Anime & Manga > Sailor Moon
Segui la storia  |       
Autore: lmpaoli94    05/09/2019    1 recensioni
Cinque sorelle vivevano imprigionati in un sontuoso castello che si affacciava sulle rive di un lago.
Cinque sorelle accomunate da un triste destino dove non potevano uscirne.
Ma cosa sarebbe successo se la forza dell’amore li avrebbe lasciate libere di vivere la loro vita che avevano sempre voluto?
Genere: Drammatico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Le celle del castello di Chillon era oscure e umide.
«Siamo sotto il lago di Chillon, vero madre?» domandò Amy.
«Accidenti! Verremo sommerse dalle acque sporche e moriremo affogate!»
«Non spaventarti, Bunny. Da quello che ne so, queste mura sono ancora abbastanza solide.»
«E come fai ad esserne sicura, Rea?»
«Ho studiato abbastanza la storia di questo castello.»
Ma Bunny non riusciva a fidarsi, divenendo sempre più agitata ogni secondo che passava.
«Secondo voi a cosa si poteva riferire Galaxia?»
«Non lo so e non voglio nemmeno pensarci, Morea.»
L’umidità e il freddo delle celle, rendevano la Signora del Castello sempre più debole.
«Madre, vi prego di non mollare.»
«Qui dentro mi sento soffocare.»
«Maledetta Galaxia! Come può averci fatto una cosa del genere?»
«La cosa che mi stupisce è che era rimasta tutti questi anni nascosta nel mio castello e io non ne ero a conoscenza.»
«Già… È una mistero senza spiegazioni.»
Nel mentre madre e figlie stavano discutendo tra di loro, Nina sentì un grido stridulo rimbombare in lontananza.
«Nina, che cosa ti succede?»
«Non ne sono sicura, ma scommetterei che non siamo sole qua sotto.»
«Oh mio Dio! Chi ci potrebbe essere?»
Guardando più accuratamente grazie ai raggi solari provenienti dall’esterno, Nina vide una lunga coda che assomigliava a quella di un grosso serpente.
«C’è un animale oscuro che alberga qua sotto…»
«A cosa ti riferisci quando dici “animale oscuro”?»
Pensando a cosa potesse essere, la Signora del Castello gli venne in mente una cosa successa tanti secoli fa’.
«Il Basilisco…»
«Che razza di animale è?»
«Un serpente gigante che alberga nelle profondità del lago…»
«Quindi dovremmo proteggerci da un grosso serpente?»
«E non è tutto… Non bisogna assolutamente guardarlo negli occhi se non vogliamo essere pietrificati all’istante.»
«Madre, voi come sapevate che qua sotto c’era un animale del genere?»
«È una lunga storia, Rea.»
«E cosa aspettavate a raccontarcela?»
A quel punto, la Signora del Castello e Nina si guardarono a vicenda con sguardo triste.
«È colpa mia se ci troviamo in questa situazione… Se non mi fossi messa contro Galaxia e il suo volere, saremmo ancora liberi.»
«A cosa vi state riferendo?»
«Galaxia e Moran erano pronti per unirsi in matrimonio. Grazie a ciò, avrebbe regnato incontrastata in tutta la Svizzera promulgando la sua magia nera.
Ma io non potevo permettere che ciò accadesse.»
Fu allora che grazie all’aiuto di Moran riuscì a fermare il suo folle piano e a diventare sua moglie, rinchiudendo Galaxia nelle profondità del castello insieme al Basilisco.»
«Fino ad oggi, s’intente.»
«Moran? State parlando di nostro padre?»
«Improvvisamente, dopo la vostra nascita, vostro padre purtroppo si era ammalato, rendendomi l’unica in grado di mandare avanti la nostra famiglia.
Da quel giorno non mi potevo dimenticare che il mio unico pensiero era proteggere tutte voi.»
«E nel farlo non dovevamo uscire dal castello, giusto?»
«La magia oscura di Galaxia è troppo potente. E l’unica cosa in grado di contrastarla è proprio il Basilisco.»
«E allora cosa aspettiamo? Andiamo immediatamente a prenderlo!»
«Bunny, non vedi che siamo rinchiuse come delle criminali?»
«Il Basilisco è un animale indomabile… Riuscire a portarlo dalla nostra parte non sarà un’impresa facile.»
«Quindi non abbiamo speranza?»
«La speranza è l’ultima a morire, figlie mie… Ma dobbiamo trovare il modo per combatterlo, altrimenti saremo condannate per sempre.»
Le dure e reali parole della donna furono chiare e coincise.
< Se rimango ancora chiusa qua dentro, rischio di impazzire… >
< E nostra madre diviene sempre più debole > continuò Marta.
Nina invece continuava a fissare le sbarre della prigione con sguardo intimorito e spaventato.
< Eccolo. Si sta avvicinando… >
Alcuni secondi dopo, la creatura maligna arrivò dinanzi alla cella, manifestando nelle prigioniere un senso di paura incontrollabile.
< Non guardatelo negli occhi! >
Il Basilisco era una creatura orrenda e spaventosa.
< Meno male ci sono le sbarre a proteggerci, altrimenti saremmo state tutte spacciate > fece Morea emanando brividi di paura.
< Ancora non riesco a capire come una creatura simile sia finita in questo castello. >
< E’ tutta colpa mia, Amy. >
< Adesso però non ci pensate, madre. Vedrete che si sistemerà tutto. >
Ad un certo punto, le cinque ragazze sentirono un rumore di zoccoli proveniente in superficie.
< Secondo voi chi sta arrivando? >
< Non lo so… Ma spero per lui che possa lasciare immediatamente questo posto prima che sia troppo tardi. >
< E se fosse un alleato di Galaxia? >
< Ne dubito fortemente. >
Una volta che si ritrovò dinanzi all’ingresso del castello, Marzio ebbe una sensazione mista a timore e paura, come se ad un certo punto gli fosse successo qualcosa di irreparabile.
< C’è nessuno? > gridò l’uomo appena entrò nel castello.
Nel mentre si guardava intorno, vide che non c’era anima viva.
< Buonasera. >
Una voce acuta dietro le sue spalle lo fecero girare di scatto.
< Chi siete voi? >
< Questo non ha importanza… Piuttosto cosa ci fate nella mia proprietà? >
< La vostra proprietà? Ma questo non è il Castello di Chillon? >
< Lo era un tempo… >
< Che intendete dire? >
Vedendo la paura dipingersi negli occhi del povero Conte Marzio, Galaxia emise una risata acuta e malefica.
< Se state cercando la Signora del castello e le sue cinque figlie sappiate che non li troverete qua dentro. >
< Se ne sono forse andate? La Signora è morta? >
< Non ancora… Ma la sua fine è ormai vicina… Volete per caso raggiungerle? >
Percependo che era una trappola ordita da quella donna, Marzio indietreggiò alcuni passi per rimanere lontana da lei.
< Che cosa vi prende? Vi spavento forse? >
< Ditemi chi siete. >
< Il mio nome è Galaxia e sono la nuova proprietaria di questo posto. >
< Che cosa avete fatto… >
< Li raggiungerete presto, Conte. Non vi preoccupate. >
Sentendosi aggirato, il Conte Marzio non poté far nulla per fuggire.
< Gettatelo nelle segrete insieme alle altre. Il Basilisco non vede l’ora di mietere un’altra delle sue vittime. >
< Lasciatemi andare! >
< Troppo tardi, Conte. Dovevate pensarci prima. >
Cercando di ribellarsi in tutti i modi dalla presa di Ail e An, Marzio fu gettato nella cella non poco lontano da quella delle ragazze.
< Conte Marzio, siete voi? > sussurrò Bunny.
< Bunny, che cosa sta succedendo? Che cosa ci fate rinchiuse qua dentro? >
< Vedo che hai avuto il piacere di conoscere Galaxia… >
< Mi ha detto che era la nuova proprietaria di questo castello e che vi avrei raggiunte presto… Ma non avrei immaginato che fosse state rinchiuse in queste prigioni malsane. >
< E’ una lunga storia, Marzio... Ma adesso dobbiamo trovare un modo di uscire da qua dentro. >
< Non sarà facile con il Basilisco che abita qua sotto. >
< Ma che genere di creatura è il Basilisco? >
A quel punto, Il conte Marzio non dovette aspettare molto per capirlo.
< Ah! Che diavolo di bestia è?! >
< Non lo guardate negli occhi, Marzio. Altrimenti vi pietrificherà. >
< Che cosa? >
< Fate come vi ho detto! >
Ubbidendo alle parole di Bunny e aver chiuso gli occhi più per timore, il povero Marzio sentiva l’alito della bestia invadere le sue narici.
< Vattene via! > gridò disperato l’uomo.
Sembrava che per il Conte non ci fosse niente da fare, ma fortunatamente il Basilisco non era una creatura così crudele come si poteva pensare.
< Accidenti. Credevo che mi avrebbe sbranato > replicò il Conte dopo aver riaperto gli occhi.
< Il Basilisco è a guardia di queste celle… Se rimaniamo rinchiusi qua dentro, non ci farà mai del male. >
< Ancora non capisco come possa esistere una simile creatura. È disgustosa. >
< Adesso però dobbiamo trovare il modo di uscire da qui e di fronteggiarlo. >
< E come potremmo fare? >
< Ancora non lo sappiamo… >
Ad un certo punto, Bunny fu colta da un’idea improvvisa.
< Dobbiamo far arrabbiare il Basilisco. >
< Cosa?! Ma sei impazzita?! > gridò Amy.
< Grazie alla sua forza riuscirà a sgretolare queste sbarre e così noi potremmo uscire. >
< Mi sembra un’idea stupida oltre che non convincente. >
< Tu hai qualche idea migliore? >
< L’unico modo per combatterlo è la magia… Ma io sono molto debole per unire le mie forze e poterlo sconfiggerlo… Dovrete essere voi a farlo, ragazze. >
< Noi? Maneggiare la magia? Ma madre, non sappiamo minimamente come si fa’. >
< E sarà in questo momento che imparerete… Adesso riunitevi tutte in cerchio e riflettete su un pensiero che vi fa profondamente arrabbiare. >
< Mi sembra un’idea surreale, madre > intervenne Rea.
< Fate come vi ho detto, per favore. >
Senza farsi ulteriori domande, le cinque ragazze ubbidirono alla richiesta della madre.
< Adesso pensate a qualcosa che vi fa tremendamente imbestialire… In questo modo richiamerà l’attenzione del mostro facendo venir fuori la vostre reale forza. >
In quel momento, le cinque ragazze avevano un solo pensiero che potevano farlo arrabbiare: la tirannia di Galaxia.
Dopo aver chiuso gli occhi e concentrato tutte le energie in quel pensiero, il Basilisco si accanì nella cella delle cinque ragazze, emanando un profondo spavento nel cuore della Signora del Castello e in Nina che stavano fissando la scena impotenti.
< Bene. Ci state riuscendo! >
Il basilisco, intenzionato ad uccidere le ragazze, aveva sfondato le sbarre della cella.
< Adesso concentrate tutta la vostra forza nel distruggerlo. >
Ma improvvisamente, le cinque ragazze caddero a terra stremate e senza forze.
< Figlie! Svegliatevi! >
Ma era tutto inutile.
Ormai il Basilisco li aveva in pugno.
Se non fosse per un aiuto insperato provenire dal profondo della prigione.
Con la sua spada completamente placcata d’oro, l’individuo misterioso aggredì la creatura alle spalle tagliandole la testa.
La Signora del Castello non avrebbe mai immaginato che le sue figlie potevano aver salva la vita.
Il Basilisco cadde a terra completamente morto, mentre il suo sangue si stava riversando sul pavimento.
Impaurita per le sorti delle ragazze, la Signora del Castello poté constatare che si stavano piano piano riprendendo.
< Meno male. Credevo che non ce l’avreste fatta. >
< Ma cos’è successo? >
< Costui… Ci ha salvate… >
Una volta gettata la spada d’oro per terra, il misterioso salvatore si levò il cappuccio, manifestando la sua vera identità.
Nel vedere chi fosse, la Signora del Castello gli mancò un battito.
< Moran… Sei davvero tu? >
< Ciao, Meravia. >
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Sailor Moon / Vai alla pagina dell'autore: lmpaoli94