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Autore: Aliasor    31/07/2019    3 recensioni
Vola da lei, mia piccola Tenshi. E ottenebra il suo cuore.
[Capitolo uno]
Qualche anno dopo la sconfitta di Le Papillon, appare un emulatore che ha ottenuto, in qualche modo, il miraculous della farfalla e lo sta usando per creare le Tenshi, una nuova versione delle Akuma.
Contemporaneamente, durante l'ultimo anno di liceo, nella classe arriva un nuovo studente cieco che non nasconde il proprio humor verso la propria condizione.
Genere: Azione, Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Gabriel Agreste, Lila, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le Papillon'
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Se ne era accorto in tempo ed era riuscito ad attivarlo in tempo.
Non si aspettava che avessero fatto un piano del genere, davvero ben congegnato. Avevano tenuto conto del punto debole del suo potere e di chi sarebbe stato Tenshizzato.
Con un colpo solo della grossa arma era riuscito a parare l’attacco fatto col bastone, contemporaneamente ferendolo.
Tenshizzare un Miraculous, era esistito un precedente, ma rifarlo? Geniale.
Chat Noir, o forse Blanc, cadde a terra. Non era stato colpito in modo diretto, ma si era comunque rotto qualcosa. Era il rinculo? No, un’arma da taglio non poteva causare un rinculo.
Quando aprì bene gli occhi però vide cosa davvero stava accadendo: una grande, grossa, orrenda, serie di mannaie stavano sollevandosi verso il cielo. Non erano diverse da quelle che i macellai usano per sventrare le vacche, cadendo sopra di loro avrebbero fatto una fine simile.
<< Camera delle Lingue Mozzate. Ove i bugiardi vedono le loro lingue mozzate di netto, per chi va avanti in strategie  illusioni come voi mi apre perfetto...>> Sorrise. << Non avrete davvero creduto che rubare e cedere i poteri fosse la mia unica abilità?>>
Fece girare un po’ il braccio, come a sgranchirlo per la fatica accumulata. La cosa si stavano facendo stancanti, non voleva abusare del corpo che aveva preso. Aveva dovuto cambiarlo, il precedente era troppo vecchio, si stava polverizzando, era divenuto solo un peso.
<< Papillon.>> Lo guardò nonostante fosse in mezzo alla folla. << Che ne dici di tornare indietro? Ti perdonerò volentieri, se vuoi anche a mia figlia.>> Non ricevette risposta. << Capisco, capisco.>>
Lo sperava, sperava che rispondesse così. Lo bramava. Lo desiderava.
Negli ultimi cento anni non si divertiva così, era stato un bel po’ bloccato da Fu prima di fuggire durante la Seconda Guerra Mondiale. Gli ripeteva sempre le solite paroline gentili e fastidiose, idem quei rompiscatole degli altri Kwami.
Ad un certo punto, durante la sua libertà, si era divertito a scombussolare alcune cosette, ma non si aspettava che le sue azioni avrebbero portato alla nascita del primo Papillon. Gli era piaciuto così tanto da volerne creare un secondo.
Già, lo aveva tentato solo per divertimento. Aveva qualcosa di speciale, certo, non sapeva cosa, ma lo aveva.
Beh, era il momento di finire il gioco. Si tolse la maschera da leone facendo cadere una lunga chioma di capelli femminili. Già, come tutti ci aspettavamo.
<< Che ne dici?>> Chiese mostrando il viso. << Non indosso mai il vestito da donna, ma ogni tanto mi piace cambiare.>>
Rebecca. Ne aveva preso il corpo e lo stava usando come ospite da parassitare.
Non ricevette nessuna risposta. Era troppo triste? Terrorizzato? Non era divertente.
Non era divertente. Non era divertente. Non era divertente!
Fece un gesto con il dito della mano, era il momento di finirla. Avrebbe fatto cadere le mannaie e fine dli giochi.
<< Au revoir Paris!>>

Quell’ibrido Elem/Lila le stava prendendo più di quanto si asptassero, a quanto sembrava il duo Viperion-Shelly si stava dimostrando superiore su tutti i fronti. Non era difficile immaginare i motivi di questo vantaggio, Luka era stato più volte un eroe e Shelly era letteralmente nata con abilità di controllo su un Kwami.
Lei era stata al massimo un Akumatizzata di basso livello, era stata sconfitta quattro o cinque volte senza troppi problemi. Tra essere posseduto da una Akuma e utilizzare un Kwami c’è molta differenza, nel primo caso la trasformazione non pesava troppo sul corpo poiché riceveva il potere direttamente da una terza fonte, Papillon, mentre nel secondo invece si usava la forza stessa dell’umano.
Per farla breve stava spendendo molte più energie degli altri due che, per via dell’abitudine e della natura, ne spendevano molte meno. Potete paragonarli a maratoneti professionisti contro una dilettante.
Anche senza la Seconda Possibilità sconfiggerla non sembrava essere troppo difficile.
Ma lo sappiamo tutti come funziona, in ogni boss battle c’è sempre e comunque un power up dei villain: Madara in modalità Sei Vie, Freezer versione Mega Hitler Spaziale Nano, Aizen in quella che io chiamo affettuosamente modalità Omega Flowey.
Duusu era in possesso di un potere tutto suo simile a quello di Papillon: Amokization, in grado di evocare una creatura spirituale nata da una forte emozione.
Funzionava anche su chi era stato trasformato da un Miraculous, bastava accettasse la proposta fatta.
Questo significava che poteva usarlo anche su sé stessa, almeno in teoria. Già il suo corpo si stava debilitando e gli faceva male il petto, probabilmente unire un homunculus e un umano era qualcosa che la natura avrebbe accettato tanto facilmente. E si sa, la natura cerca di aggiustare tutto.
Strappò una delle piume blu del ventaglio e, senza nemmeno lanciala, la posò semplicemente sulla spilla. Troppo pigra per fare un po’ di scen… okay, la prendo sul personale, ma tutti odiamo quella tizia. Almeno l’Italia è degnamente rappresentata dal buon Vincent il fotografo, che è come una pizza margherita cucinata da un italiano in una cena fatta da americani.
Sei nostri cuori.
Chiusa la parentesi culinaria, torniamo alla nostra storia.
Potrebbe venire da chiedersi quale animale sarebbe uscito fuori da una persona come lei, patetica, viziata, ipocrita, bugiarda, tutto ciò che più disgustoso e sbagliato era presene nella società moderna.
Una donna che aveva venduto la sua stessa umanità solo per disprezzo verso due sconosciuti di cui non conosceva nemmeno loro vero nome.
Si nutriva degli altri come un parassita raccontando loro menzogne, non voleva nemmeno farlo per essergli amiche, altrimenti sarebbe stata lì a combattere insieme a loro, ma per essere superiore.
Così piccolo. Così patetica.
Una volta uno scrittore definì la mantide religiosa come la più grande puttana che esista, potete quindi immaginare la mia sorpresa nello scoprire che non fu quello l’animale che comparve.
Era un insetto rossastro, di un colore simile a quello della carne marcia. Era in possesso di  lunghe antenne che uscivano dalla fronte, le ali distribuite i due paia, una bacino stretto e un pungiglione. Era forse una vespa?
<< Una Ichneumonidae.>> Commentò Luka alla visione dell’insetto. << Questo insetto l’ho studiato all’università. Si tratta di un animale talmente disgustoso che stava facendo perdere la fede a Darwin.>>
Gli incenumonidi, o ichneumonidae, sono una razza di parassiti. Depongono le uova dentro un ospite immettendo con il pungiglione una sostanza che permetta ai suoi cuccioli di divorare lo sventurato ancora da vivo. Darwin non riusciva a capacitarsi come Dio avesse potuto volontariamente creare una mostruosità simile.
Forse per Lila era una creatura davvero adatta, un parassita che tortura e si nutre degli altri.
Shelly si morse le labbra, come poteva averlo fatto?!
<< Hai buttato così la tua umanità in modo definitivo? Non capisci la tua fortuna nell’essere viva?! Realmente viva, di poter provare veri sentimenti invece di fallaci imitazioni?!>>
Non la stava ascoltando, come poteva una semplice furia cieca?
<< Viperion, tu vai dagli altri per aiutarli. Qui finisco io da sola. Per favore.>>
L’eroe avrebbe voluto dire qualcosa, ma comprendeva che era meglio fare silenzio. Si limitò ad accettare e ad allontanarsi, c’erano cose in cui non poteva intromettersi.
<< Prima che vada via del tutto, vuoi che gli porti un messaggio?>>
<< Sì. Dì ad Endrick che il latte alla fragola è davvero buono, ma non quanto il suo sangue.>> Rispose ridendo.
Rimasta sola guardò il grosso insetto.
<< Credo che dovrei chiamarti sorella, ma proprio… mi fai schifo.>>

<< Oggi sembra essere la fiera delle sorprese.>> Commentò buttando per terra il mantello che di solito indossava.
In cento anni non aveva visto tante sorprese quante ne stava vedendo in quel giorno solo.
Ah, quello sì che era divertente.
Le mannaie invece di cadere si limitavano a tornare indietro, era bastato il tocco di una tizia vestita da orologio e dell’aiuto di un tizio con un drago per farl… oh, ma certo. La tizia l’aveva riconosciuta. Era l’altra guardiana, quella che stava sempre con Fu. La fallita che non era diventata una portatrice di Miraculous.
Non pensava che fosse ancora viva.
<< Oh beh, se nemmeno l’Inferno è utile allora… potrei rendere il tutto più spassoso uccidendo il mio ospite. Sarebbe un finale a sorpresa degno dei vostri. Che ne pensate, gattino bianco,  coccinella, farfallina?>>
Ladybug lo guardò. << Che abbiamo appena vinto, Chimaira.>>


 

Ora resta il finale! Esatto il prossimo capitolo è il finale o per meglio dire i finali! Ora devo decidere se metterli tutti in una volta o uno alla volta da Pacifist a Souless a Genocide. Se li metto tutti insieme dovrei mettere anche il primo del sequel... beh, vedrò.

   
 
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