Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: hemmoscialla    09/09/2019    0 recensioni
Figlio di un'umana e di Ares, dio della guerra, durante la sua giovinezza è stato messo alla prova a lungo, finché non ha scoperto la sua vera identità da mezzosangue.
Louis è da poco entrato a far parte di una nuova scuola, una scuola che gli rivoluzionerà la vita.
Ha dovuto cambiare scuola numerose volte, ancor prima di sapere cosa fosse realmente, il suo carattere ha portato alla sua espulsione da tutte le scuole umane a cui si era iscritto.
In questa nuova scuola scoprirà di non essere solo, vivrà realtà che prima sembravano frutto dell'immaginazione di alcuni scrittori, ma che ben presto porteranno Louis a vivere emozioni mai provate, oltre la rabbia.
Genere: Fantasy, Fluff, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

10:34

È domenica e posso finalmente prendere una pausa da queste lezioni noiose e stancanti. 
Ho passato una settimana all'interno di questa scuola senza essere richiamato, cacciato o picchiato ed è un nuovo record per me, mia madre dovrebbe esserne fiera.
Ma non posso dire altrettanto di mio padre dato che non ho ancora generato una rissa...ma sembra che nessuno mi dia fastidio quanto dovrebbe in questa scuola (purtroppo).

Controllo il mio telefono e a mia NON sorpresa noto dei messaggi da parte di Niall.
Biondo 8:23: Sei sveglio? Ti sto aspettando in cortile
Biondo 9:02: Non ci credo, stai ancora dormendo! Appena hai fatto raggiungimi, cerca di farlo prima dell'ora di pranzo.
Sbuffo, sono solo le 10 e vengo disturbato anche di domenica. Andiamo, chi è che disturba le persone di domenica? Ah già giusto, solo lui.
Mi alzo e aspetto che il bagno si liberi prima di entrare.

Esco dal dormitorio e mi dirigo in cortile, mi guardo intorno senza notare il volto di Niall fra le persone. Tutto quel casino per niente. 
Prendo il telefono e clicco sul suo contatto per poi far partire la chiamata.
«Dove sei? Stavo cercando di vederti in mezzo a tutta questa folla.*»
«Oh guarda un po', arrivi sempre nei momenti meno opportuni. Aspettami lì, ero appena andato via.» alzo gli occhi al cielo e riattacco, ora sono io quello che deve aspettare?

Mi siedo su una panchina, vedo un serpente avvicinarsi e arrotolarsi attorno alla mia gamba per poi arrivare sulle mie spalle, lo accarezzo dolcemente e sorrido guardandolo.
Sento una voce alle mie spalle, molto forte e roca. «Figlio di Ares, suppongo.» 
Mi giro e noto che la persona che mi aveva appena parlato era proprio il riccio, spalanco gli occhi.
«Mi spii o me l'hai letto in testa?» dico ironicamente.
«Nessuno dei due, riguardava lui.» indica il serpente. «non mi dire, non sai che è il rettile favorito di tuo padre?»
«Oh, ma qui abbiamo un so-tutto-io.» scuoto la testa ridendo. C'è da dire che da quel faccino mi aspettavo di tutto tranne questo carattere odioso.
«Non sono un 'so-tutto-io'.» muove le dita per mimare le virgolette. «pensavo fosse scontato.» dice guardandomi male. «ma tu non lo sai perché sei nuovo, giusto? Non ti ho mai visto al campo.» 
Annuisco stringendo i denti. «Esatto.»
«Infatti mi sembrava davvero strano, una persona così antipatica come te si sarebbe notata subito.» gira lo sguardo e scruta il cielo.
Alzo un sopracciglio. «Ma guarda, sono io l'antipatico?» rido. «Io? Davvero? Forse dovresti rivedere il significato della parola antipatico, vedresti che vicino c'è proprio scritto il tuo nome, qualunque esso sia.» Faccio strisciare il serpente via per poi alzarmi dalla panchina, mi allontano senza neanche guardarlo.
«Il mio nome è Harry!» rido sentendolo gridare. 
«Lo sapevo benissimo.» dico in sussurro appena ero abbastanza lontano e sicuro che lui non mi potesse sentire.

«Quindi hai parlato con lui?» mi chiede Niall abbastanza sconvolto.
Siamo seduti in caffetteria, dove lui mi aveva trascinato per fargli compagnia durante la colazione, a quanto pare non gli piace fare colazione da solo e odia farla tardi, infatti non fa altro che ripeterlo da quando siamo qui.
Annuisco. «Potevate anche non perdere tempo a fermarmi tu e Zayn, bastava solo sentirlo parlare per far allontanare dalla mia testa qualsiasi pensiero che lo riguardasse.»
«Cosa ti aspetti? Sai già a chi è figlio.» dice intento a girare il suo caffè.
«Io...degli dei non so nulla. E lui non ha fatto altro che farmelo notare sottolineando il fatto che non conoscessi neanche ciò che riguarda mio padre! Ma si può essere così...così-»
«Così bello?» scoppia a ridere dicendolo, lo guardo male e lo colpisco su un braccio. 
«Si, era proprio ciò che intendevo.» affermo ironico. «sono contento che tu sia l'unico a leggermi nel pensiero eh.»
«Non è molto difficile da capire! E poi il suo carattere ti da fastidio solo perché si scontra con il tuo.» lo guardo parlare mentre gioco con una bustina di zucchero. «ma è un bravo ragazzo ed è tanto gentile, anzi è strano che abbia questo comportamento con te. Fai uscire il lato cattivo dalle persone?» mi chiede ridendo.
«Quindi tu lo conoscevi già?» aggrotto la fronte, ignorando la sua domanda.
Annuisce. «L'ho conosciuto al campo mezzosangue. Lì anche senza volerlo socializzi con chiunque, anche con chi non vorresti.» fa spallucce 
«Ma cos'è questo campo? Perché io non ne sapevo niente?»
«Semplicemente perché tua madre ti ha confessato chi fossi troppo tardi, anche se è necessario entrare nel campo già da piccoli.  Noi semidei non sempre siamo al sicuro stando in mezzo agli umani e viceversa.» si alza dal tavolo e mi fa cenno con la testa per seguirlo. «Il campo mezzosangue è un rifugio per semidei, lì insegnano molte cose come tirare con l'arco e specialmente come combattere. Ci sono diverse capanne numerate come i nostri dormitori, in base alle divinità.» continua a parlare mentre passeggiamo. «ma sono sicuro che quest'anno verrai anche tu, assicurati di non cacciarti nei guai prima.»

Rientrati all'interno dell'edificio, vado nel dormitorio tenendo tra le mani un libro che mi aveva appena prestato Niall sulle divinità e i miti greci.
Mi posiziono sul letto e inizio a sfogliarlo cercando un capitolo che parlasse di Ares, o di Atena.
«Studi anche la domenica?» chiudo il libro non avendo notato la figura del ragazzo di fronte a me.
«Non che io mi dia un gran da fare gli altri giorni.» faccio spallucce guardandolo, non l'avevo mai visto prima. Ha gli occhi e i capelli scuri che fanno contrasto con la sua carnagione chiarissima. 
«Piacere Will.» dice porgendomi la mano. «da quando sei qui non ho avuto tempo di presentarmi.» accenna un sorriso mentre io gli stringo la mano.
«Piacere mio, Louis.» ritiro la mano per poggiarla di nuovo sul libro. 
«Beh, ti lascio 'studiare' allora, non vorrei interrompere l'unico giorno in cui fai qualcosa.» afferma ridendo per poi girarsi e camminare verso altri ragazzi. Distolgo lo sguardo da lui aprendo il libro, continuo a leggerlo con tutta l'attenzione possibile, anche se quella che ho è relativamente poca.
Mi appoggio con le spalle al cuscino e senza neanche accorgermene mi addormento con il libro in faccia.

 

*citazione di Frah Quintale

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: hemmoscialla