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Autore: Aliasor    03/09/2019    3 recensioni
-Seguito de "La farfalla senza occhi"
Dal capitolo tre: " Gatto e Pavone/ La Coccinella e l’Ape son nella regnatela,/ Quando, oh quando arriverà il pranzo? Nell’alba del crepuscolo insanguinato/ La Farfalla e il Mostro della Licia muoiono/ Chi è davanti nella bara?"
Oltre dieci anni dopo la sconfitta di Chimaira le cose Parigi sono ormai tornate tranquille.
Il secondo Papillon ormai è dalla parte degli eroi, Marinette e Adrien sono finalmente una coppia, qualcuno ha messo su famiglia.
Tutto questo verrà interrotto dal ritorno di una persona. O di una cosa.
Contemporaneamente appare Shelly che dovrebbe essere ormai morta. Cosa sta succedendo? E come è possibile l'apparizione di altri due Papillon?
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Gabriel Agreste, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Nooroo, Nuovo personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le Papillon'
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Atterrò in uno dei cespugli, aumentare il verde pubblico era stata una delle migliori opere pubbliche che avesse fatto durante i suoi mandati.
In ogni caso la caduta gli fece un po’ male alla testa, ma sarebbe andata peggio se non si fosse presentato al ristorante da sua moglie. Una volta si era trasformata e lo aveva steso, forse per una farfalla la cosa migliore non era sposarsi con un’ape.
Ma funzionava piuttosto bene. Buoni stipendi, una bella casa, una figlia la liceo, una vita romantica appagante, qualche bisticcio che manteneva vivo il rapporto, lui amava il suo carattere forte e lei non ebbe mai nessun problema col suo handicap fisico da dopo le superiori. Il suo unico cruccio era il non poter abbinare da solo  vestiti, era sorprendente come Chloé riuscisse a rendere decenti i vestiti scelti da un cieco.
E non avrebbe permesso a nessuno di rovinargli la vita e strappargli qualcuno di amato.
Non di nuovo.
Entrò nel locale appoggiandosi al bastone, aveva i capelli bianchi in disordine e la cravatta allentata. La sua espressione era definibile come quella di un completo idiota.
<< Ahahah scusa il ritardo. Visite inaspettate all’ultimo.>>
La donna lo guardò, lo stava aspettando all’entrata. Se aveva un pregio era la sua puntualità, non arrivava mai in ritardo ad un appuntamento.
<< Hai la cravatta in disordine.>> Gliela aggiustò in un’istante, i capelli non gli stavano tanto male in quel modo un po’ sbarazzino. << Sei comunque più elegante di Kim alla sua laurea, ricordi?>>
<< Io e Adrien porteremo nel cuore i suoi vestiti a dopo festa per soli uomini, solo la descrizione mi sconvolse la mente. Così tremendi che abbiamo ricoverato Nathaniel per un attacco di cuore.>>
Si misero a ridere a quel commento.
Un tempo non avrebbero fatto nulla di simile, si sarebbero insultati per ore senza sosta.
<< Ah, Arlette alla fine cosa ha deciso di fare?>>
<< Sta da Mael.>>
<< … I suoi genitori sono in casa, vero?>>
<< Marinette e Adrien ci aspettano dentr… fermo lì.>> Lo prese per il colletto della camicia impedendogli di correre a commettere un omicidio.
Ormai avevano diciassette anni, quasi diciotto, potevano restare in casa da soli. Erano responsabili, maturi.
<< Sono adolescenti! Una massa di ormoni e testosterone! Dobbiamo castrare il ragazzo il prima possibile! Se ha preso da Adrien potrebbe mettere incinta qualcuno semplicemente dicendo “camembert”! Aumenta di generazione in generazione!>>
Tentativo di protesta inutile, in comune comandava lui, in casa lei.

Il ragazzo dai capelli biondi lanciò le carte mostrando il poker che aveva ottenuto con espressione di superiorità. Non doveva sfidarlo a questo gioco.
<< Hai perso, dillo.>>
<< Il formaggio fa schifo, viva la dieta!>> Commentò Plagg buttando i due di picche e trattenendosi dall'autodenigrarsi per quella frase che rinnegava ogni cosa in cui credeva.
Nessun momento della sua vita lo fece soffrire così, nemmeno quando rischiò di perdere la maratona di stagionatura del formaggio su CheeseTV.
Il dolore lo attorniava.
<< Fai meno scene, Plagg.>> Fece notare la ragazza bionda lì accanto. << Hai perso, a Mael prima è toccato mangiare pizza, acciughe e broccoli. Si è limitato a vomitare l’anima.>>
In tutta quella storia di poker, adolescenti e pizze disgustose, Tikki e Pollen erano quelle più tranquille. Nooro, appostato fuori dalla finestra, si chiedeva se valesse a pena o meno entrare unendosi a quella Babilonia.
Ma se entrava qualcuno con una morale a gestirli tutto andava a fuoco, persino Tikki in quelle situazioni passava da grillo parlante e volpe. Sappiamo tutti chi era il gatto.
Doveva fare da guida, da simbolo, da eroe.
E si ritrovò a scolarsi una bibita energizzante dalla lattina in un sorso. Credetemi, nessuno vuole vedere un Kwami sotto effetto di decisamente troppi zuccheri.
Ecco, ora Arlette come avrebbe spiegato la padre che il suo migliore amico era praticamente strafatto?
La piccola apina le volò attorno. << Non si preoccupi, principessa, Nooro assomiglia solo a Duusu. Nulla di terribile.>> Commentò come se nulla fosse.
Ormai la vita dei due era un passaggio aperto per i Kwami, ognuno viveva con almeno due di loro e conoscevano persino Wang Fu.
All’inizio era un po’ contrario a rivelare ai bambini dell’esistenza dei Kwami, ma si arrese quando vide due paia di occhioni adorabili che lo fissavano.
Nessuno può dire di no a due neonati carini. Nessuno.
Ora, potremmo discutere per mezz’ora di come la cosa più intelligente sarebbe stata inviare Nooro dall’anziano maestro per spiegargli la comparsa di una figura misteriosa, ma al momento si trovava fuori città per un’emergenza personale.
<< Allora, Arly, come continuiamo la serata?>>
La ragazza sorrise sorniona. << Un’idea l’avrei, Mael. Pollen, trasformami!>>
<< Ottima idea! Plagg, trasformami!>>
Tikki fissò con sguardo di rimprovero la loro trasformazione, non potevano uscire. Avevano ricevuto ordini dai loro genitori di stare a casa tranquilli. Purtroppo erano una contro due, Nooro era sdraiato sul tavolo che delirava di pinguini volanti che vomitavano arcobaleni e metafisica.

Spostò con forza le casse di ferro col bastone e aiutandosi con la coda. Il suo piano iniziale era andava a farsi benedire, un semplice dialogo era inutile.
I portatori di Miraculous lo avrebbero attaccato se non avesse trovato un modo per incontrarli. E ne esisteva uno in effetti.
Prese una delle farfalle che svolazzavano lì attorno e con un tocco la trasformò il suo bianco in un accesso viola-bluastro.
<< Vola mia piccola Tenshi, e oscura il suo cuore!>>

La donna si guardò un po’ in giro confusa, sembrava la sua città eppure c’era qualcosa che non tornava. Non ricordava quel verde in più e nemmeno quel parco per gli animali… forse non era tanto male quel posticino.
<< Allora, sai dove ci troviamo?>>
<< Parigi, stesso anno e stesso posto di pochi minuti fa, signorina.>> Rispose la creaturina sedendosi sulla sua spalla.
<< Allora andiamo alla ricerca di qualche risposta extra. Nooro! Che le ali della farfalla si aprano!>>







Siamo al secondo capitolo introduttivo della storia e facciamo la consocenza dei figli di Marinette e Adrien, Mael Agreste Dupang-Cheng(Sì, triplo cognome), e di Chloé e Endrick, Arlette "Arly" Bourgeois(sì, ha preso il cognome materno. Sappiamo che Endrick e sua sorella avevano problemi coi loro genitori biologici, quindi è normale che non sia stato molto propenso ad usare il suo cognome).
Il titolo è un gioco di parole: Mael è un nome da angelo(-El suffisso di solito usato per i nomi di angelici: Gabriel, Iruel, Leliel), ma il nome proprio maschile francese significa anche "Cavaliere". Arlette invece tra le varie possibili origini ha "Nobile".
Sono apparsi quelli che sembrano essere tre Nooro con i loro rispettivi possessori.
In ultimo... ho visto Reflekdoll in inglese. Ora voglio adottare Duusu! Si è meritata un posto nel mio cuore!

   
 
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