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Autore: Anaklusmos731    24/08/2019    0 recensioni
Rose Weasley, terrorizzata di deludere le aspettative di tutta la sua famiglia.
Dominique Weasley, la ragazza perfetta.
Ciara Nott, innaturalmente cinica e distaccata.
James Potter, il giocherellone della situazione.
Albus Potter, sveglio ma non troppo.
Scorpius Malfoy, incoerente caratterialmente.
Lorcan e Lysander Scamander, i gemelli diversi.
Lily Potter, la ragazzina cresciuta.
Lynx Malfoy, mai presa sul serio.
Louis Weasley, il ragazzo strano.
Nicolaj Krum, il rappresentante del fascino del nord.
Hugo Weasley, il cervellone.
Eliza Nott, con un sogno impossibile.
"I'm searching for something that I can't reach"
---
La maggior parte dei personaggi e il mondo descritti in questa storia sono opera di J.K. Rowling.
La storia non ha alcun fine di lucro.
Pubblicata da me stessa me (@BlueIsTheWay) su Wattpad.
Genere: Avventura, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, Dominique Weasley, Famiglia Potter, Famiglia Weasley, Rose Weasley | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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La stazione di King's Cross, brillante sotto il sole settembrino, ospitava, come ogni giorno, migliaia di persone trepidanti di prendere il treno giusto, al binario giusto. C'erano uomini d'affari che procedevano spediti parlando velocemente al telefono, famiglie che partivano per un'ultima vacanza prima dell'inizio della scuola, gruppi di turisti, composti soprattutto da cinesi con le macchine fotografiche in mano, poliziotti in borghese che si aggiravano furtivamente, cercando di acchiappare malviventi e sperando in una promozione.

Ma il nostro sguardo si punta specialmente su una comitiva, che attirava l'attenzione di molti: infatti, procedeva facendo un gran baccano, fra le urla dei genitori, lo starnazzare dei vari animali da compagnia e lo sbattere dei carrelli. La gente veniva colpita soprattutto dal segno distintivo di quella compagnia: i capelli rossi. La maggior parte, e stiamo parlando di un gruppo di una ventina di persone, era fulva, con le lentiggini sparse sul naso e un sorriso birichino sulle labbra.

"Possibile che siano tutti parenti?" Era questa la domanda che ognuno si faceva, osservando allibito il passaggio di quella chiassosa combriccola.

- Veloci, veloci! Rischiamo di perdere il treno!-
Urlava una signora grassoccia in capo al gruppo, affrettando il passo per far capire al resto della comitiva di sbrigarsi.

Molly Weasley - si trattava nientemeno che di lei - capitanava la sua immensa famiglia in mezzo al disordine di King's Cross. Nonostante i suoi settantatré anni suonati, la donna aveva ancora in mano le redini della famiglia e, come ogni anno, accompagnava i suoi nipoti prima che partissero per Hogwarts.

- Nonna, nonna! Ho dimenticato la mia bacchetta a casa! –
Strillava Lucy Weasley, la più piccola della famiglia, con gli occhi lucidi. 

- Ecco qui, Lucy, mi sono ricordata io di prenderla-
Disse Rose Weasley, allungando alla piccolina la sua leggera bacchetta di noce.

- Grazie Rosie! –
Esclamò la bambina, stringendo al petto il bastoncino, quasi fosse il tesoro più prezioso al mondo.

- Prego tesoro –
Sorrise la rossa, accarezzando la testolina della sua cuginetta.

Rose Weasley, primogenita di Ron Weasley ed Hermione Granger, si stava dirigendo al binario 9 e ¾ per iniziare il suo sesto anno alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Passata con un E a tutte le materie dei G.U.F.O. , rinomato Prefetto e una delle Grifondoro migliori, era un modello da seguire per molte ragazze. Era molto affezionata a Dominique Weasley, una biondina tutto pepe, completamente il suo opposto.

Le due ragazze, entrando nella parete magica assieme, si apprestarono a salire sul treno, dopo aver salutato genitori, nonni, zii e cugini che non frequentavano più Hogwarts.

- Mini, troviamo uno scompartimento vuoto? –
Chiese Rose, una volta che salì sul treno, col pesante baule al seguito.

- Cosicché tu possa lasciarmi sola, mentre sei alla riunione dei prefetti? Ma anche no. Vieni, andiamo da Lily e gli altri. –
Alzò un sopracciglio Dominique, prendendo per mano la cugina e correndo per il corridoio.

- Dom! Rose! Dove siete state? –
Strillò James Potter, quando entrarono nello scompartimento Weasley.

Inizialmente, tutti i cugini si trovavano e si riunivano in un solo scomparto, per salutarsi adeguatamente e farsi i reciproci auguri prima dell'inizio della scuola, per poi raggiungere gli amici negli altri scompartimenti del treno.

In questo caso, Rose e Dominique erano arrivate troppo tardi, e nel vagone c'erano solo James,  Lily, Hugo e Louis.

- Qualcuno voleva fare l'asociale. –
Disse Dom, sorridendo furbetta e spintonando Rose.

- Ehi! –
Ribatté la rossa, incrociando le braccia e imbronciandosi.

- Vieni qui sorellina, lascia perdere chi è invidioso della nostra intelligenza. –
Intervenne Hugo, facendo posto alla sorella sul sedile.

- Temo di non capire... cosa centra il vostro quoziente intellettivo superiore a tutti noi in questo discorso? –
Domandò James, grattandosi la testa confuso.

- Non centra, appunto. È questa cacca di doxie che si continua a vantare del suo Q.I. superiore a 140 punti.-
Sogghignò Lily, prendendo la testa di Hugo sotto il braccio e a sfregarla con le nocche.

- Sei solo gelosa. –
Borbottò Hugo, dopo che la sua testa venne lasciata andare dalla cugina e scatenando un coro di risa nello scompartimento.

***

Nel frattempo, un gruppetto di quattro persone si aggirava per i corridoi del treno, cercando affannosamente uno scomparto vuoto.

- Io ve l'avevo detto di salire prima. Non dovevamo attardarci tanto alle macchinette babbane. –
Si lamentò una delle due bionde della comitiva, alzando gli occhi color ghiaccio, truccati pesantemente, al cielo.

- Ciara, sai cosa fa rima con ve l'avevo detto? Chiudi il becco. –
Rispose l'altra bionda, trascinando faticosamente il baule.

- Ragazze, non iniziamo a litigare. Perché non seguite l'esempio di Eliza? Guardate, è sempre così dolce e gentile. E soprattutto sta zitta, quando siamo tutti nervosi.–
Intervenne il ragazzo biondo, indicando la ragazza mora, ultima componente della compagnia.

- Sì, certo, Scorpius. Ha sempre qualcosa di commestibile fra le mani, per questo tace.-
Sputò Ciara, per poi sollevare il suo baule con un incantesimo non verbale e allontanarsi dal gruppetto.

- Perché deve essere sempre così antipatica? –
Brontolò la ragazza bionda.

- Più che antipatica la definirei lunatica, Lynx. Scommetto che fra pochi giorni tornerà e farà finta che non sia successo niente. Fa sempre così, parola di una che la conosce fin dalla nascita. –
Scrollò le spalle Eliza, continuando a mangiare la sua merendina babbana.

Eliza e Ciara Nott erano, infatti, sorelle. Figlie del famoso Theodore Nott, erano diverse in tutto: sia nell'aspetto che nel carattere. La prima, più piccola di tre anni, era bruna, bassina, con dei caldi occhi color cioccolato, dolci lineamenti e sprizzava gentilezza da tutti i pori. La seconda, invece, al settimo anno, era alta, bionda, con dei freddi occhi color ghiaccio, duri lineamenti, che venivano addolciti dai pochi sorrisi che regalava, e aveva un modo di fare freddo e superiore. Infatti, veniva soprannominata Principessa del Gelo.
Contrariamente a ciò che tutti si sarebbero aspettati, mentre Ciara era una Serpeverde, Eliza era stata smistata in Grifondoro, ottenendo un leggero distaccamento dai genitori. Anche se non lo dava a vedere, Ciara era fiera del fatto che la sua sorellina fosse una grifona, e per questo la difendeva sempre, senza farsi scoprire. Non era sua natura, infatti, esprimere il suo affetto alle poche persone che lo meritavano, vale a dire, oltre alla sorella, Scorpius e Lynx Malfoy.

I due, figli di Draco Malfoy e Astoria Greengrass, erano molto uniti alle Nott, che consideravano delle sorelle. Il primo, con i capelli color del grano e gli occhi verdi, aveva un aspetto più simile alla madre mentre la seconda, con i capelli quasi bianchi e gli occhi color argento, somigliava molto al padre. Per ironia della sorte, i due avevano ereditato i caratteri nel modo contrario. Lui era pungente e scaltro come il padre, lei coraggiosa e dolce come la madre, il che l'aveva portata ad essere una Grifondoro. Draco, nonostante fossero passati quattro anni dalla cerimonia di smistamento della figlia, non lo aveva ancora accettato e non tollerava la sua presenza, così come il nonno Lucius. Per questo, Lynx non si sentiva molto una Malfoy, ma più una Greengrass.

Quando trovò l'ennesimo scompartimento pieno, il terzetto si lasciò cadere esausto sui bauli, in mezzo al corridoio.

- Basta. Io propongo di accamparci qui. –
Sbuffò Scorpius, lasciandosi scivolare per terra.

- Per me è uguale. L'importante è che ci sia del cibo. –
Scrollò le spalle Eliza, aprendo un'altra merendina.

- Come fai a mangiare così tanto ed avere un fisico del genere, Liz? –
Si lamentò Lynx, guardando truce la brioche che stava per essere divorata dall'amica.

- Scorpius! –
La porta dello scompartimento di fronte a loro si aprì di scatto, rivelando Albus Potter, migliore amico del ragazzo sopracitato.

- Al! –
Esclamò il biondo, balzando in piedi e battendo il cinque all'amico.

- Come va, fratello? Dai, entrate, sembrate disperati lì fuori. –
Sogghignò Albus, aiutando Eliza ad alzarsi e facendo l'occhiolino a Lynx, che lo fulminò con lo sguardo.

Le due grifone, sentendosi a disagio ad entrare in uno scompartimento pieno di Serpeverdi, salutarono Scorpius con un bacio sulla guancia e filarono via.

- Wella se le hai fatte correre, Potter. –
Rise Lorcan Scamander, che occupava lo scompartimento con Al e Nicolaj Krum.

I quattro, infatti, erano migliori amici dall'inizio di Hogwarts, nonostante i primi due fossero di un anno più grandi rispetto a Scorpius e ad Albus.

- Che, ho fatto qualcosa di male? –
Chiese il moro con finta innocenza, portandosi una mano al cuore.

- Dai, cervello di troll, aiutami a portare dentro il baule. –
Lo richiamò Scorpius, spingendo l'enorme cassa di legno.

- Siete dei buoni a nulla. –
Borbottò Nicolaj, scrollando le spalle.

- Mi sei mancato anche tu, amico. –
Scherzò Scorpius, facendo finta di asciugarsi una lacrima.

- Ora, non fate i superdotati e raccontatemi come avete passato l'estate. Ve ne siete fatte tante? –Intervenne Lorcan, scompigliandosi i capelli marroni.

E così, fra scherzi, discussioni e ritrovi di vecchi amici, il viaggio per Hogwarts era iniziato.

   
 
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