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Autore: sweetnight87    31/07/2019    2 recensioni
E se durante l’incoronazine di Regina un fascio di luce riempisse la stanza e una volta dissolto tra lo stupore generale...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Regina Mills, Robin Hood
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La luce aveva fatto capolino in camera da letto dei Jones, Killian aveva mormorato infastidito, poi però quando aveva aperto gli occhi e trovato quelli di Emma nei suoi, era bastato un attimo, i respiri erano diventati di nuovo veloci,  entrambi bramavano di più, Killian l’aveva attirata a sè, le labbra incapaci di separarsi, poco importava se mancava loro il respiro, i baci erano sempre più focosi, intensi,  le loro lingue intrecciate senza alcuna volontà di allontanarsi, le mani che vagavano desiderose sul corpo di Emma accarezzandola con dolcezza e passione allo stesso tempo, ma il grande giorno del ballo ad Arendelle era arrivato e non potevano di certo fare tardi, avrebbero festeggiato Elsa. 

“Kil... No... Non pos...Possiamo!”

“Shhhh!”

Un sospiro di Emma aveva fatto sì che Killian non smettesse di accarezzare ogni centimetro del suo corpo,sapeva bene che l’avrebbe spuntata lui, ma quando anche sua moglie stava per lasciarsi andare a quel momento di passione qualcuno fece sentire la sua presenza attraverso il baby monitor.

Emma sorrise mentre Killian alzava gli occhi al cielo, “ le fa male passare troppo tempo con i tuoi, nostra figlia inizia ad avere lo stesso tempismo dei nonni” Emma scoppiò a ridere, “guarda che sono serio, la nostra principessa passa troppo tempo con loro e questi sono i risultati”

“ Ma smettila! Piuttosto vai tu da Hope, io vado a prepararle il vestitino per la festa e dopo colazione farà il bagnetto”

Killian si mise sull’attenti facendo ridere di gusto sua moglie che ad un tratto però lo teletrasportò da Hope, aveva poco tempo per ricorrere alla magia e progettare il suo vestito, visto che aveva girato ogni negozio di Storybrooke ma era sempre tornata a casa a mani vuote; in compenso si era fatta un’idea di come lo volesse visto i cambiamenti che il suo corpo aveva iniziato a fare, sarebbe stato tra l’azzurro e il celeste in onore di Elsa, avrebbe avuto uno scollo a V profondo e una morbida fascia di tessuto arricciato avrebbe fasciato la vita per poi allargarsi in una gonna principesca, avrebbe lasciato Killian esterrefatto e avrebbero sicuramente ripreso da dov’erano stati interrotti quella mattina, era un abito perfetto, racchiudeva in sè il principesco del mondo di cui faceva parte, era sontuoso ma allo stesso tempo elegante come gli abiti che un membro della famiglia reale deve indossare, ma allo stesso tempo era seducente come gli abiti che aveva sempre visto nelle vetrine dei negozi quando da bambina si soffermava a sognare ad occhi aperti.

Emma ebbe giusto il tempo per nasconderlo, Killian e Hope stavano per arrivare, sentiva le risate della loro bambina mentre il suo papà le faceva le voci buffe.

“Forza,dobbiamo sbrigarci, Elsa manderà le carrozze a prenderci, non possiamo arrivare in ritardo,  Killian, il tuo smocking e la cravatta sono già sul letto, io preparo la nostra principessa” Hope sorrise alla sua mamma mentre la prendeva in braccio e la riempiva di teneri baci, le due sparirono in un attimo, c’era tanto ancora da fare, tra colazione e bagnetto almeno un’ora e mezzo sarebbe stata dedicata alla piccolina.

Killian alla vista del suo outfit storse un po’ la bocca ,il bianco non era il suo colore, non capiva perché questa bizzarra scelta, da quando aveva lasciato la foresta incantata e faceva parte del mondo reale aveva imparato che il nero era il colore per eccellenza degli smocking.

“Bianco!” Esclamó grattandosi dietro la nuca, non l’aveva indossato il giorno del suo matrimonio dietro richiesta di Emma e gli sarebbe toccato farlo adesso per via del dress code previsto sull’invito. Aveva fissato talmente tanto a lungo la gruccia e il completo che si era perso nei suoi pensieri, tanto che quando Emma rientrò in stanza lo trovò con ancora indosso i boxer a fissare il completo.

“Killian! Ancora non sei pronto?” Emma lo fece sobbalzare rientrando in camera con la piccola Hope avvolta nell’accappatoio bianco e rosso.

“Emma! Accidenti! Mi hai fatto prendere un colpo” 

Sua moglie sorrise, gli si avvicinò per dargli un leggero bacio sulle guance come per chiedere perdono ma la piccola principessa di casa alzò la manina frapponendosi come barriera tra i due genitori.

“Principessa di papà, non temere sei la mia piccola e adorata bambina, amo anche te!”

“ Per ora!” Aggiunse Emma portandosi una mano sulla piccola ma evidente pancia,

Killian sorrise felice, voleva una famiglia numerosa e la consapevolezza di essere di nuovo padre lo riempiva di orgoglio.

“Killian, smettila di fissare lo smocking e indossalo, questa sera abbandonerai il nero, so che è il tuo colore ma farai uno sforzo, dopotutto dovrei essere offesa perché al nostro matrimonio non l’hai indossato e adesso lo farai, ma sarà anche una vittoria per me” 

Killian sbuffò, Emma rise divertita e gli mise tra le braccia Hope, fece apparire con la magia i vestiti per la piccola, “vestirla tu! Io vado a prepararmi” 

Killian la guardò sorpreso da quella delega insolita,  di solito sua moglie si lamentava quando vestiva la piccola, non faceva altro che  fargli notare che non poteva farle indossare la prima cosa che trovava nei cassetti e adesso gli dava il compito di prepararla per un evento così importante?

“ Mi raccomando, vestita bene” si raccomandò Emma prima di uscire dalla stanza e recarsi in bagno.

“Ecco! Ero in pensiero che non si fosse raccomandata ancora”  disse rivolto alla piccola Hope che lo guardò sorridendogli.

Emma alla fine era ricorsa alla magia, aveva il suo abito su misura, non appena fu pronta ad indossarlo si sentì invadere dall’euforia, era la prima volta che ricorreva ai suoi poteri per un fine diverso dalle battaglie ed era soddisfatta del risultato, quando si guardò allo specchio sorrise ancora una volta, si ritrovò poco dopo a volteggiare su sè stessa, poi lo sguardo caddè sul suo ventre, ci portò su la mano e l’accarezzò a lungo, un pensiero la riportò alla consapevolezza che non avevano ancora tanto tempo e doveva essere sicura che Killian fosse pronto e che Hope fosse stata vestita bene, per cui si recò in camera da letto e trovò suo marito e sua figlia seduti sul letto ad aspettarla, l’espressione di Killian quando vide la sua Emma con quel vestito fu impagabile, era quasi sotto shock, rise divertita per la reazione che gli aveva procurato.

“S... Sw... Swan” esclamò incapace di dire altro, l’aveva perfino chiamata con il suo vecchio cognome, cosa per cui Emma non era più abituata per due motivi, aveva preso il cognome del suo papà anche sui documenti ufficiali a cui si era aggiunto quello da sposata.

“ Sei mozzafiato! Forse un po’ troppo” Le disse Killian

“Grazie!” Rispose Emma con un sorriso a trentadue denti mentre sentiva lo sguardo di Killian su di sè e il desiderio crescere, ma non poteva pensare a quello, per cui si concentrò sulla loro bambina e come sempre trovò un appunto da fare a Killian, “la fascia di Hope è storta!”

Killian alzò gli occhi al cielo, “si lo so sto bene anch’io grazie love!”

“Si! Devo dire che non stai niente affatto male anche tu! Ma la fascia di Hope è comunque storta”

Killian alzò nuovamente gli occhi al cielo, si grattò il mento e poco prima che si avviassero al piano inferiore per aspettare la carrozza mandata da Elsa fece la constatazione che Emma ancora aspettava  “ sappi che avrai tutti gli occhi puntati addosso e questa cosa non mi piace per niente, il vestito è bellissimo, tu sei bellissima ma ti guarderanno in troppi e questa cosa non mi piace per niente”

Emma gli si avvicinò e gli sussurrò: “gli altri potranno pure guardare ma sai bene che io sono solo tua e che a te soltanto è concesso di sfilarmi questo vestito a fine serata”

Killian sorrise fiero e malizioso per quella constatazione fatta, amava quell’intraprendenza provocatoria di sua moglie, d’altronde aveva avuto un ottimo insegnate, sè stesso. 

A casa Charming inveve regnava il caos, erano ancora in completo alto mare  a causa di Neal che non collaborava, scappava da una parte all’altra del salotto, “ non ho voglia di essere vestito come un pinguino”  aveva detto ad alta voce in direzione della sua mamma, odiava tutti gli eventi ufficiali in cui non poteva essere libero, Snow faticava a prenderlo e doveva ancora finire di truccarsi, fu David che le andò in soccorso, prese di sorpresa suo figlio, “ catturato piccolo birbante” Neal spiazzato dall’essere stato catturato rimase per un attimo fermo, guardava negli occhi il suo papà “ Uffa! Che noia, io non voglio venire!” 

“ Neal, amore sei un principe, sono cose a cui è giusto partecipare come membro della famiglia reale” 

“Chissene! Tanto è Emma a ereditare la corona quando sarete vecchi!”

Ribattè il piccolo sapendo di avere ragione!

“Neal Nolan!”

Lo rimproverò sua madre, mani sui fianchi, sguardo serio mentre David invece se la rideva, il ragionamento di suo figlio non faceva una piega.

Nonostante non avesse del tutto torto avrebbe preso parte alla serata e come sempre avrebbe finito per divertirsi in compagnia degli altri.

A casa Locksley- Mills, Regina era nervosa, avrebbe fatto apparire una sfera di fuoco e distrutto tutto ciò che le capitava a tiro, la gravidanza procedeva benissimo e nè era felicissima ma non le piaceva più nulla di ciò che indossava, avrebbe chiesto a Snow come aveva fatto a scendere a compromessi con tutti quei cambiamenti, in più avrebbe dovuto scegliere l’abito da sposa e nessun modello le sarebbe stato bene.

Demoralizzata e pensierosa per non usare le sfere di fuoco si era concentrata sul mettere a soqquadro la sua cabina armadio e nonostante avesse trovato ciò che cercava non era soddisfatta della resa una volta indossato.

“ Sei bellissima!” La voce del suo amato Robin l’aveva riportata alla realtà, lui le si era avvicinato e l’aveva abbracciata da dietro posando entrambe le sue mani sulla sua pancia.

“Smettila! Non saranno i tuoi complimenti che mi aiuteranno a sentirmi più sicura, non è così  che prenderò una decisione su cosa indossare, non sarà il tuo parere di parte che mi farà sentire bene, per me possiamo anche arrivare in ritardo, anzi  non andare completamente, ti dirò di più, io non vengo, non posso affrontare un ballo, non mi sta bene nulla e non posso, non voglio apparire ridicola”

Robin capiva perfettamente che la sua amata Regina non fosse così arrabbiata come si mostrava, lei era felicissima della gravidanza e mese dopo mese sempre più entusiasta all’idea di mostrare la pancia.

“ Non pensare che avremo altri figli,non intendo ridurmi più così, sappilo”

Regina era completamente fuori controllo ma Robin sapeva bene che stava pian piano manifestando la sua paura legata al parto.

“Regina, respira ti prego, questo stress non ti fa bene, non vi fa per niente bene”

Lei sapeva che Robin avesse ragione e non era da lei andare fuori di testa per una sciocchezza simile.

“Emma, chiama Emma!” Aveva ordinato in tono perentorio, Robin aveva immediatamente eseguito, qualsiasi cosa pur di vederla serena e sorridente.

“Abbiamo un problema gigantesco”

Così aveva esordito quando Emma aveva risposto al cellulare

“Di cosa si tratta?”

“Del vestito, Regina minaccia di non prendere parte al ballo ad Arendelle”

“Arrivo!” Fu la risposta che diede Emma prima di riagganciare 

“Andate non appena arriva la carrozza, io vi raggiungerò prima possibile, Regina ha bisogno di me”

Così senza dare tempo a Killian di proferire parola sparì nella sua nuvola di fumo bianca e si materializzò al fianco di Regina mentre Robin le faceva presente che in quanto sovrana dei regni non poteva non andare e lei lo fulminava con lo sguardo, trattenendosi dal lanciargli una sfera di fuoco perché incapace di capire il suo disagio.

“Robin lasciaci sole un attimo per favore”

Lui ubbidì senza proferire parola, sperava che Emma riuscisse lì dove lui non era riuscito...

Regina stava per dire qualcosa ma Emma la fece tacere immediatamente, la fece alzare, girò intorno per osservare la situazione e capì il disagio della sua amica. Le bastò schioccare le dita e woilà, Regina indossava un vestito che non l’avrebbe fatta sentire dentro un sacco.

Aveva uno scollo a barca, il corpetto metteva in risalto il seno e un nastrino di raso blu scuro sagomava lo stretto corpetto che diventava più morbido e abbracciava morbidamente la pancia di Regina per poi aprirsi in una

gonna morbida e vaporosa composta da tantissimi strati  di tulle che sfumavano dal blu al bianco.

“Guardati!” Esclamò Emma in direzione dello specchio alla sua amica.

Timorosa si voltò e quando vide il suo riflesso portò la mano alla bocca, era bellissima, l’abito la faceva sentire meravigliosa ed era tutto merito di Emma, si voltò verso di lei per abbracciarla per quanto la sua grande pancia le permettesse, Emma sorrise soddisfatta, sapeva bene come la sua amica si sentiva, l’aveva provato e stava per viverlo di nuovo.

Quando Robin spazientito dall’attesa decise di entrare assistè a Emma che prendeva in giro Regina 

“L’allieva ha superato la maestra! Strano che tu non abbia pensato a usare la magia”

“Simpatica Swan, davvero” Disse ridendo mentre tendeva la mano verso il suo Robin che gli fu subito accanto e le fece fare una giravolta così da poterla ammirare a pieno in tutta la sua bellezza.

“ Vostra maestà si sbaglia, io ormai sono una Jones”

Le due si guardarono e scoppiarono a ridere, poco dopo Emma sparì così com’era apparsa materializzandosi direttamente ad Arendelle al fianco di Killian appena in tempo per essere annunciati dai valletti.

“Maestà faremo tardi” Disse Robin alla sua amata futura moglie mentre si dirigevano al piano di sotto.

Il viaggio non fu lungo ma quel tempo fu più che sufficientemente a Regina per chiedere scusa a Robin 

“Perdonami! Non so perché abbia avuto quella crisi, sono così felice di aspettare il nostro principe o principessa ma improvvisamente non trovare nulla che mi stesse come speravo mi ha fatto entrare nel panico tanto da non pensare di risolvere con la magia”

“Amore se solo potessi prenderei il tuo posto”

Regina guardò Robin sembrava quasi aver preso in considerazione l’offerta di lui che la guardò dritto negli occhi, la conosceva troppo bene, sapeva che stava fingendo di prendere in considerazione la cosa.

Risero così  di gusto da non accorgersi che il valletto aveva loro aperto la carrozza, erano ad Arendelle. Robin scese per primo e poi porse la mano alla sua splendida dama.

Intanto da Storybrooke erano arrivate anche le ultime carrozze, Belle, il piccolo Gideon e Tremotino con la piccola Rose in braccio si stavano avviando anche loro all’interno del palazzo. La maggior parte degli abitanti della ridente cittadina di Storybrooke nel Maine era al Palazzo di Arendelle, aspettavano che Anna, Kristof, la loro bambina, Elsa e il suo futuro sposo Mawi facessero il loro ingresso nell’ampio salone delle feste.

A quell’evento anche un’altra persona era presente, quel qualcuno era colei per cui Henry aveva perso la testa, Ivy Tremaine.

I due non si erano ancora visti ma non sarebbe  stato così a lungo.

Intanto, David, aveva intravisto la sua bambina, sperava tanto di sbagliarsi, per il semplice fatto che se fosse stata davvero lei aveva un abito che era a dir poco scollato è questo lo rendeva nervoso, aveva provato ad accennare la cosa a Snow ma lei aveva subito fatto presente che non doveva essere una sua fonte di preoccupazione ciò che Emma indossava, non contento della risposta ricevuta si era messo alla ricerca di Killian, voleva proprio capire come quel pirata di suo genero non fosse geloso.

Quando lo trovò lo investì di domande con la stessa forza di un fiume in piena

“ Fammi capire come mai non sei appiccicato a tua moglie, hai visto il suo vestito? Non farmi credere che non sei geloso!”

“Ciao anche a te papà!”

Rispose Killian con un sorrisetto che non prometteva nulla di rassicurante per David

“Si, ciao! Fammi capire come mai sei così tranquillo, cosa mi sono perso? Avete forse litigato?”

“No, non abbiamo litigato David, davvero”

“Allora perché non le stai addosso e uccidi tutti coloro che la guardano?”

“Io te lo dico ma non credo che la risposta ti piacerà”

“Parla pirata!” Lo incalzò David spazientito

“Gli altri potranno pure guardarla, ma questa sera dopo la festa a toglierle quel vestito sarò io!”

David rimase di sasso, quella risposta non gli era piaciuta, no! Adesso avrebbe dovuto lottare anche con quel pensiero...

Quando stava per esplodere e chiamare a gran voce sua figlia, uno squillo di trombe annunciò l’ingresso della famiglia reale di Arendelle.

Quasi tutti erano impegnati ad ammirare il loro ingresso, solo due persone da quando i loro sguardi si erano incrociati avevano perso ogni interesse per quel momento, Henry aveva visto Ivy, viceversa a lei non era sfuggito lo sguardo di lui.

Portati sulle ali di un sentimento più grande e potente di quello che fino a quel momento avevano provato nella loro vita erano andati l’uno incontro all’altra bloccandosi a pochi passi di distanza, stupiti da quell’incontro a cui nessuno dei due era preparato, che però nei loro cuori avevano sempre desiderato. Anna con Kristoff e la loro bimba scendevano subito dietro a Elsa e Mawi.

Mentre Snow commentava sotto voce con Emma sulla bellezza del fidanzato della loro amica, Killian con in braccio la piccola Hope sbuffava e alzava gli occhi al cielo geloso.

“ Che avrà mai di bello?”

Aveva ad un certo punto bisbigliato rivolto alle due donne che l’avevano praticamente ignorato per giusta causa, Mawi era proprio attraente, aveva grandi e intensi occhi azzurri, limpidi come il  mare, capelli corti di un colore castano d’orato a tratti più chiaro tendente al biondo e un fisico asciutto, tonico ma non per questo esile, anzi alquanto muscoloso.

Killian offeso per non essere stato ascoltato aveva iniziato a guardarsi intorno nella grande sala e aveva notato che come lui anche altri erano distratti dalla presentazione del futuro consorte reale, Henry e Genoveffa infatti, erano appartati vicino a uno dei grandi balconi che davano sul parco del castello e parlavano, attorno a loro nulla aveva senso; tutto passava in secondo piano.

Anche David ferito nell’orgoglio visto che sua moglie era molto concentrata ad ammirare Mawi aveva iniziato a perlustrare la grande sala, aveva fame e non vedeva l’ora di cominciare a girare tra i tavoli del buffet, quando ad un tratto si accorse che suo genero passeggiava e chiacchierava con la piccola Hope, decise dunque di avvicinarsi a loro ma non gli avrebbe rivolto la parola era ancora profondamente scosso dalla conversazione che aveva avuto con lui poco prima.

Killian aveva notato che David si muoveva verso la loro direzione così gli si avvicinò e gli diede un leggero colpo di gomito sul fianco e gli fece cenno con la testa verso il grande balcone alla loro sinistra, David stava per replicare quando la sua attenzione venne catturata dal momento romantico tra suo nipote Henry e una ragazza dai lunghi capelli neri.

“Matrimonio in vista!”

Aveva esclamato Killian rivolto a suo suocero

“ Sono ancora arrabbiato, sappilo!” 

David provava a fare ancora il sostenuto nei confronti del pirata ma sapeva bene che non poteva continuare così a lungo, la sua bambina era felice con lui, si amavano e gli avevano regalato una splendida nipotina e presto sarebbe arrivato un nuovo membro della famiglia. un principino o una principessina.

Avrebbe voluto contraddire suo genero per il solo gusto di farlo ma era palesemente chiaro da come Henry guardava la ragazza e da come lei lo ricambiava che l’amore avrebbe trionfato.

Intanto gli  invitati si erano stretti in cerchio alla felice coppia e chiacchieravano amabilmente dopo le presentazioni ufficiali.

“La Salvatrice” Disse Mawi inchinandosi dinnanzi a Emma e baciandole la mano.

“ È un piacere fare la tua conoscenza!”

“Il piacere è mio” aveva risposto la Salvatrice.

Poco dopo era tempo di abbracci, le formalità avevano ceduto il passo alla spontaneità, Emma aveva abbracciato Elsa, Anna e tutti i membri della loro famiglia, la musica aveva iniziato a riempire la stanza con le sue allegre melodie e il buffet era stato finalmente aperto.

Non tutti però erano interessati al cibo, anche Regina si era accorta che il suo Henry grande era appartato con una giovane ragazza, quando la riconobbe il suo cuore sussultò, mille pensieri affollavano la sua testa, fu proprio a causa di quanto aveva appena visto che ebbe un lieve malore, Robin le fu subito accanto mentre Regina respirava profondamente; aveva una mano sulla sua pancia e tremava al solo pensiero che la sua piccola potesse risentirne a causa sua.

Intanto a parte Belle, Tremotino e Robin nessuno si era accorto del malessere di Regina, erano tutti impegnati ad aspettare il proprio turno per ballare con il principe Mawi e congratularsi con Elsa per aver trovato un fidanzato così bello.

La serata stava procedendo benissimo, tutti si stavano divertendo, non mancavano le chiacchiere, i balli e il giro intorno al buffet sempre super rifornito.

Anche Emma ormai si sentiva perfettamente a suo agio in quelle occasioni e sorrideva felice. Se solo le avessero predetto tutto ciò, sarebbe scoppiata a ridere in faccia a quella persona e probabilmente avrebbe pensato fosse matta, fu ridestata dai suoi pensieri quando vide un gruppetto concentrato in un punto della sala, decise di raggiungerlo e una volta lì vide Regina, era pallida come le vele della Jolly Rogers, con le mani sulla sua pancia e nonostante stesse cercando di respirare profondamente non riusciva a tranquillizzarsi.

Gemeva sussurrando: ” la mia bambina”

Emma guardò Robin visibilmente sorpreso da quella rivelazione, aveva sempre detto che voleva la sorpresa, che andava bene sia che fosse stata una piccola Regina o un baby Robin, i suoi occhi si velarono di lacrime a quella rivelazione, pensò alla gioia che avrebbe portato in famiglia la nuova arrivata e quanto Robin Jr desiderasse una sorellina, ma non era il momento di perdersi in scintillanti sogni ad occhi aperti.

Tremotino con un gesto della mano trasportò il piccolo gruppo in un posto più tranquillo, erano in una delle stanze da letto dell’immenso castello, Regina era distesa sul letto e i presenti s’interrogavano silenziosi sul da farsi mentre al piano di sotto intanto la festa continuava e Henry e Ivy stavano ballando ormai da tempo immemore. 

Nella stanza al piano di sopra fu immediatamente chiaro che presto la bambina sarebbe nata, Emma sparì in una muovila di fumo e apparve nella sala della festa accanto a Elsa

“So che è la vostra festa” Disse Rivolta a lei e Mawi, “ma Regina ha le contrazioni e abbiamo bisogno di un medico” Era strano che Regina non avesse capito subito che avrebbe partorito. 

Elsa immediatamente corse fuori dalla sala in direzione degli appartamenti del medico di corte, Emma la stava seguendo, quando sentì sua madre chiamarla, non c’era tempo per fermarsi a parlare, usò la magia e la materializzò accanto a sè, la prese per mano e continuarono a correre dietro a Elsa.

Al piano di sopra intanto Robin stringeva forte la mano alla sua Regina che tra una contrazione e l’altra iniziava a farneticare

“ Ero stata saggia tempo fa! Se avessi saputo che avrebbe fatto così male non avrei mai bevuto l’acqua del lago” 

Arrivò una contrazione più forte e per la rabbia e il dolore afferrò Robin per il bavero della giacca

“Dimenticati che io ripeta l’esperienza, abbiamo già una famiglia numerosa!” Una  nuova contrazione la costrinse a concentrarsi sulla respirazione mentre Robin scoppiava  a ridere, sapeva che quelle parole erano dettate dal dolore e dalla paura, Regina non era preparata, stava succedendo tutto così velocemente e se non fosse stata concentrata sulla respirazione, se non si fosse trattato del suo Robin avrebbe lanciato contro di lui una sfera di fuoco e gli avrebbe tolto il sorriso dal volto.

Per fortuna Emma, Elsa e Snow fecero il loro ingresso insieme al dottore che chiese a tutti di uscire e proprio quando la stanza stava per svuotarsi Regina chiamò vicino a sè Emma e Snow, voleva che insieme a Robin fossero presenti.

Nel frattempo al piano di sotto, si era creato un certo caos da quando si erano accorti dell’assenza della futura sposa.

Elsa fece il suo ingresso e dopo aver richiamato l’attenzione di tutti informò i presenti di quanto stesse succedendo al piano di sopra, Henry Jr e Henry grande si precipitarono al piano di sopra seguiti dalla piccola Lucy, non fu difficile trovare la stanza, le grida di Regina erano udibili sicuramente fino a Storybrooke.

“È il momento di cominciare a spingere, la piccola sta per venire al mondo”

Regina, spaventata a causa dei dolori che erano lancinanti, quando incrociò lo sguardo di Snow ed Emma inveì contro di loro.

“ Siete pazze, ma come avete  fatto a sopportare tutto questo, siete delle pazzeeeeeeee.... “ Contrazione dopo contrazione spinta dopo spinta gli insulti lasciavano spazio alle grida di dolore

“Tu si, tu Emma”. Disse puntandole contro il dito della mano libera, l’altra era impegnata a stritolare quella di Robin che ben presto avrebbe dovuto chiedere a Killian dove procurarsi un uncino anche lui,  “ Tu sei alla terza gravidanza, tu sei pazzaaaaaaaaa” 

Emma sorrideva, in effetti la sua amica non aveva tutti i torti, ricordava bene il dolore che aveva provato con Henry a diciotto anni sola e spaventata e quello provato per la piccola Hope, ma non aveva dubbi, avrebbe rivissuto  tutto ogni volta, lei e Killian volevano una famiglia numerosa, i loro figli avrebbero avuto tanti fratelli e sorelle su cui contare.

“ Vedo la testa!” Esordì ad un tratto il medico, Regina non sapeva se essere sollevata o temere che il peggio stesse per arrivare così in un momento di preparazione esordì: “Non ci sarà una prossima voltaaaaaaa” Occhi negli occhi con il suo Robin, mano che stritolava sempre di più quella destra del suo vero amore   diede tutta sè stessa per finalmente poter abbracciare la loro principessina.

Fu un attimo e tutto finì, la stanza fu invasa da un pianto vigoroso, la piccola della famiglia era arrivata a colorare le loro vite.

Le porte si spalancarono all’improvviso, i due Henry furono fulminati dallo sguardo di nonna Snow, ma Regina con in braccio la piccola fece loro cenno di entrare.

Snow era in lacrime, aveva nostalgia di un neonato in casa e stava quasi pensando di allargare la famiglia, Emma che conosceva bene quello sguardo pronunciò un “No!” secco.

“ Che ho fatto?”  Chiese Snow innocentemente, ma i suoi occhi parlavano al suo posto e davano voce ai suoi pensieri, perfino Regina capì e si portò una mano sul viso, non aveva la forza per affrontare quel discorso in quel momento, aveva insieme a Robin un annuncio da fare e quasi tutti le avessero letto nel pensiero si erano radunati nella stanza, il ballo si era praticamente spostato al piano di sopra.

“ Amici,parenti” 

Esordì Robin tenendo la mano per quanto mal ridotta intrecciata in quella della sua bellissima futura sposa

“Abbiamo il piacere di presentarvi: La principessa Cora Eva Locksley Mills”

Snow portò le mani sulla bocca, copiose lacrime scesero lungo le sue guance, fu invasa dalla gioia anche dai singhiozzi, Regina le fece cenno di avvicinarsi a lei e le mise la piccola tra le braccia; era una nuova seconda chance per la loro grande famiglia che aveva affrontato tante difficoltà ma era rinata più forte e più unita.

Emma con in braccio la sua piccola Hope, circondata dalle braccia di Killian che le accarezzavano la pancia sorrise felice, non poteva desiderare di meglio.

“ Amore non vedo l’ora che arrivi lui o lei e poterne concepire un altro” aveva sussurrato  a voce non così bassa come pensava, infatti tutti si voltarono a guardare Emma che stranamente li sorprese tutti con la sua risposta, “ anch’io amore!”

“ È ufficiale siete pazzi!” Affermò Regina con un po’ di ritrovata forza facendo scoppiare a ridere tutti i presenti.

A richiamare all’attenzione tutti fu Elsa, “lasciamo riposare la neo mamma, torniamo al piano inferiore”

Così dopo essersi congedati la neo famiglia rimase sola.

 

 Eccomiiiiiiiiiii! 

Chiedo perdono per la mia lunga assenza, sappiate che non ho abbandonato la mia long, è stato un periodo intenso, poco tempo e poche idee, ma sono tornata 😊 

Spero il capitolo vi sia piaciuto, aspetto come sempre le vostre recensioni, fatemi sapere cosa ne pensate😘

  
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