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Autore: TeamFreeWill    30/07/2019    6 recensioni
In seguito alla morte del padre, jared sprofonda nel baratro rinuciando all'amore per jensen... all 'amore di jensen (la sua anima gemella),ma un filo rosso unisce le loro anime. Riusciranno a stare di nuovo insieme?
Una moderna storia d'amore...una moderna favola dove non mancheranno colpi di scena. :)
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles, Misha Collins
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il principe e il cameriere: il filo rosso del destino'
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Capitolo decisamente hot e amoroso^^




“Jared….non vedevo l’ora…” ma un bacio di Jared lo interruppe, spingendolo al muro. Quel bacio tolse loro il respiro e li fece gemere entrambi. Le lingue intrecciate insieme che giocavano tra di loro rincorrendosi.

Dio! Erano finalmente soli. Nessuna servitù intorno. Nemmeno Jim.

Jared aveva organizzato tutto appena era ritornato a palazzo al mattino: aveva dato il week-end libero a tutti, a parte le guardie reali.

I due amanti si persero nelle sensazioni che esso portava nei loro corpi, che aderivano perfettamente in un incastro perfetto.

Calore. Passione. Eccitazione. Lussuria.

Le mani di Jared intorno al viso del più grande, le mani di Jensen strette sui fianchi del più piccolo, sotto la maglietta, a sfiorare la pelle accaldata e fremente di desiderio.

Sfioravano quel tanto da provocare una scarica elettrica continua in Jared lungo tutta la spina dorsale.

Dio! Era inebriante quella sensazione. Da perdere la testa.

“Oddio!” Soffiò il moro sulle labbra del più grande, la fronte appoggiata in quella del biondo, che sorrise malizioso.

Una mano poi, lentamente, scese sul cavallo dei pantaloni del minore, la cui virilità era già più che evidente e …Beh! , Jensen stava avendo la sua dolce e peccaminosa supremazia con i suoi tocchi e movimenti.

“Ti piace quello che sto facendo!” provocò il biondo languidamente, quando Jared abbandonò la testa tra la sua spalla e il collo, gemendo e invitandolo a fare di più. “In camera ...ora!” fermandosi di colpo e portando le mani ai lati della maglietta.
Il moro si allontanò quel tanto da guardarlo in viso, in estasi, alzando le braccia per permettere al compagno di sfilargliela.

Jensen, con un movimento dolce e deciso, lo fece, non staccando mai gli occhi dal suo amante.

Si perse nel mirare il bellissimo corpo del compagno, ma poi inevitabilmente gli occhi si posarono sull’ecchimosi al centro del petto e sulla benda ancora presente sul braccio.

Una piccola smorfia di dolore apparve sul viso di Jensen a quella vista, le dita che ora sfioravano delicatamente quei punti feriti.

Il moro notò il cambio di espressione del compagno e immediatamente lo distrasse baciandolo languidamente, la lingua che invadeva la bocca del suo uomo esplorandola, mentre con appassionata frenesia gli alzava la maglietta.

Le braccia di Jensen erano tese sopra la testa, mentre Jared gliela sfilava e buttava lontano.

“Ti amo” fece il più grande, un tacito ringraziamento per averlo distratto.

“Ti amo” rispose Jared, iniziando a tirarlo verso quella che era la grande scalinata che dava al piano superiori.

Fare gli scalini mentre si veniva mangiati di baci era difficile, ma non impossibile per i due amanti

A metà scalinata però si fermarono: Jared fu incastrato tra la parete e il corpo invitante e sexy di Jensen , le mani sempre più frenetiche che abbassavano i pantaloni e i boxer, che caddero a terra. Le scarpe abbandonate sugli scalini già poco prima.

“Finalmente...oddio sì!” Ansimò il moro, la cui erezione chiedeva un pò di sollievo. Sollievo che Jensen fu ben lieto di concedere con carezze languide e delicate.

Il maggiore sussurrò di nuovo malizioso, al suo orecchio: “Ti piace quello che sto facendo!”

“Si...Si...” rispose l’altro. Un incendio in lui.

Incendio che divampò anche in Jensen quando anche Jared ricambiò quel gesto e prese la sua virilità tra le mani.

I movimenti erano lenti, erotici, giocosi.

Entrambi, su quelle scale, stavano perdendo il controllo, mancava davvero poco finché tutto finisse e si riducesse a solo sesso. Ma non era quello che volevano. Loro volevano fare l’amore. Il sesso sarebbe stato solo l’inizio.

“Fermiamoci , piccolo. Non….non così. Non voglio che finisca tutto così. Io voglio...voglio amarti” ansimò Jensen con grande fatica.
Dio!! le mani di Jared erano...erano...

“Si ...anch’io...” gli fece eco Jared deglutendo.…

Dio!!! le mani di Jensen erano...erano...

Dopo di che, il più piccolo si avventò di nuovo sul compagno, sulle labbra carnose e invitanti e ripresero a salire le scale fino a raggiungere il corridoio superiore.

Ancora poco e avrebbero raggiunto la camera da letto. Avrebbero raggiunto quello che sarebbe diventato il loro nido d’amore.

Non si staccarono mai un secondo dalle loro labbra, nemmeno quando entrarono in camera del minore, la porta prontamente chiusa dietro di loro.

Il più piccolo si distese subito sul letto seguito da Jensen che lo sovrastò, le mani ai lati della testa, le braccia tese.

Il biondo, in quella posizione, si perse a guardarlo sorridendo malizioso, mordendosi le labbra.

Il moro era un incanto, il petto ansante, le labbra umide di desiderio come pure gli occhi, i capelli scompigliati.

“Che c’è, Jensen?” chiese Jared, accarezzandogli la guancia dolcemente.

“C’è che ti amo e mi fai impazzire ogni volta che ti guardo Jared! Sei...sei magnifico!” e un attimo dopo scese a baciargli il collo in maniera sensuale.

Jared non riuscì a rispondergli, a dirgli che anche per lui era lo stesso.

Appena le labbra del biondo si posarono sul collo del minore, il moro iniziò a gemere e a inarcarsi contro il bacino del compagno, le mani sulla schiena di Jensen che stringevano e toccavano ogni centimetro di pelle; le virilità pulsanti che si sfioravano, che chiedevano di più.

Ma entrambi erano consapevoli che volevano prolungare il piacere che quella tortura comunque procurava.

Così quella scia di baci roventi, Jensen, scese sempre più percorrendo un percorso gustoso sul corpo di Jared : il petto, i capezzoli, poi il ventre e un po’ più sotto dell’ombelico.

Jensen solo a quel punto si fermò, lo sguardo carico di lussuria, gli occhi incatenati in quelli di Jared.

Poi, con bramosia, la sua bocca avvolse la virilità del compagno in tutta la sua lunghezza.

E fu solo calore, piacere intenso, gemiti.

“Gesù, Jensen!” gemette il compagno affondando le mani nei capelli di Jensen. “Gesù!” ripetè quando nella sua intimità più nascosta sentì le dita esperte del compagno iniziare a preparlo con estrema dolcezza, sfiorandolo prima e poi invadendolo.

Jared era allo stremo in quella piacevole tortura, ma anche per Jensen era sempre più difficile trattenersi.

“Voglio amarti, piccolo” gemette il maggiore. Dio! , quanto lo amava.

“Anch’io Jensen....ho bisogno di te...di sentirti dentro di me” rispose il minore, le gambe ora incrociate attorno ai fianchi di Jensen, arrossendo leggermente.

“Piccolo...” sorrise alla dolcezza del suo compagno, “...ti amo” rispose riprendendo a ritroso quella scia di baci infuocati, le dita che continuavano a prepararlo. Jared che gemeva sempre più. Sul suo viso il desidero più puro.

“Ti amo” ripetè Jensen ora al livello del viso del compagno.

“Ti amo” fece eco Jared , seguito da un bacio che fece loro perdere il fiato, i cuori impazziti, i petti ansanti.

Persi in quel bacio bagnato, il biondo tolse le dita e dolcemente invase il corpo del minore. Lo conquistò con estrema lentezza e passione iniziando a muoversi piano ed eroticamente.

“Mio Dio....è il paradiso...Oddio si…” ansimò il minore, andando incontro alle spinte del compagno, facendo gemere il maggiore, sceso a baciargli il collo e il lobo dell’orecchio.

“Lo è... amore mio. Lo è!!” sussurrò quando si issò a guardarlo in viso, continuando a muoversi. La mano ora intrecciata con quella di Jared, che sorrise beato.

“Jensen....” fece il moro tremando, in estasi.

“Cosa...cosa c’è?” le spinte più profonde e potenti.

Dio! Il modo in cui Jensen lo stava guardando ....il modo in cui si muoveva in lui...il modo in cui entrambi si stavano appartenendo e amando...

”Amore...non smettere di guardarmi...non smettere...” Jared sentiva crescere in lui il piacere più fisico.

“Non lo farò, amore...Non ho intenzione di farlo.” rispose innamorato, il biondo.

Anche lui sentiva che mancava davvero poco a lasciarsi andare e con il cuore che batteva all’impazzata, i suoi movimenti divennero sempre più profondi e frenetici, come quelli dell’uomo sotto di lui.

Con gli occhi incatenati e brucianti di passione, i due amanti stavano a poco a poco raggiungendo quel magnifico punto di non ritorno. Erano allo stremo.

Jensen, in quegli affondi, sussurrando “Ti amo piccolo”, si lasciò andare invadendo con la sua essenza il corpo del compagno; la fronte appoggiata in quella spaziosa del più piccolo; gli occhi comunque puntati su quelli di Jared.

Il minore, al colmo della felicità , come ogni volta che Jensen gli diceva ti amo si lasciò vincere dal piacere, le labbra ora congiunte in un bacio languido e bagnato, pregno d’amore. Il loro amore.

I cuori battevano all’impazzata nel petto, la pelle imperlata di una leggera patina di sudore. Jensen, finito il bacio, crollò sul corpo del compagno, la testa nascosta nell’invitante incavo tra spalla e collo. Il profumo del suo amante che lo stordiva e inebriava. Le braccia di Jared che lo abbracciavano stretto a sè.

Rimasero fermi in quella posizione per minuti interminabili poi Jensen, a malincuore, si sistemò al fianco del compagno, la schiena appoggiata alla spalliera del letto.

Un attimo dopo Jared appoggiò la testa nella spalla del maggiore, la mano stretta in quella del compagno posata sul suo ventre, il braccio destro di Jensen che lo avvolgeva per le spalle stringendolo a sè.

“Amore....è stato....magico!” disse Jared, gli occhi chiusi, sospirando. “Ti amo”

“Ti amo” fece eco Jensen, sereno.

Abbassò appena la testa e baciò la testa del suo compagno, con un bacio dolcissimo.

“Jensen…” fece il moro, sistemandosi più comodamente accanto al corpo del biondo “….vorrei che questo momento non finisse mai…!”

“Anch’io, Jared!” convenne Jensen, la cui mano ora stava accarezzando le ciocche dei capelli del suo compagno lentamente.

Perso nelle sensazioni di quelle carezze delicate, il più piccolo alzò appena la testa e osservò il bel profilo del compagno.

“Sei bellissimo!” sussurrò dolcemente, costringendolo a voltarsi. Gli occhi innamorati.

“Tu lo sei, amore mio” rispose Jensen posando le sue labbra su quello del moro spingendolo dolcemente sotto di lui.

Il modo in cui si erano guardati fece accendere di nuovo in loro il desiderio di amarsi. Di appartenersi. Di completarsi. Di unirsi.

Un attimo dopo in quella stessa stanza riecheggiarono solo i loro gemiti d’amore, i loro mille ti amo e i loro nomi gridati o sussurrati, fin quando il piacere carnale non li vinse ancora e ancora e, dolcemente stremati, non si addormentarono uno tra le braccia dell’altro.

Eh si! Sarebbe stato un lungo e dolcissimo weekend pieno d’amore e passione.



 



Note autrice
Grazie Lilyy per avermi segnato gli errori di battitura ^^
  
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