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Autore: Shade Owl    11/08/2019    3 recensioni
Orlaith Alexander ha scoperto di non essere solamente una violinista estremamente dotata, tanto da guadagnarsi un esclusivo contratto con la Lightning Tune Records, ma anche di avere dei poteri incredibili, legati alle sue emozioni e alla sua musica. Tutto ciò però ha attirato le mire di potenti stregoni che hanno tentato di usare il suo potere per scopi malvagi, cosa che l'ha obbligata a lottare per salvare se stessa e le persone a cui vuole bene.
Quasi un anno dopo questi avvenimenti, la vita scorre tranquilla per lei, ormai lontana dalle luci della ribalta e dalla magia, e il suo unico obbiettivo è laurearsi e diventare una persona come tutte le altre, dimenticando il proprio dono, troppo pericoloso per essere usato con leggerezza.
Tuttavia, Orlaith ignora gli eventi che, in un luogo lontano, sono già in moto e che presto la raggiungeranno, portandola a scoprire un mondo per lei tutto nuovo e pericoloso, ma anche le risposte che per molto tempo ha ignorato: da dove viene la sua magia? Cos'è lei, realmente? E perché non ha mai incontrato nessun altro con le sue capacità?
Ma soprattutto... saprà affrontare quello che le riserva il destino?
Genere: Avventura, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Epic Violin'
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Per qualche secondo non successe niente, ma alla fine la porta si aprì con uno scatto, separandosi dallo stipite di qualche millimetro. Nessuno chiese chi era, e per quanto esitasse non vide nessuna mano afferrarne il bordo, né percepì la presenza di qualcuno dall’altro lato. Si era aperta e basta.
Titubante, le diede una spinta senza entrare, rivelando l’interno.
Si era aspettata di trovarsi di fronte una specie di antro buio, pieno di candele e Cerchi Magici, le pareti coperte da drappi neri e le finestre oscurate, ma fu una piacevole delusione scoprire che l’appartamento era perfettamente normale: da dove si trovava lei riusciva a vedere un divano bianco con la penisola, sistemato davanti a un megaschermo ultrapiatto che avrebbe fatto piangere anche David per l’invidia, incastrato tra le casse di un impianto audio dall’aspetto incredibilmente costoso. Riusciva a intravedere anche uno scorcio di cucina, in particolare un frigorifero di almeno due metri a doppio sportello con tanto di distributore del ghiaccio.
Le pareti che riusciva a scorgere erano state coperte da scaffali su scaffali, tutti pieni di libri di forme, colori e dimensioni differenti. Qualcuno lo riconobbe pure, erano copie di quelli che aveva preso a casa di Jayden l’anno precedente.
Tipico di te… Pensò, muovendo un passo avanti.
La candida moquette sul pavimento parve essere persino più morbida di quella nel corridoio esterno, a giudicare da come affondava il suo piede. Le venne quasi voglia di togliersi le scarpe e di provarla tra le dita.
Non sei qui per divertirti, per la miseria! Si disse. Concentrati, accidenti!
Chiuse la porta dietro di sé, avanzando ancora un po’, le orecchie tese e gli occhi aperti: ancora, non le parve di percepire segni di vita. Eppure non vedeva polvere né tracce di incuria. Certo, era tutto perfettamente ordinato, ma qualcuno puliva regolarmente. Magari Jayden aveva assunto qualcuno per occuparsi dell’appartamento, ma non ci viveva davvero.
D’altra parte, sarebbe stato uno stupido a non tenerlo sott’occhio coi suoi Cerchi Magici.
- Jayden?- chiamò - Jayden, sono io! Lo so che mi senti! Vieni fuori, ti voglio parlare! Solo parlare, giuro!-
Non ci fu alcuna risposta, ma all’improvviso l’anta del frigorifero si aprì, facendola sussultare per lo spavento e mostrandole una selezione di succhi di frutta, bibite analcoliche e birre gelate. Appena l’anta si fu fermata si aprì anche uno scaffale dei pensili, mostrandole una bottiglia di Connemara ancora sigillata e due bicchieri. Orlaith esitò.
- Mi stai… offrendo da bere?- chiese - Scherzi, vero? Potresti averci messo dentro qualsiasi cosa! Vieni fuori, accidenti!-
- Beh, non è che anche io mi fidi molto, sai?-
Stavolta le venne un vero e proprio infarto.

Rischiò di cadere a terra per la sorpresa, aggrappandosi all’isola della cucina per mantenere l’equilibrio mentre faceva una piroetta rapidissima, cercando di trovare Allwood. Era così terrorizzata dall’improvviso suono della sua voce che solo dopo molti secondi il suo cervello registrò la televisione accesa che mostrava il mezzobusto dello stregone, seduto su una poltrona di pelle in uno studio chissà dove. Il suo aspetto sembrava migliorato, perché le cicatrici avevano cominciato a ritirarsi un po’. Probabilmente stava guarendo del tutto, anche se lentamente.
- Oh… tu, brutto…- sbottò, portandosi una mano sul cuore - È questo il tuo piano? Uccidermi con un arresto cardiaco?-
Allwood scoppiò a ridere, agitando una mano.
- Oh, scusami…- disse - Giuro, non volevo spaventarti. Siediti pure sul divano, prometto che non ti morde.-
- Beh, considerando che potresti aver messo trappole magiche dovunque, tanto vale stare comoda, immagino.- sbuffò lei, andando a sistemarsi davanti al televisore così da guardarlo proprio in faccia.
Lui sorrise, abbandonandosi contro lo schienale della poltrona e guardandola direttamente negli occhi. Probabilmente c’era un Cerchio Magico sullo schermo, perché non vedeva telecamere.
- Allora.- disse - Eccoti qua. Hai scoperto del mio… “erede”.-
- Già. Come ti devo chiamare adesso?- chiese - Va bene Jayden Allwood? O preferisci Julian Grant? Oppure Wilhem Rooke?-
Il sorriso gli scivolò via dalla faccia, mentre il suo sguardo si faceva improvvisamente distante.
- Ah… Wilhem.- disse lentamente - Sai… a parte Vaněk l’anno scorso a Tresckow, nessuno mi ha più chiamato così da…- scosse la testa, senza guardarla - Non lo so nemmeno io. Ho cambiato identità tante di quelle volte che ormai faccio fatica a ricordare com’era essere Wilhem. Hai scavato nel mio passato, vero?-
Orlaith annuì.
- Ho letto un po’ dei tuoi libri e dei tuoi quaderni.- disse - Non tutti, ovviamente… ne hai troppi. Cos’è, una specie di grafomania?-
- Credimi, anche Vaněk scriveva parecchio di se stesso. Da chi credi che abbia imparato?- chiese lui - Noi stregoni possiamo vivere molto, molto a lungo, anche qualche millennio, se rimaniamo in salute. A volte si fa fatica a ricordare tutto, persino la nostra mente ha qualche limite. Gli appunti mi servivano a questo. A proposito, mi piacerebbe averli indietro.-
- Ne riparleremo.- disse lei - Ora non sono qui per questo.-
- No, lo vedo.- disse Jayden, indicando il suo violino - Volevi affrontarmi?-
Orlaith scosse la testa.
- No. Ho portato il violino per precauzione, non voglio combattere.-
- E allora cosa vuoi?- le chiese - Ti interessa sapere qualcos’altro sui Trascendenti?-
- No. Nightmare mi ha già detto tutto quello che volevo sapere… forse anche di più.- ammise, sentendo di nuovo un moto di nausea minacciare il suo stomaco - Immagino che tu non l’abbia fatto prima per non farmi venire altre crisi isteriche, vero? Sarebbe stato controproducente, per te.-
- Ora mi offendi.- disse lui, aggrottando la fronte - Non te l’ho detto perché sapevo che ti avrebbe turbata.-
- Ma non ti sei fatto problemi a dirmelo adesso, vero?-
- Beh, ora siamo uno contro l’altra.-
- Già… è per questo che sono qui.- sospirò lei, appoggiandosi alle proprie ginocchia - Dai, Jayden… io ti conosco. Hai sicuramente qualche problema, però non posso credere che tu sia così cattivo. Potresti radere al suolo la città, i tuoi poteri basterebbero.-
- Tu mi fermeresti.-
- Non prima che tu abbia fatto molti danni. È vero, però, che grazie a te sono morte delle persone.- aggiunse, accigliandosi - Ma non è a me che vuoi fare del male, vero?-
Lui fece una smorfia, sporgendosi appena sulla scrivania.
- Orlaith, tu mi hai ferito.- disse - In tutti i sensi. Mi hai quasi ucciso, e McGrath si è rivoltato contro di me a causa tua. È ovvio che io voglia farti del male.-
- Non ci stai nemmeno provando.- ribatté lei - Mi mandi contro degli Homunculi potenziati? Andiamo, sei stato tu a insegnarmi come affrontarli, lo sai che me li mangio a colazione… tu sei arrabbiato, ma non mi vuoi male. Io credo che possiamo ancora parlare.-
Lui non rispose, e subito Orlaith approfittò dell’esitazione per rincarare la dose.
- Inoltre McGrath non te l’ho aizzato contro, ha deciso da solo di aiutarmi.- continuò - Si è offerto di portarmi su quel campanile e mi ha chiesto di fermarti lui stesso. Ha detto che dovevo farlo per il tuo stesso bene. Pensava che fosse la cosa giusta, non per me o per gli altri, o almeno non solo, ma soprattutto per te. Voleva che tu la smettessi di comportarti così.-
Lui scosse la testa, accigliandosi.
- Il McGrath di cui parli tu era solo un Homunculus…-
- … che hai modellato esattamente come quello in carne e ossa. Sono certa che tu lo abbia fatto identico a com’era l’originale. E comunque, a prescindere da questo, sappiamo entrambi che un Homunculus abbastanza anziano sviluppa una sua volontà e delle emozioni, diventando una vera persona autosufficiente. Lui voleva bene a entrambi.-
- Smettila!- sbottò Allwood, seccato - Tu… smetti di parlare di McGrath, va bene?- esclamò - Lascialo fuori da tutto questo!-
- Va bene.- sospirò Orlaith, passandosi stancamente una mano tra i capelli - Ma voglio comunque risolvere questa storia senza creare altri problemi. Sono sicura che possiamo trovare un compromesso.-
- Un… compromesso?- ripeté lui, ridendo - Hai cercato di… di uccidermi! Mi hai gridato di starti lontano!-
- Ero terrorizzata, per Dio!- sbottò Orlaith, spazientita - Hai presente com’eri? Cosa stava succedendo? Cosa avevo passato? Porca miseria, Jayden, al mio posto chiunque avrebbe agito come me! Pensi che abbia smesso di suonare solo perché ho paura dei miei poteri? È vero, ho paura, ma sono anche triste! Non ti ho potuto aiutare, anche se avrei voluto! Ora ho un’altra possibilità, stiamo parlando… quindi parliamo! E visto che hai qualcosa come trecento anni, cerca di fare la persona matura, per favore!-
Lui distolse lo sguardo, scocciato, e non rispose.
- Senti…- sospirò lei, strofinandosi gli occhi, che avevano iniziato a pizzicare - … dopo aver letto i tuoi diari ho visto com’è stato crescere con Vaněk come padre. Ti faceva partecipare ai suoi esperimenti, era autoritario e ti ha insegnato a rispettare solo il potere. Era pazzo e prepotente. Non è solo colpa tua se ora siamo in questa situazione… hai imparato fin da piccolo a vedere la magia come un mezzo per diventare sempre più forte e per aiutare solo te stesso, ma sei ancora in tempo per rimediare.-
Allwood si fece scappare una breve risata priva di allegria.
- Rimediare?- ripeté.
- Dimmi dov’è il Doplanker.- disse - Lascia che Nightmare e gli altri si occupino di lui. Vogliono soltanto quel mostro. Poi se ne andranno via, e rimarremmo solo noi due. Potremmo vederci e… e cercare di capire come uscire da questa storia. Per favore, Jayden… fallo per me. Almeno questo me lo devi.-
Lui sospirò ancora, stringendosi il naso tra le dita, gli occhi serrati. Sembrava combattuto, come se volesse accontentarla ma esitasse a farlo.
- Orlaith…- mormorò - … io… è da molto tempo che sono da solo.- disse - Non so più come si fa a condividere qualcosa. Quando sei arrivata… è stato strano. Ti ho voluto bene. Ti voglio ancora bene.- ammise.
- Anche io, Jayden.- rispose lei, sorridendogli.
Allwood annuì.
- Già… sapevo che lo avresti detto. Come sapevo che avresti trovato l’appartamento.- scosse lentamente la testa, gli occhi bassi - E lo sapeva anche lui.-
- Il Doplanker?-
Jayden non rispose, anche se le parve di vederlo muovere la testa in modo quasi impercettibile, come se si trattenesse a stento. Per un secondo Orlaith pensò che stesse per aggiungere qualcosa, ma subito dopo lo vide scuotere la testa di nuovo.
- Vorrei poterti accontentare.- disse - Ma c’è solo un modo per risolvere la situazione… per essere di nuovo fianco a fianco.-
- E quale?- chiese.
Jayden fece una nuova smorfia, poco più di uno spasmo della guancia.
- Il Caos.-
All’improvviso, dalla tasca in cui teneva il telefono Orlaith sentì delle grida attutite.

L'unico modo è il Caos... e Orlaith dovrà affrontare le conseguenze di quanto Alwood le ha detto.
Ringrazio John Spangler, Easter_huit, Old Fashioned, Roiben, Arianna96r, LadyTsuky e Thestragereylo, che mi stanno seguendo. A presto!

 

   
 
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