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Autore: Padmini    01/08/2019    0 recensioni
Un rumore nella notte
Il rumore del martello che batte su una lama incandescente.
Il rumore del battito di un cuore morto.
Il battito di un amore vivo.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo spadaio della notte







Vicino al fiume Meschio, in prossimità di Piazza Flaminio, a Serravalle di Vittorio Veneto, tutte le notti di mezza luna, si ode un rumore metallico, il rumore di un martello battuto sulla lama di una spada.

Se avrete il coraggio di avvicinarvi, una figura misteriosa, incappucciata e con il viso celato da una maschera, si avvicinerà a voi e vi racconterà la sua storia …


 

Il misterioso figuro, si avvicina. Il suo viso è nascosto da una maschera. Eccolo, si porta un dito alle labbra, ad intimarvi silenzio.


 

Shhhhht! Fate silenzio!

Avvicinatevi! Avvicinatevi!! Non abbiate timore! Non sono qui per farvi del male, ma per confidarvi un segreto. Quanti di voi saranno abbastanza audaci da volermi prestare ascolto? Tu? Tu? (indica persone a caso)

Non sapete chi sono … ma voglio raccontarvi una storia … avvicinatevi …


 

Se andrete abbastanza vicino, si toglierà la maschera, mostrando il viso di un giovane ragazzo.


 

Sentite questo rumore? Lo avvertite nell'aria? Non è un rumore reale … è l'eco di un ricordo, il fantasma del passato …

Sulle rive del fiume Meschio viveva un giovane fabbro. Egli era pieno di talento e le sue spade erano conosciute in tutta la città. Forgiava le armi più resistenti, più affidabili perché lavorava con passione.

Un giorno accadde che vide, riflessa nell'acqua del fiume dove aveva sempre temprato le sue spade, l'immagine di una fanciulla. Levò lo sguardo e la vide. Non aveva mai visto un viso tanto bello e delicato e così, rapito dalla sua bellezza, iniziò a spiarne ogni giorno i movimenti. La osservava passeggiare, a volte con un cesto di pane, a volte con un mazzo di fiori tra le mani, ma sempre soave e graziosa. La osservava come si osserva la luna, senza chiedere nulla se non poterla ammirare nella sua bellezza.

Un giorno accadde che la giovane venne avvicinata da un uomo. Questo aveva cattive intenzioni e voleva costringere la bella ragazza a fidanzarsi con lui. La giovane, che non ne voleva sapere, tentò con tutte le sue forze di liberarsi dalla stretta del bruto, ma questo stava per sopraffarla.

Il fabbro prese coraggio e, armatosi della spada che stava finendo di forgiare, attraversò il ponte che lo divideva dai due e si precipitò al soccorso della bella che, spaventata, arretrò in un angolo buio.

La lotta fu atroce e il fabbro a stento riuscì a difendersi dagli attacchi di quell'uomo tanto più grande di lui, che lo disarmò della spada che lui stesso aveva forgiato e lo trafisse a morte.

Nel frattempo erano arrivati altri uomini, accorsi in difesa della ragazza la quale, vedendo il giovane fabbro morente, corse da lui in lacrime.

Anche lei lo aveva osservato per tutto quel tempo ed era nato in lei un timido sentimento d'amore. Gli occhi dei due si incontrarono un'ultima volta prima della di lui morte e, tra le lacrime, sbocciò nel viso del giovane un timido sorriso mentre le labbra dei due si incontravano per un fugace bacio …


 

Questa storia lo fa commuovere, resta in silenzio, in ascolto del battito del martello sul metallo, il battito del suo cuore.


 

Sentite questo rumore? Sentite il battere del martello sulla lama? Questo è lui, è il giovane fabbro che continua a forgiare le spade per difendere la sua bella …


 

Vi guarda, ad uno ad uno, negli occhi.


 

Volete sapere come faccio a saperlo?


 

Ora indossa la maschera e, da sotto la cappa, estrae un martello.


 

Lo so … perché quel fabbro … sono io ...

   
 
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