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Autore: Sick_Unicorn    19/09/2019    0 recensioni
Bonnie Harper ha 33 anni, è nata e cresciuta in Inghilterra con un un papà inglese ed una mamma italiana, ed ha ereditato, dal padre, la passione per la fotografia con cui, a differenza del genitore ormai morto da 9 anni, non è riuscita a sfondare. Suo padre era stato, dagli esordi fino agli ultimi scatti della band tutta insieme, il fotografo ufficiale dei Queen fin quando, dopo la morte dello storico frontman a cui era anche legato da una forte amicizia, non aveva deciso di andare in pensione anticipata troppo provato al pensiero di fotografare altri gruppi.
Purtroppo, ai tempi del padre, le cose erano molto più semplici ma sua mamma aveva deciso di conservare, per ben 28 anni, un numero molto importante che, sicuramente, avrebbe dato un’opportunità a sua figlia…
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Brian May, John Deacon, Nuovo personaggio, Roger Taylor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Anyway The Wind Blows

9. Behind the lens.

Quando la mattina dopo Bonnie sentì un leggero russare nella sua stanza, si voltò verso il centro del letto sorridendo dolcemente davanti a Doug profondamente addormentato a pancia in giù. Era ancora più bello di come lo ricordava la sera prima, forse era l'essere stato suo per tutta una notte a renderlo così.
Riprendendosi dalla contemplazione della sua schiena nuda, con la Dea Bendata tatuata sulla scapola destra, Bonnie buttò un occhio alla sveglia e, essendo ancora le otto e mezza, decise di lasciar dormire ancora un po’ il ragazzo. 
Era così strano per lei svegliarsi presto, ma forse era una seconda presenza nel letto ad averla fatta svegliare.
Dopo essersi infilata velocemente slip e vestaglia, raggiunse casa di sua madre per fare velocemente colazione e prepararla anche a Doug. 
Sperava di non essere scoperta, non voleva dare spiegazioni di prima mattina. Peccato che, come al solito, la fortuna non era dalla sua parte e si ritrovò sua mamma al tavolo della colazione.
-Non devi raccontarmi nulla?-. Chiese Marisa con un sorrisetto furbo. Poteva anche esserle calata un po’ la vista con la vecchiaia, ma sorda ancora non era diventata per questo, la notte prima, non le erano sfuggiti altri passi in casa della figlia mentre l'aspettava sveglia.
-Non ti si può tenere nulla a te! Ok, si chiama Doug, è tre anni più grande di me, è laureato in legge e, per adesso, è assistente di un suo ex professore e, per arrotondare, lavora in un locale-.
-Sì sì cose molto interessanti ma adesso parlami delle cose serie. È carino? Alto? Moro?-. 
Davanti a quelle domande della mamma, Bonnie rimase a bocca aperta trattenendosi dallo scoppiare a ridere. Solitamente, quando una madre vuole sapere di un ragazzo che si sente con la figlia, chiede nome, età, cosa fa nella vita mentre sua mamma si buttava su quelle cose “futili”. L'aveva sempre detto di avere una mamma fuori dalle righe, e l'amava così.
Le parlò di Doug e, nel frattempo, sì fece aiutare dalla mamma a preparare una colazione al ragazzo che, dopo un'ora e mezza dal risveglio di Bonnie, fece il suo ingresso nella cucina, sentendosi subito dopo mortalmente imbarazzato perché, mentre se ne stava in camicia e mutande, la ragazza non era l'unica inquilina della stanza. Non era certamente un bel modo per conoscere la mamma di Bonnie, ma ormai era andata così.
-Tu devi essere Doug! Un po’ di caffè caro?-. Chiese Marisa, prendendo la Moka, al ragazzo che, dopo aver superato l'imbarazzo iniziale, accettò di buon grado la colazione che gli era stata preparata.
La mamma di Bonnie, nonostante lo conoscesse da neanche un'ora, lo stava trattando come se fosse un figlio. Era da troppo tempo che non provava sensazioni simili; sua mamma era morta quando aveva 16 anni e, stare senza di lei e vivere il lutto negli anni forse più duri dell'adolescenza, non era stato per niente tranquillo. Capiva quando Bonnie parlava di suo padre, erano le stesse sensazioni che aveva provato lui e che non avrebbe mai augurato a nessuno.
Dopo la colazione, Doug aveva da fare lezione al posto del professore di cui era assistente, essendo quest'ultimo a letto con l'influenza, ma decise di accompagnare Bonnie allo studio fotografico dove avrebbe lavorato quel giorno per passare ancora un po’ di tempo con lei per parlare di quel che era successo la notte prima.
Entrambi avevano sentito qualcosa, qualcosa che non avrebbero potuto mettere in secondo piano.
-Ieri notte è stato bello, solitamente non sono il tipo che al primo appuntamento si butta ma ecco… -.
-È successo qualcosa, anche io ho sentito quello che hai sentito tu perché neanche io sono tipa da fare queste cose-. Concluse la frase Bonnie per poi ricambiare il sorriso di Doug.
Non potevano dire di essere innamorati dell'altro, non avevano più quindici anni e non potevano più prendere le relazioni con una tale leggerezza; ma era certo che non si sarebbero persi di vista.
-Magari ti chiamo quando finisco lezione, se sei libera potremmo pranzare insieme-. Chiese il ragazzo quando si ritrovarono davanti allo studio fotografico.
-Certo, penso che prima di pranzo avrò finito qui anche perché i ragazzi hanno da andare in studio alle due-. Rispose Bonnie per poi salutarlo con un bacio a stampo, molto più casto di quelli che si erano dati la notte precedente ma comunque pieno di significato, per poi scendere dalla macchina ed entrare dall'enorme porta a vetri.
Se in cuor suo sperava di non essere notata da nessuno con un ragazzo, Roger che ridacchiava mentre fumava una sigaretta nel piccolo giardinetto interno, le fece capire di essere stata invece scoperta in flagrante.
-Ora capisco perché stamattina non hai chiamato lo Zio Roger per farti passare a prendere. Tranquilla, meglio che ti ho scoperto io e non Brian-. Le disse il batterista facendole l'occhiolino per poi porgere una Marlboro alla ragazza che l'accettó sedendosi accanto a lui.
Dopo aver chiacchierato un po’ mentre fumavano, ovviamente con argomento principale Doug, entrarono in studio dove c'era già Adam alla postazione del trucco e Brian che controllava che i suoi importantissimi capelli fossero perfetti.
Appena il cantante vide la migliore amica, saltò via dalla postazione, facendo urlare la truccatrice, correndo da lei per sapere tutto.
-Ci sei uscita? Ci hai fatto sesso? Oh sì che ci hai fatto sesso, hai proprio la faccia di una che ha fatto sesso!-. Esclamò contento mentre, quelle urla, attirarono l'attenzione di Brian che, alla parola sesso, strabuzzò gli occhi.
Adesso tutti sapevano che aveva fatto sesso con Doug, era proprio quello che desiderava. Perché i suoi amici e la sua famiglia dovevano sempre trovare modi per metterla in imbarazzo?
-Ok smettiamola di pensare alle cose frivole! Abbiamo un servizio fotografico da fare qui!-. Esclamò Bonnie prendendo l'attenzione e rimandandoli a sistemarsi.
-Io e te poi parliamo, voglio sapere tutto-. Concluse Adam per poi essere “sequestrato” dalla truccatrice per gli ultimi ritocchi.
Ritrovarsi dietro l'obbiettivo della macchina fotografica, fu per Bonnie come rinascere con degli occhi diversi. Aveva tutto un aspetto diverso ed aveva sempre amato questa sensazione sin da quando, la prima volta, il suo papà le aveva fatto mettere gli occhi dietro l'obbiettivo della sua vecchia fotocamera anni 70.
Il servizio andò alla grande e, quando alla fine videro le fotografie, tutti concordarono sul fatto che erano meravigliose. L'attenzione per la messa a fuoco sui dettagli, il sapere cogliere le espressioni più spontane e adatte e, soprattutto, la capacità di saper mettere a nudo l'anima del soggetto fotografato; queste erano tutte caratteristiche che Bonnie aveva preso dal suo amato padre e che quindi le venivano assolutamente naturali.
Alla fine del servizio, la ragazza prese di nuovo il cellulare trovando, oltre ai milioni di messaggi dei gruppi WhatsApp, un messaggio di Doug.

Ho appena finito. Ho prenotato da Fenchurch per le 2pm, appena finisci chiamami che vengo a prenderti.

Aveva sperato di poterlo rivedere a pranzo per questo accettò subito l'invito ma, appena provò a prendere la sua giacca per uscire, fu placcata da Adam che, ovviamente, non intendeva farla andare via prima di sapere tutto sulla sera prima.
-Va bene va bene! Calmati-. Esclamò ridendo per poi raccontargli tutto quanto senza saltare, ovviamente, nessun particolare più succoso. Era il suo migliore amico, poteva raccontargli di tutto senza sentirsi in imbarazzo… E poi sapeva perfettamente che, se avesse saltato qualcosa, Adam se ne sarebbe accorto.
-Sono così felice per te! Una sera dobbiamo assolutamente uscire e devi presentarmelo per bene!-. Esclamò il cantante euforico.
Sapere che, almeno Bonnie, aveva trovato una bella persona che la rende felice non poteva che non farlo stare bene. Lui non sapeva quando l'amore avrebbe bussato alla sua di porta, a volte temeva addirittura che fosse un treno già passato e che, ovviamente, non sarebbe ripassato mai più.
Salutati gli altri che andavano verso gli studi, Bonnie salì sulla macchina di Doug scambiandosi un bacio con quest'ultimo appena entrata. 
Alla fine, passarono tutto il pomeriggio insieme e, quando Doug la riaccompagnò a casa dopo cena, fu impossibile passare la notte separati e si ritrovarono di nuovo tra le coperte di Bonnie certi che quella notte non sarebbe stata l'ultima. 
L'uno era il tutto dell'altro, in quel momento, e questo bastava.

Dopo una giornata passata a ripetere per l'esame che ho domani, non immaginate l'ansia del rientro, ho deciso di pubblicare questo nuovo capitolo pronto già da un bel pò.
Diciamo che questo capitolo ci ha aperto ancora di più gli occhi su Doug, ci ha fatto rivedere Adam che mi mancava tantissimo ed è un pò una piccola conclusione che ci apre sul nuovo inizio di Bonnie e questo bel ragazzo. In effetti, dopo questo capitolo, ci sarà un capitolo speciale fuori dalla trama, di cui non faccio anticipazioni ma vi giuro che è bellissimo, e poi avremo un piccolo salto temporale che rivelerà una bellissima notizia che spero renda felici anche voi come ha reso me.
Dopo questo punto della situazione, passo alle risposte alle recensioni a maggior ragione che la scorsa volta non ne avevo il tempo.
Con gli altri ci vediamo al prossimo capitolo, buonaserata darlings.


Evola Who: Ciao Carissima, allora devo risponderti sia alla recensione del capitolo 7 sia alla recensione del capitolo 8 quindi, senza cincischiare, andiamo.
In realtà quella del capitolo 7 erano più aspettative sul capitolo 8 che, alla fine, si sono rivelate quindi sono felice che quello che è successo poi ti è piaciuto.
La reazione di Marisa a Doug, la puoi benissimo leggere in questo nuovo capitolo e spero che ti sia piaciuta, non ci posso fare nulla amo Marisa e per me è fantatsica, mentre sul segreto di Brian e Roger ho intenzione di farlo scoprire a qualcuno... In realtà vorrei che lo sapessero tutti ma, essendo anziani, non credo che sarebbe coerente per loro venire allo scoperto adesso e mandare agli allori la loro famiglia e le loro mogli.
beh spero di rileggerti sotto questo capitolo e, soprattutto spero che ti piaccia. Alla prossima darling.


Bri2k04: Ciao nome nuovo nelle recensioni! Mi ha fatto molto piacere ricevere un tuo commento sui capitoli 3 e 4 perchè vuol dire che, nuova gente, si sta addentrando nella storia.
Anyway, la canzone di Roger la conosco ma, in quel momento, non avevo pensato a lei mi dispiace e non ti preoccupare per Adam ci penserò io a fartelo amare come lo amo io. Sul mantenerlo gay mi sembrava abbastanza scontato doverlo fare, Adam è così e lo amo anche per questo... perchè sono una maledetta yaoi shipper, testimone il capitolo con la scena Maylor.
Spero di poterti rileggere presto qui giù ed alla prossima darling.

 
  
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