Anime & Manga > Lady Oscar
Segui la storia  |       
Autore: occhiverdi1972    31/08/2019    1 recensioni
"Perchè lui l' amava perdutamente, al di sopra di tutto, contro ogni umana comprensione, nessuna barriera o ceto sociale avrebbe oscurato tale sentimento, perchè solo lei era l' amore."
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Axel von Fersen, Oscar François de Jarjayes
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Andrè scese la lunga scala, gli occhi chiari di Cristine e il suo dolce sorriso lo accolsero al tavolo della colazione.
- Buongiorno! - sussurro' sedendosi e sorridendole a sua volta.
- Buongiorno bel moretto! - salutò lei rimpiendogli la tazza col caffè.
Andrè la guardò , era come sempre deliziosa nel suo vestito chiaro, osservò il suo occhio ancora arrossato:
- come stai? - le chiese quindi
- Abbastanza bene-rispose lei – ho solo un pò di fastidio.
Si allungò verso la giovane, le sfiorò la mano:
- Cristine... devo chiederti scusa, la mia smania di rivederti e la mia testardaggine ti hanno messo in una situazione spiacevole! - sussurrò mortificato.
- Si...Hai ragione – convenne lei – è stato molto degradante  essere additata come quella che vuole rubare l' uomo ad un'altra...
- Perdonami ...ti prego!
- Non preoccuparti...- sussurrò dolcemente – l'importante è aver chiarito con Oscar, spero che abbia capito che fra noi c'è solo un bene profondo
- Si...Lei stessa mi ha pregato di parlare con te, di farti capire che è stato solo uno spiacevole equivoco dettato dalla sua caotica condizione attuale.
- Sta tranquillo...- sussurro'
Nanny si avvicinò portando dei pasticcini , Cristine la ringrazio'.
- Nonna...Oscar è andata via presto stamattina? - le chiese Andrè
- Oh...no! Credo stia ancora dormendo!
- Cosa...? Come mai...non dovrebbe già essere a Versailles..sta...sta male?- esclamò preoccupato
- No...sta tranquillo, ero salita a svegliarla ma mi ha chiesto di inviare qualcuno alla Reggia per avvisare che ha deciso di prendersi un giorno di riposo.
- Come mai?
- Beh...! Ti sembra strano Andrè...Perchè rinunciare ad una bellissima giornata da poter trascorrere con il mio bellissimo uomo e la sua amica? - tutti si girarono udendo la voce di Oscar che, allegra e visibilmente serena si avviava verso di loro.
Cristine ed Andrè sorrisero felici.
- Dai Andrè...galoppa, sei un pigrone! - esclamò Oscar felice con i capelli al vento , procedendo accanto a Cristine altrettando abile come cavallerizza.
- Forza moretto!! - lo incitò lei dall'alto del cavallo in prestito.
Andrè a parecchi metri di distanza dalle due donne storse la bocca:
- Non mi piace affatto questa solidarietà femminile! - scherzò
Le due giovani si guardarono divertite.
- Che ne dite di fare una gara e lasciarlo dietro Signorina Sanders? – propose Oscar
- Oh...sono d'accordissimo Comandante! - rispose Cristine
Le due donne incitarono i cavalli al galoppo guadagnando così un 'enorme vantaggio
- Hey...hey aspettatemi!! 
Oscar fece l'occhiolino a Cristine :
- Ahahaha! Povero Andrè , secondo me si pentirà di averci presentate...Ahaha!
La giovane sorrise , Oscar Francoise de jarjayes, lontana dai suoi fantasmi era davvero un'altra persona.
- Vi piaceva abitare a Parigi Cristine? - chiese Oscar a bruciapelo mentre
stavano tutti e tre seduti sul verde parto a godersi la tiepida calura del sole.
- Si... - rispose lei - Benchè  la mia famiglia fosse  lontana avevo l'amore. I primi mesi con Alain sono stati divini, un'altra vita , un'altra situazione economica ma...mi piaceva avere una casa modesta, un uomo che amavo al mio fianco, ero felice, felice e tremendamente innamorata.
Oscar la fissò, ad ogni gesto, ad ogni parola imparava sempre piu' ad apprezzare quella dolce ragazza londinese , solo allora capiva perchè Andrè avesse instaurato un rapporto così stretto con lei.
Cristine era spiazzante, era spiazzante con la sua dolcezza, la sua maturità, ed era molto simile a lui nel suo essere bella fuori e dentro.
- Cosa vi ha spinto a tornare a Brighton..Allora ? - chiese curiosa.
Lei strappò un filo d'erba, se lo portò alle labbra, vi soffiò su', proprio come faceva Andrè, Oscar pensò che magari, quel gesto glielo avesse insegnato lui .
La giovane  lo portò poi dalle labbra alle dita e lo torturò nervosa.
- Se non vi va di parlarne io...- sbottò Oscar
- Oh no...! - sorrise lei – non ho problemi a ricordare ogni singolo momento, anzi...Constatare che sia impossibile continuare quella storia, mi trattiene dal correre da Alain e cadere ai suoi piedi. Lo amo  Comandante ! - esclamò – lo amo come non ho mai amato nessuno ma...
- Ma...?
- Ma stare con lui significherebbe chiudere un occhio...anzi due sulle sue scappatelle e..passare le notti a cercarlo di bettola in bettola. Mi ama, non ho dubbi ma...non è capace di essere fedele , non ci riuscirà mai!
Oscar si avvicinò, le strinse la mano.
Andrè fissò le due donne che aveva accanto... le amava...! Le amava entrambe di un amore diverso, Cristine era la sorella che non aveva mai avuto , Oscar era la donna che voleva al fianco per tutta la vita.
Promise a se stesso che le avrebbe protette sempre ,anche a costo della vita.
- Che ne dite di tirare un po' di spada ? - chiese Oscar guardando Andrè e Cristine
- Sai che sono sempre pronto! - sorrise Grandier gonfiando il petto e mettendosi scherzosamente sull'attenti.
- Oh...io ... non sono molto brava ...- sussurrò invece Cristine timidamente
- Non starla a sentire Oscar , in realtà se la cava bene, ha avuto un buon maestro in Alain – specificò lui.
- Bene...sei riuscito ad incuriosirmi  , salirò su in camera , mi metterò qualcosa di piu' comodo e vi raggiungerò, intanto tu prendi le spade! - esclamò contenta.
-:Va bene...Ti aspetto amore! - sussurrò il giovane baciandola teneramente sulla fronte. Oscar rientrò in casa ,  salì in  camera a cambiarsi e scese pochi minuti dopo.
Nel grande ingresso notò Nanny correre trafelata verso di lei :
- Che succede? - Chiese preoccupata
- Oh...Oscar ! C'è una signorina molto bella che chiede di Andrè! - sussurrò la vecchina aggiustandosi gli occhiali. 
- Una signorina?
- Si, è lì, in salone che attende!!
Oscar boccheggiò , chi poteva essere?
- Corri a chiamarlo! - esclamò – intanto accoglierò io la nostra ospite.
Nanny annuì dileguandosi. 
Oscar si dirisse verso il salone visibilmente alterata, il suo uomo frequentava troppe donne ultimamente....
Entrò e notò subito una figura leggiadra e magra ed una cascata di ricci morbidi lunghi e biondi.
La ragazza indossava dei pantaloni .
- Buongiorno ! - esclamò Oscar .
La ragazza si girò di scatto elargendole un sorriso disarmante , due occhi azzurrissimi la fissarono:
- Salve Comandante Jarjayes, sono contenta di fare la vostra conoscenza , sono Charlotte De Guillard !
Lei sorrise stringendole la mano:
- Charlotte De Guillard, l'allieva di Andrè??
- Si...sono proprio io.
Oscar sorrise, era giovabe , bellissima e fresca, si accorse solo allora che teneva fra le mani un libro.
- Scusate se sono arrivata così...senza preavviso. Il maestro Grandier mi aveva chiesto di procurargli questo libro, è un'edizione limitata e...so' che gli serviva entro oggi cosi...così mi sono precipitata portarlo.
- Si...Vi ringrazio! - sussurrò Oscar – so' che vuole regalarlo alla sua amica londinese e lei parte stasera. Grazie per asser venuta  di persona!
- Di nulla! - sancì la ragazza allegramente – salutatemi il maestro – sussurrò quindi porgendoglielo.
Oscar prese il libro fra le mani, poi la bloccò:
- Aspettate Charlotte... io...io volevo ringraziarvi per quel che avete fatto – sussurrò pianissimo – so che sé Andrè mi ha trovato fra quei boschi e' solo merito vostro! 
Lei sorrise sbarrando quei meravigliosi occhi chiari:
- Non dovete ringraziarmi, Andrè era talmente disperato che ho voluto fare di tutto per aiutarlo. Spero...Spero che voi manteniate il segreto sulla mia identità – sussurrò – so che siete il Comandante della guardia reale ma...
- State pur certa che lo faro'! - assicurò Oscar
- Bene...! - annuì lei compiendo un passo per congedarsi
- Scusate ancora! - esclamò la giovane. 
Lei si bloccò :
- Ditemi...
- Ho fatto chiamare Andrè,credo stia per arrivare e... e volevo chiedervi se vi va' di  unirvi a noi. Stiamo passando un pomeriggio tranquillo fra scherma, chiacchiere e cavalcate , io Andrè e la sua amica...che dite...?
- Io...non...
- Certo che le va'! - tuonò una voce proveniente dall'uscio
Oscar e Charlotte si girarono di scatto.
Andrè sorrideva.
- Si..perchè no! - sancì Charlotte felice.
- Forza Cristine...attacca! - la incitò Andrè affondando. 
- Con vero piacere moretto! - rispose lei avanzando minacciosa
Oscar e Charlotte sedute accanto si sorrisero.
- Lo so  ...non sono un granchè! - si giustifico' Cristine guardandole di sfuggita e continuando a duellare con Andrè.
- Nient'affatto ! - sancì Oscar – la vostra tecnica non è pulita ma è efficace , di sicuro sapreste difendervi a dovere!
Cristine ringraziò mentalmente il suo Alain...la difesa , ecco perchè lui aveva insistito che  imparasse.
“ Tesoro , potrebbe sempre servirti!” - le aveva detto lui un pomeriggio di parecchi anni fa!
- Sarei curiosa di misurarmi con voi! - sussurrò Oscar rivolta a Charlotte.
- Quale onore....con il Comandante delle guardie reali! - sbotto' lei alzandosi e raccogliendo l'invito.
Fu la volta di Andrè e Cristine rimanere ad osservare.
Oscar e Charlotte avevano una tecnica invidiabile , vederle duellare era un piacere per gli occhi, entrambe belle, agguerrite, bionde temerarie.
Andarono avanti senza vincitori ne vinti per lunghissimi minuti lasciando i due spettatori ammaliati.
- Siete bravissima e molto abile ! - la lodo' Oscar avanzando
- Mai quanto voi Comandante! - sussurrò lei onorata.
La fama del cavaliere mascherato era veritiera constatò Oscar quella ragazza le stava dando filo da torcere , il duello durò altri lunghissimi minuti finchè entrambe si fermarono sfinite e soddisfatte.
 
- Vado a dire a Nanny di portarci qualcosa da bere ! - sussurrò Oscar allontanandosi.
Ritornò dopo alcuni minuti e quel che vide non le piacque affatto, Andrè seduto fra Cristine e charlotte rideva felice e beato.
 
Non stavano facendo nulla di male, una giovane era la sua allieva , l'altra la sorella mai avuta ,ma quella complicità...fece riflettere Oscar.
 
Andrè era un bell'uomo, aveva due occhi e un corpo magnifico ed un'anima nobile e pulita, era  un uomo per cui si poteva perdere la testa , un uomo attorniato da belle donne e lei...lei non  riusciva nemmeno a toccarlo. 
Doveva rimediare al piu' presto...doveva fare qualcosa prima di perderlo nuovamente.
Il Pomeriggio passò in fretta. Charlotte andò via prima di cena , Oscar saluto' calorosamente Cristine prima di recarsi in stanza per la notte:
- Vi auguro buon viaggio signorina Sanders... Probabilmente sarò già a Versailles domattina presto.
- Grazie Oscar! - sussurrò lei
- Spero che verrete nuovamente a trovarci - . Sussurrò sinceramente
- Magari potreste fare un salto voi ed Andrè a Brighton non appena i vostri impegni lo permetteranno - propose lei.
- Beh...Non sarebbe male come idea!- annuì lei guardando Andrè - Bene...vi lascio, credo che vogliate salutarvi tranquillamente - aggiunse .
Si avvicinò al giovane, lo baciò sulle labbra :
- Ti aspetto dopo amore..- sussurrò piano.
Lui annuì carezzandole il viso, Oscar si allontanò .
Andrè e Cristine rimasero soli, soli e spiazzati l'uno di fronte all'altra.
- Bene..Credo che sia l'ora dell'addio! - sussurrò lei stringendo nervosamente fra le mani un lembo del vestito.
Andrè la fissò, si tratteneva, si tratteneva saggiamente come era solita fare.
- Cristine...Non farlo ..
- Cosa...?
- Limitarti...te l'ho detto mille volte , con me non serve...vieni qui..Abbracciami! - sussurrò aprendo le braccia .
La giovane ragazza liberò il groppo che aveva in gola , si catapultò verso di lui commossa:
- Moretto..! - sussurrò inzuppandogli la giacca di lacrime
Andrè la strinse forte, Dio quanto le voleva bene, quanto avrebbe voluto averla vicino e non a tante miglia di distanza.
- Ti voglio bene Signorina Sanders! - le sussurrò all'orecchio
- Anch'io...immensamente! - rispose lei alzando su lui gli occhi colmi di lacrime.
- Promettimi che avrai cura di te..promettimelo!
- Si... te lo prometto se...tu invece prometti di non litigare piu' con Oscar!
- Beh...Se Fersen emigrasse magari...sarebbe qualcosa di più fattibile – scherzò lui.
Cristine sorrise, poggiò il capo sulla spalla del giovane e rimase avvolta da quelle braccia che tanta tranquillità sapevano infonderle. Poi Andrè la scostò gentilmente :
- Voglio regalarti qualcosa che ti terrà compagnia ! - esclamò.
Si allontanò entrando in cucina e uscendone qualche secondo dopo.
- Per te! - sussurrò quindi mettendole un libro fra le mani.
Cristine lo girò visualizzando la copertina e boccheggiò stupita:
- Lo hai trovato? Oddio...Come hai fatto? - chiese felice.
- Beh...diciamo che mi ha aiutato Charlotte – confessò il giovane – Suo padre è un estimatore di edizioni limitate , se apri troverai anche una dedica speciale – continuò.
La giovane aprì il libro con mani tremanti, lesse:
“ Alla dolce Cristine, faro luminoso nelle tempeste del mio essere”
Si commosse, tornò ad abbracciarlo.
- E' questo che sei stata per me Cristine , è questo che sarai sempre ...il mio faro! - sussurrò lui dolcemente.
Un Andrè visibilmente triste si avviò su per la scala , verso le stanze.
Era già abbastanza tardi, si era dilungato a parlare con Cristine, la casa era già caduta nel profondo silenzio.
Decise di passare direttamente da Oscar visto che nessuno probabilmente era ancora sveglio.
Aprì la porta piano, notò che la stanza era completamente al buio:
- Oscar...Sei sveglia? - sussurrò chiudendosi la porta alle spalle.
Avanzò , la luce della luna gettò ombre nuove nel buio.
- Sono qui! - sentì sussurrare piano.
Mise a fuoco guardando avanti e per poco non svenne per l'eccitazione.
Seduta ai piedi del letto, completamente nuda Oscar lo fissava.
Le lunghissime gambe erano accavallate, i morbidi capelli cadevano ribelli a sfiorarle i piccoli seni.
Andrè indugiò con lo sguardo ammirando il ventre piatto ed i fianchi stretti, quei magnifici occhi colore del mare.
Deglutì eccitato, il cuore in gola, la virilità sveglia e vigile.
- Co...cosa ci fai così...Così Nuda? - balbettò
Lei si alzò sensualmente, il dolce triangolo del pube catturò l'attenzione del giovane che deglutendo nervoso cercò invano di distogliere lo sguardo.
- Ti stavo aspettando amore mio...! - sussurrò allacciandogli le braccia al collo.
- Oscar...
- Sta zitto e baciami....! - ansimò lei sfiorandogli le labbra con le sue.
Andrè si arrese a quella bocca dolce, a quella lingua che sapeva risvegliargli ogni singolo ormone.
- Ti amo! - Sussurrò lei persa fra i baci.
Il giovane affondò le dita fra quei capelli d'oro, le portò sotto la nuca di lei avvicinandola ulteriormente, approfondì il bacio eccitato, perso, spiazzato.
Poi la guardò :
- Vita mia ! - sussurrò fissandola in viso per scacciare ogni tentazione possibile.
- Perchè non mi guardi Andrè..? Perchè non guardi il mio corpo...?
- Io...
- Guardami! - lo incitò lei
- No! No...! - boccheggiò lui – se solo ti guardassi non riuscirei a resistere dal farti mia e...
- E' quello che voglio Andre'!
- Cosa...?
- Voglio essere tua, voglio le tue mani sulla mia pelle, voglio la tua bocca, voglio sentirti dentro di me. Lo voglio Andrè!
- Sei sicura...?
- Sicurissima!
- Se lo fai per me io non....
- No! - lo bloccò lei - Non lo faccio per te , lo faccio per noi! Abbiamo bisogno di essere felici, di gettarci tutto alle spalle. E' arrivata l'ora di essere nuovamente la tua donna...completamente!
- Lo sei amore mio...Lo sei sempre stata!
- Aiutami Andrè...Amami...Qui! ...Ora! Amami intensamente...Con tutto l'amore di cui sei capace!
Il Giovane la prese dolcemente fra le braccia e la trasportò a letto.
La depositò gentilmente sul materasso, la guardò intensamente chinandosi verso di lei .
Oscar allungò le mani e affondò le dita fra i suoi capelli:
- Quanto sei bello amore mio...!!- sussurrò estasiata dal verde dei suoi occhi.
Andrè la guardò con amore :
- Oscar sei sicura che....
- Si...- sussurrò lei attirandolo a se e baciandolo con foga.
Andrè si sdraio' su lei , Oscar continuò a baciarlo con foga e dolcezza mentre lui le carezzava i capelli dolcemente, la bocca scese verso l'incavo del collo, lei chiuse gli occhi lasciandosi andare ad un gemito di piacere.
La lingua di Andrè calda ed umida torturava la pelle candida.
Le labbra di Andrè scesero verso i seni coperti dai lunghissimi capelli, lui scostò la ciocca dorata che ne copriva uno e si bloccò, il segnale dei denti era ancora visibile.
La fissò con un groppo alla gola:
- Amore mio...- sussurrò
- Tranquillo...- lo incitò Oscar – non fa piu' male
- Io non...- titubò il giovane
Oscar capì immediatamente che Andrè aveva paura , la trattava come una bambola di porcellana pronta a rompersi ad ogni sollecitazione.
- Va bene....ho capito! - sussurrò scostandolo con foga e salendo a cavalcioni su lui – ci penso io soldato Grandier! - sussurrò quindi sensualmente.
Con mani esperte gli tolse la camicia  e godè della vista del suo torace liscio.
- Mio Dio...sei un piacere per gli occhi ! - quindi si abbassò a baciare ogni centimetro di quel petto che durante quei mesi di astinenza l'aveva protetta facendole da cuscino.
Andrè era soggiogato da quelle mani e quella bocca che vagava sul suo corpo, gettò la testa all'indietro lasciandosi torturare:
- Oscar...oh...Oscar! - sussurrò estasiato.
Aprì gli occhi  lei era china su lui , quei bellissimi occchi blu fissi nei suoi, i capelli liberi attorno al viso, le splendide colline dei suoi seni ondeggianti davanti il suo viso.
La virilità pulsava impazzita dentro i pantaloni solo l'esile stoffa la  divideva dal sesso di Oscar, Andrè le  afferrò possessivamente un seno, se lo portò fra le labbra, lei ansimò:
- Adesso si che ci siamo Grandier! - sussurrò lei  abbandonandosi a quei denti che stuzzicavano i suoi capezzoli.
- Ti amo Comandante! - sussurrò lui -continuando a torturarla.
Oscar si abbandonò per qualche minuto a quelle carezze , poi con fare sensuale gli abbassò i pantaloni lasciandolo completamente nudo.
Lo guardò maliziosa alzando un sopracciglio e ammirando la sua virilità gonfia d'amore, Andrè rise a quello sguardo impertinente, 
- Cosa c'è...arrossici Soldato Grandier? - scherzò
- Solo un po'...- rispose lui.
- Beh...se vuoi puoi tornare nella tua stanza! - scherzò lei
- Non ci penso proprio ! - esclamò lui e con un colpo di reni la atterrò sul materasso portandola sotto il suo corpo.
Oscar sbarrò gli occhi , flashback della violenza le passarono per un breve fuggevole attimo dagli occhi, Andrè lo capì, si bloccò:
-Oscar...va tutto bene?
- Si...si...- sorrise lei riacquistando l'autocontrollo
- Sei sicura?
- Sicurissima!
Oscar lo riattirò a se, lo torturò , portandolo all'eccitazione piu' completa poi salì su lui e si abbassò fondendo i due sessi in uno solo. 
- Mi sei mancata! - sussurrò lui rabbrividendo di piacere
- Lo so...Perdonami! - le sussurrò lei all'orecchio continuando a muoversi su lui.
- Non ho niente da perdonarti..proprio niente!
Oscar si abbassò e rialzò ritmicamente, i gemiti invasero la stanza.
- Sei mio Andrè...solo mio...dimmelo!- lo incitò lei aumentando gli affondi
- Si...si..certo che lo sono...lo sono sempre stato...lo sarò sempre! - sussurrò fra i gemiti.
I corpi sembravano impazziti , l'odore misto al sudore eccitava entrambi febbrilmente , Oscar si chiese come aveva fatto a resistere al suo uomo tutto quel tempo, poi inaspettatamente lui la riportò sotto il suo corpo, lei agganciò le gambe ai suoi forti fianchi da uomo facendolo scivolare piu profondamente, gettò le braccia all'indietro in una resa totale :
- Sono tua...completamente! - sussurrò
Andrè la baciò e continuò a portare entrambi sul vertice del piacere assoluto.
Corpo ed anima erano uniti alla ricerca del piacere , Oscar aprì gli occhi, Andrè era bellissimo col viso stravolto  , i muscoli in tensione, quelle braccia forti...affondò le sue unghia su quella schiena , il gesto lo infiammò ancora di piu', si mosse ancora piu' freneticamente.
Era arrivato al limite, Oscar lo capì e quando lui cercò di sfilarsi non glielo permise rafforzando la stretta sui suoi fianchi. 
- No! Non andare via..._ sussurrò
Andrè si arrese, entrambi raggiunsero l'estasi soffocando a stento le grida di piacere assoluto, poi caddero esausti , appagati e sudati ancora l'uno fra le braccia dell'altro.
Una lacrima di gioia solcò gli occhi di Oscar, Andrè la asciugò con un dito:
- Sono felice di essere riuscita a superare il mio blocco! - sussurrò
Lui la strinse:
- Ti avrei amata come ti amo, sempre e comunque...- sussurrò.
- Lo so'...- ma oggi..vedendoti circondato da Charlotte e Cristine ho avuto paura...Paura di perderti, loro sono bellissime!
- Si...- ammise Andrè – lo sono...sono bellissime e particolari..l'una è saggia, l'altra è intrepid, ma mai nessuna sarà mai eguagliabile a te!
Lei  lo fissò commossa.
- Sposiamoci Oscar – sussurrò Andrè – abbiamo già perso troppo tempo, voglio addormentarmi con te, svegliarmi con te, senza la tortura di dover lasciare la tua stanza alle prime luci dell'alba, ti voglio per tutta la vita!
- Si...- sussurrò lei commossa – si..... per tutta la vita!
Oscar si recò a Versailles visibilmente allegra quella mattina, riuscire nuovamente a farsi toccare dal suo uomo e fare l'amore con lui le aveva fatto riacquistare nuovamente la sicurezza che aveva perduto. Finalmente quella brutta storia poteva dirsi chiusa.
Persino Girodelle notò il suo cambiamento , Oscar era radiosa :
- Comandante, vi vedo allegra stamattina! – azzardò
- Si...lo sono! - sussurrrò lei procedendo accanto a lui per il lungo corridoio regale .
Inaspettatamente da una stanza sbucò il maggiordomo di Fersen , lo stesso uomo che lei e Girodelle avevano cercato giorni prima. L'uomo si dirigeva con passo svelto e visibilmente preoccupato proprio verso di loro;
- Madamigella ...cercavo proprio voi! - sussurrò piagnucolando
- Cosa succede buon uomo?
Il maggiordomo abbassò lo sguardo:
- Il mio padrone sta morendo!
- Cosa...? - il cuore di Oscar mancò un battito.
- Sono settimane che non esce dalla sua stanza, la ferita è in balia dell'infezione e lui rifiuta qualsiasi cura o dottore io gli abbia consigliato
- Maledizione ...Non è possibile!!
Gli occhi dell'uomo la guardavano supplichevoli:
- Vi prego comandante, solo voi potete farlo ragionare!Fate qualcosa , vi prego o il mio padrone non sopravviverà che qualche giorno!
Oscar boccheggiò per tentare di arginare il groppo che aveva in gola. Non voleva che lui morisse. Ripensò ai suoi occhi grigi , al suo sorriso, al modo in cui aveva messo a repentaglio la sua vita per salvarla.
Doveva fare qualcosa.
Si portò un dito alla tempia, fissò un punto indefinito del lussuosissimo pavimento , imponendosi di trovare al piu' presto una soluzione.
“ Merde !” - pensò fra sé - “ Merde! Merde! Merde!”
Doveva assolutamente fare qualcosa per Fersen e doveva farla subito.
- Girodelle ...Assumete il comando! - sbottò girandosi verso il tenente – io devo assentarmi per qualche ora .
Compì mezzo passo per congedarsi ma la mano di Victor si strinse al suo polso bloccandola.
La giovane si girò di scatto guardandolo in cagnesco, gli occhi del giovane erano carichi di rimprovero:
- Oscar..! Cosa volete fare..?
Lei scrollò il braccio liberandosi dalla stretta confidenziale ed inopportuna:
- Victor...Vi ricordo che sono un vostro superiore, voi non potete darmi ordini!
- Comandante...Non è come tenente che vi sto ammonendo, ma come amico!! Non potete andare da Fersen, sarebbe una dichiarazione di guerra nei confronti di Andrè!
Oscar lo guardò minacciosa:
- Tacete ed eseguite gli ordini se non volete che vi faccia rapporto!
Girò i tacchi e si avviò fiera per il corridoio.
- Maledizione!! - pensò Victor – Andrè si preparava nuovamente a soffrire.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lady Oscar / Vai alla pagina dell'autore: occhiverdi1972