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Autore: Ophaki    14/09/2019    1 recensioni
E se Nami avesse risvegliato l'haki da bambina? Seguiamo le vicende di One Piece con Nami impiegata come un combattente molto più capace.
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nami, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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---   Thriller Bark   ---

Nami uscì dalla finestra e saltò giù sul terreno, tornando allo stesso livello della sua avversaria.

Cindry: "Il tuo amico non ha più voglia di giocare con noi?"

Nami: "Non ho bisogno di nessuno per battere una semplice cameriera come te".

Cindry: "So quanto ti piace riempirti la bocca di parole, è davvero un peccato per te che conosca tutti i tuoi segreti".

Cindry alzò il Clima Tact ed iniziò a sparare Thunder Ball verso di Nami, la quale scattò a destra e sinistra, evitando le scosse ed avvicinandosi all'avversaria. Arrivata a pochi metri di distanza, saltò in alto, concentrando l'Haki nel pugno. Cindry, intuendo l'attacco in arrivo, concentrò a sua volta la sua ambizione nel Clima Tact e si preparò a parare.
All'ultimo secondo però, invece che colpire, Nami afferrò il bastone e spostò tutto il suo Haki dell'armatura nella gamba.

Nami: "GUARDA! COSA È QUELLO, UN TESORO?"

Cindry: "Cosa? Un tesoro?"

Lo zombie girò lo sguardo distraendosi quell'attimo che consentì a Nami di colpirla con il suo calcio potenziato, facendole perdere la presa sul Clima Tact e scaraventandola all'indietro.

Nami: "Grande ha funzionato. Ce l'ho fatta. Non è stato poi così difficile".

Cindry si rialzò con un livido sulla guancia.

Cindry: "Che trucco stupido. Non so come abbia fatto a cascarci. Tra l'altro l'unico tesoro sull'isola è quello del padrone, all'interno della villa".

Gli occhi di Nami divennero a forma di Berry.

Nami: "Eh? Tesoro? Davvero? No calma, devo concentrarmi su di lei. Al tesoro penserò dopo".

Cindry: "Cosa credi di aver ottenuto? Non cambia nulla. Mi riprenderò il bastone appena ti avrò battuta. Ti ho già dimostrato che non puoi farmi niente".

Nami conosceva la veridicità di quell'affermazione, ma non si perse d'animo. Riposizionò il bastone al suo posto e si preparò per un combattimento corpo a corpo.
Entrambe si scrutarono valutando la difesa avversaria e poi partirono in contemporanea. Si scontrarono con la stessa quantità di Haki distribuita tra attacco e difesa e cominciarono a scambiarsi colpi rapidissimi.
Dopo pochi minuti desistero per l'inefficacia dei propri attacchi. Le abilità di combattimento erano identiche e lo stesso valeva per la potenza. 

Nami: "Devo cercare di farle mangiare il sale. L'unico modo è scoprirmi un pò. È rischioso ma può funzionare come esca".

Prese l'iniziativa e si lanciò contro di Cindry, fintò di colpire in alto e si abbassò tirando un pugno nello stomaco della cameriera, che automaticamente si piegò aprendo la bocca di riflesso. Con l'altra mano Nami tentò di infilarle dentro una piccola quantità di sale, ma Cindry si spostò in tempo, colpendola con un calcio sul fianco, che la fece rotolare via. 

Nami: "Accidenti ai suoi riflessi. Ci ero quasi riuscita".

Il fianco le faceva male, mentre l'avversaria non dava segni di danni subiti.
Si rialzò ragionando su altre strategie. Non si era mai trovata in una simile situazione, ma di certo se la loro prossima destinazione era il Nuovo Mondo, doveva trovare il modo di risolvere il problema.
Estrasse il Clima Tact, mantenendosi a distanza e lo puntò verso di Cindry.

Cindry: "Non hai capito che non funziona su di me?"

Nami: "SUPER CYCLONE TEMPO!"

Il tifone investì la cameriera, che tentò di resistere, ma i suoi piedi si staccarono da terra e venne lanciata in aria. Girò diverse volte su se stessa perdendo l'orientamento, fino a quando non sentì una presa intorno a lei.
Nami le era comparsa alle spalle, bloccandola da dietro. Teneva un braccio intorno alla gola e l'altro, con il sale in mano, tentava di infilarglielo in bocca.

Nami: "Apri questa bocca, maledetta!"

Cindry tentò di scrollarsela di dosso senza risultato, quindi concentrò il suo Haki e colpì la navigatrice sullo stomaco con il gomito. Nami rimase senza fiato e, mentre mollava la presa, Cindry le tirò una testata all'indietro colpendola nel naso.
Nami precipitò all'indietro con la faccia insanguinata, accusando l'ennesimo errore di valutazione.
Cindry invece atterrò senza problemi.

Cindry: "Forse dovevo dirti che noi Mario non abbiamo bisogno di respirare, quindi la tua presa era decisamente inefficace, lasciandoti anzi senza difese".

Nami si toccò il viso e poi guardò la mano rossa di sangue. Cercò di calmarsi e di ragionare. Non era da lei commettere tutti questi errori e continuando così li avrebbe pagati. Le era rimasto poco sale e non doveva sprecarlo, altrimenti non avrebbe potuto recuperare la sua ombra.
Si alzò ricomponendosi, respirando lentamente.

Cindry: "Che sei rimasta senza parole? Devo ammettere che mi sarei aspettata qualcosa di più da te. La tua ombra si vergognerebbe a tornare da una perdente come te".

Nami: "Che ne vuoi sapere tu? Sei soltanto una bambola senza volontà".

Cindry: "Una bambola che è più meritevole di portare le tue abilità. Dovrei essere io quella con 150 milioni di taglia e dopo averti battuta penserò anche ai tuoi amici".

Nami: "Non ti permetterò di avvicinarti a loro".

Nami scattò ed iniziò a percuoterla di pugni. Cindry si ricoprì di Haki e dopo diversi secondi saltò via.

Cindry: "Comincerò dal naso lungo e  poi passerò all'animaletto e alla morettina. Ci sarà da divertirsi".

Nami: "Stai zitta. Li proteggerò puoi starne certa".

Riprese con i suoi attacchi aumentando la potenza e l'intensità. Andò avanti per diversi secondi finchè Cindry non si allontanò di nuovo.

Cindry: "Proteggere? Non sei mai stata in grado di proteggere nessuno, a partire da Bèlle-Mere e se non fosse stato per il tuo capitano, staresti ancora piangendo nella tua cameretta a disegnare per Arlong".

Nami: "Come ti permetti di parlare di Bèlle-Mere? STAI ZITTA MALEDETTA!"

Nami esplose furiosa e si scatenò colpendo l'avversaria ripetutamente. Dopo diversi minuti la calciò lontano e si fermò respirando affannosamente. Alzò lo sguardo per osservare il risultato del suo sfogo e si rese conto di essere caduta nell'ennesima trappola. La sua ombra si era presa gioco di lei, conoscendo i tasti da toccare e ora la situazione era ulteriormente peggiorata.
Cindry si era alzata tranquillamente senza aver riportato alcun danno, mentre Nami era stanca e malconcia. Perdipiù lo zombie, non accusando la stanchezza, avrebbe potuto usare il proprio Haki sempre al 100%, senza il rischio di esaurirlo.

Nami: "Maledizione, mi sono fatta proprio fregare".

Cindry sorrise e partì all'attacco rapidissima. Il pugni e i colpi erano sempre potenziati al suo massimo, costringendo Nami a fare altrettanto per difendersi. Lo zombie continuava ad avanzare inesorabile, mentre la navigatrice cominciava a rallentare dalla stanchezza. Le sue parate non erano più precise e alcuni colpi oltrepassarono le sue difese, prima pochi, poi sempre di più fino a quando, con le spalle al muro della villa, le braccia di Nami si richiusero intorno alla testa, lasciandola in balia dell'avversaria.
Decine di colpi affondarono sui fianchi e sulle spalle, che nonostante fossero ricoperti di Haki dell'armatura, non reggevano alla potenza della letale cameriera.
Il muro dietro di Nami iniziò a creparsi dalla moltitudine di urti che stava ricevendo ed infine crollò sfondato dal corpo ferito della povera ragazza. 

Nami si accasciò a terra quasi priva di sensi. Non le era rimasto altro che ammettere la propria sconfitta, per mano di una donna che lei reputava una sua brutta copia, ma che in realtà, si era rivelata più razionale e strategica di lei. 
Distesa a terra e umiliata, ripensò alla delusione che avrebbe dato a tutti i suoi compagni, per non essere stata all'altezza. Il suo capitano sarebbe diventato il Re dei Pirati e lei aveva già gettato la spugna, senza nemmeno dare un'occhiata a quel famoso Nuovo Mondo.
No! Non poteva abbandonare così i suoi sogni, mettendo in difficoltà amche i suoi amici.
Si calmò e ragionò su ciò che aveva a disposizione. Qualche abilità di combattimento, il suo Clima Tact e il suo Haki... il suo Haki. Ripensò alla superiorità di Aokiji e di Garp e al fatto che dopo ogni combattimento, era sempre migliorata. Era quella la soluzione. Confusa dalle parole di Cindry, aveva dato per scontato di avere le sue stesse abilità, ma non era così. Un'ombra non poteva migliorare, mentre lei avrebbe potuto superare i propri limiti, e per fare questo c'era solo un modo. Rialzarsi.

Si tirò in piedi, guardando Cindry che si stava allontando, certa della sua vittoria.

Nami: "Ehi cameriera! Dove vai? Non mi hai ancora ridato la mia ombra"

Cindry si fermò sentendo quelle parole.

Cindry: "A quanto pare ci sono andata troppo leggera. Vorrà dire che mi divertirò ancora un pò".

Si voltò e ripartì all'attacco, mentre Nami invece si rilassò concentrandosi sull'ambiente circostante. Fino a quel momento aveva reagito solamente basandosi sulla vista e sui riflessi, ma non era bastato. Per poter sferrare il proprio attacco avrebbe dovuto percepire il movimento di oggetti senza vita, come appunto un cadavere mosso dalla sua ombra.
A Skypiea era riuscita a sentire la Merry, che magari aveva un'aura più forte, alimentata dall'amore della sua ciurma, ma se una nave possedeva quella luce, di certo avrebbe potuto vedere anche Cindry. O almeno così sperava.
Chiuse gli occhi per non lasciarsi distrarre da fattori esterni ed osservò nel buio della sua mente. Vedeva solo la luce dell'erba e niente più. L'avversaria si stava avvicinando e non rimaneva molto tempo, ma ancora nulla. Non poteva essersi sbagliata, il suo ragionamento non faceva una piega, ma nulla, buio assoluto.
Sentiva i passi che incombevano sempre più vicini, ormai non rimanevano che pochi attimi prima della sua sconfitta definitiva.

Nami: "DOVE SEI, MALEDIZIONE? COMPARI!"

Infine eccola lì. Una semplice immagine dell'attacco in arrivo, che le permise di schivare in anticipo e di reagire con un suo attacco.
Cindry tirò il pugno andando a vuoto e subendo di conseguenza il calcio di Nami che colpendola sulla spalla, la scaraventò lontano.
Immediatamente si rialzò dando colpa ad una semplice coincidenza, ma di nuovo andò a vuoto ricevendo una gomitata sul braccio e un pugno in faccia che la fece arretrare.

Invece di proseguire Cindry si allontanò interrompendo gli attacchi.
L'intelligenza ereditata dall'ombra di Nami si era rivelata fondamentale un'altra volta.

Cindry: "Complimenti. A quanto pare inizi ad usare la testa. Riesci a percepire i miei attacchi, ma potrai schivare all'infinito? Ti ricordo che non provo dolore".

Nami sorrise: "Magari non è una cosa del tutto positiva... E poi è soddisfacente prendere a schiaffi il tuo bel visino".

Cindry ripartì all'assalto volendo attaccare con due pugni. Il primo venne prontamente schivato, mentre per il secondo, il braccio rimase fermo lungo il corpo, creando un buco nella difesa, che Nami sfruttò colpendo Cindry con potenza.

Cindry: "Che vuol dire? Perchè il mio braccio non si muove?"

Nami: "Lo hai detto tu, non provi dolore, quindi non puoi nemmeno renderti conto se il tuo corpo sta bene".

Cindry: "Che vuoi dire?"

Nami: "Ricordi gli attacchi di prima, quando ti ho colpita al braccio? Ebbene ho potenziato quei colpi con tutto l'Haki di cui ero capace, mentre tu eri troppo sicura di te, senza concentrarti sulla difesa, quindi devo averti rotto qualcosa, rendendo il tuo braccio inutilizzabile".

Cindry: "Non festeggiare troppo. Anche senza un braccio posso batterti facilmente. La tua resistenza non è infinita e poi potrò andare dai tuoi amichetti".

Nami era consapevole che ancora non bastava per darle un vantaggio significativo. Doveva mettere a segno un altro colpo e impedirle di utilizzare anche l'altro braccio per portare a casa la vittoria, ma non sarebbe stato facile.
Cindry riprese i suoi attacchi restando attenta alla propria difesa. Se Nami trovava spazi per colpire, ricopriva la parte libera di Haki vanificando gli sforzi della navigatrice.

Nami iniziava a perdere le forze, dato il prolungato combattimento. Doveva chiuderla in breve tempo.
Attese il momento giusto tra le decine di colpi che Cindry le tirava contro e riuscì a colpirla al braccio, senza però risultato.
Ritentò dopo aver schivato altri colpi, ma nulla di fatto. Ogni volta la cameriera rinforzava il braccio senza accusare danni.

Cindry: "Ho capito la tua strategia. Non riuscirai a rompermi anche questo".

Un altro pugno senza risultato.

Nami: "Non puoi nemmeno sperare di capire le mie strategie. Sei solo un'ombra".

Un calcio sul bicipite, deviato senza problemi.

Cindry: "Abbiamo la stessa mentalità. È quello che avrei fatto anche io".

Una gomitata che venne respinta.

Nami: "Per andare avanti bisogna sempre rinnovarsi e tu non ne sei in grado. Mi dispiace ma non sarai mai alla mia altezza".

Una ginocchiata. Risultato nullo.

Cindry: "Prima o poi ti esaurirai e potrò uccidere i tuoi compagni tra orrende sofferenze".

Nami: "Per l'ultima volta, ti ripeto che non ti avvicinerai MAI ai miei amici. TU SEI MIA E OBBEDIRAI SOLAMENTE A ME".

Un'ondata di energia alimentò l'attacco Nami. Il suo pugno centrò in pieno quello di Cindry senza fermarsi e spezzandole il polso. Il rumore dell'osso rotto risuonò significando la fine di quella estenuante battaglia.

Cindry: "Impossibile. Sono sicura di essermi ricoperta con l'Haki dell'armatura".

Nami: "Il tuo Haki non è più abbastanza. Se non avessi la forza di migliorarmi sempre di più, non meriterei di viaggiare insieme a Rufy. Ho superato il tuo livello, anzi, il mio livello ed è ora di proseguire insieme la nostra avventura. Torna da me ombra. Non rimanere agganciata ad un corpo che non può offrirti nulla di nuovo".

Con l'altra mano spinse il sale che le era rimasto, in bocca a Cindry, la quale non avendo più la capacità di difendersi, fu costretta a subire la purificazione, restituendo l'ombra alla proprietaria, che stremata si sedette a terra sorridente.

Nami: "Questa volta è stata dura".

Si fermò un momento a riprendere fiato e a riflettere. L'Haki era stato, per l'ennesima volta, la chiave per risolvere il suo combattimento. Si rese conto di quanto quell'abilità fosse sempre più indispensabile. Le parole di Garp, che descrivevano l'ambizione come una qualità che equilibrava il mondo, le sembrarono più vere che mai. La strada era ancora lunga e i nemici sempre più agguerriti, quindi l'Haki era l'arma più importante per poter sopravvivere e raggiungere i suoi sogni.

Nami: "Mi sei mancata mia cara ombra. Adesso abbiamo un tesoro da rintracciare".

Si rialzò nonostante la stanchezza ed entrò nella villa, dirigendosi verso la stanza del tesoro. Non fu difficile trovare la strada, ma non appena arrivò non trovò nemmeno un berry, ma solamente 2 piccoli zombie, che con le solite buone maniere di Nami, rivelarono ciò che era successo poco prima. Ovvero Perona, un sottoposto di Moria, spaventata dallo zombie che possedeva l'ombra di Rufy, aveva accaparrato tutto il tesoro, caricandolo sulla Sunny e stava per salpare.
Immediatamente Nami fece dietro front e scappò verso la loro nave per fermarla.

Appena uscì all'aperto sentì un frastuono enorme, seguito da scossoni al terreno. Si voltò vedendo un essere grosso come due giganti, che combatteva contro tutti i suoi compagni.
Fu costretta a fare la cosa più giusta in un momento come quello.

Nami: "Io non ho visto niente".

E proseguì verso la Sunny.

Arrivò appena in tempo per trovare l'ennesima brutta sorpresa. Perona non era ancora salpata perchè era stata bloccata dall'intervento di Batholomew Kuma, un'altro membro della flotta dei 7, che a quanto pare era lì per incontrare Gekko Moria.

Perona: "Batholomew Kuma, non mi interessa se sei uno della flotta dei 7. I miei poteri non temono nessuno".

L'ex sottoposta di Moria tentò di attaccarlo, ma con un semplice tocco lui la fece scomparire proprio di fronte agli occhi di Nami.

Nami: "Cosa è successo? Come ha fatto?"

Un attimo dopo il flottaro comparve di fianco a Nami, che cadde all'indietro dalla sorpresa.

Kuma: "Nami la Gatta Ladra giusto? Si dice che Monkey D. Rufy abbia un fratello, corrisponde a verità?"

Nami: "Ehm.. Si è vero. Perchè vuoi saperlo?"

Kuma: "Ciò che faccio è affar mio".

Detto questo scomparve dalla sua vista.

Nami: "Maledizione, un altro membro della flotta dei 7 non ci voleva. Se ce l'ha con noi siamo veramente nei guai".

Entrò nella Sunny per cambiarsi, mettendo qualcosa di più comodo dell'abito da sposa ormai sporco e strappato. Controllò anche il tesoro che gli zombie avevano gentilmente collocato nella stiva e poi ripartì per raggiungere i compagni.
Il combattimento l'aveva sfinita, ma sapeva che doveva fare un ultimo sforzo. Anche solo per assicurarsi che stessero tutti bene.

Le scosse di terremoto si attenuarono, mentre Nami ripercorreva la strada verso la magione. Probabilmente pensò che il combattimento era finito, ma a favore di chi? 
Per un attimo un brivido lungo la schiena la fece preoccupare, ma poi notò il corpo immobile del gigante, che giaceva per metà all'interno della villa, dopo aver sfondato la parete. 
Thriller Bark era semi distrutta, ma chi fosse il vincitore non era ancora chiaro, visto che anche tutti i suoi compagni erano stremati a terra e gli spettatori, ovvero le persone a cui erano state rubate le ombre, non stavano festeggiando.

Si avvicinò ad un ragazza che assisteva, un pò più avanti degli altri.

Nami: "Scusa, puoi dirmi cosa è successo?"

Lola: "C'è stato un combattimento tremendo. Gekko Moria si è situato letteralmente all'interno di Oars, lo zombie con l'ombra del tuo capitano, e si è scontrato contro tutti i tuoi compagni".

Proprio in quel momento il gigante si rialzò apparentemente senza aver ricevuto alcun danno. Un attimo dopo anche tutti i Mugiwara erano in piedi, pronti ad attuare una nuova tattica.

Rufy: "Nami, finalmente sei qui. Abbiamo bisogno anche di te per abbattere definitivamente questo colosso. Chopper spiegale la tua idea".

Nami: "Certo capitano. Cosa devo fare?"

Chopper: "Abbiamo bisogno di pioggia. Devi bagnare Oars, poi al resto penseranno gli altri".

Nami: "Ok, non so cosa avete in mente, ma per questo non c'è problema. Creerò una nuvola sopra di lui. Clima Tact. COOL BALL!"

Una nuvola carica di pioggia si materializzò ed iniziò ad inzuppare lo zombie dalla testa ai piedi. 
Dopo la manipolazione del clima circostante, Nami restò ad osservare lo spettacolo che i suoi compagni avevano progettato in pochi secondi.
Ammirò le capacità e la creatività di Usopp e Franky, che inventarono un marchingegno per congelare le gambe bagnate del gigante. Si entusiasmò nella cooperazione di Sanji e Zoro, i quali di solito litigavano per qualunque cosa, ma nel momento del bisogno erano in grado di collaborare e costrinsero il nemico ad una posizione innaturale della spina dorsale. Infine, dopo aver ricevuto aiuto da Robin e Brook, c'era Rufy. Il capitano, colui che con la sua forza d'animo, spronava e guidava tutti quanti a non arrendersi mai e ad inseguire i propri sogni contro ogni tipo di difficoltà. Utilizzando il suo Gear Third, colpì Oars, spezzandogli la schiena e paralizzandolo definitivamente, mettendo così la parola fine allo scontro.
L'unione di tutta la ciurma era stata una forza inarrestabile, che nemmeno un mostro come quello poteva pensare di contrastare.

La vittoria era chiaramente la loro, ma rimaneva ancora un'ultima cosa fondamentale. Recuperare ciò che Gekko Moria aveva sottratto a centinaia di persone e non c'era più molto tempo. Infatti coloro i quali non possedevano più un'ombra, sarebbero morti esponendosi alla luce solare.

Data la perdita del suo miglior combattente, Gekko Moria tentò un ultimo assalto per resistere fino all'alba.
Attirò dentro di sè ogni ombra, acquisendo una potenza disumana, tale da poter abbattere mezza villa con un solo colpo. Come prevedibile però, il suo era un tentativo disperato, infatti il suo corpo iniziò a rigettare un potere così enorme ed ogni attacco di Rufy lo avvicinava sempre più alla sconfitta. 
Le ombre cominciarono a liberarsi e a ritornare dai proprietari mentre il sole incombeva dietro l'orizzonte. Fu una corsa contro il tempo, ma Rufy ce la fece. Il suo ultimo pugno, che sancì la sconfitta definitiva di Moria, arrivò contemporaneamente all'alba, salvando tutti quanti.

L'intera Thriller Bark, esplose di felicità. Gli zombie giacevano tutti inanimati a terra, mentre le persone, tornate in possesso delle ombre, festeggiarono la possibilità, dopo tanto tempo, di guardare i raggi solari.
L'incubo era finito, Gekko Moria era stato battuto e il loro eroe e salvatore era solamente uno. Rufy Cappello di Paglia.
   
 
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