Altra cosuccia breve, ma non una drabble. Più che altro una doppia drabble - più o meno. Non ho molto da dire, l'ho scritta di nuovo su un flusso di introspezione... mi sto trovando molto bene con questo genere di testo o, forse, semplicemente l'ispirazione mi ha colpito su questi prompt con un determinato tipo di testo.
Spero vi piaccia e vi auguro una buona lettura!
hapworth

Questa storia è stata scritta per l'EruriWeek 2019.
Prompt 30/09/2019: Time Loop

Immobile
 

Come sempre.
Senza di te non c'è un prima o un dopo. Io non esisto.
Invece sì, esistevi prima ed esisterai dopo.
Ma io non voglio.
Voglio io.
E chi sei tu per decidere per me?
Io sono...

Era a quel punto, in quel preciso punto poco prima di scoprire il suo nome, che Levi si svegliava dal sogno. Il sogno di tutta la sua vita, il sogno di ciò che cercava e desiderava.
Un nome che sostava, che aleggiava per interi attimi nella sua testa e poi, semplicemente, spariva.
La sua anima gridava lacerata, ferma in quell'eterna ripetizione di una vita passata che non avrebbe mai riavuto e da cui avrebbe rivoluto indietro solo un nome. Un nome che significava eternità, in quella continua morte lenta e ripetitiva che tornava a trovarlo ogni notte da quando era troppo piccolo anche solo per ricordarlo. Ma ricordava il sogno.
Lo ricordava così bene, che avrebbe potuto descriverlo attimo per attimo. Eppure non ricordava lui.
Non ricordava il suo nome, quello che sapeva avrebbe restituito alla sua anima il tempo immobile in cui era rimasto incastrato per trent'anni.
E poi, come se fosse venuto dal nulla, eccolo.
«Erwin!» gridò qualcuno e finalmente tutto riprese a girare.

Fine