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Autore: laisaxrem    02/08/2019    0 recensioni
[KakaSaku] Sakura lavora in un sexy shop in centro a Konoha e la sua vita trascorre tranquilla, un dildo alla volta. Finché Ino, sua collega ed amica, non s'infortuna ad un piede e tocca a Sakura sostituirla.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Genma, Shiranui, Jiraya, Kakashi, Hatake, Sakura, Haruno
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Un altro capitolo veloce, perché oggi mi sento ispirata e sto scrivendo come un treno.

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Capitolo 2: Martedì 10 Dicembre

Il martedì mattina toccava a Sakura aprire il negozio. Genma aveva la mattinata libera e, come il lunedì e gli altri giorni della settimana fino al giovedì, la clientela scarseggiava. Solitamente c’era un poco più di traffico durante la pausa pranzo e alla fine della giornata, ma al mattino era sempre calma piatta.

Erano quasi le dieci e mezza quando la porta s’aprì ed il vento e la neve portarono con sé lo stesso uomo dai capelli argentei ed indisciplinati del giorno prima. E, come il giorno prima, portava un cappotto sgualcito ed una sciarpa che aveva visto tempi migliori.

L’uomo – Kakashi – le rivolse un piccolo inchino col capo che lei ricambiò, poi volò dritto verso il reparto libreria. Per un momento Sakura pensò di essere finita in uno di quei romanzi in cui il protagonista si ritrova a rivivere ciclicamente lo stesso giorno, ancora e ancora, finché non impara dai suoi errori. Dandosi della sciocca scosse il capo e riprese il lavoro.

Pochi minuti dopo venne interrotta dalla voce tenorile del cliente.

«Yo».

La ragazza ricambiò il saluto, sorrise e guardò sul bancone, aspettandosi di trovare qualche oggetto da scannerizzare ed imbustare, ma non c’era nulla.

«Posso aiutarla?»

«Spero di sì. Oggi è uscito l’ultimo volume di Icha Icha ma non lo trovo negli scaffali...»

«Controllo subito nel registro».

Sakura aprì il programma e lanciò la ricerca. La mandibola per poco le cadde sulla tastiera quando vide l’elenco infinito di articoli con quel titolo. Fece scorrere la prima pagina e si rese conto che non solo c’erano libri, ma anche film ed oggettistica a tema.

«Icha Icha Orchestra», le venne in soccorso Kakashi, forse notando il suo sguardo spaesato.

Sakura lo ringraziò con il suo miglior sorriso-da-commessa e s’affrettò ad affinare la ricerca con il titolo completo e fu ripagata dalla comparsa di un solo articolo.

«L’ordine è in arrivo domattina», comunicò all’uomo mentre scorreva velocemente la scheda prodotto. «Se vuole posso tenerle da parte una copia per lunedì».

«Molto gentile, ma no, grazie. Passerò io stesso domani. Per che ora pensi che possa passare?»

«Il corriere arriverà verso le 9.30».

«Sarò qui per le dieci, allora. Ti ringrazio», e sollevata la mano in segno di salutò s’avviò verso la porta.

***

Quella sera Sakura passò a trovare Ino portando con sé una decina di pasticcini per tirarle su il morale. Sai, il suo compagno, non era in casa e le due giovani donne si spaparanzarono sul divano, i dolcetti e una tazza di tè sul tavolino, un qualche film romantico che scorreva muto alla tv.

«Ieri ho conosciuto Hatake Kakashi», buttò lì ad un certo punto Sakura tra una chiacchiera e l’altra.

«Un figo pazzesco, eh?» ridacchiò l’altra mentre leccava da un dito un po’ di crema al cioccolato che era caduta da un bignè. «Ogni lunedì è lì ed ogni volta torna a casa con una borsa piena di roba. È sicuramente il nostro miglior cliente».

«È rimasto lì un’eternità. Ma non ha un lavoro?»

«Ma come, non hai sbirciato i suoi dati sulla scheda cliente?» la punzecchiò Ino. «Che razza di domanda. È vietato, quindi la piccola Sakura-chan non si azzarderebbe mai».

«Ino...»

«È nel campo della moda».

«Lui?» chiese Sakura, incapace di nascondere l’incredulità nella voce. Il cappotto e la sciarpa logori che Kakashi aveva indossato in quei due giorni non erano sicuramente capi d’alta moda.

«Non ho mica detto che è uno stilista. No, mia cara Miss Incredulità, no. Lui è il proprietario di un’agenzia di modelli. Si dice che lui stesso fosse un modello prima di un tragico incidente… hai visto il suo occhio, no? Bè, qualcuno dice che il naso e la bocca sono messi molto peggio. Per questo tiene sempre una mascherina o una sciarpa sul viso».

«Un modello, eh».

Sakura non poté che storcere il naso a quella rivelazione, il pensiero che tornava a Sasuke.

Quando si erano lasciati, cinque anni prima, il ragazzo iniziava a muovere i suoi primi passi in quella carriera. Non l’aveva più visto da allora… bè non era corretto. Visto l’aveva visto… in boxer, sui cartelloni pubblicitari di una famosa marca di intimo maschile. Non che l’Uchiha le mancasse. Si era resa conto già da tempo che la loro relazione non era sana, che stare con lui non la rendeva felice.

Era stata una bella favola, quella, l’idea di poter danzare via col suo primo amore e vivere per sempre felici e contenti. Era tutto ciò che voleva a dodici anni, quando tra i banchi delle scuole medie l’aveva seguito come un cagnolino; ed era tutto ciò che voleva a sedici anni, quando marinava le lezioni e prendeva il treno alle sei del mattino per essere a Oto in tempo per invitarlo a pranzo, o semplicemente guardarlo mentre stava coi suoi nuovi amici; ed era tutto ciò che voleva a diciotto anni, quando lui era tornato a Konoha e si erano messi insieme. Ma col tempo Sakura aveva imparato che in realtà tutto ciò, lui, non le bastava. Oh, aveva sofferto, aveva sofferto tremendamente quando si erano lasciati. Per un po’ si era rifiutata di uscire di casa e di vedere gli amici ed era sicura che sarebbe morta di crepacuore. Poi tutto era tornato nella giusta prospettiva (forse il fatto che Sasuke non avesse fatto vedere il suo brutto muso nemmeno per il funerale dei suoi genitori aveva velocizzato il processo di guarigione).

Ed in un giorno di primavera, proprio come i fiori di cui portava il nome, Sakura era rifiorita. Aveva avuto un paio di relazioni serie in quegli anni, ed aveva la sua brava dose di tacche alla cintura per i ragazzi rimorchiati la sera al bar e portati a casa per una bella botta-e-via. Ed in un certo senso le stava bene così. Era serena. Finalmente era economicamente stabile; certo, non faceva il lavoro dei suoi sogni, ma doveva ammettere che non era nemmeno così terribile lavorare al The Silicon Kunai. Aveva amici, aveva una vita sessuale appagante e non sentiva la necessità di avere un uomo a girarle per casa. Era felice.

Però la sua parte romantica, la parte di lei che le diceva che si stava inesorabilmente avvicinando ai venticinque anni e che era ora di metter su famiglia, ecco quella parte a volte punzecchiava nella sua mente e il desiderio di una relazione stabile e di un amore intenso e da favola la colpiva come una mazzata in mezzo agli occhi. Ma lei la ricacciava via con insistenza.

«Sakura!»

La giovane sbatté gli occhi un paio di volte, la mano di Ino che le sventolava davanti agli occhi.

«Ci sei?»

«Sì, scusa, mi sono persa un momento nei miei pensieri», spiegò Sakura, prendendo un sorso di tè. Non aveva più voglia di pensare a modelli e uomini con gli occhi scuri, perciò decise di cambiare argomento vertendo su uno con cui Ino potesse parlare a ruota libera. «Come sta Sai? Dov’è questa sera?»

«Oh, aveva un ultimo incontro con un cliente, uno che gli aveva commissionato un grosso lavoro...»

E, come previsto, il resto della serata passò liscio, senza altri riferimenti al suo amore passato.

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Visto che sono pazza e vecchia dentro, tempo fa ho deciso di stampare alcune delle mie fan fiction KakaSaku preferite, quelle che mi hanno rapito il cuore e che mi piace leggere e rileggere (dico che sono vecchia dentro perché nonostante tutto continuo a preferire leggere su carta che su apparecchi elettronici). Avevo pensato di dividerle in tre volumi e mettere le copertine dei tre Icha Icha che legge Kakashi. Così ho iniziato a salvarmele sul computer e mi sono resa conto che… sono tantissime. Non potrebbero mai starci in solo tre volumi. Ed ho iniziato a dividerle per argomento e la cosa mi ha preso un po’ la mano e mi sono ritrovata a preparare la Libreria della Pomiciata. Ma mi sto dilungando. Comunque Icha Icha Orchestra è il titolo di uno di questi volumi (in particolare racchiude tutte quelle storie in cui Kakashi e Sakura sono coinvolti in un threesome, con una terza persona o anche solo con dei cloni). Ne citerò altri più avanti lungo la storia.

  
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