Prompt 48 “Stai cercando di avvelenarmi per caso?”
#3 Disastri in cucina
Era ormai da qualche giorno che Chichi trascorreva le proprie giornate a letto a causa di una brutta influenza. Il dottore le aveva detto di riposare il più possibile e di non sforzarsi, ma queste disposizioni non facevano che agitarla: il solo pensiero di affidare le faccende domestiche al piccolo Goten, o peggio, a suo marito non le permetteva infatti di dormire sonni tranquilli.
Il povero Goku non sapeva proprio che pesci prendere. Abituato com’era ad essere servito e riverito, non aveva idea di come mandare avanti una casa. Al contempo, però, non voleva che Chichi sbrigasse le faccende domestiche nelle condizioni in cui riversava. Con l’aiuto del suo secondogenito, si adoperò dunque affinché sua moglie si riprendesse e non alzasse letteralmente un dito in casa, cosa che non aveva mai fatto per lei. Sebbene gli dispiacesse l’idea che Chichi non stesse bene, al contempo vide infatti questa cosa come la possibilità di fare qualcosa di bello per la moglie e non voleva proprio deluderla.
Goten diede una grande mano al padre stirando i panni e pulendo i piatti, ma ciò che risultava impossibile per entrambi era cucinare. Se in quei giorni la famiglia Son era infatti riuscita a mangiare qualcosa di decente era stato semplicemente per la buona volontà di Videl che, venuta a sapere della situazione, aveva cucinato qualcosa per loro. Goku però non poteva certo continuare ad approfittare della bontà della giovane, oltretutto quel giorno Goten era andato a casa di Trunks, dunque avrebbe dovuto cavarsela da solo.
“Urca, cosa ho combinato!!” Esclamò il saiyan nel vedere un’enorme nube di fumo fuoriuscire dal forno. Qualcosa nella cottura del pollo doveva essere andata storta, motivo per cui, in preda al panico, il saiyan si affrettò maldestramente nel tirarlo fuori. Nel frattempo, l’odore di bruciato cominciò ad invadere tutta la cucina e le stanze adiacenti.
“Che succede, Goku? Cos’è questo odore di bruciato?” Domandò Chichi, dall’altra stanza.
L’interpellato si sentì come colpito da una scarica elettrica.
“N-n-niente, cara! Tra non molto il pranzo sarà in tavola!” Si affrettò a dire, cercando di tranquillizzare la consorte, ma lo spettacolo che aveva davanti non era per nulla confortante: il pollo era completamente bruciato, così come il contorno di patate e verdure. Il saiyan cadde nello sconforto più totale, quella roba era immangiabile e Chichi si sarebbe sicuramente infuriata.
“Dimmi un po’, Goku, stai cercando di avvelenarmi per caso?” Domandò severa Chichi, sopraggiunta all’improvviso.
“Chichi, tesoro, non l’ho fatto apposta! Volevo farti una sorpresa e invece…” Iniziò, tenendo le mani giunte come per implorare pietà.
La donna era sì arrabbiata nel vedere tutto quel macello in cucina, ma al contempo non poteva non apprezzare quel gesto premuroso da parte di suo marito, che si era impegnato per renderla contenta ed evitare che facesse sforzi nelle sue condizioni. Sotto lo sguardo incredulo del marito, ecco infatti che un sorriso comparve sulle sue labbra.
“Non potevo di certo pretendere che ti trasformassi in un cuoco provetto da un giorno all’altro! Hai fatto del tuo meglio, ora ci penso io a rimediare a questo disastro.” Gli disse avvicinandosi per poi dargli un piccolo bacio sulla guancia in segno di ringraziamento. La cosa allietò l’animo del povero Goku, che cominciò a chiedersi cosa aveva fatto, in fondo, per meritarsi tutto quell’amore e quella comprensione da parte della sua straordinaria, quanto imprevedibile, consorte.
#3 Disastri in cucina
Era ormai da qualche giorno che Chichi trascorreva le proprie giornate a letto a causa di una brutta influenza. Il dottore le aveva detto di riposare il più possibile e di non sforzarsi, ma queste disposizioni non facevano che agitarla: il solo pensiero di affidare le faccende domestiche al piccolo Goten, o peggio, a suo marito non le permetteva infatti di dormire sonni tranquilli.
Il povero Goku non sapeva proprio che pesci prendere. Abituato com’era ad essere servito e riverito, non aveva idea di come mandare avanti una casa. Al contempo, però, non voleva che Chichi sbrigasse le faccende domestiche nelle condizioni in cui riversava. Con l’aiuto del suo secondogenito, si adoperò dunque affinché sua moglie si riprendesse e non alzasse letteralmente un dito in casa, cosa che non aveva mai fatto per lei. Sebbene gli dispiacesse l’idea che Chichi non stesse bene, al contempo vide infatti questa cosa come la possibilità di fare qualcosa di bello per la moglie e non voleva proprio deluderla.
Goten diede una grande mano al padre stirando i panni e pulendo i piatti, ma ciò che risultava impossibile per entrambi era cucinare. Se in quei giorni la famiglia Son era infatti riuscita a mangiare qualcosa di decente era stato semplicemente per la buona volontà di Videl che, venuta a sapere della situazione, aveva cucinato qualcosa per loro. Goku però non poteva certo continuare ad approfittare della bontà della giovane, oltretutto quel giorno Goten era andato a casa di Trunks, dunque avrebbe dovuto cavarsela da solo.
“Urca, cosa ho combinato!!” Esclamò il saiyan nel vedere un’enorme nube di fumo fuoriuscire dal forno. Qualcosa nella cottura del pollo doveva essere andata storta, motivo per cui, in preda al panico, il saiyan si affrettò maldestramente nel tirarlo fuori. Nel frattempo, l’odore di bruciato cominciò ad invadere tutta la cucina e le stanze adiacenti.
“Che succede, Goku? Cos’è questo odore di bruciato?” Domandò Chichi, dall’altra stanza.
L’interpellato si sentì come colpito da una scarica elettrica.
“N-n-niente, cara! Tra non molto il pranzo sarà in tavola!” Si affrettò a dire, cercando di tranquillizzare la consorte, ma lo spettacolo che aveva davanti non era per nulla confortante: il pollo era completamente bruciato, così come il contorno di patate e verdure. Il saiyan cadde nello sconforto più totale, quella roba era immangiabile e Chichi si sarebbe sicuramente infuriata.
“Dimmi un po’, Goku, stai cercando di avvelenarmi per caso?” Domandò severa Chichi, sopraggiunta all’improvviso.
“Chichi, tesoro, non l’ho fatto apposta! Volevo farti una sorpresa e invece…” Iniziò, tenendo le mani giunte come per implorare pietà.
La donna era sì arrabbiata nel vedere tutto quel macello in cucina, ma al contempo non poteva non apprezzare quel gesto premuroso da parte di suo marito, che si era impegnato per renderla contenta ed evitare che facesse sforzi nelle sue condizioni. Sotto lo sguardo incredulo del marito, ecco infatti che un sorriso comparve sulle sue labbra.
“Non potevo di certo pretendere che ti trasformassi in un cuoco provetto da un giorno all’altro! Hai fatto del tuo meglio, ora ci penso io a rimediare a questo disastro.” Gli disse avvicinandosi per poi dargli un piccolo bacio sulla guancia in segno di ringraziamento. La cosa allietò l’animo del povero Goku, che cominciò a chiedersi cosa aveva fatto, in fondo, per meritarsi tutto quell’amore e quella comprensione da parte della sua straordinaria, quanto imprevedibile, consorte.