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Autore: purpleblow    28/07/2009    3 recensioni
Fan Fiction senza pretese sul rapporto MattMello visto in chiave cane-padrone, dopo essermi ispirata a una serie di doujinshi che trattavano questo argomento.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Matt, Mello
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cane? No, Matt.



Avesse potuto, Mello avrebbe procurato un collare, con tanto di guinzaglio al suo compagno. Matt con lui si dimostrava sempre gentile, disponibile, non gli faceva mai mancare niente.
Questo suo lato però lo irritava, quello stupido sembrava approvare questo trattamento, quando invece avrebbe dovuto ribellarsi, non concepiva quel suo essere così eternamente sottomesso.
Doveva ammettere però, che da un lato gli piaceva essere trattato come il padrone, vedere quel ragazzo girargli attorno, scondinzolando metaforicamente -perchè se Matt avesse posseduto una coda, l'avrebbe fatto- e ubbidire ad ogni comando.
Non sapeva esattamente come sentirsi, non gli piaceva stare "nella via di mezzo". La parte razionale gli diceva che si stava approfittando della sua bontà e del suo affetto, mentre la parte irrazionale lo portava a pensare che era Matt a decidere della sua vita e se voleva fare il cane erano solo fatti suoi.
La seconda opzione era quella che più risaltava, perchè era proprio quella che si addiceva ad uno come lui che voleva essere sempre al centro dell'attenzione, il numero uno in tutto, il punto di riferimento... e il volto sorridente di Matt -per quanto umiliante fosse la sua situazione- non la aiutava di certo a stabilizzarsi nella razionalità.
Mello percorse le stanze della casa, diretto verso la cucina in cerca di un paio di barrette al cioccolato, ma quando aprì le ante della credenza con orrore si rese conto che sul piano di legno c'erano solamente le carte vuote.
Sbuffò con irritazione, non aveva voglia di uscire con il caldo allucinante che c'era fuori e che al solo pensiero lo riduceva ad un bagno di sudore.
Tornò in soggiorno, adocchiando la figura del compagno, seduto sul pavimento con la schiena appoggiata contro al divano di pelle nera, chino sul videogames con l'immancabile sigaretta fra le labbra.
Senza preavviso strappò la PSP dalle mani del ragazzo, che di conseguenza gli rivolse uno sguardo incredulo, ma allo stesso tempo stizzito.
"Sai vero quanto ci ho messo ad arrivare a quel livello?" gli disse assumendo un espressione imbronciata; ovviamente però Mello non si scompose, meglio la cioccolata o uno stupido videogame? Chiaramente la prima e se c'era qualcuno tra i due che doveva rinunciare a qualcosa, quello era Matt.
"Non è la fine del mondo se per qualche istante torni nel mondo reale. Approposito, le mie barrette al cioccolato sono finite, capisci cosa voglio dire?" il ragazzo si alzò dal pavimento con aria annoiata e senza dire una parola uscì di casa sbattendo la porta.
Faceva sempre così, ogni volta che Miahel gli chiedeva di uscire per comprargli qualcosa e come ogni volta Matt sarebbe rincasato sorridendo, lanciandogli una barretta al cioccolato che avrebbe divorato in pochi attimi.
Ormai, non si stupiva più. Era proprio un bravo cane.
Sorrise a quel pensiero, cos'avrebbe fatto senza di lui? Non è da tutti i comuni mortali disporre di un cane-umano personale e a dire il vero Matt gli dava più soddisfazioni di un vero cane.
Loro non parlavano, non avevano mani per toccare e non avevano... la pazienza che aveva Matt.
Il ghigno che aveva sulla faccia poco prima scomparve, lasciando posto ad un'espressione colpevole e dentro di lui si fece spazio un enorme senso di vuoto.
I cani abbaiano per far capire che non approvano qualcosa.
Matt no, lui si teneva tutto dentro e per la prima volta nella sua vita Mello si chiese se davvero avesse qualcosa da dire.
Doveva avercelo, non poteva davvero essere contento di vivere così, trattato come uno schiavo dalla persona che più contava per lui, di questo Miahel ne era certo, altrimenti non ci avrebbe messo molto a lasciarlo solo, ciò che in realtà si meritava.
Si lasciò cadere sul divano, colto da un'improvvisa fitta al cuore, gli faceva male come mai gli era capitato. In passato aveva sofferto molto, per diverse cose che lo avevano colpito, lacerandolo, ma quello che provava in quel momento era un dolore diverso, che si stava causando con le sue stesse mani.
Il rumore delle chiavi che giravano nella toppa lo destò da quei pensieri e alzando lo sguardo si trovo faccia a faccia con Matt; che come aveva già ipotizzato gli lanciò la barretta al cioccolato, ma... non sorrideva.
Il suo volto era rimasto impassibile di fronte allo sguardo dell'altro e tutto ciò che fece fu dirigersi in bagno e chiudersi la porta alle spalle. Poco dopo seguì il rumore dell'acqua della doccia che scrosciava.
Mello sospirò, forse quella volta Matt se l'era presa davvero, forse stava cominciando a ribellarsi al padrone? Miahel scosse la testa, quando avrebbe smesso di considerarlo uno stupido cane? Quando...?
Doveva mettersi in testa che lui era migliore di un cane, lui era Matt, una persona con dei sentimenti, un ragazzo che non era tenuto a fare tutto ciò che gli veniva detto, ordinato.
"Non hai ancora mangiato la cioccolata? Devi stare proprio male." si voltò di scatto, non l'aveva proprio sentito arrivare.
Se ne stava di fronte a lui Matt, con i capelli ancora gocciolanti e un asciugamano avvolto sui fianchi; osservava Mello con uno sguardo cupo, non sapeva dire se era perchè si sentisse davvero così o perchè era perplesso dal fatto che la cioccolata era ancora incartata, poggiata sul tavolino di vetro.
"Siediti, Matt." disse il ragazzo facendogli spazio sul divanetto e si dette dello stupido perchè aveva utilizzato un tono appropriato per un cane.
L'altro non sembrò farci caso, si lasciò cadere sulla morbida stoffa e appoggiò la testa contro la spalla di Mello, chiudendo successivamente gli occhi. Era così diverso dal solito, così spento... e lui si sentiva così dannatamente in colpa.
"Matt?" lo chiamò, guidando la mano verso i capelli rossi del ragazzo, accarezzandoli dolcemente.
"Che vuoi?" no, non voleva niente quella volta, o meglio non voleva ordinargli niente, voleva solo parlare, scusarsi, per quanto fosse difficile attribuire quel vocabolo ad un tipo orgoglioso come lui.
"Perchè non dici mai di no?" a quella domanda il rossino aprì gli occhi, scostandosi dalla spalla dell'altro incredibilmente meravigliato. Mello davvero si stava interessato a ciò che pensava?
"Perchè... voglio rendermi utile." oh, ma Matt era utile, era sempre stato indispensabile e lo sarebbe stato anche se si fosse fatto valere una volta tanto.
"Non devi per forza." sussurrò debolmente Mello, conscio che queste cose avrebbe dovute dirgliele troppo tempo prima, così avrebbe evitato di farlo sentire un servo.
"Preferisco il tuo bene al mio." un sorriso fece capolino sul volto di Mail, non aveva mai visto il compagno comportarsi da persona... umana. Mai lo aveva visto interessarsi davvero a qualcuno se non se stesso e questo lo rendeva felice.
Finalmente anche lui stava capendo cosa significava rapportarsi con gli altri e doveva ammettere che non se lo sarebbe mai aspettato.
"Bene allora... ti ordino di non eseguire più i miei ordini." Matt spalancò gli occhi, chiedendosi se quello che stava accanto a lui fosse davvero la persona che conosceva e non qualche strano sostituto con la sua stessa faccia.
"Promettimelo Matt." era una richiesta sincera, che per una volta era rivolta al bene di qualcuno che non fosse lui stesso. Il ragazzo scoppiò improvvisamente a ridere, non era proprio abituato a vederlo così, quel nuovo lato di Mello lo divertiva proprio.
"Che hai da ridere? Guarda che ci metto un attimo a cambiare idea!" l'altro smise di ridere, afferrando il biondino per le spalle e stringendolo in un abbraccio.
"Rido perchè non ti riconosco. Anche se... devo ammettere che mi piaci anche così." esclamò, mentre si avvicinava alle sue labbra, baciandole pochi istanti dopo. Mello interruppe il contatto, prendendo il volto del ragazzo fra le mani, guardandolo intensamente negli occhi.
"Guarda che sono sempre il solito, ho solo cambiato punti di vista... e tu non sei un fottuto cane!" disse fermamente convinto Mello, più a se stesso in realtà.
Matt allora, cogliendo l'occasione per divertirsi posò un dito sulle labbra del compagno, facendosi scappare una risatina.
"Guarda che qui l'unico cane sei tu mio caro Mello... non ti ho abbandonato solo perchè sono un bravo padrone che soddisfa ogni esigenza del suo cucciolo." posò la mano sui suoi capelli, dandogli un paio di pacche affettuose, prorio come si fa con i cani.
"T-Tu... bastardo!" disse sghignazzando, se l'era cercata in fondo e pensandoci su, constatò che Matt non avesse tutti i torti, senza sapere che lo stava prendendo in giro.
Lui sapeva perfettamente di comportarsi come un cane, voleva solo provare il piacere di sentirsi il padrone per una volta e a dirla tutta, si era rivelato un giochetto alquanto divertente, anche se preferiva che i ruoli restassero com'erano prima. Non gli dispiaceva affatto dimostrare il proprio affetto a Mello, donare tutto se stesso a colui che amava con tutto se stesso, proprio come sanno fare i cani.


Note dell'autrice:
Dopo aver spulciato un po' di doujinshi dove Matt viene descritto come un cane, ho voluto scrivere una Fan Fiction su questo argomento.
   
 
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