Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: Celtica    17/09/2019    3 recensioni
Jon/Sansa | Post ottava stagione | link video nei vari capitoli
Sansa regna in solitudine sul nord quando riceve la visita di Jon Snow, venuto a renderle omaggio. Rivederlo la fa sentire ancora più sola, così decide di chiedergli di restare. Lui rifiuta, ma torna a Grande Inverno quando Sansa viene colpita da una freccia. Chi ha attentato alla sua vita?
Per scoprirlo, Jon, Arya e Brienne tornano a Grande Inverno.
Dal capitolo 7:
“«Ti hanno picchiata?»
La voce di Jon è dura come il granito della fortezza, fredda come il nord.
«No.» A quella domanda, a quel tono, quella di Sansa si riscalda invece come le sorgenti sotterranee che danno calore all’intero castello. Insieme, sono la voce dell’inverno, un intreccio di ghiaccio e fuoco, di calore e gelo. Perché uno non può esistere senza l’altro.”

Dai prossimi capitoli:
«Non mi è permesso prendere moglie.»
«Bene. Perché io non voglio più essere la moglie di nessuno.»

Jon/Sansa | Arya/Gendry | Brienne/Tormund
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Arya Stark, Brienne di Tarth, Gendry Waters, Jon Snow, Sansa Stark
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
Capitoli:
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14. Voci corrono per il Castello

14

Voci corrono per il Castello

 

 

 

M

aestro Ronald la fa stendere a letto, poi controlla le medicazioni. Ha preparato un intruglio di latte di papavero che le ricorda suo padre, Ned Stark. Non vuole berlo. Sono giorni che aspetta di vederlo uscire, poi si alza e lo versa fuori dalla finestra.

Non vuole dormire. Non con quella roba che ottunde i sensi.
Lascia che sfili le bende vecchie, sporche di sangue, e la fasci di nuovo. Non vede l’ora che se ne vada. Vuole restare sola.

Ma poi lui parla. «Perdonami, Altezza.»
«Cosa c’è?»
«So che non dovrei dirtelo, ma credo che dovresti evitare di restare sola con il Lord Comandante dei Guardiani della notte. Viste le tue condizioni…»
«È mio fratello» ribatte prontamente Sansa. E può venire a trovarmi tutte le volte che vuole.

«Infatti, Maestà. Per questo lo dico.»
Ora inizia a girarle la testa. Troppe emozioni per quella giornata. E Maestro Ronald rischia solo di rovinare tutto. Vorrebbe restare sola e concentrarsi su quanto è successo. Ricordare i bei momenti…

«Che cosa intendi?»
«Circolano voci, Altezza. Non è bene che…»
«Che voci? Di chi?»

Maestro Ronald lancia un’occhiata di sbieco a Spettro, appollaiato davanti alla porta chiusa. «Da quando quel… quell’animale resta sempre con te, le voci sono corse per il castello. Hanno raggiunto i lord vicini, Maestà.»

Mi sento più sicura con Spettro vicino, pensa, senza poterlo dire ad alta voce. È come se Jon fosse qui con me.

«Qual è il problema? Cosa dicono i lord?»
Il maestro si schiarisce la voce, non riesce più a guardarla negli occhi. Posa il latte di papavero e si stringe le mani in grembo, come se fosse troppo imbarazzato per continuare.

«Avanti, parla» lo incita Sansa. «Non sarà peggio di tutte le cose sentite in passato.»
Joffrey parlava male. Il Mastino. I soldati, un attimo prima di accorgersi della sua presenza. Crede di averle sentite tutte… Puttana, sgualdrina, porcile, e un’infinità di altre parole, frasi e immagini che una lady non dovrebbe conoscere.

«Come desideri…» Maestro Ronald tiene gli occhi sul pavimento, ma un lieve rossore gli sale lungo il collo, colorandogli le orecchie di un rosso acceso. «Parlano di te, Maestà. Di tuo fratello e del suo… lupo.»
C’è un certo disprezzo nella sua voce, misto a un terrore antico che Spettro non fa altro che alimentare: tiene gli occhi incollati sull’uomo e, a quella parola, a quel tono, solleva le labbra e mostra i denti. Un ringhio basso si propaga nella stanza, e la voce del maestro si alza di un’ottava.
Ronald si sposta ai piedi del letto, lontano dalla portata del muso di Spettro.

«Puoi… puoi richiamarlo, Maestà?»

Sansa aspetta un istante prima di spostare gli occhi sul metalupo. Poi parla con voce calma, dolce, come se si stesse rivolgendo a un bambino un po’ capriccioso. «Adesso basta, Spettro. Va tutto bene.»
Spettro si passa la lingua sul muso, la infila tra i denti e il suo respiro accelera.

«Dicono…» Ronald non sembra ansioso di parlare. «Dicono cose che non posso riportare, Maestà.»

«Esigo di sapere cosa dicono, ora.» Gli occhi di Sansa si assottigliano, ma il maestro non se ne accorge: sta ancora osservando Spettro, allo stesso modo in cui una bambina con il terrore dei ragni studia la tela per accertarsi che nessun animale venga verso di lei.
«Si tratta di tuo fratello, Maestà. Del fatto che non ha mantenuto il suo giuramento la prima volta, e niente assicura che non commetterà lo stesso errore.»
«Cosa c’entra questo con me?»
«Il suo lupo… il suo lupo è sempre con te. Se ti spostassi per il castello, lo avresti sempre al tuo fianco, come in passato. Girano voci su… sul periodo in cui Jon Snow ha regnato su Grande Inverno. Su di te, seduta al suo fianco… Sembra che abbia aggredito un alto Lord per te, mia Regina.»

Le mani di Sansa si aggrappano alle lenzuola. «Chi?»
«Il defunto lord Baelish, Maestà.»

«Lord Baelish si è macchiato di tradimento, maestro.» Sente il cuore battere più veloce. Non riesce a controllare il tremore alle mani.
«Questo è accaduto prima del suo tradimento. Pare che lui e altri intendessero rovesciare il Re. Quello che molti lord temono, Altezza, è che avendolo di nuovo qui, a Grande Inverno, Lord Snow possa… come dire… vendicarsi. Temono per la propria incolumità.»

«Continuo a non vedere un collegamento con me, maestro. O con Spettro.»
Ma invece lo vede benissimo. Lo riconosce nel bacio scambiato con Jon, con le sensazioni delle sue mani su di sé, nella protezione di Spettro. Nel desiderio di averlo ancora lì, con lei, soli e indisturbati, senza maestro Ronald a interromperli.

«Temono che tu possa essere plagiata da lui» dice Ronald con un filo di voce. «Che lui voglia il potere, e per ottenerlo sia disposto a rubare la virtù di sua sorella. E che il fatto di averti lasciato il suo lupo ne sia la prova… In questo modo nessun altro, all’infuori di lui, potrà toccarti.»

Sansa si sente avvampare all’improvviso, tutto in una volta, come se qualcuno le avesse lanciato addosso olio e fiamme. Ogni parte di lei – la sua mente, la sua mente – va a fuoco, e tutto ciò che vorrebbe è rotolarsi nella neve, gettarsi in un lago ghiacciato per non uscirne mai più.

Non può pensare di affrontare quei lord. E nemmeno Jon.
Non dopo quanto ha sentito.
Ma Ronald non ha ancora concluso e, quando lo fa, il cuore di Sansa perde un battito.

«Dicono che sua Maestà si sia indebolita dopo l’attentato, che sia sotto il costante effetto del latte di papavero… Dicono che Jon Snow le ruberà la Corona, che dichiarerà guerra a Brandon Stark per impadronirsi di tutti e sette i regni. E dicono anche, Altezza, che forse dovrebbero eleggere un nuovo Re… come ad Approdo del Re ne verrà eletto uno nuovo alla dipartita di Re Brandon.»

 n

N.d.A.:

Per rivedere Arya c’è da aspettare il prossimo capitolo. Il suo incontro con Nymeria darà luogo a molte sorprese…
Mentre qui cominciano a scoprirsi gli altarini… e forse il nord non è puro e fedele come sembrava.
Grazie a chi continua a seguire questa storia. Se il capitolo vi è piaciuto, fatemelo sapere!
Celtica

   
 
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