~ A multitude of casualities
Era stato un caso.
Il corridoio deserto, i passi che risuonavano striduli nel silenzio, gli occhi che vagavano inquieti e si soffermavano sulle vecchie armature, sui gradini consumati dai troppi passi, su ogni fruscio sospetto. E le mani di Lily, spettrali nella penombra, e quella sfumatura che le illuminava i capelli quando passava di fianco alle torce, e il suo viso.
Si erano
incontrati sulle scale, pochi minuti prima: lei aveva finito di
pattugliare i corridoi, la spilla da prefetto appuntata con orgoglio
sul maglione; lui arrivava dal parco, grosso cane nero appena tornato
umano. Poteva ancora sentire l'erba gelida sotto le dita –
zampe - il vento di novembre che gli si gettava addosso con
violenza, i rumori della foresta che lo circondavano.
Lily l'aveva
guardato, un lampo di sfida negli occhi, ma non aveva detto nulla;
avevano iniziato a salire, l'uno accanto all'altra, ignorandosi.
Loro
non si parlavano, mai.
Non si piacevano nemmeno.
Poi erano arrivati
al terzo piano, a quel corridoio, a quegli occhi e a quelle mani, a
quella chioma crudele alla luce del fuoco.
Sembri proprio una
strega, con quei capelli.
Era stato proprio lui a dirglielo,
con un ghigno beffardo, quando frequentavano il primo anno, facendole
abbassare il capo.
Poi erano arrivate quelle labbra, così
sottili, inaspettatamente ruvide mentre sfioravano le sue. Aveva
sollevato le mani, senza rendersene conto, posandole sui fianchi di
Lily, stringendoli, cercando di attirarla più vicino a sé.
Lei
si scostò subito, come se temesse quel contatto, e si voltò,
una domanda che ancora aleggiava attorno a lei.
Continuavano a non piacersi, vero?
Era stato un insieme di casualità che li aveva trascinati per mano fino a quell'attimo, ma Sirius sapeva che non era stata l'ennesima coincidenza a farlo avvicinare a Lily. Mentre la guardava andare via – una corsa leggera sul pavimento di pietra – sorrise. Sapeva altrettanto bene che l'aveva baciata perché lo voleva, perché la voleva.
Non gli avevano insegnato a credere al destino, a casa Black.
* * * * *
NOTE
Uhm,
non sono del tutto convinta, ma nemmeno schifata. Mi darei la
sufficienza e niente di più, mettiamola così XD
Una
flash ambientata al sesto anno, un po' delirante, senza troppe
pretese.
Il prossimo aggiornamento potrebbe essere anche l'ultimo,
ma non ne sono ancora sicura.
Ringrazio tinebrella per la recensione: grazie mille, sono contenta che sia piaciuta! Non ero molto sicura di come fosse venuta, anche se in effetti è quella che personalmente preferisco tra quelle che ho pubblicato finora... Non ti preoccupare se non commenti sempre, a me basta sapere che qualcuno segue i miei deliri ;)
See
you soon,
Flea.