Eren era stressato, la gente continuava ad aspettarsi grandi cose da lui, continuavano a fargli pressioni, Hanji esperimentava sul suo corpo, Levi continuava a farlo allenare, Erwin gli faceva discorsi chilometrici su quanto sarebbe drastico un suo fallimento e Mikasa continuava ad essere iperprotettiva.

L'unico a non stressarlo era Armin, il suo caro Armin, la sua fonte di salvezza.

Eren era seduto su una brandina, i suoi compagni erano andati ad allenarsi e a lui avevano concesso di riposarsi un po' prima della partenza, oltre a lui anche Armin non si allenava, ma il ragazzo era troppo preso da un progetto anti-giganti da ideare su commissione di Hanji.

Per cui alla fine Eren si annoiava, Armin era seduto di fronte a lui sulla scrivania ma non lo ascoltava; si limitava a rispondere a monosillabi come: si, ah interessante o concordo anch'io, senza sapere a cosa si riferisse.

"E così ho scopato con un unicorno"

"Interessante"

Eren Jeager si era stufato, gli avrebbe fatto vedere lui cosa voleva dire essere ignorati; si alzò molto lentamente dalla brandina, senza far rumore, per dirigersi verso il biondo.

Una mano volò sui suoi occhi e l'altra sulla coscia del biondo.

"Eren cosa stai facendo?"

Ma il ragazzo non rispose troppo preso ad ammirare il bellissimo collo di Armin, lindo e senza un'imperfezione. Subito si avventò su quel collo, facendo gemere incontrollato il più piccolo  e iniziando a muovere la mano appoggiata sulla coscia su e giù, avvicinandosi sempre di più al membro, ormai quasi eretto del biondo.

Eren fece alzare il piccolo e lo sbatté molto poco delicatamente sul muro iniziando a baciarlo con foga, come se la sua vita dipendesse da questo. Armin inizialmente era un po' restio a rispondere al bacio, ma ben presto facendosi coinvolgere dall'atmosfera del momento iniziò a rispondere accogliendo la lingua dell'altro nella sua bocca.

Senza capire bene si trovarono entrambi nudi su un letto, il biondo sotto e il moro sopra, il quale, ammirava il corpo pallido con qualche chiazza rossa e segni di morsi qua e là del suo nuovo ragazzo.

"Armin, sicuro? "

Il biondo annuì incapace di dire una sola parola.

Eren si abbassò sulla bocca del ragazzo e prese a baciarla, morderla e leccarla, mentre inseriva due dita dentro la sua apertura iniziando a sforbiciare, allargando quel buco stretto e mai violato.

SI posizionò sull'entrata e guardò Armin.

"Ti amo"

"Ti amo anch'io"

E con una spinta di reni il moro entrò dentro il corpo del ragazzo.

"Cazzo..." sussurrò Armin, sapeva che sarebbe stato doloroso, ma non credeva fino a quel punto.

Dopo qualche minuto finalmente Eren iniziò a muoversi inizialmente lentamente, poi andando sempre più veloce fino a toccare un punto, quel punto che fece urlare Armin dal piacere, tanto che dovette tappargli la bocca per non farlo sentire.

Quando finalmente Eren venne si accasciò sul corpo del ragazzo stanco ma felice di averlo fatto.

"Armin, se domani non dovessimo farcela, ti amo"

"Eren, domani ce la faremo; comunque ti amo anch'io"

"Wow, intanto che noi ci allenavamo loro due scopavano."

"Smettila Jean, e vedi di non dirlo  Mikasa, o moriranno entrambi" commentò, sghignazzando, Connie