La felicità di Liam nel vedere il risultato degli esami di Louis non si può misurare. Louis, che per un mese era stato in ospedale senza potersi muovere e con una bombola sempre attaccata, ora sta bene. O almeno di polmoni.
<< Lucy, di a Louis di venire qui, per favore >> Chiede Liam a Lucy, l'infermiera del reparto.
Il dottore è contento che per una buona volta la notizia da dare sia bella.
Si sente bussare alla porta, e sapendo bene chi sia Liam invece di dire ‘avanti' va ad aprire: Louis non riuscirebbe ad aprire la porta ed entrare, perché la maniglia è un po' più alta di lui, seduto.
Si presenta nello studio del suo medico con espressione trepidante e paurosa, a giudicare dal tipo di risultati di esami che Liam gli ha detto finora.
<< Tutto bene Louis? >>
<< Si, grazie. Allora? >> chiede Louis, sfregandosi violentemente le mani.
<< Intanto avvicinati pure, non ti mangio, eh. Allora, mi sono arrivati da poco i risultati delle analisi. I tuoi polmoni sono come nuovi, Lou! >>
L' altro, felice della notizia, tira un urletto molto poco virile, a metà tra un sospiro di sollievo e di gioia.
<< Ho chiamato Josh, il tuo amico…ti passa a prendere tra poco >>
Di sicuro è stupendo per Louis uscire finalmente felice dall'ospedale
<< Ah, ti accompagno io fuori. Tanto volevo andare a prendermi un caffè >>
Così Liam afferra i manici della sedia di Louis e comincia a portarlo verso l'ascensore.
Nel parcheggio la prima cosa che vede è un ragazzo alto con i capelli castani corti che sventola la mano per aria nel tentativo di farsi vedere.
<< Ciao, Josh >> sorride Louis
<< Ei, piccolino, aspetta che ti aiuto>> dice, vedendo Louis che cerca invano di salire da solo.
Stringe la mano a Liam, che gli sussurra << grazie per tutto quello che fai per lui>>
E Josh non può fare a meno di sedersi al posto del guidatore con un sorrisone stampato in faccia.
<< Nick? >> gli chiede Louis
<< È andato a casa sua per il weekend…il tuo dottore mi ha detto che sei guarito >>
Louis arrossisce, non aveva intenzione di riprendere il discorso così presto
<< Ehm, si >>
<< Che ne dici di andare a mangiare una pizza per festeggiare? Penso che la depressione della mensa scolastica non sia esattamente la cosa di cui abbiamo bisogno >>
Poco dopo entrano da Nando's con l'acquolina in bocca e Josh sposta prontamente una sedia per fare posto a Louis, che sta con la testa bassa.
Si abbuffano di pizza, patatine e coca-cola , e sono ormai le 14 quando si rendono conto che si devono mettere entrambi sa studiare per gli imminenti esami.
Così tornano nella loro stanza e studiano fino all'ora di cena.
Louis alle 20 è già stravolto e mentre si sta spingendo verso la mensa con Josh vorrebbe tanto essere nelle sue lenzuola di lino
<< Josh, hai più visto Zayn? >> è da parecchio che la domanda lo assilla
<< No…in effetti è da prima che tu ehm tornassi che non lo vedo >>
Si sono intanto sistemati ad un tavolo, ma non fanno in tempo a mangiare un boccone che una ragazza sussurra timida << tutti i tavoli sono occupati, posso sedermi qui? >> entrambi annuiscono.
<< Come ti chiami? >> chiede Josh alla ragazza << Gemma, voi? >> anche stavolta è Josh a parlare << io sono Josh e lui è Louis, piacere >>
Gemma si sorprende di vedere un ragazzo così giovane su una carrozzina, ma non dice nulla, non vuole sembrare insensibile.
E tutti e tre hanno modo di scoprire che si trovano bene ognuno con gli altri due, e che le parole vengono fuori spontaneamente.
È la suoneria di Josh a spegnere "l'atmosfera"
<< Nicky? >> risponde lui, e Louis ridacchia sapendo benissimo che Nick in quel momento starà alzando gli occhi al cielo, odia quel soprannome.
<< Louis, Nick…ehm, gli si è rotta la macchina, mi ha chiesto di andarlo a prendere, andata e ritorno saranno circa 3 ore di viaggio . ha detto che a quest'ora non ci sono più autobus. Posso andare? Tu sei a posto? >>
<< Josh, tranquillo, vai e guida piano. So arrangiarmi. >>
Louis apprezza davvero ciò che l’amico fa per lui, però a volte non riesce a sopportare il modo in cui molti lo trattano. Non è fatto di cristallo, non sta per spezzarsi, e vorrebbe che lo capissero tutti. D’altra parte forse è colpa sua, che non si è mostrato abbastanza forte, nonostante ci provi ogni giorno.
<< Allora ci vediamo domattina, ti sveglio io. Buonanotte Lou, notte Gemma >> lo risveglia Josh.
Rimasti soli, non sanno bene cosa dire. Louis ha paura di essere giudicato troppo dalla ragazza bionda, e Gemma non sa come iniziare un discorso con una persona così timida e chiusa come quella che ha davanti.
All’unisono poi, propongono di andare a prendere un caffè al bar del campus e, ridendo di gusto per l’imbarazzo, si avviano in giardino.
È davvero faticoso spingere le ruote della sedia sulla ghiaia, ma Louis non lo ammetterà mai.
Davanti al caffè riescono meglio a fare conversazione, Gemma è molto estroversa e sembra sapere sempre la cosa giusta da dire, e l’altro se ne accorge presto. Scopre che la ragazza frequenta giurisprudenza, e tra meno di un anno si laureerà.
<< Io studio chimica, ma sono un po’ fuoricorso sai...sono stato lento l’ultimo anno, ma spero di finire presto >>
Entrambi stanchi, decidono di tornare nei dormitori, e Gemma accompagna Louis fino alla sua stanza. Hanno trovato un amico.