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Autore: Misterius Fan    04/08/2019    1 recensioni
Una paladina strappata dal suo mondo e catapultata nel nostro pianeta in un contesto futuristico. E che le vada o no, ne e da tempo diventata la sua guardiana.
Genere: Azione, Science-fiction, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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9.
 
Il prezzo del dovere
 

Quando si dice che gli umani non temono la furia dall’alto, il fatto di aver costruito vicino al settore 44, dove ci sono i cimiteri, un intero settore casinò, situato al vicino settore 55 (venendo soprannominato il “settore d’azzardo”) ne e la dimostrazione. E, come se il cielo volesse punire tale gesto, quella riproduzione della terrestre Las Vegas stava per diventare inutilizzabile per un tempo indefinito (con somma disgrazia di chi va ogni volta a giocarci e farsi spennare) poiché era teatro di un combattimento; e non erano nemmeno le prime luci dell’alba. I contendenti erano due pesi massimi: il primo era una specie di Yeti alto 15 metri tutto muscoli e dalla peluria bianca, con zanne al posto dei denti e occhi rosso sangue; l’altra era una figura in armatura rossa massiccia ma con una buona agilità. Il combattimento mandò l’intera città in soqquadro mentre la figura rossa si lanciò alla carica contro lo Yeti, evitando le sue stallatiti che evocava dalle mani, e, dopo averlo afferrato, lo mandò a sbattere contro una ruota panoramica distruggendola. Lo Yeti si alzò dalle macerie e tentò di attaccare la figura rossa con i pugni ricoperti di ghiaccio ma le abilità di Karateka della figura rossa gli impedirono di mettere a segno qualunque attacco e di contrattaccare con una serie di combo che fecero volare lo Yeti verso un’insegna.
 
<< Uffa, non sai fare di meglio? Dai il massimo per farmi almeno il solletico >> disse la figura rossa provocando l’avversario.
 
Lo Yeti, per tutta risposta, piantò un pugno a terra e generò dal terreno una vera e propria valanga di ghiaccio che puntava in direzione della figura rossa. Ma quest’ultima era tutt’altro che spaventata
 
<< Patetico >> e dal braccio fece partire una onda di energia rossa che perforò la valanga, disfacendola e liquidandola nella traiettoria, e travolse in pieno lo Yeti per poi provocare una forte esplosione.
 
Diradato il fumo, la figura in rosso, seguita da vari agenti delle forze dell’ordine, andò nel luogo dove c’era lo Yeti e vi ritrovo un figuro svenuto con dei frantumi di cristallo a presso.
 
<< Prendetelo, e se si riprende fatelo parlare….con delicatezza mi raccomando >> ordinò la figura agli agenti.
 
<< Sissignora. Ottimo lavoro agente Ogre >> rispose uno di essi prima di prendere in custodia il criminale.
 
E mentre le forze dell’ordine si diedero da fare per rimettere ordine nell’area la figura dietro l’armatura di Ogre pensò da se amareggiata: << Uff…. non mi sono nemmeno riscaldata, ma dal momento che voleva colpire l’area 44 me ne farò una ragione >>
 
A qualche Km di distanza, Lyna si sveglio. Aveva percepito seppur per un attimo l’istinto omicida dello Yeti prima che esso svanisse. Mentre rifletteva sul significato di quella sensazione qualcuno bussò alla porta in un modo che soltanto lei capiva. Era Nana. Da li a poco entrambe sarebbero dovute andare al funerale dei bambini morti per mano del criminale affrontato dalle due ragazze la sera prima che s’incontrassero nei banchi di scuola. Lyna aprì incurante del fatto che indossava solo la biancheria intima (non aveva con se alcuna camicia da notte) e Nana entrò tranquillamente portando con se un sacchetto.
 
<< Ciao Lyna. Hai dormito bene? >> esordì Nana per salutare l’amica
 
<< Non molto purtroppo – disse amareggiata Lyna mentre si levava l’intimo per andare in bagno e, nel frattempo, facendo appello alla sua forza di volontà di non cedere al desiderio di abbracciare la ragazza << Stamattina però mi pare di aver avvertito una intenzione omicida che poco dopo e sparita. E successo qualcosa? >>
 
E mentre Lyna era sotto la doccia, Nana rispose per farle il punto della situazione: << Eccome: Pochi minuti fa Ogre ha combattuto contro un criminale che ha assunto una forma nella stessa identica maniera di Hell Tor. Ora è tenuto sottochiave. Se tutto va bene lo faranno cantare e potremo scoprire qualcosa. La cosa peggiore e che voleva colpire il settore 44 dove stiamo per dirigerci >>
 
<< Carogne >> disse Lyna furiosa mentre usciva dalla doccia  << Attaccare pure durante una cerimonia funebre; come si può cadere così in basso? >> e nella sua mente vedeva l’asciugacapelli che stava utilizzando come un’arma da puntare contro un ipotetica criminale.
 
Lyna rovistò il sacchetto che Nana lasciò nel letto e trovò una camicia e jeans neri che indossò immediatamente. Di certo non erano gli abiti più appropriati per un funerale ,pensò lei, ma dal momento che doveva presentarsi non in quel modo, ma nelle vesti di Angel, non ci fece caso. Discorso contrario invece per cosa indossava Nana: una vera e propria uniforme da poliziotta, visto che era figlia del capo generale delle forze di sicurezza della culla, e dedusse quindi che era l’abito più appropriato per lei. Sicuramente, qualcosa di più adatto lo avrebbe indossato due giorni dopo per un altro funerale: quello di Tea.
 
Le due ragazze salirono in una volante già parcheggiata davanti l’Hotel e non cecero fiato per tutto il tragitto. Solo poco prima che raggiunsero la destinazione che Nana ruppe il silenzio.
<< Ti prometto, Lyna >> e in quel momento poggio la mano destra nella guancia sinistra di Lyna << Che qualunque cosa riusciamo a scoprire farò in modo che tu possa saperlo visto che ci sei rimasta coinvolta >> e in quel momento l’I.A alla guida della macchina fermò il veicolo. Erano arrivate. Si trovarono nel settore 44, noto anche come “settore funebre”, perché il modulo era un vero e proprio cimitero. Tutto il panorama era lapidi a perdita d’occhio con fiori qua e la e con moltissime cappelle per le cerimonie di qualunque religione, e di qualunque misura, da quelle private a quelle di stato; e proprio da una di quelle di stato c’era la cerimonia funebre per i 67 bambini.
 
<< Eccoci qua. Il settore funebre >> disse Nana a Lyna per indicare il posto.
 
<< E desolante >> rispose lei guardandosi attorno << In qualunque forma un cimitero rimane pur sempre un cimitero >>
 
<< In quella direzione ce il funerale dei bambini. Sta per iniziare, sei pronta? >>
 
<< E per questo che sono qui >> rispose lei prima di concentrarsi e assumere le vesti di Angel.
 
Nana entrò dal portone principale mentre Lyna balzò senza farsi vedere davanti a una delle finestre lasciata aperta. Appena vide l’amica varcare la soglia l’aria divenne pesante per la ragazza poiché percepì una moltitudine di intenzioni che variavano da quelle benefiche a quelle ostili. E per sfortuna ne avvertì una omicida che stava per colpire.
 
<< La qui presente Nana Morinaga partecipa alla cerimonia in qualità di figlia del capo delle forze di difesa e……… >> ma il discorso venne bloccato da un urlo di rabbia da parte di uno dei presenti.
 
<< << CON QUALE CORAGGIO TI FAI VEDERE? NON POTEVA FARSI VEDERE IL CAPO IN PERSONA? >> urlò furiosa una donna che, armata di coltello, puntava dritta contro Nana, ma quest’ultima non si mosse che Lyna, nei panni di Angel, fece la sua apparizione per bloccare il tentativo di omicidio.
 
<< Dovrebbe vergognarsi >> disse lei con tono glaciale mentre bloccava la donna prendendola al polso << Compiere un omicidio in un luogo sacro. Vuole diventare lei stessa un criminale? >> e al sentire tale domanda la donna mollò il coltello e venne sbattuta fuori per tutto il resto del funerale.
 
Com’era prevedibile l’apparizione di Angel generò un brusio tra i presenti. Lyna ebbe modo di vedere l’interno: cerano parecchie famiglie, sia i soli genitori, sia chi con quelli che un tempo erano fratelli delle vittime e pure famiglie con il parentado al completo, e lei poteva capire il loro cordoglio, visto che aveva perso quella che si poteva definire come madre, e sarebbe toccata a lei vivere quel cordoglio fra un paio di giorni.
 
Ignorando lo sguardo dei presenti, Lyna balzò sopra l’altare, che sarebbe stato il suo posto per tutta la cerimonia e fece un discorso per i presenti:
 
<< Esattamente come avevo promesso, eccomi qui per unirmi al vostro cordoglio; se qualcuno vuole aggredirmi durante la cerimonia si faccia avanti >>
 
Altro scompiglio provoco quella frase, e Lyna ebbe modo di percepire una diminuzione di intenti omicidi che serpeggiarono dopo il gesto avventato della donna. La cerimonia funebre proseguì senza intoppi e verso la fine, prima della sepoltura lei prese la parola:
 
<< Meditate vendetta vero? Beh… mi dispiace ma la vendetta non vi riporterà i vostri figli indietro, e anche se vi vendicherete loro ne saranno felici? E di chi dovrete vendicarvi oltretutto? Io? La qui presente figlia del capo delle forze dell’ordine? O contro egli stesso per capro espiatorio? Solo perché il loro carnefice non è in prigione non siete soddisfatti? Io dico solo questo: Vivete; non reclamate la fine, non perdete la ragione di esistere, fatelo in loro memoria! Vi saluto >> E detto questo se ne andò.
 
Una volta abbastanza lontana riprese le sue sembianze terrestri. Poco dopo Nana la raggiunse.
 
<< Bel discorsetto, non ce che dire >> ma Lyna, invece, l’afferrò per il bavero dell’uniforme e le domandò con tono sinistro: 
 
<< Avresti ricevuto quella coltellata senza reagire vero? >> e Nana, terrorizzata dal volto dell’amica, annui senza battere ciglio << Diventare tu stessa il capro espiatorio di qualcun altro perché tu possa soddisfare chi te lo dice non ti darà nient’altro che dolore >> e mollò la presa prima di dirigersi in macchina << Andiamocene! Non mi va di assistere alla sepoltura! Quella me la tengo per dopodomani >>
 
Una volta salite in macchina Nana adoperò l’I.A affinché potesse riportare Lyna all’albergo. Durante il tragitto lei prese la parola: << Mi hai fatto paura poco fa. D’avvero….. era come se tu volessi farmi fuori  >>
 
Lyna non ce la fece più e si gettò addosso a Nana stringendola più forte che poteva << Perdonami. Per un attimo ho perso la calma e mi sono lasciata andare >> e scoppiò in singhiozzi << Quando ho avvertito…. quell’istinto omicida…. e… ho visto quel…. coltello….. venirti incontro io….. ho…….  HO TEMUTO DI PERDERE ANCHE TE >>
 
Nana capì e anche lei scoppiò in lacrime per poi stringere a se l’amica per consolarla da quel terribile spavento che le fece prendere. Una volta arrivate all’albergo Lyna fece per scendere ma Nana la prese per il polso per fermarla:
 
<< Senti Lyna. Primo: prendi questo >> e gli diede un sacchetto << Direi che per dopodomani e più consono non trovi? >> e Lyna, una volta rovistato il contenuto, annui << E poi….. beh, ci ho pensato a lungo e so che è un po’  repentino, ma credo sia la soluzione più adatta per la tua situazione. Vuoi venire a vivere a casa mia? >>
 
Lyna rimase paralizzata da quella domanda mentre Nana continuò: << Basta una sola chiamata e una ditta di trasporti prenderà tutto quello che ti serva dal dormitorio scolastico. Ci vorranno massimo due giorni. Se vuoi rifiutare basta che me lo dici ma vorrei una risposta ora >>
 
Lyna dovette rifletterci parecchio. Da una parte non voleva passare la vita in alberghi, e inoltre non voleva forzare chissà chi a pagare per lei, ma d’altra parte, condividere l’abitazione con una coetanea, era un po’ imbarazzante, ma e pur sempre meglio che vivere da vagabonda, e oltretutto da sola. Alla fine decise:
 
<< Nana io….. ci sto. Verrò a vivere da te >>
 
La ragazza si alzò dalla macchina e le prese le mani.
 
<< Non te ne pentirai >> rispose lei eccitata.
 
<< Ma ad una condizione >> e l’eccitazione di lei sparì mentre Lyna parlò con fare serio << Domani lasciami sola e permettimi di agire come Angel senza interruzioni e intoppi. Ho bisogno di sfogarmi >>
 
Nana ci mise un attimo a riflettere prima di risponderle: << D’accordo Lyna. Sei libera di agire >>
 
Lyna le prese il volto tra le mani e la baciò sulla fronte prima di risponderle con un sorriso : << Te ne sono grata >> e si allontanò.
 
Nana rimase stupita da quel gesto d’affetto così intimo ma poi riprese contatto con la realtà e mise mano al telefono ma in quel momento squillò:
 
<< Pronto? >> e pochi secondi dopo la sua espressione divenne seria << Molto bene ma….. No! Non posso partecipare all’operazione poiché sono occupata in una situazione di sostegno. Mi raccomando, fate attenzione. Catturate chiunque vi capiti a tiro se possibile se no potete eliminarli >> e mise giù il telefono.
 
Salita in macchia e allontanandosi dall’Hotel Nana pensò fra se: << Se tutto va bene, per loro sarà un duro colpo. E quello che si meritano per ciò che ti hanno fatto, Lyna >>
 
   
 
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