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Autore: BeautyLovegood    30/08/2019    0 recensioni
Per il compleanno della gnoma Linfa, suo fratello Ronfo e il folletto Milo Cotogno le prepareranno una sorpresa che la lascerà sicuramente senza parole… forse!
Genere: Poesia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Milo Cotogno aveva appena chiuso il Chiosco ed era andato a casa per finire di preparare il suo regalo per la gnoma Linfa.
- Oh, mamma folletta, che emozione per domani! Sarà il compleanno di Linfa e ormai è quasi tutto pronto per la sua festa al mio chiosco. Ci ho messo un giorno intero a preparare tutte le decorazioni di carta, fortuna che Ronfo mi ha dato una mano o sarei ancora bloccato al Chiosco e non è molto sicuro stare in giro nel Fantabosco senza la luce del sole. Cuoco Basilio e Balia Bea si sono occupati della torta e dei dolcetti e li hanno messi in un posto sicuro, soprattutto lontano da Lupo Lucio. Chissà quali regali avranno preparato gli altri per Linfa…
I pensieri a voce alta di Milo vennero interrotti da Ronfo che bussava alla porta.
Milo aprì la porta e lasciò entrare il suo amico gnomo.
- Ciao Ronfo! C'è qualcosa che non va? Non riesci a dormire?
Milo accennò una risata per la sua domanda.
Fata Lina gli aveva raccontato che prima di diventare ambasciatore degli animali, Ronfo era un gran dormiglione e non aveva mai problemi a prendere sonno.
- Ciao Milo, scusa l'ora, ma hai indovinato. Da quando sono diventato ambasciatore degli animali, dormo solo quando è necessario, ma questa volta non ci riesco.- disse Ronfo.
- Hai per caso fatto un brutto sogno?- gli chiese Milo mentre lo faceva accomodare su una sedia.
- No, niente del genere. Si tratta di Linfa.- rispose Ronfo serio.
- Linfa? Sta forse male?- chiese Milo preoccupato.
- Beh, in un certo senso sì, ma non c'è bisogno dello gnomo dottore per curarla.
- E allora che cos'ha?- chiese Milo mentre si sedeva vicino a Ronfo.
- Beh, diciamo che… da una parte non vede l'ora di festeggiare il suo compleanno domani, ma dall'altra… è molto triste.
- Linfa è molto triste? E per quale motivo? Ha forse il blocco della poetessa? Oppure ha litigato con i gnometti della scuola elementina?
Milo era sempre più preoccupato per la sua amica gnoma.
- Beh, Milo, tu sai che Linfa ha accettato il fatto che… Tonio… abbia lasciato il Fantabosco per compiere la sua missione a Città Laggiù per far rivivere la fiamma della Fiaccola Magica. Dopotutto, anche lei ha viaggiato spesso per compiere le sue missioni, ma ogni volta tornava al Fantabosco e Tonio l'ha sempre aspettata con molta pazienza, ma questa volta è diverso… dato che nessuno di noi, nemmeno Re Quercia in persona, può sapere quando i bambini di Città Laggiù torneranno a credere in noi personaggi di fiaba e Tonio potrà tornare.
Milo fisso il vuoto con tristezza.
- Credo di aver capito quale sia il problema, Ronfo: il regalo di compleanno ideale per Linfa sarebbe... una visita di Tonio?
- Esattamente. Le basterebbe vederlo anche solo per un giorno, ma sarebbe un grosso rischio per tutti noi! L'ultima volta che sono stato a dare un'occhiata alla Fiaccola Magica, la fiamma sembrava una piccola stella splendente… e questo è stato pochi giorni dopo la partenza di Tonio. Io farei qualsiasi cosa per la mia sorellina, sarei disposto anche a rinunciare al mio ruolo di ambasciatore degli animali, ma in questo momento, ho le mani legate.- disse Ronfo stringendo i pugni sulle sue ginocchia.
- Accipigna, che situazione…- disse Milo sconsolato, ma poi spalancò gli occhi.
- Aspetta, aspetta… forse una soluzione c'è!- esclamò e si alzò dalla poltrona per andare a prendere un oggetto chiuso dentro il suo comodino.
- Milo, che cosa stai cercando?- gli chiese Ronfo curioso.
Il folletto tornò dallo gnomo e gli mostrò un piccolo specchio ovale col manico fatto di ramoscelli azzurri e alghe luccicanti.
- Questo è uno specchio magico, ma non come quello di Strega Varana. Fata Lina ne aveva fatti fare due da una sua amica Fata Maggiore, uno l'ha dato a Tonio come regalo d'addio e l'altro l'ha dato a me.
- E' molto bello! Ma se è magico, come funziona?- chiese Ronfo.
- Fata Lina aveva detto a Tonio che poteva usarlo per tenermi informato sulla sua missione, in modo da evitare il rischio di far finire le sue lettere indirizzate a noi nelle mani sbagliate. Da quello che ho sentito dire, a Città Laggiù è molto difficile trovare persone di cui fidarsi. Al confronto, Strega Varana è la nostra migliore amica.- spiegò Milo.
- Ah, ho capito! E' come quello strano oggetto che a Città Laggiù chiamano… telefono!- disse Ronfo.
- Esattamente, Ronfo! La prima volta che ho visto Tonio in questo specchio, mi aveva consigliato di aspettare la sera per chiamarmi, in modo da trovarlo da solo nella sua nuova casa al sicuro dagli umani.
Milo si risedette sulla poltrona e si schiarì la gola per recitare la filastrocca che Fata Lina gli aveva insegnato per far funzionare lo specchio magico.
- Specchio d'acqua
La magia deve iniziare
Tonio Cartonio individua
e con lui fammi parlare

Milo e Ronfo videro delle piccole onde azzurre dentro lo specchio che schizzavano dappertutto, tranne loro due, e quando si calmarono, apparve il volto sorridente di Tonio.
- Ciao Milo! Come va?
- Ciao Tonio!- dissero in coro Milo e Ronfo.
- Ehi, ciao Ronfo! Sono felice di vedere anche te!- esclamò Tonio spalancando gli occhi dalla sorpresa.
- Oh, Tonio, è bello rivederti dopo tanto tempo!- disse Ronfo emozionato.
- Come vanno le cose al Fantabosco? Milo, hai per caso avuto ancora problemi con le bibite?- chiese Tonio.
- Puoi stare tranquillo, Tonio, le bibite continuano ad essere squisite come sempre.- lo tranquillizzò Milo.
- Vedi, Tonio, abbiamo usato lo specchio magico per parlarti di una faccenda… un po' complicata. Forse non te lo ricordi perché a Città Laggiù i giorni e i mesi dell'anno si chiamano in modo diverso rispetto al Fantabosco, ma domani è...- disse Ronfo.
- … il compleanno di Linfa. Oh, Ronfo, come potrei dimenticarlo?- lo interruppe Tonio con un po' di malinconia.
Milo e Ronfo si guardarono, anch'essi malinconici, ma lo gnomo non aveva finito il suo discorso.
- Beh, ecco... in questi ultimi giorni, la mia sorellina è stata molto triste perché non faceva altro che pensare a te. La renderebbe molto felice poterti vedere nel suo giorno speciale. Dopotutto, domani è domelica, a Città Laggiù non è il giorno di riposo dal lavoro?
- Sì, è vero. Domani sono di riposo, ma non vorrei mettere a rischio la Fiaccola Magica. Ditemi la verità, quando brilla la fiamma?
Milo e Ronfo si sentivano in difficoltà a rispondere alla nuova domanda di Tonio.
- Veramente, è un po' di tempo che non la vediamo, ma finora non è sparito niente e nessuno nel Fantabosco, quindi penso che sia a posto.- provò a dire Milo, anche se Tonio riusciva a capire che il suo amico era poco convinto delle sue parole.
- Capisco, però, io mi sentirei in colpa se la mia breve visita al Fantabosco dovesse spegnere completamente la fiamma, sarebbe la fine di tutti noi.- disse Tonio abbassando lo sguardo.
- Sentite, ho un'idea. Chiederò ai miei amici gufi e alle lucciole di accompagnare Milo e me alla grotta della Fiaccola Magica per dare un'occhiata, così ci potremmo togliere tutti un peso dalla coscienza.- propose Ronfo.
- E' un'ottima idea, Ronfo!- dissero in coro Milo e Tonio.
- Allora, io resterò sveglio ad aspettare le vostre notizie.- disse Tonio.
- Non ti preoccupare, Tonio, ti richiameremo prima che tu possa dire Tiramisuper! A più tardi!- disse Milo e fece sparire il volto di Tonio nello specchio scuotendolo lievemente.
  
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