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Autore: merryghostround    26/08/2019    1 recensioni
Era l'ennesimo ed ultimo obbligo impostole da quella vita ironica che tanto odiava.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avrebbe solo voluto sparire, e invece davanti a lei c'era una pillola.

Una pillola che avrebbe dovuto ingoiare, eppure anche solo l'atto di premerla tra il pollice e l'indice, o di muovere il braccio per portarla alla bocca, di aprire delle labbra che altrimenti sarebbero rimaste serrate, anche solo quegli atti effettivamente così automatici e semplici la facevano star male. Perché? Perché le ricordavano che era viva, e che per liberarsi da quell'incresciosa situazione avrebbe dovuto prima compiere delle azioni svolgibili solo da una persona viva: era l'ennesimo ed ultimo obbligo impostole da quella vita ironica che tanto odiava. Imposto a lei, che avrebbe solo voluto sparire.

Ma non voleva sparire per mano della vita che non voleva più o che forse non aveva mai voluto.  La terrorizzava il fatto di essere alle dipendenze del suo stesso essere viva, non voleva che la cosa che più la tormentava, il suo acerrimo nemico per meglio dire, le facesse dei regali, delle piccole concessioni.

Un po' come se avesse esclamato "Oh, fin da piccola ho sempre voluto un cucciolo di pastore tedesco! È la mia razza preferita e scoppierei in lacrime se mi venisse mai regalato." e poi si fosse vista sbucar fuori Adolf Hitler, che le aveva detto "Prendi, te lo regalo io: è un cucciolotto di due mesi!".

Nessuno accetterebbe che una cosa così intima, personale e importante gli fosse data in regalo da Hitler in persona. Nessuno vuole niente da Hitler, per dio!, salvo forse, per ironia della sorte, la sua di morte.

E che rabbia ogni volta che avvicinava la mano a quella dannata pillola: percepiva il fiato farsi più pesante - più presente -, sentiva il cuore battere forte forte, ogni battito così vivo, così intenso, e il sangue! pulsava come se lei ne avesse più bisogno che mai, i muscoli si contraevano per aiutarla ad afferrare quella sua salvezza grande quanto una perlina. Si sentiva tremendamente viva, così viva da star male.

Quindi guardava la pillola, e piangeva. E quelle lacrime brulicavano di vita, come un lago ricco di alghe, pesci, ossigeno.

   
 
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