Fumetti/Cartoni europei > Miraculous Ladybug
Segui la storia  |       
Autore: Aliasor    02/09/2019    3 recensioni
-Seguito de "La farfalla senza occhi"
Dal capitolo tre: " Gatto e Pavone/ La Coccinella e l’Ape son nella regnatela,/ Quando, oh quando arriverà il pranzo? Nell’alba del crepuscolo insanguinato/ La Farfalla e il Mostro della Licia muoiono/ Chi è davanti nella bara?"
Oltre dieci anni dopo la sconfitta di Chimaira le cose Parigi sono ormai tornate tranquille.
Il secondo Papillon ormai è dalla parte degli eroi, Marinette e Adrien sono finalmente una coppia, qualcuno ha messo su famiglia.
Tutto questo verrà interrotto dal ritorno di una persona. O di una cosa.
Contemporaneamente appare Shelly che dovrebbe essere ormai morta. Cosa sta succedendo? E come è possibile l'apparizione di altri due Papillon?
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Gabriel Agreste, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Nooroo, Nuovo personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Le Papillon'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Cominciava sentirsi vecchio, non si capacitava come riuscissero Marinette e Adrien a fare una doppia vita, lui non riusciva quasi a reggere il ritmo.
Iniziava comprendere come mai il maestro Fu si ritrovasse con tutti quei problemi di salute, se aveva fatto quella vita per anni. Almeno il rischio Akuma era a zero, lui oramai lavorava con loro mentre Gabriel si era dato al lavoro a tempo pieno del nonno, era incredibile come un così pessimo padre fosse un nonnino amorevole.
E Nathalie se la cavava bene nel ruolo della nonna acquista. Sì, finalmente si era pulito quegli occhiali e aveva comprato una bara vera. Ci aveva messo solo… otto anni? Meglio tardi che mai.
Per quanto riguardava lui si era ormai abituato a fare il lavoro di sindaco da un pezzo e a fare papà. Certo, ogni tanto aveva scambiato, in passato, i lati del pannolino, ma quando dai un compito del genere a un cieco può capitare.
Gli posarono alcuni fogli davanti all’improvviso, odiava quando entravano in ufficio senza bussare.
<< Firmali.>>
<< Va bene, assessore Bourgeois.>> Toccò i fogli realizzano che erano completamente lisci, nemmeno un dosso. << … Ti rendi conto che se non sono in braille non posso leggere cosa c’è scritto?>>
<< Che c’è?! Non ti fidi?>>
<< Vista l’amministrazione nepotistica di tuo padre… no.>>
La donna rimase a guardarlo storto, lui non poteva vederlo, ma lo percepiva.
Sospirò rassegnato. << Ricordami, Chloè, perché ti ho sposata?>>
<< Me lo chiedo anche io alle volte.>> Rispose. << Adrien si era fidanzato con Marinette, tu mi hai vista triste e, sapendo cosa provavo, mi hai consolata, siamo usciti un paio di anni e ci siamo ritrovati così. Punto.>>
Beh, non che ai due dispiacesse il loro matrimonio. Avevano persino messo su famiglia, anche se tra il padre di lei e lo zio di lui finì quasi in rissa per il nome del nipotino. Peccato che fosse una signorina.
Tanta fatica inutile.
Endrick posò la testa sullo schienale della poltrona aggiustandosi gli occhiali neri sopra i capelli bianchi.
Doveva dire qualcosa di gentile, di buono, ma non era mai stato molto bravo con le donne.
Era una fortuna la presenza di un certa farfallina nella sua spilla, era molto più saggio e vecchio di lui. E con gli anni aveva tirato fuori il carattere che con Gabriel non aveva mai mostrato.
Gli suggerì telepaticamente qualcosa, un piccolo power up che era rimasto anche dopo la scomparsa di Chimaira.
<< Che ne diresti se stasera… non lo so… lasciassimo Arlette dai nonni o dagli zii e uscissimo fuori a cena? Potrei chiamare prenotare un tavolo.>> Chiese imbarazzato.
<< Oh.>> Si sorprese. << Ogni tanto hai una buona idea.>>
Uscì dalla stanza lasciando il sindaco e il Kwami da soli in silenzio.
Nooro apparve in un lampo violetto sulla sua spalla con l’aria di chi la sapeva lunga.
<< Dio, se la amo.>>
<< Endrick, eri biondo vero?>>
<< Sì, perché?>>
<< Entrambi biondi, tu hai gli occhiali, sposati, portatori di Kwami… comincio ad avere paura, sappilo.>>
Doveva essere una battuta? Era davvero pessima.
Per amor suo aveva smesso di urlare contro le vetrat… okay, cominciava ad avere paura pure lui.

Si era fatta sera, chiuse la tenda del suo ufficio e aggiustò la cravatta togliendosi la polvere. Avrebbe passato una bella serata in compagnia, Nooro aveva anche mangiato alcuni biscotti come accordo per dargli suggerimenti nei momenti peggiori.
Pollen faceva lo stesso gratis.
<< Endrick Axelle.>>
Si girò di scatto, aveva già sentito quella voce, ma non riusciva a ricollegarla. Eppure gli dava una brutta sensazione, come di passato che torna… buon Dio!
<< Non credevo saresti diventato addirittura sindaco, quanto tempo. Amico mio.>>
L’uomo arretrò, era davanti alla porta, non poteva avanzare e fuggire. Aveva solo un’altra strada da percorrere, aveva visto Chat Noir farlo abbastanza spesso per sfuggire da discussioni imbarazzanti. Come quella di smettere di nascondere le brioche cucinate dal suo suocero sotto il letto, la loro camera da letto odorava di croissant.
Persino loro figlio odorava di pane appena sfornato.
Si buttò dalla finestra rompendo in mille pezzi il vetro, trasformandosi in Le Papillon avrebbe attutito ogni danno.
L’intruso si avvicinò al bordo con calma, non si aspettava una reazione del genere. Avrebbe dovuto cambiare i suoi piani… beh, forse già che c’era poteva fare visita a quella persona.







Bene, ecco il primo capitolo del sequel, scusate la brevità ma oggi mi limito ad introdurre. Sorpresi di come sia finito il nostro Endrick? Chi è quella persona? Gabriel cosa insegnerà al nipotino? Chi vivrà vedrà.

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Miraculous Ladybug / Vai alla pagina dell'autore: Aliasor