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Autore: DesiKookie93    07/08/2019    0 recensioni
Capitolo speciale di Love You My Brother:
- Non dovevi farlo. - disse lui quando si staccò.
- Perchè no? Non ti piace? - chiesi, guardandolo.
- E' il più bel regalo che potessi farmi. Ma forse è anche troppo. - disse, abbassando lo sguardo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio, Park Jimin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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PoV You

 

Quel pomeriggio ero a casa di Yoongi, per passare un po' di tempo con lui dopo essere tornata dal viaggio con mio fratello.

Dopo il piccolo viaggio che avevo regalato a Jungkook per il suo compleanno, infatti, passato interamente noi due da soli, lo avevo finalmente convinto a lasciarmi vedere Yoongi di tanto in tanto, quindi ora potevo vederlo quando volevo senza problemi, anche se non così spesso come facevo prima.

Ovviamente però la gelosia di Jungkook non era minimamente diminuita, infatti spesso voleva sapere tutto quello che facevo con Yoongi, ed ovviamente, se provavo a mentirgli se ne accorgeva subito, dato che con lui ero completamente incapace di farlo.

Però, non gli dicevo proprio tutto quello che facevo con Yoongi, soprattutto se si trattava di musica.

Infatti, nonostante ormai si conoscessero da un po', Jungkook non sapeva ancora che Yoongi produceva canzoni, e di sicuro non sarei stata io a dirglielo, sapendo quanto questo non piacesse a Yoongi.

Non perchè si vergognasse di fare musica, anzi, di questo ne era orgoglioso, ma non voleva che si sapesse troppo in giro.

Solo Jimin lo sapeva, avendolo beccato mentre durante un intervallo, in cui Jungkook si era assentato momentaneamente per andare a chiedere una cosa ad un professore, lasciando me e Yoongi da soli, ne aveva approfittato per farmi ascoltare la sua nuova creazione, troppo entusiasta per aspettare la prossima volta che ci saremmo visti a casa sua.

- Perchè non vuoi che si sappia in giro? Potresti diventare famoso. - disse Jimin dopo aver costretto Yoongi a far sentire anche a lui il pezzo, e dopo che sia io che Yoongi lo pregammo di non dirlo in giro.
- Non mi interessa diventare famoso, Jimin. Voglio solo fare quello che mi piace. - rispose Yoongi, mettendo un tenero broncio.

Jimin stava per ribattere, perchè pensava davvero che Yoongi avesse talento, e che avrebbe dovuto mostrarlo al mondo intero, ma in quel momento arrivò Jungkook, quindi si zittì.

Tornati in classe, mio fratello mi chiese spiegazioni, ma io per una volta riuscii a mentirgli, dicendogli che era una cosa che riguardava Jimin, e non si sà come, lui ci aveva creduto.



- Allora? Non hai ancora pensato a nulla? - chiese Yoongi, distraendomi dai miei pensieri.

Io sospirai prima di rispondere, posando la penna sulla scrivania, per poi guardare il foglio davanti a me, ancora bianco.

- Non ci riesco. Tu come fai? - gli chiesi, posando lo sguardo su di lui, stanca dopo qualche ora che cercavo di scrivere qualcosa, ma invano.
- Non deve essere subito perfetta, te l'ho detto mille volte. Tu scrivi i tuoi pensieri, e quello di cui vorresti parlare, ed al resto ci penserò io. - disse lui, alzando lo sguardo dal suo pc per guardarmi.

Intanto che io stavo provando a scrivere qualcosa, Yoongi stava lavorando ad un nuovo pezzo.

Ero sempre stata un po' invidiosa del fatto che lui riuscisse sempre a scrivere e comporre pezzi nuovi, mentre io avevo provato più volte, senza mai riuscirci.

Anche quella volta infatti, avevo passato un paio d'ore a pensare a cosa scrivere, ma proprio non mi veniva in mente nulla che mi soddisfacesse.

Quello si trattava ancora del mixtape che avevo creato mesi prima insieme a Yoongi, e a cui non avevo ancora scritto un testo, che ancora non riuscivo a creare.

- Ti avevo già detto di pensare a Jungkook?- mi chiese Yoongi dopo qualche minuto, guardandomi maliziosamente.

Io al solo pensiero di mio fratello, sentii le guance andare a fuoco.

- Non mi hai ancora raccontato come è andato il vostro viaggio comunque. - aggiunse poi, vedendo che non rispondevo.

A quelle parole arrossii ancora di più, ricordando quei giorni passati con mio fratello.



Era stata solo una settimana, ma per Jungkook quella settimana significava la possibilità di recuperare il tempo perso fino a quel momento.

Nonostante però lui preferisse restare nella camera d'hotel che avevo affittato, piuttosto che uscire e visitare la città, io lo convinsi ad uscire più volte dalla camera, riuscendoci soprattutto quando gli promettevo che al ritorno avremmo fatto tutto quello che voleva lui.

Avevamo così visitato alcuni luoghi, o semplicemente fatto un giro vicino all'hotel, ma ci eravamo divertiti parecchio, e io avrei custodito quei giorni come un ricordo prezioso, perchè per me erano stati davvero importanti.



- Y/N? -

La voce di Yoongi mi riportò alla realtà, ed io posai il mio sguardo su di lui.

- Meglio se facciamo una piccola pausa. Resti qui per cena? - mi chiese, alzandosi.
- Vorrei tanto, ma Jungkook voleva cenare con me stasera, visto che i nostri genitori non ci sono fino a domani sera. - dissi, un po' triste.

Mi sarebbe piaciuto restare ancora con lui, dopotutto mi era mancato non vederlo per un po'.

- Meglio non fare arrabbiare il fratellino allora. O dovrei dire il tuo ragazzo? - disse Yoongi, lanciandomi uno sguardo malizioso.

Io arrossii per l'ennesima volta.

Era ancora così strano per me pensare che il mio ragazzo ed il mio fratellino fossero la stessa persona, tanto che nemmeno io sapevo ancora come chiamarlo.

- S-smettila. - dissi, gonfiando le guance, fingendo d'imbronciarmi.

Yoongi sorrise vedendomi così, e si avviò verso la porta del suo studio, diretto in cucina.

- Io comunque rimango dell'idea che devi dedicare quella canzone a tuo fratello. - disse una volta arrivato in cucina, prendendo un bicchiere d'acqua.
- Perchè proprio a lui? - chiesi, prendendo anche io un po' d'acqua.
- Beh, pensa a tutto quello che ha fatto per te da quando è tornato. Senza di lui adesso non saresti così come sei ora. E sai a cosa mi riferisco specialmente. - mi disse, con sguardo serio.

... Si stava riferendo a tutto quello successo con Taehyung.

Se non ci fosse stato Jungkook a salvarmi, non ci sarebbe stato nessun altro.

Forse Jimin, dato che era arrivato anche lui quel giorno, ma sarebbe arrivato troppo tardi, mentre Yoongi non poteva fare nulla perchè era rimasto bloccato a scuola.

Se non ci fosse stato Jungkook, Taehyung avrebbe avuto quello che voleva, e probabilmente ci sarebbe riuscita molto prima di quando era successo, evitandosi inutili farse.

Su questo Yoongi aveva ragione, anche se io per ovvi motivi cercavo di pensarci il meno possibile.

C'erano anche altri significati nella frase che aveva pronunciato, dopotutto in quell'anno da quando era tornato, Jungkook aveva fatto di tutto per me, e mi aveva cambiato completamente la vita, che senza il suo arrivo, sarebbe stata monotona e noiosa.

Con Jungkook infatti avevo imparato a divertirmi davvero, ed uscire di più di casa, a fare amicizia e conoscere persone nuove, e tante altre cose che per me erano solo positive.

Certo, con lui avevo anche litigato qualche volta, ma quei litigi erano serviti solo ad avvicinarci di più, e capirci meglio l'un l'altro.

A Jungkook dovevo tutto, ed ero contenta che fosse anche la persona che mi aveva rubato il cuore.



- Quante volte dovrò richiamarti oggi? - disse Yoongi, fingendosi imbronciato, richiamandomi per l'ennesima volta dai miei pensieri.

Io lo guardai dispiaciuta, non sapendo come scusarmi.

- Certo che quando parliamo di tuo fratello vai in un mondo tutto tuo, eh? - disse poi, trattenendo a stento una risata.

A quella frase gonfiai le guance, picchiandolo piano sul braccio.

Lui fece di nuovo il finto imbronciato, ma poi mi scompigliò teneramente i capelli, sorridendo.

- Torniamo al lavoro. - disse, uscendo dalla cucina.

Io sospirai, pensando al testo che dovevo scrivere, e se sarei riuscita a scriverlo, e lo seguii per tornare nel suo studio.



Quando tornai a casa, trovai Jungkook ai fornelli, intento a preparare la cena.

- Sono tornata. - lo avvertii, restando sulla porta della cucina, con l'intenzione di andare in camera mia a cambiarmi.

Non appena sentì la mia voce, Jungkook si girò all'istante, e dopo essersi accertato di non essersi immaginato la mia voce, si diresse velocemente verso di me, stringendomi a sè.

- Bentornata. - disse guardandomi, posando lo sguardo sul mio per poi unire le nostre labbra dolcemente.

Io mi lasciai andare al suo bacio, dimenticando per un momento tutto il resto.

- Come è andata? - mi chiese, senza lasciare andare i miei fianchi.
- Come al solito. Non facciamo nulla di nuovo. - dissi, alzando le spalle.

Ovviamente non gli avrei detto che stavo scrivendo un testo.

Jungkook arricciò il naso guardandomi fisso.
Faceva così quando sapeva che stavo mentendo.

Dopo aver sporto leggermente il labbro inferiore però, posò di nuovo le sue labbra sulle mie, per poi lasciarmi andare.

- Vai a cambiarti, è quasi pronto. - disse quando si staccò.

Io lo guardai per qualche secondo, un po' stranita, poi mi diressi in camera mia.



Prima di scendere, feci un bagno caldo, e quando mi diressi di nuovo in cucina, trovai Jungkook a mettere gli ultimi piatti in tavola.

Ci sedemmo ed iniziammo a mangiare in silenzio.

Durante tutta la cena, il mio sguardo continuò ad andare verso mio fratello, e nel mentre, ripensai alle parole che mi aveva detto Yoongi qualche ora prima.

Non sarei mai riuscita a ringraziare abbastanza mio fratello per tutto quello che aveva fatto per me da quando era tornato, ma volevo comunque fare qualcosa per lui, qualsiasi cosa.

Fu in quel momento che decisi finalmente che il testo del mio mixtape l'avrei dedicato a lui.



Qualche giorno dopo ricominciammo la scuola, e questo significava solo una cosa, tra le tante altre.

Avevo molte probabilità di rivedere Taehyung.

Yuna non l'avrei rivista invece, perchè dato i voti bassi che aveva ottenuto anche l'anno passato, e quindi non essendo migliorata per nulla dal punto di vista scolastico, i suoi genitori avevano deciso di cambiarle scuola, e mandarla in una più "rigida", quindi quest'anno non avrebbe dato problemi.

Ne a me, ne a Jungkook.



Una sera durante il nostro viaggio, Jungkook mi aveva raccontato per filo e per segno quello che Yuna gli aveva fatto quando gli aveva fatto bere l'afrodisiaco, e dopo qualche minuto, io trovai finalmente il coraggio di dirgli tutto quello che Taehyung aveva fatto a me tutte le volte che aveva esagerato.

Jungkook allora mi aveva abbracciata stretta a sè, e mi aveva coccolata, rassicurandomi che non avrebbe permesso a nessun altro di farmi una cosa del genere.

Quella sera piansi a quei ricordi, e soprattutto mi resi davvero conto di quanto fossi stata stupida ad innamorarmi di lui, tranquillizzandomi solo grazie alle coccole e carezze di mio fratello.



Il primo giorno di scuola, trovammo Jimin ad aspettarci al solito posto dove ci incontravamo anche con Taehyung.

Dal giorno in cui aveva scoperto le vere intenzioni di Taehyung verso di me, e aveva discusso con lui dopo che Jungkook mi ebbe portata via, non aveva più pronunciato il suo nome, ne aveva parlato più di lui.

Sapevo quanto Jimin si era legato a lui, e quanto lo considerasse come amico.

Non avevo mai avuto il coraggio di chiedergli cosa si fossero detti quel giorno, ma sapevo che, qualsiasi cosa Taehyung gli avesse detto, lo aveva ferito profondamente, e lui per questo ne aveva sofferto parecchio.

- Buongiorno Jiminnie. - lo salutai.

Gli avevo dato questo soprannome qualche giorno dopo che io e Jungkook ci eravamo messi insieme, per caso mentre eravamo nella solita stanza dell'edificio abbandonato dove Jimin andava ad allenarsi nel ballo, e da allora non avevo mai smesso, anche perchè quando lo chiamavo così, sul suo volto spuntava sempre il sorriso.

Ed anche quella volta fu lo stesso.

- Buongiorno Y/N, buongiorno Kookie. - disse infatti Jimin, sfoderando il suo più bel sorriso.

Jungkook lo salutò con un cenno del capo, e tutti e tre ci dirigemmo verso la casa di Yoongi, dato che solitamente il primo giorno di scuola arrivava sempre in ritardo.

Infatti, suonammo più volte al campanello, prima che ci venisse a rispondere, e poi si preparò ed uscì di casa con noi.

Il motivo per cui Yoongi arrivava sempre in ritardo, era perchè a volte restava sveglio tutta la notte davanti al pc, a creare mixtape, soprattutto se quello che stava creando era quasi pronto.

E le occhiaie che aveva in quel momento, mi fecero capire che anche quella volta il motivo era quello.



Arrivammo a scuola e restammo a parlare in cortile fino al suono della campanella, per poi dirigerci verso le nostre classi.

Quando stavo per entrare nell'istituto però, mi bloccai all'improvviso, spalancando leggermente gli occhi.

Jungkook se ne accorse subito, infatti non appena mi fermai, si girò verso di me, guardandomi preoccupato.

- Y/N, che succede? - mi chiese, avvicinandosi di più a me.

Notando però che non rispondevo, e che sembravo guardare un punto fisso dietro di lui, seguì il mio sguardo, per sapere cosa mi aveva bloccato.

O meglio... chi.

Infatti, poco distante da noi, c'era Taehyung che stava entrando a scuola.

Notai che aveva anche lui cambiato colore di capelli, facendoli blu, quasi come quelli di Yoongi.

Anche lui, perchè anche Yoongi, Jungkook e Jimin si erano tinti.

Yoongi era diventato azzurrino/blu, Jungkook si era tinto di nero, poichè il rosso lo aveva un po' stufato, e preferiva il suo colore naturale, e Jimin era diventato pesca, più chiaro sulle radici, e più scuro sulle punte.

Quel colore gli stava benissimo, e sentii il mio cuore perdere un battito mentre lo guardavo.

La mia vista però venne offuscata dal corpo di Jungkook, che si parò davanti a me, prendendomi il viso tra le mani e baciandomi dolcemente, cosa che mi fece chiudere gli occhi.

Quello era il suo modo di calmarmi, e sapeva che funzionava sempre.

Io poggiai le mani sulle sue, che teneva ancora sul mio viso, lasciandomi cullare dai suoi baci.

- Stai bene? - chiese una volta che si staccò da me.

Io annuii piano, abbassando lo sguardo.

Non mi piaceva farlo preoccupare così tanto per me, soprattutto se il motivo era la persona che avevo appena visto.

- Avete intenzione di pomiciare anche qui a scuola? Perchè se è così passerò gli intervalli da solo. - disse Yoongi guardandoci.
- Lei è mia, e posso baciarla quando e dove voglio. - disse Jungkook, preso dalla gelosia.

Io arrosii completamente, sapendo che anche Jimin ci aveva visto.

Ovviamente avrei spiegato a Yoongi il motivo per cui in quel momento Jungkook mi aveva baciato, ma l'avrei fatto quando saremmo stati a casa sua, non in quel momento.

Jungkook si girò appena, per poi voltarsi verso di me.

- Se n'è andato. - mi sussurrò all'orecchio, lasciandomi un bacio sulla guancia, per poi prendermi per mano e portarmi con lui all'interno dell'edificio.

- Che è successo? - sentii Jimin chiedere, segno che non aveva notato Taehyung.
- N-niente, non preoccuparti. - dissi cercando di non farlo preoccupare, anche se la mia voce tremò leggermente.

Quando io e Jungkook arrivammo alla nostra classe, salutammo gli altri due ed entrammo, per iniziare le lezioni.



Mentre i professori spiegavano però, io non riuscivo a smettere di pensare a Taehyung.

Rivederlo aveva fatto riaffiorare in me tutti i ricordi con lui da quando lo avevo conosciuto, soprattutto le nostre uscite da soli, in cui lo avevo conosciuto meglio.

Un po' mi mancava, nonostante quello che mi aveva fatto, ma non provavo più nulla per lui, i miei sentimenti nei suoi confronti erano spariti quel giorno.



Jungkook, vedendomi con la testa tra le nuvole tutte le lezioni, sapendo più o meno il motivo per cui non prestavo attenzione ai professori, iniziò a darmi baci a stampo già dalla prima ora, per avere la mia attenzione su di lui.

Per questo passai tutte le ore prima dell'intervallo con le guance in fiamme, e la paura che i professori ci vedessero.



- Come mai sei tutta rossa? - chiese Yoongi con un sorriso malizioso, quando lo raggiungemmo per l'intervallo.

Io non risposi ed abbassai lo sguardo imbarazzata, mentre Jungkook fece finta di nulla.

Poco dopo ci raggiunse anche Jimin, ed insieme andammo al solito posto dell'anno precedente.

- Y/N, ti andrebbe di fare di nuovo da giudice? - chiese ad un tratto Jimin.
- Da giudice? - chiesi, leggermente confusa.
- Voglio sfidare nuovamente Jungkook, ma questa volta le prove le faremo da soli, io non vedrò quelle di Kookie, e lui non vedrà le mie, e vedremo tutto solo il giorno della gara, ci stai? - chiese, guardandomi entusiasta.
- Vuoi perdere di nuovo? - disse Jungkook, guardandolo serio.
- Questa volta vincerò. - rispose Jimin, sicuro di sè.
- Dimentichi che lei è la mia ragazza, sceglierà sempre me. - disse mio fratello con un ghigno, cingendomi le spalle con un braccio, e tirandomi verso di lui, facendomi arrossire.

- Non sarà la sola a giudicare. - disse una voce che interruppe quella specie di battibecco tra i due. - Farò anche io da giudice. - disse Yoongi, guardando entrambi con sguardo annoiato.

Noi lo guardammo spalancando gli occhi, non credendo subito a quello che aveva appena detto, poi accettammo la proposta di Jimin, ed io nello stesso momento presi una decisione.

Avrei scritto il mio testo entro il giorno della gara.

   
 
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