Dipingi la vita dei colori che preferisci. 
Guardandoti indietro vedrai un quadro,
magari non bello né ordinato, ma tuo

Un braccio ammantato di bianco e azzurro si alza dal grembo su cui è posato con eleganza, librandosi in aria come un airone. Senza fretta, si adagia su una guancia rosea, carezzandola piano.

Lo spostamento d’aria lieve che segue il movimento, leggero come un soffio di brezza tiepida, crea un morbido incresparsi di ciocche color pece. I capelli scuri, sciolti sulle gambe, gli avvolgono la veste sulle cosce e sui polpacci, creando un contrasto di nero e bianco quasi surreale.

Quella folata sottile scompone anche l’immobilità che ha caratterizzato fino a quel momento la figura addormentata. Si contraggono le sopracciglia nere come l’ebano, le labbra carminie hanno uno spasmo e il naso si arriccia.

Un’altro attimo e tutto torna come prima. Il battito regolare e il respiro soave di Wei WuXian si stabilizzano nuovamente. Le ciglia tremolano, senza però rivelare le profonde iridi grigie.

Lan Zhan, invece, ha il cuore a mille. Con un coraggio che anni prima non gli apparteneva, appoggia i polpastrelli candidi sulla tempia dell’altro, accarezzandone la pelle soffice.

Sospira.

Se si potesse dipingere, che colore avrebbe il suo amore per Wei Ying? 

ANGOLINO D’AUTRICE

Che Caspio è sta cosa? Non ho idea di come sia uscita e né da dove sia stata ispirata, ma quest’immagine di Lan Zhan mi lascia un nodo alla gola e una tristezza diffusa. Innanzi tutto ho avuto un flash in cui c’era sta citazione (quella che ho messo all’inizio, per intenderci) e poi è nata questa “storia”.
L’ho scritta in dieci minuti liberi in cui non avevo voglia (non uccidetemi, vi prego!!) di aggiornare altre cose in sospeso. Imploro perdono se non ha senso.

Baci a tutti, Sarah_lilith