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Autore: Khailea    13/09/2019    0 recensioni
La fiction si basa sul gioco Pokémon Ranger Ombre su Almia, riguarderà una mia partita nel gioco ed io descriverò ogni battuta, ogni passaggio e descriverò tutto ciò che vedrò. Potranno venir aggiunte alcune battute o addirittura alcune scene e tutta la serie racconterà anche delle sensazioni dei personaggi.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: N, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Riuscire a vedere anche solo di pochi metri davanti a sé era una fortuna, la sabbia continuava ad impedire una visione chiara del luogo in cui la ragazza era arrivata, e già per questo dovette far molta attenzione nel camminare sul molo.
Fatti pochi passi però notò un’altra figura davanti a sé, quella di una giovane signora dai capelli e gli occhi castani, vestita con un ambito color porpora.
-Benvenu…coff! Coff!...scusami. Mi è entrata della sabbia in bocca. Ti do il benvenuto al Villaggio Haruba.-
-Grazie, mi scusi ma è normale tutto questo?-
Chiese subito Sara riferendosi alla tempesta che le avvolgeva.
-Qui nel Deserto Haruba una tempesta di sabbia non è una cosa rara. Ma è molto raro per il villaggio essere investito da una tempesta così forte.-
-Capisco, la ringrazio.-
Tutte le volte era andata a recuperare una Gemma la situazione nel luogo in cui era custodita non era certo delle più semplici, ed a complicare le cose spesso ci si metteva il Team Pesto Buio che sembrava sempre essere un passo avanti a loro.
La preoccupazione della ragazza era che potesse essere anche quello il caso…per scoprirlo però sarebbe dovuta andare avanti.
Superato il molo quindi si spostò subito lungo il sentiero tra le pareti rocciose del deserto, incontrando qualche difficoltà nel muoversi rapidamente nella sabbia, un po’ come nella neve alla Valle di Crio.
Già solo la sabbia poi che le entrava nelle scarpe era bollente, quindi se non necessario preferiva non lasciare Pachirisu a terra.
Continuando a camminare tenendo la testa bassa arrivò a quello che sembrava il villaggio Haruba, costruito tra la sabbia e su delle colonne di roccia superabili grazie a dei gradini scavati in esse, ma c’era qualcosa di molto strano, anzi, un suono anche troppo familiare.
L’aria attorno aveva quasi un tono violaceo, ed i Pokémon presentavano quelle orribili spirali gialle e rosse agli occhi tipiche di quanto erano ipnotizzati.
Preoccupata la ragazza iniziò subito a guardarsi attorno, vedendo però solamente i contorni delle grigie casette in pietra e qualche persona che camminava cercando riparo dalla sabbia.
-Provate il nostro delizioso caffè! Che ne dici del nostro gustoso espresso con una marcia in più?-
La voce di un uomo attirò l’attenzione della ragazza, questo si trovava vicino ad una grossa pozza di sabbia, sotto alla quale probabilmente c’era dell’acqua visti i movimenti che si intravedevano. Alla sua destra v’era, dietro ad un ragazzino biondo, un piccolo carretto pieno di barattoli di caffè, mentre alla sua sinistra…una Gigaremo gialla!
-Provate il nostro delizioso caffè! Che ne dici del nostro gustoso espresso con una marcia in più?-
-Uhm, papà? Il guaio con questa caffettiera è che fa un sacco di rumore. E anche che fa un caffè che sa un po’ di benzina.-
Disse il ragazzino preoccupato, ma il padre non sembrò nemmeno dargli peso.
-Ora, non stare a discutere i dettagli! Riesce a fare caffè espresso qua! In mezzo al deserto! A me sembra già abbastanza!-
Quell’uomo era forse troppo interessato ai guadagni che ad altro, e presto riprese con la sua  cantilena.
-Provate il nostro delizioso caffè! Il nostro gustoso espresso con una marcia in più! Ora con retrogusto di benzina!-
Non sembravano uomini del Team Pesto Buio, ma non sembrava nemmeno si rendessero conto di ciò che stavano facendo. Rapidamente Sara si avvicinò, sperando di poter almeno parlare.
-Signore…-
-Oh Ranger! Sei qui per un caffè? Che rimanga tra me e te…ho trovato nel deserto questa macchina per il caffè. Deve essere caduta dall’aereo che la stava trasportando. La considero una ricompensa per l’essere nato qui e aver passato qui tutta la vita.-
-Capisco però…-
-C’è qualcosa di proprio strano con questo aggeggio, però. Ogni volta che lo accendo, gli Hippopatas si radunano da queste parti.-
-E’ questo che…-
-Amano così tanto il caffè, gli Hippopatas?-
Non sembrava proprio un tipo capace di ascoltare, ma non potevano perder troppo tempo e far soffrire così i Pokémon.
-Mi dispiace, ma devo fare il mio lavoro.-
Fortunatamente con lei c’era Machamp, e visto la Gigaremo andava distrutta con una Mossa Distruzione 2, ed il livello del Pokémon era 3, non sarebbe stato difficile per lui.
-Machamp, per favore, distruggila!-
Il Pokémon immediatamente sferrò una serie di pugni contro quell’arnese, riducendolo a piccoli pezzi sotto lo sguardo scioccato del proprietario e del figlio.
Nonostante questo però immediatamente la tempesta attorno a loro cessò, ed i Pokémon ipnotizzati furono liberi.
-Accidenti! Cos’hai fatto?! Quella macchina era la colonna portante della nostra attività!-
-Signore, quella era una Gigaremo!-
Sbottò alla fine Sara furiosa, non aveva voluto ascoltarla ed ora se la prendeva?
Oh no, non glielo avrebbe permesso, perfino Pachirisu era furioso per la sua maleducazione.
-…uh? Cosa dici che fosse?! Una Gigaremo?! Intendi uno di quegli affari malefici che controllano i Pokémon? Ho letto di questi cosi sul giornale!-
Mentre parlava l’uomo mostrò una nuova visita dell’Eco di Almia, la numero unici.
In prima pagina c’era il titolo “Team Pesto Buio VS Ranger” con accanto al foto del Professor Frenesio con alcuni scienziati ed il dispositivo creato per la pietra oscura ritrovata. L’articolo dal sottotitolo “La Federazione sviluppa un dispositivo anti Gigaremo” spiegava brevemente ciò che era successo, ed alla destra di questo l’immagine di una Gigaremo verde con accanto una Miniremo ed il titolo “Miniremo: è l’ultima invenzione per controllare i Pokémon?”.
In seconda pagina invece sulla sinistra c’era una gigantesca immagine di lei che lottava contro il Pokémon di Frido, con il titolo “Top Ranger si scontra con il capo del Team Pesto Buio nella Valle di Crio”, ed un piccolo articolo su quel fatto.
Come diamine avevano fatto a scattare quella foto e saper tutte quelle cose?
A destra invece c’era l’immagine di Ilario, Brando e Luana con il titolo “Ranger acclamati in tutta la regione!” e descriveva del loro lavoro contro quella temibile organizzazione.
Guardandoli la ragazza sorrise felice di veder che stavano bene e che la gente riconosceva il loro impegno in ciò che facevano. Se lo meritavano.
L’ultimo articolo dal titolo “Luci sul tetto della Federazione” si riferiva probabilmente a quelle comparse durante gli esperimenti, ed erano state fatte varie supposizioni su cosa fossero.
I giornalisti sicuramente si davano da fare, ma dopo questa piccola spiegazione l’uomo si mise quasi le mani tra i capelli, malamente nascosti sotto un turbante.
-Noooooooo! Ho fatto qualcosa di orrendo! Ma non volevo! Ho fatto soffrire così tanto quei poveri Hippopotas…-
-Gli Hippopotas erano ipnotizzati da questa Gigaremo? E per quello hanno scatenato questa terribile tempesta?-
Chiese il figlio preoccupato, mentre finalmente la gente poteva uscire di casa, prima che Sara però potesse rispondere lo Styler ricevette un messaggio, indirizzato a quanto pare da Alex.
-Passaggio in arrivo! Qui parla Ar…Alex! Ehi, prima ti ho mandato un messaggio focale! Ti dicevo di trovare la Gemma Gialla! Perché non sei ancora qui? Al Deserto Haruba! Muoviti, vieni! Ti dico che questa è un’importante commissione!-
-Ma…-
Il messaggio terminò subito dopo, lasciando la ragazza con una strana sensazione. Il tono usato dall’amico era sgarbato e le parole senza senso quasi, che fosse successo qualcosa di grave da farlo agire così?
O forse c’era dell’altro…in ogni caso doveva sbrigarsi, e per cominciare doveva raccogliere delle informazioni sul posto.
Decise di iniziare parlando con un uomo lì vicino, dai capelli e gli occhi blu, ma questo sembrava ben più preoccupato per altre cose.
-La tempesta di sabbia era così forte che la nostra oasi si è prosciugata del tutto. Come dovremmo fare il bucato e tutto il resto senz’acqua?-
Non potendo fare nulla per aiutarlo la ragazza preferì non disturbarlo, parlando invece con una signora dai capelli e gli occhi castani all’ombra di una delle case alla sua destra.
-Mi scusi, potrei farle qualche domanda?-
Chiese subito la ragazza educatamente.
-Oh, un altro ranger, anche tu stai cercando la Gemma Gialla? E’ l’ultima moda o cosa? Ne ho parlato di recente con un Ranger dai capelli a punta.-
-E’ un mio amico, saprebbe dirmi dove è andato?-
-Gli ho detto che si trova nel Tempio Hippowdon, che sta a nord del villaggio.-
-La ringrazio!-
A quanto pare era più vicina di quel che pensava. C’erano due strade stando alla mappa che portavano a nord, entrambe vicino ad un Centro Ranger, solo che una si trovava su un piano rialzato raggiungibile grazie a delle scale.
Per il momento però preferì seguire la strada principale, muovendosi così tra sentieri ai cui lati vi erano alti muri di roccia.
Come già aveva constatato prima muoversi nella sabbia era dura, ma per altri invece era veramente semplice, come ad esempio un piccolo Pokémon simile ad uno scorpione viola, che saltando fuori dalla sabbia le arrivò addosso iniziando così una cattura, l’unico attacco però che riuscì a fare fu spararle contro alcuni spuntoni violacei.
Il suo nome era Skorupi, “Gruppo: Veleno- Poké Tattica: Veleno- Mossa: Distruzione 1”, “Attacca sputando aculei avvelenati e una sostanza tossica.”, se ci fossero stati altri come lui nella sabbia doveva fare attenzione.

Procedendo per qualche altro metro arrivò nelle vicinanze di uno spiazzo più grande, nel quale secondo la mappa nello Styler si univano più strade.
In quella in cui si trovava lei c’era anche un esploratore, che sembrava star avendo qualche problema.
-Humph! Questo è il Deserto Haruba. Humph! Humph! La sabbia continua a entrarmi nel naso.-
-Vuole un fazzoletto per caso?-
Chiese Sara avvicinandosi.
-Oh non preoccuparti, ho il mio. Grazie comunque Ranger.-
Annuendo la ragazza decise di proseguire, notando che da una delle pareti era presente un rampicante che avrebbe potuto usare per salire, ma che andava tagliato con una Mossa Taglio 1.
Con Sceptile, che aveva una mossa di livello 3, sarebbe stato molto facile, ma prima che potesse chiedergli nulla un Pokémon simile ad un uccello dalle piume marroni la raggiunse iniziando una cattura.
Il Pokémon volava a gran velocità, fermandosi solo per creare una serie di mini tornado rivolti contro la ragazza, lei però riuscì a muoversi attorno ad essi evitandoli, facendo lo stesso con alcune cariche, riuscendo alla fine a catturarlo.
Il suo nome era Fearow, “Gruppo: Volante- Poké Tattica: Volante- Mossa: Taglio 3”, “Vola ad alta velocità e attacca lanciandosi alla carica.”.

-Bene, direi che con il vostro aiuto non avrò problemi, prima però voglio controllare per bene questa zona.-
Aveva notato uno strano Pokémon in un punto rialzato, raggiungibile tramite le scale del villaggio certamente, e non poteva opporsi alla sua curiosità.
Come prima cosa però camminò lungo tutta l’area in cui si trovava, notando un gran numero di liane che le avrebbero permesso di raggiungere zone più alte. In queste però oltre a piante e Pokémon già conosciuti non vedeva altro, e tornò indietro percorrendo subito le scale.
Da quel punto riuscì a vedere anche con più facilità il mare vicino, e doveva ammettere che accanto al deserto era sicuramente uno scenario meraviglioso. Il contrasto tra l’azzurro e l’arancione con sfumature dorate donava una forte quiete alla zona circostante, nonostante alcune zone vedessero ancora delle tempeste di sabbia.
Sperando di non doverne incontrare ancora la ragazza proseguì, raggiungendo finalmente il Pokémon dal manto giallo avente dei ciuffi rialzati, realizzando che si trattava semplicemente di un Jolteon che subito le saltò addosso altrettanto curioso.
Dal primo istante della cattura il Pokémon creò ben tre sfere elettriche che rimasero a terra bloccando buona parte dei movimenti della ragazza, che tentò d’aggirare il problema disegnandovi attorno ma quando il Pokémon l’attaccò con dei fulmini non riuscì ad evitarne uno, perdendo così sei punti d’energia.
La sua testa all’attacco fu colpita come da una fitta mentre il corpo si paralizzò per qualche secondo, ma la sensazione fu lieve e ben presto riprese a disegnare altri cerchi attorno a lui.
Purtroppo le sfere d’energia, non appena vennero ricreate, si rivelarono un altro problema visto la ragazza erroneamente ne calpestò una, perdendo così altri sei punti d’energia.
Stavolta il colpo raggiunse solo la gamba, ma fu in qualche modo più forte visto per qualche secondo fu come se non la sentisse più.
Fortunatamente in seguito a questo riuscì a concludere rapidamente la cattura ed a riprendersi.
Visto la cattura aveva portato sette Pokémon con lei fu però costretta a liberarne uno, e scelse Skorupi.
-Pachi pachi?-
-Va tutto bene Pachirisu, non mi sono fatta troppo male.-
Sorrise subito Sara rassicurando il piccolo amico, tornando immediatamente indietro in quanto non v’era altro da fare lì, chiedendo poi a Fearow di tagliare il rampicante per salire.
Naturalmente per il Pokémon fu semplice, e poté proseguire, stavolta esclusivamente sulla roccia.
Per un po’ muoversi fu semplice, ma in breve tempo il cielo venne completamente ricoperto a causa di un’altra tempesta di sabbia, forte forse ancor di più della prima.
Tener anche solo la testa alzata portava il rischio di far finire della sabbia negli occhi, e per quanto si sforzasse la ragazza non riusciva a vedere molto lontano da sé.
Fortunatamente questo non le impedì di vedere il bordo del terreno su cui si trovava, evitando così di cadere, ad un certo punto però vide una figura venirle incontro, quella di un esploratore affaticato che le rivolse subito la parola.
-Stai anche tu partendo per l’esplorazione del Tempio Hippowdon? Con che agenzia turistica viaggi?-
-A dire il vero non sono qui per un semplice viaggio.-
-Il tour che ho scelto io finisce qui. Non posso proseguire oltre. Se potessi, mi piacerebbe esplorare anche l’interno del tempio. Tuttavia, non posso entrare finché non mi procuro un Hippowdon che mi aiuti. Malgrado il mio abbigliamento, non sono un avventuriero sprezzante del pericolo. Mi sta bene terminare il giro qui.-
-Mi scusi, il tempio è sempre a nord giusto?-
Chiese comunque lei, interessata a sapere in che modo doveva proseguire.
-Cos’hai intenzione di fare adesso? Suppongo proverai a catturare quell’Hippowdon perché ti aiuti. Ma sembra abbia la luna storta. Meglio che fai attenzione se ti ci avvicini. Beh, goditi le tue esplorazioni!-
Senza dire altro l’uomo si allontanò, dando così modo alla ragazza di raggiungere quella che sembrava proprio l’entrata del tempio.
Questa aveva la forma di un gigantesco Hippowdon, ma l’entrata si trovava dall'altra parte di una voragine impossibile da superare con un salto, e secondo lo Styler proprio questo Pokémon poteva riempire di sabbia quel punto per aiutarla.
Non aveva scelta se non trovarne uno, ma prima preferì salvare al Punto di salvataggio alla sua destra, vicino al quale c’era oltretutto un altro esploratore.
Quella zona doveva essere ben conosciuta.
-Qui è una tempesta di sabbia dietro l’altra. Non finiscono mai.-
-Me ne rendo conto, mi scusi ma ha visto per caso un Hippowdon?-
-Laggiù signorina, ma è meglio se fa attenzione.-
Seguendo il punto indicato dall’uomo, con non poca difficoltà sempre per la tempesta, Sara notò una gigantesca figura che si muoveva in mezzo ad un’oasi esattamente sotto di loro, facilmente raggiungibile tramite un sentiero.
In quel punto la tempesta era ancor più fitta, e si udivano rabbiosi versi, ma nonostante il pericolo lei non si sarebbe mai tirata indietro.
Doveva raggiungere Alex ed aveva bisogno di quel Pokémon.
Lungo la strada per raggiungerlo per sbaglio incappò un Magneton, ma la sua cattura non fu sgradita visto in caso poteva ricaricarle lo Styler, tornato a 67/77.
Senza più ostacoli davanti percorse subito una scalinata arrivando alla piccola oasi, qui la sabbia aveva un colorito più scuro rispetto a prima ed era perfino più morbida, non certo una buona notizia per lei.
Non era però l’unica ad essere lì sotto, c’era infatti l’ennesimo esploratore forse incuriosito dal Pokémon.
-E’ difficile camminare sulla sabbia. I miei scarponi ne sono pieni. Mi dà un po’ fastidio vedere un Doduo che corre sulla sabbia senza problemi. Noi invece facciamo una fatica incredibile per spostarci.-
-Eh?-
Sorpresa la ragazza si guardò attorno, rendendosi conto che aveva effettivamente ragione, un Doduo infatti si muoveva con estrema facilità nella sabbia.
In caso di bisogno avrebbe potuto chiedere il suo aiuto.
Un altro problema erano anche una serie di mini tornado creati probabilmente dall’Hippowdon infuriato, e visto ogni passo era effettivamente molto faticoso evitarli sarebbe stato arduo.
Era come se avesse dei pesi ai piedi che la facevano sprofondare ed ogni passo era più corto di quanto volesse in realtà.
La zona era molto grande, ed in alcuni punti dei sassi erano stati sistemati a formare un cerchio, per qualche motivo.
Più ci si avvicinava al Pokémon però più i tornado aumentavano, e senza muoversi adeguatamente non era possibile superarli, per questo alla fine la ragazza decise di raggiungere il Doduo,  e di catturarlo, vedendosi però costretta a liberare Dusclops e Jolteon.
-Spero non ti spaventi, ma devo raggiungere l’Hippowdon.-
Disse subito Sara non appena salì sulla schiena del Pokémon, notando subito la grande differenza nei movimenti.
Districandosi in mezzo ai tornado, e cercando di tenere gli occhi aperti, la ragazza riuscì ad individuare perfino l’Hippowdon, ma era completamente circondato dai tornado ad eccezione di un piccolo spiraglio.
Non sembrava esserci altro modo se non approfittare di quello, ma come fece per avvicinarsi il Pokémon affondò nella sabbia sparendo.
-Cosa?!-
Un Pokémon di una stazza simile non poteva svanire così nel nulla, eppure allo stesso modo riapparve qualche metro più in là, esattamente su uno dei cerchi fatti con le rocce.
Se poteva spostarsi così facilmente catturarlo era ancora più difficile.
-Su, riproviamoci.-
Nel suo secondo tentativo la ragazza lo vide svanire ancor più rapidamente, ma si rese conto che i tornado creati continuavano a seguirlo anche da sotto terra. In questo modo almeno poteva seguire la sua traiettoria raggiungendolo non appena riemerse nell’angolo in basso a destra.
Tentò quindi uno scatto verso di lui, ma venne colpita da uno dei tornado perdendo quattro punti d’energia.
Non era questo però ciò che la preoccupava.
-Doduo, Pachirisu, state bene?-
-Pachi.-
-Doudo.-
Entrambi i  Pokémon annuirono, il primo non aveva subito danni mentre per il secondo non era stato nulla di grave.
Forse era già abituato visto si trovava lì precedentemente.
Rassicurata la ragazza tentò ancora, ottenendo però il medesimo risultato.
Era già scesa a 60/77 d’energia, non poteva continuare così all’infinito e soprattutto non poteva sottoporre a quella fatica il Doduo.
Doveva fare più attenzione, ad ogni movimento del Pokémon lei doveva agire e immaginare la sua mossa successiva.
Cercò quindi di adattarsi come poteva alla situazione concentrandosi fermamente sull’obbiettivo, fino a quando finalmente riuscì a superare lo spiraglio tra i tornado e raggiungere il Pokémon.
Come si creò il perimetro di cattura attorno a loro purtroppo non svanì la tempesta di sabbia, ma era abbastanza vicina da poter sopportarla.
Il lato positivo era che anche il Pokémon si muoveva molto lentamente, e come primo attacco si limitò a creare una pozza di sabbia mista ad acqua. In seguito a questa colpì poi il terreno con una zampa generando un’onda d’energia attorno a sé, ma le bastò starvi lontana per non subire alcun danno.
Leggermente più complesso fu il superare una serie di spaccature nel terreno provocate dal terzo attacco, ma con qualche salto riuscì a farcela.
In seguito le sembrò che gli attacchi ripetessero lo stesso schema, visto riprese subito con le palle di sabbia, ma invece che una ne creò ben due, il che rese più difficile muoversi attorno a loro.
In seguito però ci fu solo un’altra onda d’energia e altre fratture nel terreno, prima che Sara riuscisse a catturarlo senza ricevere alcun danno aggiuntivo.
Accanto al nome del Pokémon, nelle informazioni nello Styler, era scritto anche “Gruppo: Terra- Poké Tattica: Terra: Mossa: Sabbiacolmo”, “Attacca sputando sabbia, generando sismi e squarciando il terreno.”.

Al termine della cattura il Pokémon sembrò finalmente essersi calmato, e perfino la tempesta di sabbia svanì.
-Oh, immagino fossi tu a causarla eh? Dovevi essere veramente irritato, mi spiace.-
Disse la ragazza accarezzandogli il muso.
-Spero però non ti dispiaccia aiutarmi a raggiungere il mio amico…-
   
 
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