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Autore: jay0704    17/09/2019    1 recensioni
Cosa succederebbe se Sara si innamorasse del suo insegnante? Cosa succederebbe se i due si mettessero insieme?
Riuscirà Sara a fare breccia nel cuore del suo insegnante? Riuscirà a cancellare gli ostacoli che li dividono?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Scolastico
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Capitolo 31

 

Strizzo i capelli, togliendo l’acqua li avvolgo in un asciugamano, per poi fasciare il mio corpo, con l’accappatoio del moro, il profumo virile e fruttato  riempie le mie narici, la sua immagine  si proietta nella mia mente, come se in questo momento in questa stanza ci fosse lui. 

Apro gli occhi, un leggero sorriso emerge nelle mie labbra, la voglia di stare con lui inizia a crescere, seppur mi manda in bestia con una semplice parola, mi manca. 

Non so come definirla questa mancanza improvvisa, è andato via da nemmeno mezz’ora, eppure  ho un irrefrenabile voglia di baciarlo, stringerlo, perché lo desidero così tanto? Diamine Sara che cosa ti sta succedendo, sono già passata alla fase successiva? Non posso amarlo è troppo presto, va bene nutrire un sentimento, però arrivare a questi punti no! Cosa mai potrà pensare Andrea, di questo sentimento mi prenderà per una matta, che corre troppo in fretta, calma Sara posso anche sbagliarmi non per forza deve trattarsi di amore. 

Dovrei conoscere prima di pensare una cosa simile, l’unica persona in grado di aiutarmi è mia madre, chi meglio di lei può saperlo? Ha amato mio padre fino all’ultimo, anche quando l’ha tradita con una sua collega, non ha mai smesso di amarlo seppur è rimasta ferita dal suo comportamento nutre ancora amore per lui. Lo vedo ogni giorno, quando si rinchiude in camera sua, diverse volte l’ho beccata con una foto in mano, con le lacrime agli occhi, si finge forte, recita una parte, pur di non farmi preoccupare, sorride, lancia battute divertenti  un po’ imbarazzanti, so già che questo e  un suo modo di fare, preferisce ridere ai problemi piuttosto che rimanere lì a rimuginarci. 

È l’unica in grado di sapermi dare una spiegazione valida, prendo il telefono, digito il numero di mia madre, premendo subito il tasto chiama, un leggero imbarazzo si fa’ strada dentro di me, è la prima volta che parlo di qualcosa di intimo e speciale con lei. È la prima volta che mi affido a mia madre, lasciando perdere Omar, anche se in parte mi dispiace allontanarmi da lui, rimango convinta che sia meglio così per lui, almeno potrà smettere di amarmi.

  • Tesoro che succede? 
  • Mamma...
  • Amore mio va tutto bene? 
  • Come hai capito di amare papà? 

È il silenzio che sento, alcuni sospiri lo interrompono, sicuramente non è una argomento facile per lei, quasi mi pento di aver pensato a lei, sono certa che non ha alcuna voglia di ripensare a mio padre, è già tanto che si sentono per i documenti del divorzio. 

Faccio per parlare per chiudere l’argomento, però la voce di mia madre me lo impedisce, la sento trattenere un singhiozzo, i sensi di colpa per aver trattato questo argomento così delicato mi impediscono di proferire parola.

  • È semplice piccola mia, non sei in grado di pensare a nient’altro se non a lui, ti ritrovi a sorridere come un ebete quando solo incroci il suo sguardo, o semplicemente quando lo pensi. Non sei in grado di compiere un  azione in totale autonomia, perché pensi prima a lui, il desiderio di sapere cosa ne pensa ti spinge ad essere più riflessiva. Le lacrime scendono con più facilità, gioisci quando lo vedi felice, e sei triste quando lo vedi a pezzi. L’amore ti insegna a mettere in primo piano la persona che ami, smetti così di essere egoista, ti rende dipendente. È così che mi sono sentita con tuo padre, erano un miscuglio di emozioni a dir poco meravigliose, io ho avuto la fortuna di conoscerlo, ma non tutti l’hanno avuto, c’è chi confonde l’amore con una semplice infatuazione, non è facile riconoscerlo, è il tempo che ti saprà dare le risposte giuste. 
  • Grazie.
  • Non ringraziarmi sono pur sempre tua madre. Sara non spaventarti, amare è un dono, essere amati una grandissima fortuna, non dimenticartelo.
  • Grazie, ascolterò le tue parole.

Trattengo il respiro, la mia mente è sommersa da mille dubbi e da mille domande, a cui dovrò dare una risposta prima o poi,  è giusto darmi  del tempo probabilmente mi starò confondendo, prima di pensare una cosa del genere devo rifletterci meglio, vivermi a pieno il moro.

La porta che si spalanca improvvisamente mi obbliga a chiudere la chiamata, salutando mia madre frettolosamente, alzo gli occhi timidamente incontrando quei diamanti così belli che viaggiano in tutto il mio corpo soffermandosi sui miei seni coperti dal suo accappatoio.

  • Non hai fatto ciò che ti ho chiesto.
  • Mi dispiace, non ho fatto in tempo.

Si avvicina da me, i suoi passi sono lenti e sensuali è impossibile non rimanere incantati da un uomo così dannatamente attraente, c’è il rischio di svenire per quanto sia sexy, aria serve aria molta aria. 

  • Adesso ti vesti e appena finisci vieni di là. Non perdere tempo perché altrimenti sarò costretto a punirti.
  • Non sarà necessario, tranquillo.
  • Perfetto.

Si avvicina ancora di più, da questa distanza riesco a sentire il suo profumo così virile, le sue labbra così rosse e grandi mi spingono a desiderare i suoi baci, i suoi occhi così belli e profondi che osservano attentamente ogni mio movimento,  diamine Sara hai perso letteralmente la testa! 

Cerco di trattenere l’ossigeno nei polmoni, incapace di respirare, ho dimenticato come si fa’ in sua presenza, Dio perché ha tutto questo potere su di me? 

A questo punto comincio a pensare che per Andrea sto iniziando a provare un sentimento molto simile all’amore, quest’ansia, il cuore che rischia di  esplodere per quanto batte, non può trattarsi di timore, questo deve essere  amore! 

Le sue labbra sfiorano il mio collo, le sue mani accarezzano la mia guancia, un miscuglio di emozioni si scatenano dentro di me, sembra quasi che sia appena scoppiata  una guerra.

Chiudo gli occhi desiderosa  di un suo bacio, rimango con le labbra sospese in aria per qualche secondo, con la speranza che arrivassero le sue labbra, rimango delusa quando vedo che il moro è appena uscito dalla stanza. 

Sbuffo offesa dal suo comportamento, sono in momenti come questi che lo trovo insopportabile, era necessario illudermi in questa maniera? 

Inizio a cercare qualcosa da indossare, la felpa appesa nell’armadio tinta di nero è quella che scelgo, la stringo tra le mani portando l’indumento sul naso, per sentirne l’odore mascolino del moro. 

La indosso insieme ad un paio di pantaloncini, non appena finisco esco dalla stanza e mi dirigo convinta in cucina, sono certa che starà preparando qualcosa, dal momento in cui dobbiamo ancora pranzare mi sembra più che palese. 

Rimango incantata quando si mostra un uomo in grembiule, con i capelli che ricadono sul viso e gli occhi puntati sul tagliere di carne, mi avvicino a lui totalmente rapita dalla sua agilità con i coltelli. 

  • C’è ne hai messo di tempo, coraggio taglia i peperoni.
  • Si, subito.

Mi avvicino al bancone, affiancandomi a lui, inizio a tagliare i peperoni prestando  attenzione  alla dimensione, cercando di farlo tutti uguali, so già che non siamo a Masterchef che non è necessaria tutta questa precisione però con lui ho ho bisogno di fare bella figura, di fare le cose alla perfezione. 

  • Sai già cosa stiamo preparando? 
  • No, cosa stiamo facendo? 
  • Pollo alla romana. È giusto che assapori un po’ Roma.
  • Grazie.

Un sorriso si piazza sul mio viso, devo ancora capire come fa’ a farmi toccare il cielo con un dito con un solo suo gesto, Andrea è di gran lunga un uomo romantico e dolce, riesce a sorprendermi in ogni momento.

   
 
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