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Autore: Musco    17/08/2019    0 recensioni
Ciao, ho deciso di scrivere questa storia perché adoro la Harmione e tutto ciò che ne fa parte. Nulla, spero vi piaccia. Parla di Herm e Harry in una situazione grave che affligge tutti e due. Hermione si ritroverà a fare una scelta difficile.
Ale
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Si, è difficile ammetterlo. Penso a lei. Dopo la guerra ho temuto di perderla, e così è stato. Dopo il matrimonio con Ron ha dato luce a bambini. Ed io? Io e Ginny abbiamo divorziato, 2 anni fa. Volete sapere come è andata dopo? Ok. Era il 14 agosto ed io avevo appena lasciato andare un pezzo della mia vita: Ginevra. Avevamo litigato già molte volte, ma mai così. Come? Così. Duro, rozzo, sporco e arrogante era stato il nostro modo di parlare, è nel mentre pensavo a lei, a come fosse felice, a come si stesse divertendo e a come mi fosse sempre piaciuta. / Il giorno dopo, corsi da lei, non sapevo se fosse a casa o da un'altra parte, ma poco importava. Bussai tre volte a quelta porta, dura e nera, come il mio cuore. Ad aprire la porta, fu proprio lei, la ragazza dei miei sogni, colei che mi ha sempre sostenuto ed apprezzato. "Harry! A cosa devo la tua visita?". Era solo questo ciò che riusciva a dirmi? Non la vedevo da 7 anni, e l'unica cosa che riusciva a dirmi era 'A cosa devo la tua visita?'. "Ciao anche a te Herm" dissi con voce cupa e stanca:"sono venuto a trovarti perché... Sì, ho lasciato. Ginevra". Mi guardò per un attimo incredula e poi mi fece cenno di entrare. Ci accomodammo al tavolo, dove la colazione, era appena stata posizionata. "Com'è successo Harry?" "Così, Puf! Senza pensarci due volte, l'ho lasciata e sono corso da te". Mi misi a piangere allora, non potevo fare più nulla, solo piangere. "Da me Harry? E perché da me?". Tirai allora su la mia frangia e le indicai la cicatrice:" Devo veramente dirtelo Mione?! Eh?! Rispondi!" avevo iniziato ad urlare, e per le grida, Ron scese le scale: di corsa. "Harry! Che hai amico?" "Nulla Ron, nulla!" dissi con tono freddo. "Hermione vuoi capire?! Tu sei l'unica che mi sia sempre stata vicina, in ogni singolo momento! Per questo sono corso da te!" Hermione, allora, si alzò e allungò la sua mano verso di me:"Vieni. Andiamo a fare due passi." fece allora un sorriso che subito fece capolino nella mia testa. Le allungati la mia mano fino a toccare la sua: Magnifico. Non sentivo una pelle così delicata da.... 7 anni. / "Che cosa vuoi dirmi Harry, sono l'unica che ti capisce no? Parlami" "Se te lo dicessi rovinerei tutto" "Non credo Harry, l'unica cosa rovinata è Voldemort!". Scoppiammo a ridere, come 15 anni prima, a scuola. Eravamo tornati bambini, distesi su quel prato, a pensare. "Ti amo". Furono le uniche parole che riuscì a dire: ti amo. Hermione si alzò subito di scatto, irrigidendosi:" che cosa?" mi domandò incredula:"ti amo Hermione", sì, hai capito bene" le dissi rimanendo disteso. "Perché non me lo hai detto prima?" "Perché pensavo di rovinare tutto, te l'ho detto". Si mise a piangere, due lacrimoni caddero dai suoi occhi fino a bagnarle la maglia. "Anche io ti amo Harry, ma non posso lasciare ora Ron, ora che ho dei figli!" Iniziai allora ad avvicinarmi a lei, finché le nostre labbra non si toccarono:"No! Non possiamo Harry" mi disse pochi secondi dopo che la baciai. "Perché Mione?! Perché?!" "Perché siamo troppo innamorati" "Appunto!" i nostri pianti si sciolsero allora in un abbraccio. "Ho capito che non puoi essere la mia ragazza Hermione, ma almeno parlami, dimmi qualcosa.. Mi farai sentire in colpa...".Mi guardò negli occhi. Due meraviglie mi stavano fissando, due meravigliose Nocciole mi stavano guardando. "Da quanto tempo ti piaccio Harry?"mi disse tristemente. "Sempre". Mi alzai e le diedi una mano a rialzarsi "Dai,andiamo in casa, su". Mi sorrise come mai prima d'ora. Ci incamminammo verso casa, e tutto d'un tratto mollò la mia mano:"che hai Mione?" senza dire nulla, mi prese per una spalla e mi girò verso di lei , scoccandomi un bacio, il miglior bacio. Era un bacio troppo bello per essere vero, fantastico: magnifico. "Ti amo Harry, da sempre." Mi misi a ridere, seguito poi da lei. Ci rincamminammo allora verso casa e appena fummo girati verso il platano vidi ciò che non volevo vedere: Ron. Aveva in mano un coltello, ci guardava: eravamo mano nella mano. "Ora scegli! O me, o lui! Scegli!" aveva visto tutto, sentito tutto. Stava iniziando ad avvicinarsi a me, aveva uno sguardo deciso, voleva sfidarmi." Ora, decidi: se vuoi lui, non avrai me. Se vorrai me, non avrai lui". Era in ansia, la povera Herm non sapeva cosa fare. Solo dopo pochi secondi mi guardò, e sorrise:"Scelgo Harry, Ron!" era convinta, decisa, sapeva a cosa stava andando in contro. "Ah sì? V-va bene, s-se è questo q-quello che vuoi... Allora..." Non fece in tempo a finire la frase che si conficcò il coltello nel petto, 12 centimetri di lama nel petto del mio migliore amico. Cadde a terra, tra le urla strazianti: mie, e di Hermione. E così, morì. Piano piano, lentamente. Hermione si aggrappò a me, urlando e baciandomi: come se fosse l'ultima volta. / Erano passati tre anni dal nostro matrimonio, ormai per Rose e Hugo ero un padre, addirittura piansi quando Hugo mi chiamò papà. Ormai Ron era solo un ricordo, ci mancava, si, ma era solo un ricordo. Ronald spariva piano piano, e l'amore per la mia famiglia cresceva, piano piano.
   
 
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