Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Sersci    03/08/2019    0 recensioni
Christian Deveraux è ricco, cinico ed arrogante. Charlotte lavora per pagarsi gli studi all'Università.
Tra i due è odio a prima vista. Oppure no?
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Charlotte era arrivata a La Rochelle con il cuore gonfio di tristezza. Non voleva che suo padre capisse. Così, non appena scesa dalla stazione, decise di sfoderare un luminoso sorriso. Più tardi, a casa, avrebbe inventato una scusa per la mancata borsa di studio. Aveva stracciato l'assegno, perciò niente soldi. Era soddisfatta di averlo fatto. Zoe ed Anne erano meravigliose, anche la nonna di Christian non era da meno. Sotto quello sguardo, a prima vista severo, si celava in realtà una donna dolce e dall'animo nobile. Marcel era come suo padre, premuroso ed attento ai bisogni della famiglia. Le sarebbe piaciuto realmente entrare a farne parte, ma sicuramente la detestavano per quanto aveva fatto. Christian, poi si sarebbe vendicato, lo aveva capito dai suoi occhi che lanciavano saette e dalla bocca piegata in una smorfia di rabbia allo stato puro. Per ora non voleva pensare a tutto questo. Voleva trascorrere gli ultimi giorni dell'anno con suo padre e starsene tranquilla. Al rientro a Parigi avrebbe pensato al da farsi.

Suo padre l'abbracciò tenendola stretta, le era mancata moltissimo. Non averla per il Natale era stata una sofferenza, ma prima o poi lei si sarebbe comunque allontanata da lui formandosi una famiglia propria. "E' tutto pronto, i gemelli hanno voluto aspettare te per sistemare alcune luci nel patio. Tutto bene, piccola mia?" Non sapeva che rispondere e mentì dicendo che era solo un poco stanca. Ormai era un asso per dire bugie. Come se a casa Deveraux non ne avesse già dette a sufficienza! Avrebbe potuto diventare campionessa mondiale. "Ottimo non vedo l'ora di stare tutti insieme". Si sentì meglio.

"Per favore voi due smettetela di litigare ed aiutatemi a cucinare". Le grida di zia Josephine riecheggiavano in cucina. I gemelli erano pestiferi e lei stava cucinando per un reggimento. "Non ti sembra un tantino troppo?". La tavola era piena di pentole, piatti, mestoli e cibo. Neanche avessero invitato l'intero quartiere. Ma sua zia era così. Suonarono al campanello di casa. "Vai tu vero? Io ho le mani piene di farina". Charlotte aprì la porta sorridente. Sicuramente qualche vicino era venuto a salutarla visto che non era stata in famiglia a Natale. Il sorriso si spense tra le labbra. Christian, tranquillo e rilassato, era lì davanti alla porta. "Cosa ci fai quì?" Le parole le fuoriuscirono a fatica, la gola era riarsa. "Tu hai passato il Natale con i miei ed io ho deciso di trascorrere il Capodanno con i tuoi. Non fanno così gli innamorati?". Si stava vendicando. Gli occhi pizzicavano ma si trattenne dallo scoppiare in lacrime. "Christian ti prego, io...mi dispiace, davvero per quello che è successo però ti scongiuro..". Non riuscì a terminare la frase perchè suo padre si piazzò davanti a loro. Chiese chi fosse. Deveraux si presentò come il fidanzato di sua figlia. Charlotte sentì il pavimento tremare, in realtà era lei a vacillare. Suo padre la fissò ovviamente stranito dal fatto di essere all'oscuro di tutto. Invitò comunque Christian ad entrare. Gettò uno sguardo interrogativo alla figlia della serie "poi mi racconti", ma Deveraux lo anticipò dicendo che il loro amore era sbocciato piano piano e che si erano messi insieme solo qualche giorno prima delle festività. Volevano fare una sorpresa alle rispettive famiglie. "Beh ce l'avete fatta è stata una notizia, come dire, inaspettata" rispose Philippe al fidanzato della figlia. Christian era un formidabile e convincente attore ed in poco tempo conquistò letteralmente la famiglia. Il cuore di Charlotte batteva all'impazzata, non riusciva a capire cosa lui stesse tramando, ma era sicura che da un momento all'altro sarebbe successo il finimondo. "Che dite di farvi due chiacchiere in veranda, mentre i gemelli apparecchiano la tavola?". Charlotte cercò una scusa pur di allontanarsi, ma zia Josephine fu irremovibile. 

Piccoli fiocchi di neve cadevano soffici dal cielo. Tremava. Non solo per la fredda aria che le pizzicava il viso, ma di paura. "Non mi hai fatto fare una bella figura di fronte ai Girard. Non che me ne importi, sinceramente. Però essere bersagliato dai miei, non mi è andato giù". La tensione si sentiva crescere nell'aria. Sai che tuo padre ha chiesto un prestito per aiutarti negli studi?". Charlotte impallidì capì immediatamente dove stesse andando a parare. Avrebbe fatto fallire suo padre! Era potente e ne aveva i mezzi. Charlotte si coprì il viso con le mani. Erano bianche, in quel momento. Il sangue sembrava non scorrerle più nelle vene. Calde lacrime le rigavano le gote. Si era cacciata in un grosso guaio. Come avrebbe potuto sopravvivere suo padre senza un lavoro? Avrebbero perso anche la casa piena zeppa dei ricordi di sua mamma.

"E' pronto, ragazzi venite a tavola". Christian le asciugò le lacrime e le disse "dobbiamo andare, tesoro, non farti vedere così dai tuoi altrimenti accadrà lo stesso caos che è successo da me". 

La prese per la mano e, come un fidanzato premuroso, le scostò la sedia. Le danze erano aperte, ora bisogna solo attendere la mossa di Deveraux.

 

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Sersci