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Autore: fame    17/08/2019    2 recensioni
Le colline,
si stagliavano,
fino al confine..
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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giorno e notte Le colline,
si stagliavano,
fino al confine;
secchi gli alberi,
staccavano
le lor foglie,
volando alle case,
e dinanzi alle soglie.

Il sole,
già alto d'autunno;
gli occhi tuoi;
e il ricordo,
di ciò che fummo.

Il fumo dai camini,
già imbiancava il cielo;
e delle rose,
rosse d'estate,
ne restava
solo lo stelo.

E l'imperversare
del vento d'inverno..
il pettirosso cantare,
e i piccini,
al farsi coccolare
dal cor materno.
Fors'anche l'amore,
dicon sia eterno;
ma qui,
anch'al guardar
di quelle,
più belle
colline,
del Sol
che sorge,
al tepor delle mattine:
a me, tutto,
pare l' Inferno.

Fors'anche l'amore
uccide l'ardore.
Ma io ti guardo,
Oh, mia diletta creatura:
anche la più
bella natura
non ti può paragonare;
il più bel sole,
illuminare;
e la più solenne canzone,
cantare.

Ora, la notte cala,
e nell'aria,
non più si sente,
il suon della cicala.
La mattina,
s'alza,
da ch'era supina;
e illumina anche
quella stradina,
tutto il viottolo,
ed anche la vecchia cascina.

Oh, fiore mio,
che tu m'hai fatto
al cuore;
stupido io,
che ignaro della
tua Natura,
non udendo
nissuna paura,
affidatomi al Fato,
non m'accorgevo
d'aver a che fare
col Demonio;
Infernal Demonio!
   
 
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