01/09/2019
0 recensioniTi vorrei sentire anche per un istante
Autrice: Biengea
(La foto non mi appartiene. E' stata trovata sul motore di ricerca google)
(La foto non mi appartiene. E' stata trovata sul motore di ricerca google)
Faceva un freddo quasi glaciale quel pomeriggio. Erano forse le sei e mezza, e nella piazzetta c’erano pochi coetanei. Tu eri vicino a me, eravamo seduti su una panchina, mi guardavi e non parlavi.
Pomeriggi giù in cortile
Con il sole fermo e le ringhiere
Mi ricordo ancora il freddo
Le tue guance rosse, il mio maglione
Giocavamo ad esser grandi
Ma mai grandi quanto i nostri sogni
Ad un tratto mi hai sfiorato la mano e hai abbassato lo sguardo. Ti sei avvicinato ancora di più a me, senza però guardarmi.
“C’è una cosa che vorrei dirti... da diverso tempo.”
“Dimmi.” Ti rispondo, incuriosita. Passano i minuti e per infonderti coraggio, stringo un po’ la tua mano nella mia. A quel punto ricambi il gesto, alzi lo sguardo e mi regali un sorriso luminoso.
“Penso di essermi innamorato di te.” Ed è stata così bella la sensazione che ho provato nell’ascoltare la tua voce che pronunciava quelle parole. Ho chiuso gli occhi.
Ora sono qui, sono sola. Nello stesso posto. Alla stessa ora. Ma manchi tu.
solo un'altra sigaretta, qui si aspetta un treno che non passa...
Centomila vite fa, inseparabili
ora dove sei, adesso cosa fai?
D'improvviso penso a te
d'improvviso penso
che ti vorrei sentire anche per un istante
ti vorrei abbracciare come ho fatto sempre
ti vorrei guardare senza dire niente
lasciare indietro quello che non serve
La vita è fatta di alti e bassi. A volte succedono cose che ci fanno stare bene, che ci fanno sentire felici e pienamente appagati. Ma non è sempre così. Altre volte, le situazioni che la vita ci pone davanti non sono delle migliori e ci lasciano l’amaro in bocca. Ecco, quest’ultimo è uno di quei momenti. Mi volto dove tempo fa c’eri tu. Esattamente da quel lato. Ma al mio fianco non c’è la tua figura. Non c’è niente. Il posto è vuoto. Fa ancora freddo, c’è tanta gente però, di tutte le età: bambini allegri, genitori che conversano, anziani che leggono seduti su altre panchine, giovani innamorati, amici, cani randagi.
anche se qui infondo non è così male
e anche se non è il giorno di Natale
ti vorrei sentire anche per un istante
capire che anche per te è importante
Proprio come i monumenti, abbandonati e soli in una piazza
polvere di vita che ha ricoperto tutta la bellezza
centomila vite fa, inseparabili
ora dove sei, adesso cosa fai?
D'improvviso penso a te
Me lo ripetevi sempre. “Nessuno potrà mai dividermi da te. Staremo per sempre insieme.”
E adesso? Deglutisco. Alzo lo sguardo verso tutte quelle persone. Noto una coppietta innamorata. Lui ha un braccio intorno alle spalle di lei, che sorride e di tanto in tanto lo bacia. Sembrano così sereni. Sorrido, ma il mio sorriso è amaro. Ci tenevi così tanto? Forse no. Anzi, sicuramente è no. Perché altrimenti, adesso saresti qui. Adesso saremmo come quei due ragazzi... insieme. Sospiro, mi alzo e mi volto di nuovo verso la panchina. Poi mi giro e inzio a camminare verso casa. È tardi.
Che ti vorrei sentire anche per un istante
ti vorrei abbracciare come ho fatto sempre
ti vorrei guardare senza dire niente
lasciare indietro quello che non serve
e anche se qui in fondo non è così male
e anche se non il giorno di Natale
ti vorrei sentire anche per un istante
capire che anche per te importante
Anche per te è importante
anche per te è importante
Note dell'autrice:
Ciao a tutti! :)
Stavo ascoltando questa bellissima canzone di Lorenzo Fragola, e mi è venuta in mente questa idea. Spero che la song-fic possa piacervi e che mi lascerete un commento! Alla prossima :D
Biengea
Pomeriggi giù in cortile
Con il sole fermo e le ringhiere
Mi ricordo ancora il freddo
Le tue guance rosse, il mio maglione
Giocavamo ad esser grandi
Ma mai grandi quanto i nostri sogni
Ad un tratto mi hai sfiorato la mano e hai abbassato lo sguardo. Ti sei avvicinato ancora di più a me, senza però guardarmi.
“C’è una cosa che vorrei dirti... da diverso tempo.”
“Dimmi.” Ti rispondo, incuriosita. Passano i minuti e per infonderti coraggio, stringo un po’ la tua mano nella mia. A quel punto ricambi il gesto, alzi lo sguardo e mi regali un sorriso luminoso.
“Penso di essermi innamorato di te.” Ed è stata così bella la sensazione che ho provato nell’ascoltare la tua voce che pronunciava quelle parole. Ho chiuso gli occhi.
Ora sono qui, sono sola. Nello stesso posto. Alla stessa ora. Ma manchi tu.
solo un'altra sigaretta, qui si aspetta un treno che non passa...
Centomila vite fa, inseparabili
ora dove sei, adesso cosa fai?
D'improvviso penso a te
d'improvviso penso
che ti vorrei sentire anche per un istante
ti vorrei abbracciare come ho fatto sempre
ti vorrei guardare senza dire niente
lasciare indietro quello che non serve
La vita è fatta di alti e bassi. A volte succedono cose che ci fanno stare bene, che ci fanno sentire felici e pienamente appagati. Ma non è sempre così. Altre volte, le situazioni che la vita ci pone davanti non sono delle migliori e ci lasciano l’amaro in bocca. Ecco, quest’ultimo è uno di quei momenti. Mi volto dove tempo fa c’eri tu. Esattamente da quel lato. Ma al mio fianco non c’è la tua figura. Non c’è niente. Il posto è vuoto. Fa ancora freddo, c’è tanta gente però, di tutte le età: bambini allegri, genitori che conversano, anziani che leggono seduti su altre panchine, giovani innamorati, amici, cani randagi.
anche se qui infondo non è così male
e anche se non è il giorno di Natale
ti vorrei sentire anche per un istante
capire che anche per te è importante
Proprio come i monumenti, abbandonati e soli in una piazza
polvere di vita che ha ricoperto tutta la bellezza
centomila vite fa, inseparabili
ora dove sei, adesso cosa fai?
D'improvviso penso a te
Me lo ripetevi sempre. “Nessuno potrà mai dividermi da te. Staremo per sempre insieme.”
E adesso? Deglutisco. Alzo lo sguardo verso tutte quelle persone. Noto una coppietta innamorata. Lui ha un braccio intorno alle spalle di lei, che sorride e di tanto in tanto lo bacia. Sembrano così sereni. Sorrido, ma il mio sorriso è amaro. Ci tenevi così tanto? Forse no. Anzi, sicuramente è no. Perché altrimenti, adesso saresti qui. Adesso saremmo come quei due ragazzi... insieme. Sospiro, mi alzo e mi volto di nuovo verso la panchina. Poi mi giro e inzio a camminare verso casa. È tardi.
Che ti vorrei sentire anche per un istante
ti vorrei abbracciare come ho fatto sempre
ti vorrei guardare senza dire niente
lasciare indietro quello che non serve
e anche se qui in fondo non è così male
e anche se non il giorno di Natale
ti vorrei sentire anche per un istante
capire che anche per te importante
Anche per te è importante
anche per te è importante
Note dell'autrice:
Ciao a tutti! :)
Stavo ascoltando questa bellissima canzone di Lorenzo Fragola, e mi è venuta in mente questa idea. Spero che la song-fic possa piacervi e che mi lascerete un commento! Alla prossima :D
Biengea