry Waters, Sandor Clegane, Sansa Stark
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Fantasmi 
 
Uno sguardo...un fantasma davanti a sè. Non può essere ancora vivo. Nessuno riesce a sopravvivere alle maledizioni di una strega. Deve essere successo qualcosa...perchè è vivo, doveva essere morto da molto tempo. 
 
Questi sono i pensieri di Arya mentre corre a perdifiato nei cunicoli oscuri della cripta. Si ferma improvvisamente davanti alla statua del padre. Lo guarda dal basso, non sembra lui...è freddo inespressivo. 
Scende nella cripta quando si sente spaesata o solo per un semplice conforto. Il solo pensiero  che ci fosse suo padre lì, le dava sostegno.
 
-"Padre...doveva essere morto..."
 
Dopo la perdita di Gendry, si rivolgeva sempre a suo padre. Prima forse la sola presenza di quel ragazzo, riusciva a tranquillizzarla, a tenerla calma e tranquilla. Lei era l'acqua e lui la roccia.
Nella sua mente ingenua di ragazzina, non si capacitava perchè sentisse così tanto la sua mancanza, diversamente da Frittella. 
Si stupiva quando la notte ripensava a lui ed il suo sorriso in mezzo a tanto orrore come era Harrenal. Non ricorda nulla della sofferenza patita dalla mancanza di cibo e altro, ma ricorda perfettamente lui e tutto ciò che ha fatto per lei nel corso di tutto il tempo in cui sono stati insieme.
Ma dopo il suo addio aveva pregato suo padre che accogliesse lui...la sua anima. Gli voleva bene ed il suo cuore era tremendamente spezzato.
Nel periodo in cui stava a Braavos, a volte pensava a lui. Quando incontrava uomini simili a lui o qualcuno con il suo stesso sorriso. C'erano momenti verso la fine, quando stava ormai per dimenticare se stessa che lui le tornava in mente...lui ed il suo modo come la prendeva in giro chiamandola mia signora. Allora si che una lacrima scendeva giù...ogni singola volta, una sola niente più.
Nel tragitto di ritorno a casa non ci aveva pensato più, forse l'aver parlato con sua sorella ha risvegliato qualcosa che andava nascosta, in fondo al cuore che non si è più ripreso.
Rimane giù nella cripta per molto tempo fino a quando non sente qualcuno avvicinarsi.
 
- Sansa...non è facile sorprendermi lo sai.
- Eppure poco fa eri terribilmente sorpresa o sbaglio?... è lui vero?...
 
Si alza posizionandosi davanti alla statua del padre, guardandolo.
 
- Era morto Sansa...almeno credevo che lo fosse.
- Dovresti parlargli, sei scappata e non è da te...e lui lo sa benissimo. Sembrava confuso, come se avesse visto un fantasma e tu pure.
- Andiamo non puoi stare qui...hai molto da fare qui, non dovresti badare a me.
- Non mi dispiace...
 
Un bel sorriso sul viso sia di Sansa che di Arya.
Escono dalla cripta, è buio ormai fuori. Sono tutti radunati nel salone centrale per la cena.
Nel tavolo in alto si trova tutta la famiglia Stark con al centro Jon e Daenerys al suo fianco. 
La sala è piena di gente. Seduta accanto a Sansa, Arya guarda tutta la sala cercando il suo viso. Lo trova accanto al mastino. Anche lui un fantasma del passato. 
Non parlano e lui non può vederla perché le gira le spalle.  Non riesce a a non guardarlo. E' cambiato nel corso degli anni. I capelli sono più corti e sembra aver preso più muscoli. Era un ragazzo ora è un uomo...anche lei è cambiata.
Si alza dal tavolo, Sansa le accarezza la mano. Si avvicina al tavolo dove era seduto Gendry. Arrivando dietro le spalle, non si accorge della sua presenza.
 
- Ecco la piccola cagna...ti credevo morta.
- Pure io...
 
Gendry non si gira...non la guarda. Gira attorno al tavolo sedendosi accanto al Mastino, davanti a lui che tiene lo sguardo basso. Arya incrocia le mani sul tavolo, guardandolo.
Il mastino si accorge di qualcosa di strano tra le due persone che si trovano con lui...
 
- Sporco fabbro...dovresti salutare la tua signora...va bene che è una cagna Stark, però...
- Non dovresti rivolgerti a lei così...
- Mph... vado ho bisogno di altro vino...
 
Si alza lasciandoli soli.
 
- Perchè sei scappata?... non è da te...
 
Lo guarda...sembra teso, arrabbiato.
 
- Dovevi essere morto...
- Perchè?...
- Eri con quella strega, ti credevo morto.
- Mph...se è per questo pure io lo credevo di te. Dopo le nozze rosse, pensavo fossi lì.
 
Si guardano negli occhi...lei vede in lui malinconia e rabbia allo stesso tempo. Apre la bocca ma viene fermato da Jon che si siede accanto a loro.
 
- Voi due vi conoscete già?...
 
Gli mette la mano sulla spalla, mentre un sorriso gli riempie il viso. Arya li guarda e le piace ciò che vede. Con l'arrivo di Jon vede Gendry più rilassato.
 
- Si Jon...conosco Arya da molto tempo.
- Perchè non me lo hai detto al muro?...
- Eri al muro Gendry?...
- Arya è grazie a lui se io sono qui di fronte a te in questo momento...mi ha salvato la vita.
 
Rimane stupita da questa affermazione mentre si guardano.
 
- Non solo a te Jon...dobbiamo molto a Gendry...
 
Jon viene chiamato da Ser Davos...
 
-Scusatemi...Tormund ha preso in braccio Sansa. Quando è ubriaco non capisce nulla...ARRIVOOO...
 
Si guardano negli occhi nuovamente...ma nessuno riesce a parlare. Gendry stanco del silenzio opprimente, allunga la mano verso quella di lei.
 
- Sono qui...non sono morto. Quando hai voglia di parlarmi  seriamente, sai dove trovarmi. Per il momento vado a dormire, sono terribilmente stanco. Con il vostro permesso mia signora andrei...
- Non chiamarmi così...
 
Un sorriso...un saluto e lui va via, lasciandola lì a guardare la sua mano. Alza lo sguardo incontrando quello di sua sorella. Gli parlerà ma non è ancora il momento adatto. Tocca nuovamente la sua mano mentre il cuore batte velocemente, come un cavallo durante una corsa. 
 
Angolino autrice
Non è facile ancora parlarsi, ci vuole il suo tempo...il tempo li ha cambiati e devono recuperare. Grazie a chi legge e mi segue :D
 
   
 
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