Multiforme ingegno

(completamente sprecato per futili scopi)

***

Saga sentì distintamente la porta della stanza di suo fratello che sbatteva.

Alle otto del mattino.

Mentre lui beveva il suo caffè forte, abitudine rimastagli dopo una missione in Italia.

Decisamente non era la maniera migliore di iniziare una giornata, specialmente se dopo appena un quarto d’ora gli piombava in casa il Saint dei Pesci scarmigliato e fremente di indignazione.

-Dov’è?-

Sibilò Aphrodite, una Piranha Rose già stretta tra le dita eleganti.

-Specifica il soggetto, per favore. Cosa cerchi?-

-Quell’imbroglione! Quel perfido ladro doppiogiochista, quell’essere irrispettoso dell’altrui privacy e proprietà, quel diabolico…-

-Aspetta, adesso lo chiamo. Kanon! C’è Aphrodite che vuole chiederti qualcosa-

L’interessato comparve sulla soglia con un’aria innocente, e già quello era un brutto segno.

Perché normalmente Kanon era tante cose ma non innocente.

-Tu! Lo so che sei stato tu, confessa!- Lo aggredì immediatamente Aphrodite.

-Non so di cosa tu stia parlando. Cosa vuoi?-

-Ah, dunque fingi di non capire? Allora te lo rammento io: il balsamo! Il mio prezioso balsamo al germoglio di betulla importato direttamente dalla Svezia. Me n’è rimasto un ultimo flacone e tu…- il bel viso di Aphrodite si contorse per la rabbia -Tu lo hai preso senza il mio permesso!-

Kanon non reagì violentemente come ci si sarebbe aspettati, ed anche quello era un brutto segno.

-Non è vero. Primo io non uso il balsamo per capelli, secondo non ruberei il tuo-

No, certo Kanon non usava il balsamo. Allora era Saga ad essere affetto da parosmie che gli facevano percepire attorno alla chioma di Kanon un aroma fresco e resinoso. Come di betulla.

-Osi negare dunque?-

Saga decise che era il momento di intervenire per poter tornare alla sua seconda tazzina di caffè della mattinata.

Si girò verso il fratello con il cipiglio più serio che la situazione gli consentiva.

-Kanon, dimmi la verità: hai preso tu il balsamo al germoglio di betulla di Aphrodite?-

-No-

Fu la risposta testarda.

“E va bene. Vada per le maniere forti”

Saga lo scrutò per un paio di minuti dritto negli occhi, come a voler sondare le più oscure profondità della sua anima.

Alla fine, dopo un intenso esame, il gemello maggiore rilassò le spalle e sospirò soddisfatto.

-Va bene, ti credo-

-Va bene?!- proruppe Aphrodite sempre più indignato -Va bene un cavolo! Saga, come puoi credergli?! Ci sono anche i precedenti, e tu lo sai-

-Io gli credo perché è mio fratello, perché ha dimostrato più di una volta il suo valore morale. Cosa sarebbe il nostro legame se non avessimo fiducia uno nell’altro? Se vuoi rammentarmi il passato sappi che io ci penso spesso, e più ci ripenso e più mi convinco che gli inganni tra noi sono morti e sepolti. Io so che lui è sincero con me come io o sono con lui, e che non tradirebbe mai la mia fiducia con una vile menzogna, specie se la stessa fosse destinata a un banale, infimo, futile…-

Un flacone di balsamo gli passò accanto come un missile NATO e andò a schiantarsi contro le costole di Aphrodite.

-Strozzatici con il tuo dannato balsamo!-

Gridò Kanon prima di sparire di nuovo in camera sbattendo la porta per l’ennesima volta.

Bè, in fondo era finita meno peggio di quanto Saga si aspettasse.

-Ed anche questa volta è andata. Però, Aphrodite, ti prego, procuragli un flacone di quella roba, altrimenti tra una settimana sarai di nuovo qui a fre le tue rimostranze per furto-

-E tu allora? C’è bisogno di fare ogni volta questa pantomima per farmelo restituire?-

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Cantuccio dell’Autore

Buonsalve.

Un secondo capitolo di questa raccolta non era previsto, è spuntato da solo come un fungo dal sottobosco umido e muschioso della mia mente.

Una piccola precisazione che avevo omesso al primo capitolo: “Multiforme ingegno” è una caratteristica di Ulisse, e siccome io associo Kanon ad Ulisse mi è venuto spontaneo adoperarlo. Il fatto che Saga e Kanon siano gemelli mi fa associare il “multiforme ingegno” anche a lui per la proprietà transitiva o per un effetto di vasi comunicanti *l’autrice delira perché è raffreddata*

Volevo altresì segnalare che il balsamo al germoglio di betulla esiste davvero, e che e betulle sono alberi molto diffusi in Svezia, patria di Aphrodite.

Spero vi abbia fatto divertire.

Makoto