Anime & Manga > Detective Conan
Segui la storia  |       
Autore: Sherry_4869    10/08/2019    2 recensioni
Il dottor Agasa e i Giovani Detective si preparano per una giornata al mare., in cui vogliono tutti rilassarsi. Proprio ora che Ai sta iniziandoa sentirsi al sicuro dall'organizzazione, le sue sicurezze crollano inesorabilmente, ma Conan sarà pronto a difenderla. Buona lettura!
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Detective Boys, Hiroshi Agasa, Quasi tutti, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Shiho Miyano/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
... A un tratto, ecco l’illuminazione...

“Uhm... ASPETTA! Ma se...?” il ragazzino subito si girò a guardare verso i tre indiziati,

precisamente il colpevole. Un sorriso sicuro e uno sguardo vittorioso si dipinsero sul suo volto:

“Ho capito!” disse tra se.

Andò dal Dottor Agasa, e gli fece cenno di chinarsi. L’uomo si abbassò e gli porse l’orecchio, e lo

ascoltò attentamente:

“Ascolti, dottore, so come smascherare il colpevole!” disse Conan, lasciando di stucco il Dottor

Agasa. “Ora userò il papillon, segua le mia parole, come sempre!” – “Oh... Uhm... Ok.”

Il piccolo Conan iniziò la spiegazione:


“Dunque, per logica, l’unico che avrebbe potuto fisicamente avere la forza di buttare in mare la

vittima, è sicuramente Yamabushi, che però ha un alibi e non avrebbe un movente, inoltre dovrebbe

comunque aver lasciato delle tracce, dei segni di colluttazione, che non ci sono, e quindi mi sento di

escluderlo dalla rosa dei sospettati. Gli altri due, Minato e la signora Furune hanno invece degli

alibi davvero fragili, sorretti dal solo fatto che la loro statura e forma fisica non avrebbe potuto

permettergli di uccidere l’uomo... Ma provi a riflettere!” il dottor Agasa ascoltava curioso e

impaziente di sapere quale fosse l’idea geniale del detective, sapendo che ancora una volta, non

avrebbe sbagliato: “Provi a riflettere proprio su loro due! Essendo che sono trascorse oltre sette ore,

non sarà possibile trovare tracce di alcool nel sangue di Minato, benché la sbronza fosse pesante,

ma quando si è avvicinato ho sentito chiaramente la puzza di alcolici dai suoi vestiti, e la sbornia

più la sua statura mi permettono di escluderlo. Rimane solo la signora Furune, che al contrario degli

altri ha qualcosa che mi induce a pensare che fosse una potenziale indiziata: se riflettiamo, la

compagnia telefonica può risalire alla durata e all’orario delle chiamate, ma non al contenuto!!! Ciò

significa che la signora potrebbe essersi messa a letto e aver aspettato di proposito la telefonata di

Matsumoto ed essere uscita di casa dal retro. Ciò che mi induce a credere che la colpevole sia lei, è

che era una professoressa di fisica e matematica, e ho già in mente in che modo avrebbe potuto fare:

potrebbe avere convinto con una scusa la vittima a portare sulla barca qualcosa di pesante, come un

grosso masso, usando la scusa dei ‘giochetti’ di fisica, che avranno sicuramente allettato l’uomo

convincendolo che avrebbe passato una notte insieme alla donna, tanto pendeva dalle sue labbra e

glie lo avrebbe addirittura portato. Una volta lì, si è servita di un filo di nylon o qualcosa del genere

e lo ha legato all’oggetto senza farsi notare e col favore delle tenebre. In seguito, facendo credere

all’uomo che fosse un ‘gioco di coppia’, lo ha convinto a farsi legare le caviglie e a stare in piedi.

Subito dopo, ha gettato il sasso in mare, che ha trascinato l’uomo sul fondale e che è morto dopo

pochi minuti per annegamento. È un’operazione che non richiederebbe relativamente molto tempo,

ma sono certo che si sia bagnata durante ciò, e i suoi vestiti non si siano ancora asciugati. Sono

passate poche ore e secondo me lei si è portata un cambio e ha lasciato i vestiti nella sua cabina.

Nessuno andrebbe mai a controllare lì, sicuramente non li ha portati in casa. Lì troveremo i suoi

vestiti bagnati di acqua salata, e sarà la prova schiacciante!”



il dottor Agasa era stupefatto. Con la sua voce, Conan risolse il caso in un batter d’occhio,

scoprendo che il movente era vendicare la sorella maggiore, che aveva a sua volta avuto una storia

con la vittima, e che poi era stata ricattata e umiliata fino al suicidio. L’uomo era una persona

terribile e voleva fare la stessa cosa con la signora Furune, che ha voluto vendicare la sorella e

salvarsi dall’uomo. Una situazione triste e piena di amarezza, la vendetta.
 
“Conan!” lo chiamò Genta, mentre il ragazzo osservava con sguardo malinconico la donna che

veniva portata via dalla polizia: “Oh, dimmi Genta!” – “Io ho fame!!!” – “Già, dovremmo andare a

mangiare! È davvero ora!” lo seguì Mitsuhiko. Rei Yamabushi, che li aveva sentiti, rispose:

“Ragazzi, vi voglio offrire il pranzo! Avete risolto questo brutto caso nella mia spiaggia e voglio

sdebitarmi! Modestamente in cucina me la cavo!” – “Siiiì!!!” esclamarono i Giovani Detective,

pieni di gioia. L’uomo preparò a tutti del riso con verdure bollite, che i bambini adorarono. Intanto,

Conan chiacchierava con Ai: “Ehi Ai, allora? Ti sei traqnuillizzata?” – “Uhm... Beh, credo di sì.”

Rispose lei con il suo tono di sempre, portandosi alla bocca un boccone di riso. Sembrava

tranquilla, davvero...

“Shinichi, posso chiederti una cosa?” chiese lei all'improvviso. La domanda lo spiazzò,

il ragazzo non se lo aspettava, ma rispose comunque:

“Uh? C-Certo! Dimmi pure!” – “Dimmi perché... Perché mi chiami sempre ‘Ai’?”

Il bambino restò in silenzio, come se quelle parole rimbombassero ancora nella sua mente.

“Io ti chiamo Shinichi, ma tu non mi hai quasi mai chiamata Shiho...”

Ancora nessuna risposta.

“Allora! Vuoi rispondermi?” disse la ragazza, tradendo dell’impazienza. Piano, il ragazzo parlò: “Beh...”

Gli occhi di Ai brillavano leggermente dalla curiosità.

“Il motivo è...”

La ragazza sentì il cuore perdere qualche battito. Perché provava quell’emozione?

“... Un segreto!” – “Come?!?!?!” rispose seccata la ragazza. “Beh, se proprio vuoi saperlo, devi

capirlo tu!” disse Conan con un’espressione di superiorità dipinta in faccia.

‘In realtà, il motivo è...’ il ragazzo lo pensò tra sé. Un giorno avrebbe voluto che lei lo indovinasse,

 ma al contempo un po’ gli piaceva vederla così spaesata. Lei, quella che sa sempre tutto, per una

volta rimane senza una risposta. Era quasi piacevole vederla mentre, di tanto in tanto, gli chiedeva

di rivelarle la soluzione, come se volesse disperatamente una risposta. Era così diabolico da parte

del ragazzo, eppure così... Bello!

 
ANGOLO DELL’AUTRICE: Oh, miei cari lettori! È da poco passata mezzanotte, ed io ho appenaterminato questo quinto capitolo! Spero vi piaccia. Ho voluto occuparmi fin da subito del caso, e sì, so che si è risolto in modo un po’ sbrigativo e mi dispiace, spero mi perdoniate! Comunque vi invito a pensare a questo enigma: come mai Conan chiama sempre Sherry con il nome ‘Ai’ e mai ‘Shiho’? la risposta sta nella trama, e penso sia abbastanza semplice, ma magari lo è solo dal mio punto divista, non so! Fatemi sapere se avete apprezzato, e ci vediamo al più presto con il prossimo capitolo! Baci!!!
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Detective Conan / Vai alla pagina dell'autore: Sherry_4869