Anime & Manga > Captain Tsubasa
Segui la storia  |       
Autore: Sanae77    11/09/2019    4 recensioni
Due premi diversi per una vacanza unica.
Chi ha vinto questo premio per meriti calcistici e chi per essersi diplomato.
Curiosi di leggere questa avventura?
Genere: Avventura, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 03
 
 
 
Il baciamano.
Cioè, il ba-cia-ma-no!
 
Sto ballando con un ragazzo d’altri tempi, non mi sembra possibile, mentre lo sento raccontare dei suoi viaggi in ogni parte del mondo, insieme a suo padre che fa il pittore; volteggiamo in pista e neppure avverto la musica, ascolto solo lui mentre sono stregata dalle sue labbra che si muovono incessantemente.
Abbiamo quasi il fiatone quando smettiamo, mi prende la mano, mentre lo vedo sganciarsi i primi due bottoni della camicia, e dice: “Ti va di uscire a prendere un po’ di aria? È così caldo qua dentro.”
Lo seguo, la sua mano intrecciata alla mia, praticamente mi sento trascinare fuori, si volta un attimo sorridendomi, e io penso che sia il sorriso più dolce che abbia mai visto. Usciamo dalla porta quasi correndo, quando siamo sul ponte finalmente rallenta.
Lui cammina alla mia destra, ogni tanto lo osservo, mentre continua a raccontare degli allenamenti, di come ha conosciuto Tsubasa Ozora, il miglior capitano che abbia mai incontrato, decanta. Si vede che ha un’intesa perfetta con questo ragazzo, perché quando racconta delle prodezze che compiono insieme: gli brillano gli occhi!
Torno a sbirciarlo con la coda dell’occhio e lo vedo incorniciato nella luce della luna che si riflette sul mare, c’è profumo di salsedine, di sale, lo avverto anche sulla pelle.
Improvvisamente un cigolio, faccio solo in tempo ad alzare la mano sinistra che una porta viene spalancata; così ci finisco contro sbattendo prima la mano e dopo la testa.
Taro mi afferra subito la vita, per non farmi cadere indietro, mentre dalla porta compare una coppia di anziani signori che si affrettano a porgere le loro scuse.
“Nicole, ti sei fatta male?” chiede lui sorreggendomi.
Mi porto la mano alla fronte e sento colare del liquido, tocco dove sento dolore e quando osservo le mie dita vedo rosso: è sangue.
“Hai un fazzoletto?” chiedo rivolgendomi a Taro, ma la signora di fronte a me, mortificata, dalla borsetta ne estrae subito uno porgendomelo.
“Mi scusi signorina, proprio non l’avevo vista” dice la donna con tono avvilito.
“Signora, non si preoccupi, ero distratta e non ho visto la porta che si apriva, è stato un incidente” chiarisco gentilmente rivolta alla signora, che è già molto in apprensione.
Ha già mandato il marito a prendere del ghiaccio mentre Taro mi ha fatto sedere sulla panchina a lato della nave.
Poi si è inginocchiato davanti a me e con il fazzoletto sta tamponando la ferita.
“Non è niente Nicole, solo un leggero taglietto” mi rassicura guardandomi negli occhi, poi sorride e torno a pensare quanto sia tenero, mentre sento le mie gote tingersi di rosso.
“Ecco il ghiaccio!” Vengo distratta da lui e dai suoi occhi, dalla voce del marito della signora, che è arrivato con le cure.
Taro si solleva un secondo, afferra il ghiaccio, ringrazia e torna a inginocchiarsi ai miei piedi.
I signori però sono ancora lì che ci guardano, quindi decido di parlare: “Vi ringrazio, ma ho già il mio amico che mi sta aiutando, se volete potete tornare dentro; inizia a far freddo qua fuori.”
“Signorina è sicura di stare bene?”
“Davvero sto bene, grazie ancora.”
“Scusi ancora, arrivederci.”
“Arrivederci” esclamiamo insieme.
Finalmente soli.
 
 
“Come va?” mi chiede ancora lui.
“Bene, non fa tanto male.”
“Fortuna che non hai dato in escandescenza come Lisa” afferma sorridendo divertito.
“Lisa è impulsiva, se poi sente dolore non si tiene più” espongo ripensando alla scenata di oggi pomeriggio.
“Ho notato oggi…” sghignazza ripensando alla svitata e le sue labbra mi regalano ancora una dolce visuale del suo splendido viso. Resto come imbambolata a guardarlo, mentre la sua mano sinistra sorregge il ghiaccio sulla mia fronte, l’altra mano invece è appoggiata sul mio ginocchio per stare in equilibrio.
La mia è adagiata sulla gamba molto vicina alla sua, mentre decido di sollevare la destra per sistemare meglio il ghiaccio, guidando la mano di Taro che lo sta sostenendo. Continuo a guardarlo mentre non riesco a fermare le dita che lentamente scivolano sul tessuto del vestito per raggiungere le sue e intrecciarle nuovamente come prima, quando mi ha trascinata via dalla pista.
Sento scorrere la stoffa del vestito sotto la pelle mentre tento lentamente di raggiungere la sua mano quando ma improvvisamente dal ginocchio si stacca e si adagia sulla mia guancia in un gesto dolcissimo. Resto immobile mentre socchiudo gli occhi al contatto con la sua pelle che sprigiona un tenue.
Lo sento sussurrare: “Hai degli occhi bellissimi Nicole”.
Premo ancora il volto nella sua mano, sento che la sta spostando verso l’orecchio per poi arrivare con le dita dietro al collo, mi tira leggermente verso di sé, ho un fremito mentre vedo la sua bocca avvicinarsi alla mia, per adagiare un delicato bacio a fior di labbra, subito dopo indietreggia.
“Grazie” mormoro, mentre la mia pelle si sta rialzando di un centimetro.
“Rientriamo? Hai freddo?”
Annuisco. Toglie il ghiaccio, guarda la ferita.
“Il sangue non esce più, vieni” dice offrendomi nuovamente la mano, che io afferro prontamente.
Rientriamo e vista l’ora decido di tornare in cabina, domani abbiamo la prima escursione ed è già molto tardi, Taro mi accompagna fino alla meta e si congeda, non prima di avermi regalato un tenero bacio a fior di labbra, domani ci saranno anche loro nella nostra stessa gita, e io non vedo l’ora.
 
 
*****************
 
 
Abbiamo appena lasciato il Capitano e la sua simpatica mogliettina: un tesoro di ragazza!
“Allora ricapitoliamo Hikaru, ti sei lasciato con la tua ragazza giusto?”
Lo vedo annuire.
“Ovviamente la moglie del Capitano è sua amica.”
Annuisce di nuovo.
“Bene, quindi vuol dire che mi sto mettendo in un casino.”
“Già, scusami non volevo crearti problemi.”
“Problemi? Non credo, ci sarà da divertirsi un sacco, so essere stronza se mi ci metto” sorrido tra me.
“L’ho intuito prima, quando hai detto della stola in cabina, Sanae era livida.”
“L’ho fatto di proposito, così capisce subito con chi deve confrontarsi” ammetto soddisfatta del mio atteggiamento. Forse un po’ infantile ma divertente… almeno per me.
Si blocca e fa bloccare anche me, mentre mi attira nuovamente verso il suo corpo cingendomi la vita, le nostre fronti aderiscono, ma non ci baciamo.
“Non sono abituato a una ragazza così” dichiara.
“Così come?”
“Diretta e molto spigliata, non ti sei fatta problemi prima quando alludevi alla cabina.”
“Volevo solo mettere in imbarazzo la moglie del capitano.”
“Direi che ci sei riuscita - ridacchia al ricordo poi aggiunge – Sai, è anche un po’ colpa mia se Taro ha rovesciato, gli ho passato una bella palla, talmente bella che mi ha fatto conoscere te.”
Le nostre labbra si sfiorano prima che il bacio venga approfondito; ho come la sensazione come se per tutto questo tempo non avessimo fatto altro che baciarci a vicenda.
E ancora le sensazioni m’investono, mentre avverto le sue mani che toccano la mia schiena accarezzandola, mi sento sospingere verso la parete, questa aderisce mentre sento il suo corpo premere sul mio.
Ci stacchiamo ansimando. “Meglio che rientriamo, è tardi. Domani c’è un’escursione, e dobbiamo alzarci presto” dichiaro risoluta per ignorare l’eccitazione che sento crescere.
“Quale gita fate?” mi domanda.
“Abbiamo scelto l’escursione in quad sul vulcano di Lanzarote.”
“È la stessa che abbiamo scelto anche noi, allora andiamo insieme?” mi propone.
“Hikaru non so che risponderti devo parlare con Nicole, sai in questa gita siamo venute insieme e …”
“Da come si guardavano con Taro non credo che domani ci saranno problemi” chiarisce risoluto. Mi piace questo ragazzo, ha carattere, quella ‘bischera’ che lo ha lasciato non sa che cosa si perde.
“Effettivamente” annuisco convinta.
“Allora a domani.” Dice avvicinandosi al mio orecchio e posando un bacio sul mio collo, che all’improvviso rabbrividisce.
Lo guardo allontanarsi nel lungo corridoio, quindi busso, non vorrei che Nicole… certo non credo che la prima sera possa far niente, ma meglio non rischiare.
“Chi è?” mi arriva dall’altro lato della porta.
“Niky sono io.”
“Arrivo” risponde, quindi sento dei passi che si avvicinano alla porta e dopo questa si apre, lei è raggiante.
Entro, mentre la vedo muoversi in cabina alla velocità della luce, mi tolgo le scarpe e faccio scivolare il vestito. “Bene! Non stai ferma un attimo mi sembra che la serata sia andata bene.”
Saltella per la stanza.
“Benissimo” risponde entusiasta girandosi verso di me, ma quando la guardo noto una ferita sulla fronte, quindi mi avvicino e le domando: “Che diavolo hai combinato?”
“Ah, niente, ho preso una porta in faccia – mi prende le mani nelle sue – ma Taro mi ha curato benissimo” le brillano gli occhi mentre lo dice.
“Ah, me ne sono accorta, e ha curato anche altro?” esclamo maliziosa.
“Cretina” dice lanciandomi un cuscino, che prontamente schivo e si schianta contro la porta.
“Sai, ho anche pensato di bussare ho avuto timore di interrompere qualcosa…” continuo a canzonarla.
Stavolta riesco a schivare la ciabatta, mentre mi chiudo in bagno prima che mi rovesci addosso l’intera cabina.
“E tu con Hikaru che avete combinato?” mi grida dall’altro lato.
“Tregua?!” le rispondo dal bagno.
“Ok, tregua.”
Quindi apre la porta e sguscia dentro.
“Ah, te lo dico Lisa, non me la racconti giusta che non è accaduto nulla.”
“Oh, è accaduto eccome, ci siamo baciati, peccato che ho avuto l’onore di conoscere la simpaticissima mogliettina del capitano della nazionale e te la raccomando.”
“È così antipatica?”
“Non lo so, ma è già sul piede di guerra perché Hikaru era fidanzato con una ragazza del gruppo, ma non stanno più insieme, quindi lei difende la sua amica e controlla lui, era palese che lo stesse cercando perché lo aveva visto con me.”
“Guai in vista?”
“Sai come sono fatta no!?”
“Purtroppo sì!” gli occhi rivolti verso il cielo la dicono lunga su quanto mi conosca la mia amica.
“Infatti ho già messo le carte in tavola.”
“Non avevo dubbi, senti…”
“Dimmi.”
“Domani, sai la gita, Taro mi avrebbe chiesto…”
“Se andiamo con loro.”
Annuisce poi continuo.
“Me lo ha chiesto anche Hikaru, se per te va bene Niky io non ho problemi.”
Mi salta letteralmente addosso, tanto che quasi mi fa cadere.
“Dai staccati sai che non sono per le smancerie.”
“Scusa, scusa, è che sono così contenta.”
“Lo avevo notato. Per poco non mi soffochi. Forza! A letto, che domani dobbiamo fare una levataccia.”
“Già.”
Quindi dopo aver finito una doccia rinfrescante ci mettiamo tra le lenzuola che sanno di fresco e di pulito. E pensando alla gita di domani ci addormentiamo con un sorriso.
 
 
 
 
 
I titoli proposti dopo il 2 capitolo:
 
Utente Titolo Proposto
sternbozzola Love Boat
mora79 Boomerang di fuoco
anna900 Consejo de Amor
CKS Avventura batticuore sulla crociera dei sogni
khrenek Il gentleman e la guerrigliera
Mare nostrum Capovolgimento di fronte
 

Vuoi proporre un titolo?
Ecco come fare:
- puoi suggerirlo mentre fai una reccina
- puoi semplicemente mandarmi un messaggio privato se non hai voglia di recensire.
- puoi anche su FB sul mio profilo https://www.facebook.com/profile.php?id=100009882371688)


Insomma come vi torna meglio.
Prima della fine della storia metterò i 3 titoli che mi avranno più colpita a votazione, e quello che riceverà il maggior numero di voti diventerà il titolo e vincerà la shottina.
Saluti a tutti
Sanae77
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: Sanae77