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Autore: Meky    07/05/2005    1 recensioni
Dalla serie "Teen Titans"
Una notte Corvina si sveglia di soprassalto, dopo aver sognato d'incontrare Kyon, un suo conoscente di quando era ad Azarath. Che questo voglia dire qualcosa? Inoltre un altro strano mistero sembra arrivare dalla misteriosa ragazza e dal suo passato...
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 10°: Perché? Domande pungenti risuonano nell’anima vuota

Tragedia

 

[NdA: sigh! Preparate i fazzoletti per piangere dalla felicità. La fic è giunta (quasi) al termine!]

Un ululato di felicità si levò dai lettori. Meky si guarda intorno soddisfatta: ha la più grande collezione di vomito altrui mai vista…

[NdMeky: che schifo, comunque!]

[NdColoroCheHannoSpeditoIlVomito: in effetti…]

[NdAmber: potresti usarlo per Halloween, stile casa degli orrori…] [NdColoroCheAvevanoIntenzioneDiPartecipareAllaFesta: ma che schifo!]

 

 

I giorni passarono spensieratamente, cosa che non accadeva spesso a Corvina; riuscì a non pensare al fratello che molto probabilmente la cercava e a quel padre che in fondo per lei non era nessuno. Nessuno sapeva della sua presenza lì, ma non le passò neanche per la testa di avvertire Lasod, quasi volesse cancellare la vita reale; in un certo senso, quello che viveva era un sogno a causa della Profezia…. Era proprio a quello che pensava Corvina, seduta su un divanetto a pensare. La Profezia…

“Mi fa paura pensare che qualcuno possa costringere me e Kyon a odiarci” pensò la ragazza appoggiando le braccia sulle gambe incrociate “Soprattutto perché lo amo…”

-Ehi Corvina- la chiamò Kyon

-Si?-

-Cos’è quell’aria pensosa?- Corvina scosse la testa

-Non farci caso- rispose mentre lui si sedeva accanto a lei. –Ero solo soprapensiero….- Kyon le mise un braccio intorno alle spalle e le sollevò il mento con la mano

-Sai che se qualcosa ti preoccupa puoi dirmelo…-

-Lo so Kyon, ma ti ripeto che ero solo soprapensiero… nient’altro- Gli sorrise –Poi qui sono felice- Lui le restituì il sorriso.

-Anche in questo siamo in due- scherzò lui. Corvina si appoggiò a lui

-Non pensi che sarebbe meglio smettere di sognare?-

-Perché? E non stiamo sognando…-

-Invece sì…- Corvina sospirò –Non possiamo combattere contro il nostro destino…-

-Ma che discorsi fai? Il destino… chi ci dice com’è il nostro destino? Nessuno! Sempre che esista, una persona se lo costruisce da sola…-

-In questo ti sbagli- Corvina lo guardò negli occhi –se crediamo alla Profezia il Destino sarei io e quindi devi crederci. Questo vorrebbe anche dire che tutto quello che c’è accaduto io lo ho voluto e…-

-No! Smettila di fare discorsi senza senso! Non è vero che sei tu a volere che le cose accadano perché è come una doppia identità…- tentò di spiegare Kyon. Corvina non rispose

L’aria era cambiata. Nessun rumore rompeva quel silenzio innaturale. Sia Corvina che Kyon si fecero scuri in volto: sembrano trasformati. La ragazza mosse impercettibilmente il braccio verso una lama. Uno scintillio e…

 

Quel giorno i raggi del sole illuminarono Azarath in un calore salutare. La gente percepì nell’aria il cambiamento. Lasod si affacciò dalla porta di casa a vedere: la gente usciva nelle strade come non faceva da tempo.

“Che succede?” si chiese l’uomo seguendo la massa delle persone. Fissò fuori, verso il deserto e rimase a bocca aperta

-È un miracolo!- sentì sussurrare una donna accanto a lui

In cima ad una collina diventata improvvisamente verde si scorgeva una figura blu coi capelli corti e un mantello che sventolava al vento

“Sei tu Corvina?” pensò Lasod mentre la figura allungava le mani verso la pianura…

Tre piume… tre piccole e innocue piume… Corvina sospirò. Prima di allungare le mani verso la pianura ne baciò una

-Per te, che mi hai amato, che ho amato e amo tuttora- Allungò le mani e il vento fece volar via le piume. Le tre vennero invase dai raggi del sole, facendole brillare come l’oro.

Al di sotto, il deserto si trasformò in pianura, ricca di verde, alberi e fiori. Tutti guardarono esultanti l’avvenimento.

“Com’è stato amaro il nostro addio…” pensò Corvina con le lacrime agli occhi

-La Profezia! La Profezia!- esclamò un anziano –La Profezia si è conclusa! Siamo salvi!-

“Come?!” Lasod alzò le sopracciglia, sorpreso

-Mi scusi!- esclamò avvicinandosi a colui che aveva parlato –Cosa intendeva con quello che ha detto prima?-

-Le quattro parti sono state riunite come aveva annunciato la profezia: “Quando le quattro parti del mondo si ricongiungeranno, il corvo volerà nel cielo e la Città delle Origini scaccerà il rosso presagio”-

-Ecco il corvo!- esclamò una bambina -È tutto viola!- Lasod tornò a guardare lo spettacolo. La figura era scomparsa e al suo posto era comparso il corvo…

 

-Così la primavera è giunta…-

-Si, mia regina…- La donna si alzò dal trono

-E mio figlio?- chiese rivolta alla Guardia Reale inchinata davanti a lei

-Nessuno sa dove sia-

-Stia tranquilla mia regina- La donna voltò di scatto la testa verso la voce

-Juyamahi… tu qui?- L’uomo s’inchinò

-Non dovete temere per vostro figlio nonostante le apparenze. Purtroppo non posso essere più chiaro, me ne rammarico altezza. Le posso solo dire che credo in quella ragazza come in voi e in vostro figlio e la proteggerò come Guardia Reale- La regina fece una smorfia di disappunto –In fondo dovete ringraziare solo quella ragazza se vostro figlio è libero dalla Profezia…-

-Libero?- la regina si mise le mani sui fianchi –Libero ma molto probabilmente morto!-

-Si ricordi le mie parole, altezza. Noi siamo ciechi di fronte alla forza dell’anima…- detto questo Juyamahi uscì

-Quell’uomo…- La regina scosse la testa. Guardò fuori dalla finestra –Questa storia non è ancora finita…-

 

 

 

Da un germoglio può nascere un fiore bisogna solo saper aspettare

Durante la tempesta che aveva rischiato di distruggere il mondo

Qualcosa si è formato, piano

Come un piccolo seme di speranza che, con la forza dell'Amore,

È riuscito a sbocciare in ciò che la parte più profonda della mente ha creato

Questa è ciò che è rimasto

Fine

 

 

Fine, o forse no…

Continua in…

“Tra inferno e paradiso”

 

 

[NdLettoriConvintiCheLaTorturaFosseFinira: NOOOOOOO!]

[NdMeky: Cattivi… (ç__o lacrimuccia)]

[NdAmber: dai, non fare così! Pensa a qualcosa di bello!]

Una lampadina si accese sulla testa di Meky e Amber la guardò preoccupata

[NdAmber: ehm… Meky? ]

Nessuna risposta dall’altra

[NdMeky: mi sono appena ricordata di una tortura adatta al mio Pomolo di porta… ^____^]

[NdAmber: povera Elly… °_°]

Meky sbuffa scocciata e Pomolo inizia a sudare freddo

[NdJey: cof cof]

[NdLeInteressate: scusa…]

Ora veramente fine

[NdVoceNellaMente: è tutto da vedere…]

[NdTutti: smettila! Basta!]

 

.:-*°-.:FINE:.-°*-:.

 

 

 

 

Scusate per le mie parentesi demenziali e roba varia. Ringrazio tutti coloro che hanno offerto il loro nome senza saperlo (Amber, Pomolo alias Elly, Jey) e tutti coloro che hanno avuto la forza di leggere questa immondizia di tristezza e intreccio di storie impossibili (e incomprensibili da tanto sono intricate), ma non penso sia un’immondizia vera e propria; anzi, credo sia abbastanza appassionante. Ciao e alla prossima fic!

Meky

 

  
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