Impotenza
«Non so come aiutarti, l’hai
voluto tu.»
«Non fare lo stronzo! Ci sarà
pure un modo per tirarmi fuori di qui!»
«No, mi dispiace… ho le mani
legate.»
«Ma io… sono innocente! Cazzo,
fa’ qualcosa!»
«Le prove parlano chiaro, non si
può dimostrare la tua innocenza. Non serve a niente parlare. Ci vogliono fatti
concreti.»
«Sei tu il mio fottuto avvocato,
sta a te trovare le dannate prove!»
«Ci ho provato, ma tu non sei
stato collaborativo…»
«E adesso? Devo stare chiuso qui
a vita?»
«Sì. Fattene una ragione.»
«Mi sento una merda…»
«Non posso più aiutarti.»
«Ma…»
«Devo andare.»
[100
parole]
Da
quando Caparezza ha sfornato il suo ultimo capolavoro, le sue canzoni – melodie
comprese – mi fanno sempre pensare all’impotenza sotto tutti i punti di vista.
In
questa drabble ho voluto dare un’accezione
prettamente fisica dell’impotenza, prendendo proprio un carcerato che sta
dietro le sbarre senza poter fare niente, e il suo avvocato che ugualmente non
può più aiutarlo.
Grazie
per esserci sempre, spero di aver trasmesso anche questa volta l’emozione che
io stessa ho provato durante la scrittura ♥