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Autore: cavaz4800    16/09/2019    0 recensioni
- Alex, tu ami Riccardo?-
-Non lo so, so solo che tengo molto a lui, va bene?-
Prima o poi quelle due paroline sarebbero venute fuori, lo sapeva, ma aveva ancora tempo, no?
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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                                                                                           COMING-OUT


Luca pubblica il suo coming-out su Facebook Venerdì sera 18 Maggio 2018. Alex è con lui mentre scrive il testo e lei si commuove quando il lavoro è terminato. Lo leggono due volte; la prima per controllare che il discorso abbia un filo logico comprensibile per tutti, la seconda per correggere eventuali errori di ortografia e grammatica. Entrambi sono soddisfatti e lo vogliono pubblicare subito.

-Pronto?-

Alex ha già posizionato l’indice sul tasto ‘invio’ e guarda con aspettativa Luca. Dopo essersi scambiata una lunga occhiata lui annuisce e il sui dito raggiunge quello della ragazza.

-Al mio tre-  Esordisce Alex.

Annuisce ancora una volta, sente l’adrenalina scorrere dentro le sue vene, sa di essere pronto ma sa anche che una volta pubblicata la sua storia, non potrà tornare indietro. Da una parte lo terrorizza il pensiero di doversi sentire osservato da tutti. Dall’altra lo tranquillizza il fatto che forse non tutti lo leggeranno, e magari nessuno verrà a fargli qualche domanda stupida o insensata.

-Uno-  Inizia Alex.

Trema. Trema per la paura del suo futuro, ora tutto sarà diverso e tutti lo guarderanno con occhi diversi. Non può pretendere che nulla cambierà, perché una novità del genere è troppo forte per essere ignorata. È una bomba del gossip, sarà sulla bocca di tutte le pettegole del liceo e spera solo di non essere vittima di qualche scherzo stupido.

-Due-  Continua lui il conto.

Vorrebbe pensare positivo, ma il tre si avvicina sempre di più e teme di aver fatto una cazzata. Insomma pubblicare un post su Facebook per rivelare a tutti di essere omossessuale? Ma a che cazzo pensava? No, non deve andare così, non può dirlo così, non dietro ad uno stupido schermo. Non poteva farlo sapere ai suoi genitori e a suo fratello tramite uno stupido social network. No, assolutamente no.

-Tre!-

- Aspetta no!-  Toglie senza alcuna grazia il proprio dito ma, essendoci ancora quello della ragazza lo stato viene pubblicato ugualmente.

- No no no! No miseria no!-

In preda alla frustrazione si prende la testa tra le mani e si maledice mentalmente. Ormai lo aveva fatto, e poco importa se il suo discorso era commuovente. Avrebbe dovuto farlo di persona, davanti a tutti. Era ancora una mezza sconfitta per lui.

-Si può sapere che ti prende?-

Alex non capisce bene questo suo cambio d’umore, era convinto di volerlo fare così, ora cosa c’è che non va?

-Ho sbagliato qualcosa?-

-Sì! Non avresti dovuto pubblicarlo! Ti avevo detto di aspettare!-

-Me lo hai detto quando lo avevo già pubblicato!-

-No, non è vero! Perché lo hai fatto?!-

Alex sta iniziando ad innervosirsi. Va bene che è il suo migliore amico ma a tutto c’è un limite e quel limite è stato sorpassato.

-Perché lo hai voluto tu!-

-No, io non volevo farlo così!-

-Ma se mi hai chiamato apposta per farlo! Cosa diavolo ti stai inventando ora?-

Si lanciano sguardi di fuoco, entrambi arrabbiati per un problema che ad essere onesti, non esiste. Poi però, Alex inizia a calmarsi, prende un respiro profondo e prova ad andargli incontro lasciando perdere l’orgoglio per una volta e cercando di capire cosa stesse succedendo a Luca. Che abbia avuto un ripensamento? Che forse non si sentiva davvero pronto?

-Ci hai ripensato? Al coming-out…-

-No, solo… pensavo che su uno stupido social network non era la migliore delle idee-

Con un’espressione affranta e stanca si siede sul suo letto, con ancora la coperta blu pesante e la luce dalla lampada illumina il resto della stanza. Alex è dispiaciuta da questa cosa, lo schermo del computer mostra ancora lo stato appena pubblicato e da una parte comprende i pensieri di Luca. Non è mai considerato coraggioso chi esprime certe opinioni su Internet anziché in persona, è come se stesse scappando senza farlo veramente. È una via facile, che chiunque sarebbe in grado di percorrere. Lui non è quel tipo di persona e magari, nessuno lo avrebbe preso sul serio oppure, nella peggiore delle ipotesi, chiunque avrebbe potuto prendersi gioco di lui, sia dal vivo che nella vita reale.

-Senti, forse non esiste un modo giusto o sbagliato..-

Si siede accanto a lui, con entrambe le braccia che si stringono attorno al proprio busto ed è cauta alla ricerca delle parole da utilizzare con lui, perché in questo momento è estremamente fragile e vuole nasconderle questa debolezza.

-Magari è solo una questione di… liberazione, ecco. Forse così potrai ispirare qualche ragazzo o ragazza lontani da noi.-

-Non è questo il problema… è tutto il resto il problema.-

Lei non capì bene cosa intende dire ma lui alza lo sguardo, la guarda negli occhi e con le lacrime che rischiano di cadere da un momento all’altro, si confida.

-I miei genitori, mio fratello, i miei amici.. come faccio a guardargli in faccia e ammettere a loro cosa sono davvero? Come faccio a dirglielo guardandoli negli occhi quando tutti gli altri ne sono già al corrente, quando tutti sanno? Si sentiranno esclusi e presi in giro da me.-

-Oppure saranno comprensivi e capiranno che per te non è una cosa facile. Magari all’inizio se ne avranno a male, ma passerà. Loro ti vogliono bene e non importa se sono stati gli ultimi o i primi a saperlo. Tu sei parte della loro famiglia, e la famiglia non si abbandona mai quando uno ne ha più bisogno. Si faranno da parte e ti ascolteranno, ti capiranno e ti prenderanno in giro per esserti travesti da power ranger al carnevale della terza media.-

Ridacchiano entrambi dopo aver sentito l’ultima affermazione, e sorridono malinconici al ricordo.

-Quando ti sentirai pronto dirai a voce alta tutto quello che vorrai. Fino ad allora.. cerca qualche buona scusa per non parlare-.

-Grazie Alex-.

Si abbracciano e sorridono sinceri, il futuro fa meno paura quando si ha una persona accanto, qualcuno con cui potersi confidare e chiedere consiglio.

-Ma con Marco?-

-Lascia perdere, non lo sento da giorni..-

Alex annuisce comprensiva guardando con preoccupazione il suo migliore amico. Non vuole vederlo soffrire ancora per quel piccolo stronzetto, sa di cosa è capace il capitano. Il famoso capitano della squadra provinciale di calcio. Le basta sapere cosa ha fatto a Riccardo ai primi anni  del liceo, e non osa immaginare come possa ferire il suo migliore amico.

-Se si azzarda a sfiorarti un solo capello è un uomo morto.-

Luca ride di gusto, è da tanto che non rideva di buon cuore. La guarda e capisce che è seria e che vuole solo proteggerlo, ma sa anche di essere abbastanza grande da risolvere i suoi problemi da solo. Inoltre è già Maggio, può sopportare qualsiasi cosa per un mese.

-Non ce ne sarà bisogno, non preoccuparti. Vorrei solo sapere se avrò mai una possibilità con lui o se non lo rivedrò mai più.-

-  Vorresti aver affrontato tutta la questione assieme a lui?-

Domanda lei cauta. Infondo per lui sarebbe stato d’aiuto avere qualcuno al suo fianco che capisca appieno la sua situazione, forse sarebbe stato più incoraggiante su certe cose.

-Da una parte sì, ma… non sono così solo come pensavo. Ho te, che sei la miglior amica in assoluto. E non potrei chiedere di meglio.-

Le sorride ed è sincero in ciò che dice. Le vuole un bene dell’anima ed è stato fortunato ad aver trovato ed aver nella sua vita una ragazza come lei.

-Grazie. Sono felice che tu abbia condiviso questa cosa con me-

-Anch’io lo sono.-
   
 
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