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Autore: DolcemaraC_    13/09/2019    3 recensioni
Roger ha il viso corrucciato in una smorfia adorabile, le braccia conserte mentre lo guarda un pò imbarazzato e un pò furente.
Non ha il pigiama.
No, indossa una delle tutine che Freddie ha indossato al concerto del Rainbow Theatre l'anno precedente, una tutina di ciniglia gialla a maniche lunghe che lui si ricorda bene. E' vergognosamente aderente ma non avendo scollature profonde la si potrebbe definire quasi sobria per gli standard di Freddie. Quasi.
Brian si piega in due dalle risate nel giro di pochi secondi, l'immagine di Roger in giro per i corridoi con quella tutina è sublime e a giudicare dall'odore, quella tuta non è più stata toccata dal post concerto.
(Maylor)
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Brian May, Freddie Mercury, John Deacon, Roger Taylor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Roger apre il rubinetto dell'acqua calda, lasciandosi circondare dal vapore. Non è esattamente di una doccia calda che avrebbe bisogno. Scuote la testa lentamente, cercando di riprendere il controllo di sè. Non riesce a fermare i brividi che sente lungo tutto il corpo. 

E' colpa di Brian, dei suoi maledetti vestiti che portano con sè il suo profumo di dopobarba e delle gocce di colonia a cui non rinuncia nemmeno in casa. Appena è arrivato in bagno Roger ha chiuso la porta dietro di sè, affondando finalmente il naso in quei vestiti pieni del suo profumo. E' colpa del suo sorriso sempre troppo buono, del fatto che lo accoglie sempre nella sua stanza come se fosse un maledetto gatto randagio in cerca di affetto. E forse Roger lo è per davvero, un cucciolo randagio sperduto per il mondo. Non meno di Freddie. 

E' colpa delle sue mani bellissime, un pò rovinate dai calli che le corde della sua chitarra gli regalano quando le accarezza e le pizzica. Vorrebbe sentire quel tocco ruvido su di sè più di ogni altra cosa al mondo. E' ciò che ha pensato quando lo ha visto suonare per la prima volta; Tim applaudeva entusiasta, non riuscendo ancora ad abituarsi a quel talento e Roger aveva sentito di aver trovato la persona a cui voleva appartenere.

 

L'acqua scorre sul suo corpo ed è così distratto nel pensare a Brian che non si accorge della porta che si apre. Freddie fa il suo ingresso, scivolando sinuoso come un gatto di fronte allo specchio. Sbadiglia, annoiato, iniziando a pettinarsi i capelli. Osserva compiaicuto Roger alle sue spalle attraverso lo specchio, un ghigno si fa strada sul suo volto quando intravede il sedere nudo dell'amico tra le tendine della doccia.

F: Oh caro..quei due chili che hai preso ultimamente sono finiti proprio nel punto giusto!

Roger apre gli occhi, sconvolto. Tutta la schiuma dello shampoo si riversa sui suoi occhi, regalando a Freddie un'imprecazione degna di un poeta.

R: FREDDIE! ESCI DAL BAGNO IMMEDIATAMENTE!

F: Non agitarti caro. Risparmia gli acuti per domani mattina.

Freddie ricomincia a pettinarsi come nulla fosse, ridacchiando. Roger scosta la tenda, cercando allo stesso tempo di coprirsi dallo sguardo dell'amico.

R: Cristo santo, mai un attimo di pace in questo posto!

F: Caro, tu fai pure tutto quello che devi fare. Io me ne resto qui buono buono.

R: NO, tu esci ADESSO.

F: Qual è il problema? Non è la prima volta che vedo il tuo culetto pallido. E sul serio, se urli così sveglierai anche Deaky giù di sotto.

R: Non me ne importa un accidente, Freddie. Non - è -serata.

F: Quando mai lo è per te?

La testa bionda di Roger spunta minacciosa dalla tenda, fulminando Freddie con lo sguardo. L'immagine di Roger con gli occhi rossi e i capelli bagnati fa esplodere Freddie in una risata.

F: Come sei carino tutto bagnato! Ti mangerei.

R: Avete finito di prendermi tutti per il culo stasera?

Freddie si gira nuovamente, curioso, indirizzando uno sguardo malizioso al suo amico.

F: In compagnia di chi eri stasera, caro?

Roger mugugna qualcosa di incomprensibile.

F: Ma certo, mmm. Non è che Brian è nascosto dietro la tenda con te, vero?

Roger chiude lentamente il rubinetto dell'acqua, senza dire una parola. Un brivido gli percorre la schiena, mentre cerca di coprirsi alla bene e meglio con l'asciugamano. Glielo ha chiesto sul serio? Insomma, Freddie è Freddie, ma..

R: Ah. Ah. Ah. Come sei divertente Freddie, davvero.

Prima che Roger possa aggiungere qualcosa, Freddie spalanca le tende della doccia con una forza inaudita strappandole dal bastone di sostegno. Roger, appena coperto dall'asciugamano, lo osserva con la bocca spalancata.

R: Cosa cazz...

F: Oh, lui non c'è per davvero. Che peccato!

R: SEI FUORI DI TESTA?

 

Mentre i due amici iniziano a discutere animatamente un confuso Brian si avvicina al bagno, spinto dal vociare che proviene dal corridoio. Si avvicina pian piano alla porta del bagno per scoprire, con suo profondo rammarico, che Freddie si è intrufolato dentro la stanza con Roger. Con Roger che si sta facendo la doccia. Un Roger nudo, con quel meraviglioso corpo che ora immagina sotto gli occhi di Freddie. Reprime l'immensa sensazione di fastidio e gelosia che si allarga nel suo stomaco e avvicina l'orecchio alla porta per sentire meglio.

R: lo capisci che non sono io quello fuso tra i due, vero? Guarda che casino hai fatto!

F. Beh, beh. Non sono ancora sicuro che il tuo amichetto non sia lì con te! POTRESTI AVERLO NASCOSTO!

Amichetto? Quale amichetto? Brian si decide ed entra nella stanza. La scena che gli si para davanti è al limite del ridicolo. Roger è vicino alla finestra, ha le mani sui fianchi mentre osserva Freddie scuotendo la testa, il corpo fasciato da un asciugamano pericolante. Ai suoi piedi, quella che era la tenda della loro doccia. Freddie invece sta osservando Brian, appoggiato al lavandino con le braccia conserte e un broncio da diva offesa disegnato sulla faccia.

F: Uffa. Allora davvero non c'eri. Che noia.

Prima che possa rispondere, Brian osserva gli occhi di Freddie diventare improvvisamente enormi, la bocca aprirsi per far fuoriuscire un singhiozzo e le sue mani raggiungere i capelli. Freddie sta osservando sconvolto un mucchietto di ciniglia gialla vicino ai piedi di Brian, lasciato impietosamente sul pavimento e ora ricoperto di polvere e capelli.

Roger, nel frattempo, ringrazia ogni divinità per averlo tolto dall'imbarazzo di spiegare a Brian il significato delle parole di Freddie ma poi si rende conto di cosa il cantante stia osservando.

R: Oh cazzo...

Freddie esplode in un urlo a dieci decibel.

F: LA MIA TUTINA! LA MIA BELLISSIMA TUTINA!CHI SI E' PERMESSO DI TOCCARLA! DI PRENDERLA!

R: Freddie..non ti incazzare..ne avevo bisogno e l'avrei rimessa a posto!

F: VILLANO!SAPROFITA! DISGRAZIATO! LADRO!

Brian si sta godendo la scena con le lacrime agli occhi. E' da troppo che non ride come in questa serata, è una sensazione bellissima e naturale. Ancora una volta, il suo sorriso è tutto merito di Roger e di tutti i guai che riesce a combinare. Roger che sta cercando inutilmente di spiegare a Freddie l'accaduto, mentre quest'ultimo si accascia drammaticamente sul pavimento con una mano sul cuore.

F: IO NON LO VOGLIO IL TUO ODORE DA MASCHIONE SUI MIEI VESTITI!

R: Ehi! Guarda che quando ho preso quello straccio puzzava di uova marce! E tutto per merito TUO!

F: Non è possibile, caro. Io profumo sempre! Adesso non potrò più indossarla.

B: Freddie -ride- basta lavarla! Quante storie!

Freddie tira su con il naso.

R: Sarebbe proprio meglio buttarla via. Ti fa sembrare un grosso canarino giallo e peloso.

F: Non è giallo canarino! Sono sconvolto dalla vostra ignoranza.

B: E poi Freddie, quando mai hai indossato lo stesso vestito due volte in concerto? Potresti davvero farne a meno.

J: Ragazzi? Ma che cavolo sta succedendo?

Un assonnato e confuso Deaky compare alle spalle di Brian, stropicciandosi gli occhi con la mano.

B: Cavolo Deaky, mi dispiace..speravo che queste due sirene non ti svegliassero.

R: E' tutta colpa di Freddie, ovviamente. Scusa Deaky.

F: Tsè!

John osserva con curiosità lo strano indumento giallo tra le mani di Freddie.

J: E quello cos'è? Un costume da canarino?

F: NON E' GIALLO CANARINO! E' GIALLO CHARTREUSE!

Un sorriso incredulo si fa strada sul volto di John, mentre Roger si appoggia ad un ansimante Brian per tentare di sorreggersi durante le risate.

Ripensandoci più tardi, Roger si renderà conto che Brian gli stringeva la mano nella sua mentre lo teneva stretto al proprio corpo caldo per sostenerlo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Buongiorno a tutti.

Sono molto contenta di vedere che la storia vi piaccia e abbiate deciso di seguirla, anche una vostra opinione mi farebbe piacere.

Questo capitolo è abbastanza demenziale, ne sono consapevole, ma ci tengo a creare anche qualche momento spassoso fra i nostri quattro amici. Ho adorato scrivere questo capitolo! Come avrete notato, il capitolo inizia con il punto di vista di Roger ma poi ho integrato il suo e quello di Brian, a seconda dei momenti.

Alcune precisazioni: Tim è Tim Staffel, membro del gruppo degli Smile insieme prima a Brian e poi a Roger. Ah, il giallo Chartreuse esiste, è un bel giallo con una punta di verde ;) Insomma dai, chi non conosce l'esistenza del giallo Chartreuse...

Penso che un John assonnato sia adorabile. Alla prossima! C.

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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