Anime & Manga > Digimon > Crossover Digimon
Segui la storia  |       
Autore: WhiteLight Girl    27/07/2019    2 recensioni
Fanfiction Crossover tra le varie serie di Digimon, in questa prima parte Tamers e Frontier, nella prossima Adventure.
Qualcosa si muove nell'acqua, non è un mistero che sia parte del problema, perché quando Izumi esce dall'ascensore l'acqua scorre sul corridoio davanti a lei e fino ai piedi dei suoi amici. Cosa ci fa quell'acqua putrida nell'ascensore del centro commerciale 109 di Shibuya? Da dove viene? Izumi probabilmente lo sa, ma non è in grado di rispondere a questa domanda.
Personaggi: Takato, Ruki (Rika), Henry, Ryo, Zoe (Izumi), Takuya, Koushi, Kouichi, Junpei (JP), Tomoki (Tommy), Guilmon, Renamon, Terriermon, MonoDramon...
Genere: Avventura, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

10
Sotto la superficie


La pioggia scrosciò sulle loro teste annebbiando loro la vista, l’acqua si accumulo sulle ciglia, grondando giù dai capelli quasi come se tutti loro fossero sotto una cascata scrosciante. Ruki si sporse sulla testa di Ryou, riparandolo con le braccia per quanto poteva, lui gemette contro il suo petto e trattenne il fiato, pochi secondi dopo il diluvio si fermò con la rapidità con cui era incominciato, lasciandoli chini sul fango e zuppi come pulcini.

Come Takato, Jenrya e Guilmon, anche i due strani Digimon si erano fermati, forse sbalorditi quanto loro dal cambio di tempo improvviso.

Ruki ne approfittò per cercare con lo sguardo altri Digimon conosciuti, Renamon correva verso di loro, mentre Terriermon zampettava in direzione di Jenrya. Passò una mano sul muso di Monodramon, le cui zampe posteriori erano premute sulla sua coscia, e solo dopo aver percepito il suo fiato caldo contro la pelle tornò a guardare Ryou.

Lui strinse il suo polso e si mise in ginocchio per alzarsi, i pantaloni immersi nell’acqua, ma incespicò e Ruki lo afferrò appena in tempo per impedirgli di ricadere faccia a terra. Contro ogni aspettativa, il ragazzo si aggrappò a lei senza fare storie.

«Non vedo l’ora di fare una dormita di due settimane.» lo sentì sussurrare.

Renamon li raggiunse in quel momento, schizzando loro addosso il fango quando inchiodò per non investirli in pieno. «Sono accorsa appena ti ho sentita vicina.» le disse.

Ruki le sorrise, ma il sollievo di averla rivista era soffocato dalla preoccupazione per quei Digimon, che erano riusciti a ridurre Ryou in quel modo. La fata ed il cavaliere parvero riscuotersi, si scambiarono un’occhiata ed il cavaliere sguainò le spade puntando a Takato, che sgranò gli occhi nel vederselo arrivare addosso.

«Takato!» gridò Jenrya.

Il ragazzo si scostò appena in tempo ed il Digimon finì per urtare contro il terreno con violenza, schizzandolo in faccia e sporcandogli i vestiti.

«Devo dare una mano.» disse Ruki, consapevole che gli amici stavano dimostrando troppa incertezza.

«Se si ricaricano recuperano le forze in fretta, non permetterglielo.» le disse Ryou, poggiandosi a MonoDramon e lasciandola andare.

Ruki si chiese cosa volesse dire. La risposta le fu palese subito dopo, quando la terra attorno al cavaliere divenne un cratere ed il Digimon assorbì quello che si era dissolto in dati. Poi rialzò come se non avesse risentito affatto dell’impatto. Takato gli era ancora troppo vicino.

«Renamon!» chiamò Ruki.

Lei le fu accanto in un battito di ciglia, biodigievolsero e solo nel momento in cui Ruki fu immersa nella luce all’interno della mente di Sakuyamon si sentì finalmente al suo posto.

Sakuyamon sfrecciò contro i due, afferrò Takato tra le braccia e lo trascinò via, per depositarlo accanto a Guilmon. «Sarebbe utile che smetteste di tergiversare.», disse ad entrambi, lasciandoli indietro per cercare di rispingere il cavaliere verso la fata. Fece ondeggiare il bastone verso di lui, ad ogni suo passo il Digimon si scostò un poco.

Non vide gli amici biodigievolvere, non aveva occhi che per i due nemici e per i loro riflessi nell’acqua opaca e melmosa, pensò che la prima bolla che spuntò sulla superficie ed esplose fosse frutto della sua immaginazione, ma ne arrivarono una seconda ed una terza e non poté che sorprendersi e restare a fissarle un istante di troppo. Il tornado la colpì in pieno petto, scagliandola indietro per diversi metri e spiazzandola.

Dukemon la coprì, impedendo alla fata di attaccarla ancora, mentre MegaGargomon teneva impegnato il cavaliere in modo che i due rimanessero l’uno lontano dall’altro.

«Era ora.» si disse Ruki.

Una volta assicuratasi con uno sguardo che gli amici se la cavassero, cercò di individuare le bolle che aveva visto poco prima. Se l’aria risaliva in superficie, di certo qualcosa stava sprofondando sotto la superficie, forse una bolla d’aria sotto la sabbia si era rotta...

Come temeva, il mulinello li sorprese pochi istanti dopo, smosse il fango, schiumò in circolo e gloglottò, ribollì in superficie e schizzò un po’ ovunque. Non era visibile alcun fondale, non si riusciva a percepire la profondità della fanghiglia accumulata, ma quel gorgo improvviso stava per trascinare a fondo tutti coloro che fossero ancora a terra.

Guardò in giro, cercando di individuare tutti coloro che avrebbero potuto essere in pericolo, molti si aggrappavano alle rocce, si trattenevano a vicenda per non essere trasportati via, come MonoDramon, che spinse Ryou su per un masso quasi con violenza e saltò dietro di lui subito dopo.

Il movimento attirò ancora l’attenzione di Sakuyamon, le ombre sotto il pelo d’acqua si agitarono e si fecero sempre più nitide, le figure presero forma e colore fino ad emergere. Con il cuore improvvisamente fermo nel petto, Ruki realizzò che a breve si sarebbero trovati di nuovo in minoranza. Quando i quattro Digimon emersero, non perse tempo e sfrecciò verso quello che le era più vicino, scoprendo solo quando gli fu addosso che era ben più piccolo di come si sarebbe aspettata. Fu la parete di roccia a fermarli, ciottoli e sabbia piovvero loro addosso dalla sua sommità, mentre loro combattevano avviluppati l’uno all’altro. Ma il piccolo Digimon non attaccò, si limitò ad agitarsi ed a cercare di spingerla via, a dibattersi, come se fosse stato colto di sorpresa e non riuscisse a comprendere quell’attacco improvviso. Qualcuno afferrò Sakuyamon alle spalle, la distrazione che le aveva provocato la nuova realizzazione lo aveva reso facile. Si voltò per affrontarlo, ma lui le fermò il braccio e la fulminò con una scarica elettrica che le provocò una fitta di dolore. Strinse gli occhi e gemette, sentì le grida confuse, intravide qualcuno che si muoveva nel suo campo visivo ma non riuscì a capire chi fosse, poi comprese le parole.

«Fermi! Vi prego! Fermi!»

Si costrinse ad ascoltarli, a fare ciò che chiedevano a lei ed agli altri, e finalmente riuscì a guardarli bene. Erano in quattro, anche loro avvolti nelle loro scintillanti armature digitali come il cavaliere e la fata, ma sembravano restii ad iniziare un combattimento.

«Vogliamo solo recuperare i nostri amici.» disse uno di loro. Vestiva di rosso, il fango gocciolava dalla sua lunga criniera e ripioveva nella pozza d’acqua sotto di loro, ora di nuovo calma.

Sakuyamon non sapeva se fidarsi.

La fata ed il cavaliere si voltarono, pareva quasi che avessero riconosciuto i nuovi quattro Digimon e volessero andarsene al più presto, i loro movimenti si mascheravano con le ombre mentre spiccavano il volo per allontanarsi.

Il Digimon con l’armatura argentata, però, corse loro dietro, i movimenti che agitavano l’acqua che ricopriva il terreno. Raggiunse la fata, la strinse a sé, le bloccò prima le ali contro il proprio petto e poi le braccia contro il fianco. Lei si dibatté, ma il Digimon con la criniera accorse a dare man forte al compagno. Anche gli altri due, lasciata indietro Sakuyamon, si unirono all’inseguimento, cercarono di raggiungere il cavaliere, ma lui aveva già diverse decine di metri di vantaggio. Presto sparirono tutti e tre in direzione della linea dell’orizzonte.

Sakuyamon e gli altri rimasero a guardare, Ruki non sapeva cosa pensare.

Pochi minuti dopo il giorno raggiunse la vallata e la fata si arrese ai due Digimon. Confusa, Sakuyamon la vide rimpicciolirsi e perdere quella forma per svenire tra le braccia del Digimon con l’armatura argentata.

Era solo una ragazza.

   
 
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Digimon > Crossover Digimon / Vai alla pagina dell'autore: WhiteLight Girl