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Autore: Sherry_4869    12/08/2019    2 recensioni
Il dottor Agasa e i Giovani Detective si preparano per una giornata al mare., in cui vogliono tutti rilassarsi. Proprio ora che Ai sta iniziandoa sentirsi al sicuro dall'organizzazione, le sue sicurezze crollano inesorabilmente, ma Conan sarà pronto a difenderla. Buona lettura!
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Detective Boys, Hiroshi Agasa, Quasi tutti, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Shiho Miyano/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una volta finito il pranzo, sono ormai le 14:30...


 
“Uuuh! Che mangiata!!!” urlò Genta, finito il terzo piatto di riso alle verdure.

“Amici, andiamo a fare il bagno!” disse subito dopo.

“Non se ne parla! Avete appena mangiato, non potete fare il bagno.

Aspetteremo il tardo pomeriggio!” disse il dottor Agasa con tranquillità.

Il signor Yamabushi allora chiese: “Ragazzi, dato che non potete fare  il bagno adesso, mi piacerebbe

invitarvi a fare un giro sul mio yacht!”. La richiesta fu come un’esplosione di gioia nei Giovani

Detective, che risposero in coro: “Sì!!! Che bello!!!”

Tutti si prepararono e si incamminarono dove Yamabushi aveva ormeggiato lo yacht.

Ci volle circa un quarto d’ora, durante il quale Genta si lamentò più volte, mettendo a dura

prova i nervi di Ai e Conan.

Finalmente arrivarono.

Era un piccolo porto che non si poteva vedere dalla spiaggia a causa di una piccola collinetta.

“Prego, venite pure!” li invitò il bagnino. “Ayumi salì per prima, seguita

da Mitsuhiko, Genta e il Dottor Agasa, e infine si avviarono a salire Conan e Ai.

A un tratto, un sibilo, mentre Ai stava salendo, fece voltare tutti. L’imbarcazione iniziò

 improvvisamente a muoversi e ad allontanarsi... Mentre Ai aveva ancora un piede a terra.

La ragazza si sbilanciò, cadendo: “No! Aiuto!” gridò.

“AI!!!” urlarono i Giovani Detective, mentre la ragazza spariva verso il basso.

Conan, prontamente, le afferrò la mano: “Stringimi forte Ai!!! Non ti lascerò cadere!” gridò Conan

stringendole il polso. Il Dottor Agasa si precipitò e si sporse, afferrando l’altra mano della ragazza.

I due la tirarono su, mentre lo yacht si allontanava sempre più dal porto. Ai riuscì a salire, aiutata da

Conan che la tirò su di peso: “Ehi, tutto bene?” le chiese, sorridendole: “Sì, sto bene.” Disse lei con

il suo solito tono di ghiaccio, non dando a vedere il leggero rossore sul suo viso.

“Signor Yamabushi, chiuda l’ingresso per favore!” lo chiamò Conan: “Subito!”  rispose l’uomo,

che corse a chiudere il piccolo cancelletto.  Ai si tirò su, ma subito apparve sul suo volto

un’espressione di paura: “Signor Yamabushi, si sbrighi!!! Deve subito virare, o andremo a

sbattere!!!” l’uomo si voltò, e vide che a non molti metri, vi era un lato del porto con ormeggiate

altre imbarcazioni. Prontamente, corse all’interno dello yacht, e ruotò il timone, virando appena in

tempo, e uscendo dal porto. Nel frattempo, Conan si sporse attraverso le sbarre bianche,

recuperando la corda usata per ormeggiare.


 
‘È bruciata e nettamente tagliata, sicuramente a causa di un proiettile: qualcuno ci ha sparato, e il
suo obbiettivo era Ai.’ Pensò il ragazzo, voltandosi verso la ragazza: ‘anche lei lo ha capito.’


 
‘Non ci credo... Loro sono veramente qui... Possibile che sappiano me? Maledizione... Non posso
rischiare di mettere in pericolo tutti!’ Pensò Ai, mentre il suo volto si contraeva in un’espressione
di terrore.



“Ai... Stai bene?” chiese Ayumi con un po’ di esitazione.

“S-Sì... Stai tranquilla Ayumi.” Cercò di tranquillizzarla lei, senza però riuscire a calmarsi.

Il Dottor Agasa, vista l’atmosfera di tensione, decise di proporre ai ragazzi un indovinello:

“Ragazzi! Per sdrammatizzare, vi propongo un avvincente indovinello!” e senza dare tempo ai

ragazzi per reagire, iniziò a spiegare: “Dunque: qui in Giappone il numero quattro è considerato un

porta sfortuna, un mio caro amico, Shinichi Kudo, al contrario dei Giapponesi, non prova paura.

Voi dovrete indovinare la sensazione che prova Shinichi tra le seguenti:

La prima è ‘allegria’;

La seconda è ‘rabbia’;

La terza è ‘malinconia’.

Provate a indovinare, ragazzi!!!”

Tutti si misero a pensare, mentre Conan, che aveva già intuito la soluzione, pensava tra se a

come cavolo fosse possibile che il Dottore si inventasse indovinelli basati su certe sciocchezze.

Dopo un po’, parlò Mitsuhiko: “Secondo me è la due, prova rabbia! Perché evidentemente ha subito

delle disgrazie a causa di quel numero!” – “No, mi dispiace Mitsuhiko!” rispose il Dottor Agasa.

“Io credo che sia la terza, la malinconia... Nessuno proverebbe allegria per qualcosa che porta

sfortuna!” disse Genta. “Ti sbagli Genta.” Lo riprese Ai: “L’ideogramma ‘Shi’, il primo del nome

‘Shinichi’, dei caratteri katakana, somiglia a una faccina che sorride, シ, quindi la risposta è la prima!” concluse

la ragazza, mentre i Giovani Detective assumevano un’espressione delusa.

“Suvvia ragazzi! Ci ho messo del tempo a inventarlo!” tentò di dire il dottore.


 
‘A me sembra che ci abbia messo non più di cinque minuti a inventare una simile sciocchezza’ pensò Conan
tra se.


 
“Conan...” sussurrò Ai al ragazzo da dietro di lui. “Sì?” rispose il ragazzo, girandosi. “Possiamo... Stare a

guardare il mare, ora, mentre stiamo sullo yacht?” chiese lei, sforzandosi di sorridere: “Che strana domanda... Ok,

ma... Stai bene?” – “Ma certo!” rispose lei, tentando di usare un tono neutrale, ma Conan divenne

improvvisamente serio: “Comunque ho visto quella corda...” quella frase fece sussultare Ai, che sgranò gli

occhi e strinse i denti.

“Ci hanno sparato, e il bersaglio eri tu.” Concluse Conan, mentre la ragazza aveva un espressione sempre più

terrorizzata, e faticava a respirare, quasi come se avesse paura a farlo.



Passò qualche secondo...



“Ai...” la chiamò improvvisamente Conan, facendola sussultare di nuovo.

“S-Sì?” – “Promettimi che non farai sciocchezze, dammi la tua parola, promettimi che lascerai che io ti

protegga! Giuramelo!” le chiese solennemente il ragazzo, avvicinandosi sempre più al suo volto:

“Se ti succedesse qualcosa, non potrei mai perdonarmelo.” Le disse infine.

Lei non rispose.


 
‘Mi protegge solo perché finché non troverò l’antidoto avrà bisogno di me, o non potrà più avere Ran...’
pensò Ai, malinconica.


 
‘Perché è così, l’amore è un sentimento che a me non è concesso provare.’

 
...


ANGOLO DELL’AUTRICE: Ehilà popolo!!! Perdonatemi davvero, sono nel classico blocco dello scrittore, per questo motivo gli ultimi due capitoli sono stati più “noiosi”, ma sto cercando il modo di uscirne. Il mio problema non è la carenza di idee, quelle decisamente non mancano, ho solo bisogno di trovare modi per concretizzarle, e pian piano mi sto sbloccando. Detto questo, ecco concluso il sesto capitolo, e vi annuncio che il settimo sarà più bello. Magari non “una bomba”, ma, ecco, spero di sorprendervi! Baci, e grazie per essere sempre così tanti a leggere i capitoli di questa storia (Sì, per me 56 letture del quinto capitolo sono tante, e poi ho visto che il primo invece ne ha avute 239, e la cosa mi riempie di gioia, per me sono numeri importanti!!!). A prestissimo, e grazie ancora!
   
 
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