Lo sguardo si allunga e sofferma su quello dei passanti
e con rincuorato sollievo
trova il tuo.
L’improbabile fantasticheria farsi reale,
nella città che per vent’anni non ha avuto nulla da offrire
eppure ora sembra avere tutto ciò che è richiesto.
Campagne, colli e spiagge.
In un intreccio di odori e sapori,
al di sotto della chioma di un pino.
Baci, riflessioni, desiderio
e pioggia.
Ma questa non ci tocca.
Guidati da altre pressioni
ci muoviamo, chi sopra chi sotto,
senza farlo davvero.
Ma non per questo
meno reale o intenso.
La ricerca dei nostri impeti
in un tempo sospeso.
Una fantasticata bellezza che trova
respiro e libertà dalle sue fantasticherie
e forza nella realtà.
Rendendola più leggera e affrontabile.
Viva, reale.