Fearless’ POV
 
Se provassi a prendere un biglietto per Parigi?
Non sarebbe una brutta idea!
 
Mi dirigo verso la stazione
“Un biglietto per Parigi”
“Ce l’ha il visto d’uscita?”
“Il che?”
“Niente visto niente biglietto!”
Guardo Spike
“Evidentemente non era destino…”
Un’anziana dietro di me mi ferma
“Ragazzo! Se vuoi un biglietto per Parigi, devi cercare una persona che vive nel vecchio palazzo di San Pietroburgo”
“Davvero? E come si chiama?”
“Si chiama Raffaello, può aiutarti, ma ricorda…io non ti ho detto NIENTE!”
“V-va bene la ringrazio!”
Finita la conversazione, mi metto subito in marcia verso il vecchio palazzo di San Pietroburgo
 
Raffaello’s POV
“Cosa ne pensi di questo, Raph?”
“Non male…ma non basta…IL PROSSIMO!”
Uno dopo l’altro entrano dei ragazzi, ma nessuno è come Leonardo
“Raph…non lo troveremo mai…”
“Mai arrendersi! Riprendiamo domani…”
 
Finite le audizioni, io e mio fratello ci mettiamo delle maschere, per la precisione io rossa e lui viola, per nascondere leggermente il volto…non vogliamo farci scoprire dagli altri
 
Fearless’ POV
 
Dopo aver chiesto indicazioni, sono finalmente riuscito ad arrivare al vecchio palazzo
L’entrata è sbarrata da assi di legno
“Secondo te si può entrare, Spike?”
Spike mi sembra più che convinto
“Allora togliamo queste assi di mezzo!”
Con molta forza, levo le assi ed entro con Spike tra le mie braccia
 
“C’è nessuno?”
Chiedo urlando, ma nessuno mi risponde
“Sto cercando un certo Raffaello!”
Nessuna risposta
Forse si trova al piano di sopra…
 
Salgo le scale, ma niente
Non c’è nessuno
 
“Che bel palazzo…cosa ne pensi Spike?”
Spike stava guardando i vari oggetti per terra
Vede qualcosa che attira la sua attenzione e me lo porge con la bocca
“Che bello…non sarebbe male far parte di una famiglia reale…”
 
Osservo uno specchio
Nel riflesso però non ci sono solo io…
Ci siamo io e un mutante, un topo, che non ho mai visto…
 
“Ah!”
Urlo e mi scappa lo specchio per terra
Continuo a osservarlo
“Che strano…”
 
Mi guardo attorno
 
Feste e balli, fantasie
È il ricordo di sempre
Ed un canto vola via
Quando viene dicembre
 
In qualche modo, è come se avessi già visto questo palazzo…
Una canzone…
 
Sembra come un attimo
Dei cavalli s’impennano
Torna quella melodia
Che il tempo portò via
 
Non so se dire di essere appena diventato pazzo…
Nella sala principale vedo persone e mutanti che ballano
Che...mi attirano…
 
Sembra come un attimo
Dei cavalli s’impennano
Sento quella melodia
Nella memoria mia
 
All’improvviso…
Mi vedo come uno di loro, o forse qualcuno più importante

Vedo ancora quel topo
Comincia a ballare con me…non sono spaventato
Anzi
Mi sento a mio agio
Ma allo stesso tempo
Sento un po’ di nostalgia…
 
Forse un giorno tornerò
Il mio cuore lo sente
Ed allora capirò
Il ricordo di sempre
 
Le danze finiscono
Quel topo familiare, dopo avermi baciato la fronte, sparisce davanti ai miei occhi
 
Ed un canto vola via
Quando viene dicembre
 
“C’è qualcuno?”
Qualcuno si è accorto della mia presenza...

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Ok è da quando ho ideato questa storia che aspetto di scrivere questo capitolo, lo adoro!
Vi consiglio di ascoltare la canzone "Quando viene dicembre" del cartone di Anastasia

Qualcuno ha appena notato il nostro carissimo Fearless, chissà chi sarà mai!

Al prossimo capitolo!