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Autore: ZarxielZerg    18/08/2019    1 recensioni
Spin-off della fanfiction Pokémon Ghost (crediti per la creazione a Darken) http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3490499&i=1
Genere: Avventura, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Ross osservò il gruppo intento ad allenarsi. “Sette cavalieri per il re di Unima. Due guerrieri in grado di sconfiggere ogni nemico, due pronti a resistere a chiunque, due in grado di consigliare il re e uno che serva come suo compagno… o compagna. Questo era il costume dell’antica Unima, e l’errore di Ghecis è stato pensare di poterne fare a meno. Il Trio Oscuro era solo una brutta copia.”
Darken ed N, ovviamente, erano i due in grado di consigliare il Re. Darken era un esperto di Pokémon ed il Prescelto di Dialga, N era stato il prescelto di Reshiram, allevato dalla nascita per prendere il Trono e dunque esperto negli usi e costumi dei Re. Inoltre, N poteva aiutare Re Vincent ad allenare il suo potere di comunicazione con i Pokémon.
Quanto alla compagna, non poteva essere altri che Risetta. L’eroica ragazza che aveva viaggiato fino a Sinnoh per chiedere a Shaymin di salvare la Foresta Bianca. Lei stessa era una lontana discendente degli Harmonia Gropius, anche se da un ramo cadetto senza pretese per il trono. Lei e Vincent erano amici fin dall’infanzia, praticamente cresciuti insieme. ''Potrebbe anche funzionare come regina.'' Pensò Ross ''Ma questo dipende dal Re.''
Degli altri quattro, uno sarebbe stato Draconix. Il ragazzo era stato scelto essendo il Prescelto di Rayquaza e Heatran ed il migliore del White Rocket, stando a quanto detto da Argento. Il ragazzo non pareva particolarmente convinto, e anche Vincent ed N avevano i loro dubbi, ma Darken aveva convinto entrambi che sarebbe stata una buona mossa per rendere più solida l’alleanza con il White Rocket. In ogni caso, Ross aveva insistito perché al ragazzo fosse assegnato il ruolo di uno dei guerrieri con funzione offensiva.
Poi c’era Emi. La ragazza dai capelli bruno chiaro era stata una viaggiatrice a lungo, e alla fine era arrivata alla Foresta Bianca, dove si era unita alla causa di Vincent. I due avevano legato molto, e lui ne aveva fatto la sua prima guardia. E obbiettivamente, il Blissey della ragazza era il più forte che Ross avesse mai visto.
Perciò, restavano solo due posti da riempire. N, Ross e Darken concordavano fosse meglio tenerli liberi per eventuali alleanze, ed in ogni caso, nonostante ci fossero alcuni buoni candidati, nessuno era all’altezza dei cinque scelti finora in una lotta.
Ross li osservò allenarsi. N, che ancora rifiutava di catturare Pokémon, combatteva affiancato da Zoroark, da vari Pokémon con cui aveva fatto amicizia e da qualunque Pokémon Darken gli prestasse per l’allenamento. Parlando di Darken, lui alternava qualunque combinazione utile, e Ross era certo che lui ed N insieme non avessero neanche usato la metà dei suoi Pokémon completamente evoluti, tralasciando poi gli altri. Draconix invece aveva già usato quasi tutti i suoi Pokémon nel corso di vari allenamenti, ed il loro potenziale offensivo in effetti era tale che si meritava certamente il ruolo, almeno dal punto di vista della potenza. Finora, nessuno salvo Darken, N e Risetta era riuscito a farlo arrivare al suo sesto Pokémon, e solo Darken ed N avevano vinto qualche volta.
Risetta ed Emi tendevano ad allenarsi insieme, e l’uomo poteva osservare la seconda. La sua strategia era metodicamente incassare ogni colpo e rispondere con calma. E funzionava. Anche Darken e Draconix si erano trovati in difficoltà. Tuttavia, Emi non mostrava quasi mai il resto della sua squadra, preferendo arrendersi piuttosto che continuare una volta che Blissey era sconfitta. Solo con Risetta lasciava entrare in campo il suo Steelix, e gli altri quattro erano un mistero per tutti eccetto che per Vincent, il quale aveva assicurato a Ross più volte che ‘in una battaglia vera, non può esserci scudo migliore’. ''Spero abbia ragione.'' Pensò l’uomo.
In quel momento, il telefono dell’uomo suonò. Rispose rapidamente, e sorrise.
“Pronto, sono Argento.” Disse il Capo del White Rocket all’altro capo del telefono “Ho un’ottima notizia e una pessima notizia.”
“Dammi prima quella buona.” Rispose il Saggio.
“Sappiamo dov’è la base nemica.”
“Fantastico!” Esclamò Ross “E quella cattiva?”
“Ci sono buone probabilità che loro abbiano trovato voi.” Rispose quello.
“Come? E in che modo saremmo stati scoperti?”
“Non lo so, penso che aiuti il fatto che LA VOSTRA BASE È UNA FORESTA VICINO A UNA DELLE MAGGIORI CITTÀ DI UNIMA!”
“La Foresta Bianca è un luogo sacro per il Popolo di Unima, non oseranno certo attaccarci.”
Il ragazzo rise “Fosse solo il Team Plasma il vostro nemico, potrei anche essere d’accordo. Ma in mezzo c’è anche il Neo Team Rocket. Quelli sarebbero capaci di bruciarla, quella foresta.”
Ross strinse i denti. La notizia dell’alleanza con il Neo Team Rocket dell’altro Team Plasma era di solo qualche giorno prima, ma aveva già causato grosse perplessità nel loro gruppo. Soprattutto, Draconix si era detto più che pronto ad andare all’attacco in qualunque momento.
''Dovremmo lasciarglielo fare.'' Pensò Ross ''Ma prima dovremmo lasciare la Foresta.''

Giuls osservò i suoi ‘Cavalieri’. Ormai stava raggiungendo, nelle parole dei suoi istruttori, un livello ‘accettabile’ di conoscenza sugli usi e costumi regali di Unima. Perciò, andava da sé che conosceva la teoria dietro i Cavalieri.
In tal senso, Ibis era la sua guardia difensiva. La ragazza la seguiva ovunque come un’ombra.
Aveva scelto Dragozard come uno dei cavalieri offensivi. Dato che il ruolo era vacante, non c’era stato problema, anche se i Saggi avevano insistito che il ragazzo si tenesse lontano dal ‘palazzo’ al di fuori delle cerimonie. In ogni caso, Dragozard era impegnato con vari compiti del Neo Team Rocket, quindi poteva solo presentarsi di tanto in tanto. Essendo il Prescelto di Palkia e i due Raikou, il ragazzo era sempre trattato con rispetto dagli altri Cavalieri.
Parlando degli altri… Lancelot e Galahad, questi i nomi con cui si erano presentati, erano uno offensivo e l’altro un consigliere. Galahad si era dimostrato un esperto di Unima. Sembrava conoscere chiunque. L’aveva visto salutare per nome ogni singolo membro del Team Plasma, e quando il ragazzo l’aveva accompagnata in città per il suo turno di guardia, era stato in grado di dirle il nome di praticamente chiunque avevano incontrato. Era onestamente quasi terrificante.
Lancelot era forte, ma arrogante. Rispettava Dragozard essendo il Prescelto, ma era pronto a sfidare chiunque altro. E a vincere, considerato che era il membro più forte rimasto nel Team Plasma.
L’ultimo del gruppo si faceva chiamare Parsifaal, e le metteva forte soggezione. Era alto circa due metri, e diversamente dagli altri, che portavano le armature solo per cerimonie ufficiali, girava costantemente con addosso un’armatura completa, con tanto di elmo. Raramente lo si vedeva in faccia, però il suo aspetto era terribile. Aveva tre grosse cicatrici sul volto, una corta barba grigia e cortissimi capelli dello stesso colore e occhi azzurri come il ghiaccio. Giuls aveva pensato avesse una sessantina d’anni, ma secondo Ibis ne aveva appena quaranta.
Tuttavia, ognuno dei suoi cavalieri era molto forte, e Giuls riteneva sarebbero stati in grado di aiutarla.
E presto sarebbero serviti, se Pierce aveva ragione.
Non dovremmo permettere l’attacco, avevano detto i Saggi. Giuls tendeva ad essere d’accordo, visto che non voleva vedere un attacco proprio, a meno che non fosse assolutamente necessario.
Giuls aveva riflettuto molto. Non doveva esserci una guerra vera e propria. Aveva sentito dai membri del Team Rocket quanti danni aveva fatto la guerra tra le fazioni formatesi dopo la sconfitta di Giovanni, e voleva evitare una situazione del genere. Perciò, parlare con questo altro Re sembrava la scelta migliore.
“Decisione ammirevole.” Disse Zekrom “Ma sappi che a volte, un ideale di pace richiede sacrifici.”
“Tu cosa mi consigli?”
Zekrom rifletté, poi parlò “Sono d’accordo con te che sarebbe meglio parlare con l’altro Re. Reshiram non sceglierebbe qualcuno di cui non fidarsi.”
La ragazza annuì e si diresse alla sala dei Saggi. Intendeva convincerli con le buone o con le cattive a lasciarla incontrare l’altro.

Darken era appena uscito da un incontro estenuante, e si stese per terra ai margini della Foresta Bianca, per osservare le stelle e pensare. Lui e Ross si erano trovati in minoranza a parlare a favore di lasciare la Foresta Bianca. Draconix se n’era andato prima, ed Emi, Risetta, N e Vincent erano assolutamente contrari.
“Perciò alla fine non se ne farà niente.” Commentò il ragazzo. In quel momento, notò una figura avvicinarsi. Meccanicamente la mano andò alla Poké Ball, ma il Linoone che corse verso di lui portava solo un messaggio. Il ragazzo afferrò la lettera ed il Linoone corse via, sparendo nella notte.
“Un incontro?” Chiese Dialga “Mi chiedevo quando sarebbe successo. In genere, i Re cercano di organizzare un incontro, o almeno uno scambio di missive, prima di iniziare una guerra. E dove si terrà?”
Darken indicò la città che si intravedeva in lontananza “Alla Torre Nera. Se Vincent accetta si incontreranno...”
La conversazione fu interrotta dal suo telefono. Lo aprì al volo. Era una notifica dell’Associazione Pokémon. Stavano rivelando l’identità del nuovo Campione di Sinnoh.
Il ragazzo lesse l’articolo, e sbiancò. Poi, sbiancò.

Molto lontano da Unima, nella regione di Sinnoh, il nuovo Campione sorrise.
“Sei sicuro di farcela, ragazzo?” Chiese Terry, con un’espressione seria in volto.
“Certamente.” Rispose il ragazzo.
“Molto bene. Allora, presenta al mondo il nuovo volto del Campione di Sinnoh.” Rispose Aaron. Gli altri Superquattro annuirono.
Kain avanzò sul palco. ''Guardami, Alexander.'' Pensò ''Ora ho il controllo diretto della Lega di Sinnoh, quelle di Kanto, Johto ed Hoenn sono mie alleate. La tua ricerca sui multiversi è finita, e Harald non c’è più. A te la mossa.''

Alexander, osservando la notizia, scoppiò a ridere “Ma bene. Kain Spartos. Un ottimo campione.”
“I suoi ordini, signore?” Chiese Moebius.
“Chiama Garm. Digli che è ora di mettere alla prova il suo gruppo.” Alexander sorrise “Kain ha sicuramente un piano per le Leghe di Johto, Kanto ed Hoenn. Altrimenti, non avrebbe mai convinto i precedenti Campioni a ritirarsi. Perciò, voglio distruggere quel piano davanti ai suoi occhi.” Quando il messaggero uscì, il sorriso si restrinse “Perché, Kain? Perché hai lasciato che i tre Campioni che ti erano stretti alleati si ritirassero? E perché prendere il titolo e lanciarmi una sfida proprio in questo momento? Che cosa sta pianificando il ragazzo dei draghi?” Si chiese l’uomo.

“Una sciocchezza.” Commentò Armonio “E adesso chi prenderà il titolo, eh? Sicuramente il Blood manderà i suoi uomini migliori.”
“Non importa, abbiamo già una contromossa pronta. Nessun membro del Team Blood vincerà quel torneo.” Rispose Leaf.
“Ah sì? E come fai a saperlo?”
La ragazza sorrise “Perché abbiamo un asso nella manica per tenerli a bada, anche se fossero dotati di abilità particolari.” Riprese a premere tasti sul computer e sorrise “Lascia pure che vengano a sfidarci. Siamo i migliori allenatori al mondo dopo i Prescelti. Vinceremo noi questa guerra.”
   
 
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