06/09/2019
9 recensioniAll By Myself
"Da quanto tempo siamo amici? Seimila anni?"
"Amici? Non siamo amici! Siamo un angelo e un demone! Noi due non abbiamo niente in comune! Non mi piaci nemmeno!"
....
"Non c'è una 'nostra' fazione Crowley. Non più ora mai. E' finita."
"Allora, addio..."
Crowley se ne stava andando via, verso la sua amata Bentley con passo svelto, con dentro orgoglio e tanta rabbia.
"Che vada al diavolo!" pensava il demone mentre guidava: "Io non ho bisogno di quello stupido e ingenuo cherubino principato del paradiso!" alzò il volume al massino dello stero e guidò alla massima velocità.
Alzò al massimo il volume dello stereo e spinse sull’acceleratore
"Tanto che mi serve? Huh? Io ho un piano tutto mio per questo armageddon! Ovvero, prendere tutto e andare su alphacentauri da solo! Mentre lui va a combattere per questa 'stupida' guerra o la sua stupidissima fazione! Che lo faccia pure! Tanto io non ho bisogno di lui! Me ne andrò via da questo pianete pianeta felice e spensierato come un bambino! E non sentirò mai e poi mai la mancanza di quello stupido e codardo angelo! Mai e poi mai!"
30 minuti dopo....
Il demone Crowley era radicato su il pavimento del suo angusto e spoglio appartamento, con una piccola piantina abbracciato al petto e intento ad a piangere e singhiozzare fumosamente gridando frasi disconnesse del tipo: "Perché? Perché mi ha abbandonato!" o "Stupido, stupido, stupido angelo! Mi hai abbandonato!" oppure "Io non voglio stare da solo!" e frasi simili.
E per la prima volta in quarant'anni non stava ascoltando una canzone dei Queen particolarmente triste. Ma la famosa e deprimente canzone per single "All By Myself" di Céline Dion. Distruggendosi ancora di più mentre sentiva il ritornello della canzone.
Era così distrutto, che non sentì la porta del suo appartamento spalancarsi e due intrusi fecero irruzione: i demoni Hastur e Ligur.
Entrarono, cercarono il collega con rabbia e furia, pronti ad affrontarlo e minacciarlo.
Ma, quando videro Crowley in lacrime, singhiozzante, sdraiato nel mezzo del pavimento, con in braccio una pianta, intento ad imprecare parole disconnesse.
Le due creature infernali guardarono quella scena sconvolti e imbarazzati. Di certo, non avevano mai provato affetto o stima verso di lui. Anzi, al contrario. Ma di certo, non si sarebbe mai e poi mai aspettato una scena simile così patetica, da parte sua.
Capirono che non era un "buon momento" per parlarci. Così, approfittando che Crowley non avessero notanti, uscirono lentamente dall’ appartamento, chiudendo la porta senza far umore -sentendo comunque i pianti strazianti del demone e la canzone al massimo- e rimasero munti muti per qualche minuto sconvolti dalla scena a cui avevano appena assistito.
"Cavolo..." ruppe il silenzio Hastur, ancora scosso.
"Già..." aggiunse Ligur.
"Cioè... hai mai visto una cosa del genere?" continuò il collega con il camaleonte in testa: "Un demone distrutto emotivamente? E' la cosa più orribile e inumana che io abbia mai visto della mia intera esistenza. E non siamo creature dell'Inferno!"
"Lo so..."
Sentirono ancora di più i singhiozzi distrutti di Crowley alla dietro la porta, sentendosi ancora più a disagio di prima.
"E poi... hai sentito la canzone che stava ascoltando? Non era di quel gruppo che lui adora tanto... come si chiamano?"
"Le regine... mi sembrava." rispose Hastur indifferente.
"Comunque, hai ascoltato le parole?"
"Sì.... Erano tipo: ‘è difficile essere sicuri a volte mi sento così insicura e l'amore, così distante e oscuro….' Una roba del genere."
"Deprimente."
"Molto deprimente."
Rimasero muti per qualche secondo, sentendo di nuovo le grida strazianti.
"Forse, è meglio andare." propose Ligur.
"Sì, forse è meglio" rispose Hastur.
"Forse è meglio tornare domani. Quando si sarà ripreso."
"Secondo me, manco fra seimila anni si sarà ripreso."
I due demoni si allontanarono da quella porta prendendo le scale per uscire dal da quel palazzo.
"Comunque, vorrei tanto conoscere quel quel figlio di puttana che ha fatto ridotto Crowley in quello stato." disse Hastur con tono duro e accendendosi una sigaretta.
Ligur rimase perplesso da quelle parole, domandandosi da quando a Hastur gli importasse di quel collega così tanto odiato.
"E perché mai?"
"Perché vorrei tanto conoscere quel bastardo che ha fatto soffrire quello stronzo di Crowley a dovere e stringergli la mano e congratularmi con lui! Perché merita tutto il mio rispetto e quello dell'intero Inferno!" e fece una lunga tirata di fumo.
Ligur fece un mezzo sorriso divertito da quelle parole rispondendo: "Comunque, hai ragione. Chiunque ha fatto questo a Crowley, merita tutto il nostro rispetto e quello di Belzebù in persona. Siccome sono millenni che cercano cerchiamo di farlo soffrire."
"Cinque Chiunque egli sia, a rendere un demone così, deve essere la creatura più spregevole, crudele, perfida e malvagia mai conosciuta. Deve essere alla pari dell'anticristo." buttò la cicca finita della sigaretta a terra aggiungendo "Per il grande capo, è già il mio eroe!"
"Datti un contegno Hastur." rispose Ligur un po’ divertito da quell’ atteggiamento "Se tutto va, come secondo i piani, presto ci sarà l'Armageddon e se lui è davvero così potente, allora combatterà nella nostra fazione."
I due demoni si scambiarono sguardi complici. Impaziente che il grande piano ineffabile avesse inizio.
Ma furono in interrotti dai forti e strazianti pianti del loro non amato collega.
"Ligur."
"Sì, Hastur?"
"La prossima volta, bussiamo alla porta."
"Sì... forse è meglio..."
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Note:
Ecco la mia prima e stupida storia
su Good Omens! :D
Questa storia è nata un pò per caso.
Pensando ad un Crowley distrutto per amore,
con in braccio una piantina e ad ascoltare la
famosa canzone in stile "Bridget Jones"! XD
E sì, mi sono divertita molto ad farlo soffire! XD
Imagiandomi anche i due demoni scosi e imbrazanti
per la scena! XD
Pesando che sia stato un "grande demone"! XD
Spero che questa piccola storia vi sia piacuta e
grazie per averla letta e mi scuso per gli errori gramaticali!
Ciao
Evola