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Autore: fish_me_an_EXO    01/09/2019    0 recensioni
Provate a chiedere a due neo maturande italiane (uscite da cinque/sei anni infernali di un istituto tecnico che il massimo che insegna è che il bilancio di un'azienda dev'essere a pareggio) dove vorrebbero andare in viaggio di maturità.
Un posto tranquillo? Città d'arte? Sole, spiaggia, mare?
Mancano però alcuni dettagli...
Queste neo maturande sono migliori amiche e, soprattutto, k-popper.
Si direbbe che detto ciò la risposta è ovvia.
Corea del Sud.
Due più che fiere multifandom stan, con il sogno nel cassetto di prendere il primo volo per Seoul e stalkerare qualche idol belloccio sud coreano, che finiranno col trovarsi 8 coreani e 4 cinesi sopra le loro teste, al famigerato Quinto Piano.
---
- Se siete normali non entrate qui, siete stati avvisati.
- Se siete qui per farvi qualche risata e leggere battute pessime o a sfondo sessuale siete nel posto giusto!
- OT12 forever, grande dose di scleri e arco temporale decisamente sballato ( no militare / tutti comeback presenti / sì anche i cinesi ci sono ).
- Lo scopo di questa fanfiction è di puro intrattenimento, le offese a CERTI membri non hanno un vero scopo offensivo e ogni riferimento a fatti e/o persone sono puramente casuali.
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chanyeol, Chanyeol, Kai, Kai, Nuovo personaggio
Note: AU, Nonsense | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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1. Vicini Inquietanti

 

''A place where everything splended
Gathered as if to tempt me
I only thought that was
The whole world''

[ EXO - Oasis ]

[ Da qualche parte nella periferia di Seoul, ore 17.30 ]

— Sei sicura che sia questo?—

Sana guarda poco convinta il bellissimo e modernissimo palazzo a cinque piani davanti a loro.

— Ti dico che è questo! Lo dice l'indirizzo, lo dice la foto dell'agenzia e lo dice Google Maps.
Diffidi del mio senso dell'orientamento?!— risponde offesa l'amica, squadrandola.

— No, ma...
Non sembra troppo bello per i soldi che abbiamo speso?—

Selena fissa l'edificio.
Effettivamente ha un che di lussuoso, e non solo l'edificio... L'intero quartiere sembra piuttosto alto locato.

— ... Perché ti fai domande? È più bello cogliere l'attimo!— sorride Selena e, a passo di marcia, entra all'interno dell'edificio.

Un'enorme hall degna di un albergo a cinque stelle si presenta davanti a loro, il pavimento di marmo che riflette persino le loro facce e i lampadari tanto belli quanto enormi.

— Non vorrei essere quella che pulisce quei lampadari...— commenta Selena, Sana che scoppia a ridere.
Arrivano davanti una sorta di reception, dove una signora anziana, dai capelli bianchi e raccolti in una crocchia disordinata e dal vestito nero a pois, sembra dormire.
Le due amiche si fissano a vicenda.

— Mi scusi...—
La donna sembra risvegliarsi e guarda le due con i suoi occhietti a mandorla piuttosto stanchi.

— Le italiane, giusto? Ecco a voi le chiavi.
Quarto piano, stanza 430.—
Sana afferra la chiave magnetica e fa spallucce a Selena, che afferra le valige. Si dirigono verso l'ascensore, dove una volta entrate premono il bottone col numero 4.

— Ma non aveva cinque piani questo posto?—
Osserva Selena, sistemandosi i capelli rossi allo specchio dell'ascensore.

— Forse sarà una terrazza.—
Sana fa spallucce e si sistema anche lei i capelli, rossi quasi come quelli dell'amica.
Essere migliori amiche a volta comporta la voglia di farsi le stesse tinte di capelli.

Arrivano al piano, il corridoio silenzioso e dai toni rossi e panna, con unici rumori udibili sono i loro passi e le valige che vengono trascinate sul pavimento, ed iniziano a cercare la stanza, trovandola poi alla fine del lungo corridoio. 
Aprono la porta e, una volta entrate, si lanciano entrambe sul divano del piccolo soggiorno.

— Finalmente!— sospirano entrambe, togliendosi le scarpe.

L'appartamento è piccolo, ma con tutto il necessario e dall'aspetto moderno e curato: zona giorno con una piccola cucina funzionale, divisa dal salotto piuttosto ampio da una penisola; c'è anche un tavolo, un vaso pieno di fiori che rende il tutto più colorato dato che l'arredamento va dal color grigio fumo al color crema.
Selena si alza e apre la porta in fondo al salotto, che da su un piccolo corridoio, dove ci sono altre due porte. La prima è il bagno, piccolo e bianco, la seconda invece è la camera da letto, i due letti posti agli estremi della stanza, arredata con solo due comodini e un armadio, entrambi di un colore piuttosto chiaro.

— È molto carino... Ma la parte più bella sono sicuramente le vetrate!— osserva Sana, dal salotto.

— Si vede Seoul in lontananza!—
Selena sorride, tornando in salotto e indicando l'orizzonte fuori dalle vetrate. Uno dei vetri funge da porta finestra, e le due escono sul piccolo balcone.

— C'è un tavolino anche qui. Potremmo mangiare fuori stasera.— dice Sana, osservando il paesaggio. Ci sono molti complessi di appartamenti, ma non sono molto alti, probabilmente sono sul palazzo più alto. 
Rientrano dentro e iniziano a disfare le valige, accendendo ovviamente la musica.

— I'M COMING OVERRRRR— urlano in coro le due, mentre sistemano la dispensa. Selena ha insistito di portare pasta e riso.

Improvvisamente un tonfo, prodotto sembra da un oggetto caduto, si sente provenire dal piano di sopra, Sana che sussulta.

— Cos'è stato?— chiede quest'ultima, le due amiche che si fissano.

Selena fa spallucce, l'espressione abbastanza curiosa, e si dirige verso l'ingresso. L'amica la segue, le loro teste che sbucano fuori dalla porta e che guardano a destra e sinistra. 
Nessuno in vista. 
La prima ad uscire, a piedi scalzi, è Selena, che percorre tutto il corridoio.

— Sana, ci sono delle scale.—
— Grazie al cazzo, è ovvio che ci siano scale!— ribatte ovvia Sana, avvicinandosi e ricevendo da Selena una gomitata piuttosto scocciata.

— Sana, siamo salite dall'altra parte, e vicino all'ascensore c'erano scale che scendevano, non che salivano!—
Le due osservano la rampa di scale, immersa completamente nel buio.

— ... Ma che è, l'ambientazione di un film horr- Ehi, che stai facendo??—
Selena inizia a salire le scale mentre Sana cerca di fermarla inutilmente. 
Arrivata alla fine della scala però si ritrova davanti una porta piuttosto spessa, illuminata da una lampadina poco affidabile. Sul lato destro c'è uno piccolo schermo e una tastiera numerica.
Delusa, la più vecchia scende le scale, borbottando.

— E quindi?— chiede Sana, mentre se ne ritornano nel loro appartamento.

— C'è una porta e per aprirla serve una password— sospira — e io che speravo in qualcosa di emozionante...!—
Sana alza gli occhi al cielo all'affermazione dell'amica. Come al solito Selena si mette a cercare le cose più... Inquietanti.

[...]

— Io vado a fare spesa!— dice Selena, infilandosi una t-shirt bianca e un paio di pantaloncini neri corti. Non le è mai piaciuto mettersi in mostra, il fisico leggermente incarne le ha sempre creato disagi. Non che sia grassa, ma... avere un seno prosperoso ha molti svantaggi.

— Ok!— risponde l'altra. 
Sana invece è esattamente il contrario di Selena: troppo magra, se non per le gambe ed i fianchi incredibilmente formosi per un fisico così minuto, e mentre Selena sfoggia il suo metro e sessantasette di altezza, Sana si deve accontentare di un misero metro e sessantadue. Cinque centimetri fanno la differenza, sempre. 
Inoltre... 
'Mentre stavano distribuendo le taglie di seno, a quanto pare tu hai preso le taglie che mi spettavano!' dice sempre Sana all'amica che ogni volta la guarda dispiaciuta. 
Selena si infila le scarpe, afferra il suo zainetto ed esce dall'appartamento, dando un'occhiata veloce alle scale misteriose. 
Dire che è curiosa è un eufemismo. 
È terribilmente curiosa.
Esce dall'edificio e osserva attentamente il vicinato. È un quartiere piuttosto tranquillo, a quanto pare, e anche se è estate e sono le otto di sera non sembra esserci nessuno. 
Trova quasi subito il minimarket 24/7 ed entra, il cassiere che non ci fa nemmeno caso. 
Osserva gli scaffali, prendendo noodles e snack vari. Si è informata bene prima di prendere i prodotti, da precisina quale è. 
Arriva alla cassa, il cestino pieno, e si ritrova il cassiere che la guarda piuttosto incuriosito. 
Sembra essere della sua età, e piuttosto carino. 
Dopo aver pagato, Selena esce dal minimarket, il cassiere che non le stacca gli occhi di dosso.

Magari torno a casa sposata e ridacchia al pensiero. Tanto non c'è nessuno.

Cammina tranquilla, due sacchetti in mano, e osserva il cielo, il sole ormai tramontato che lascia il cielo con i colori del crepuscolo. 
Improvvisamente, sente dei passi dietro di lei.

Ah, ma allora c'è qualcuno pensa, entrando nel condominio.

Peccato che i passi la seguono anche dentro l'edificio.
Selena aggrotta le sopracciglia e si guarda alle spalle, notando due soggetti completamente vestiti di nero, con occhiali da sole e mascherina. Ok che i coreani sono fissati con le mascherine... Ma gli occhiali da sole alle otto di sera?
L'adrenalina le fa salire le scale più velocemente, i passi che continuano dietro di lei.
Arriva davanti alla porta del suo appartamento, la mano tremante che cerca nello zainetto le chiavi.

Dannazione!

I passi si avvicinano, sempre di più.

Ecco. Morirò vergine, senza nemmeno aver visto un fottuto concerto k-pop!

È pronta a tirare un urlo (Sana dovrebbe sentirla almeno)... Ma i passi non si fermano da lei.
Proseguono lungo il corridoio, più lentamente (come se i due individui avessero rallentato per guardarla), ma proseguono, sparendo poi nella rampa di scale misteriosa.
Apre la porta dell'appartamento, piuttosto spaesata, Sana seduta sul divano che si volta verso di lei.

— Ehi, stanno facendo EXO Next Door su questo can- madonna che faccia, sembra tu abbia visto un fantasma!—
Selena posa i sacchetti sul tavolo e si scompiglia i capelli.

— Nessun fantasma, ma i vicini del piano di sopra sono decisamente... Inquietanti.—

~~~

Playlist del capitolo:

- Oasis ( EXO )
- Coming Over ( EXO )

Angolo della sclerata

Le cose inquietanti sono sempre le più belle :)

fish_me_an_EXO

   
 
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