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Autore: wings1873    22/09/2019    0 recensioni
"Ti amo."
"Io no, sparisci." Mi disse rivolgendomi le spalle.
Le lacrime mi rigavano il viso mentre lo guardavo in ginocchio ferita e con il cuore a pezzi.
"Room." "Shambles."
PS.Ciao ragazzi, volevo dirvi che non cancellerò la storia semplicemente la modificherò, revisionando molte cose. La trama principale non cambierà, sarà solo diversa la scrittura con qualche aggiunta in più. Godetevi intanto i nuovi capitoli.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Charlotte Katakuri, Mugiwara, Nuovo personaggio, Trafalgar Law
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buongiorno ragazzi, sono tornata e ho appena finito il terzo capito che spero vi godrete e che vi piaccia.
Prima di tutto vi chiedo scusa se lo scorso capitolo ha avuto degli errori gramatticali, vi chiedo umilmente scusa. Secondo: vi lascio alla lettura del terzo capitolo e fatemi sapere pure cosa ne pensate.

Un bacio e una buona domenica
Sara.
Terzo Capitolo: Il risveglio di Aqua.
 

KATAKURI!” Victoria per poco non cadde a terra dalla sorpresa, non avrebbe mai immaginato nemmeno per un secondo che suo marito sarebbe mai arrivato in quella camera, soprattutto a quell'ora della notte per giunta. Tornò dritta con la schiena e si avvicinò al suo comodino appoggiando la sveglia su di esso, poi accese la lampada premendo il piccolo pulsante che si trovava alla base.
Che diamine ci fai qui?” Si girò verso il ragazzo (ragazzo si fa per dire) a braccia incrociate ritrovandosi Katakuri che si toglieva la sciarpa davanti a lei, Victoria rimase con la bocca leggermente aperta per lo stupore, non aveva mai visto, neanche una volta le sue labbra.
Sciolse delicatamente le braccia per poi appoggiare la mano sulla base del letto. La bocca di Katakuri era attraversata da un'enorme cicatrice, una spaventosa cicatrice, la ragazza si chiese con quale stramaledetta razza si fosse accoppiata Big Mum per generare un figlio con una bocca del genere e dei canini così affilati come rasoi.
In caso te ne fossi dimenticata questa è anche camera mia.” Rispose Katakuri in tutta tranquillità mentre si avvicinava a Victoria, sapeva di aver sordito qualche effetto alla ragazza, era anche ora che sua moglie vedesse il suo viso per intero senza girarci troppo intorno.
Si lo so, ma non ti sei mai degnato di farti vedere.” Doveva fare dei piccoli passettini indietro senza farlo accorgere della sensazione di ansia che le si era creata dentro per colpa di quella strana situazione.
Sono stato....impegnato.” Più andava verso sua moglie più lei faceva passi indietro, pensava non si fosse accorto ma invece aveva percepito quella strana tensione che si era formata nell'aria. Si divertiva a vederla così: imbarazzata pensò, si imbarazzata era la parola giusta.
Non mi sembra comunque una giustificazione per presentarti qui a quest'ora.
Invece si, perchè è anche camera mia, quindi signorina ci posso venire quando ho voglia.
No che non puoi! Presentarti così alle quattro di mattina e spaventare la gente a morte!” Victoria lasciandosi prendere dalle parole non si era resa conto di essere finita con le spalle al muro finchè non ci sbattè contro. Si appiattò contro la parete il più possibile mentre Katakuri si avvicinava e appoggiava le mani ai lati della sua testa bloccandola contro la parete. Era in trappola e il viso del ragazzo così vicino al suo da avere le loro bocche così adiacenti da sentire i propri respiri. Il cuore di Victoria iniziò a battere così forte che per un momentò pensò che sarebbe scoppiato. Da quanto tempo un ragazzo non le si avvicinava così tanto, da quando qualcuno non la guardava con occhi così ardenti: perchè si, gli occhi di Katakuri brillavano mentre la guardavano, avevano assunto una leggera sfumatura strana come volesse....baciarla pensò Victoria.
Che cosa vuoi?” Trovò il coraggio di dire la mora.
Dormire.” E si allontanò di colpo lasciandola lì appiattita al muro con il cuore pronto a esplodere per la tensione.
Quel grandissimo bastardo l'aveva provocata, ne era sicura, stava giocando con lei e a giudicare dal sorriso che intravide si stava anche divertendo. Si staccò dal muro per accelerare il passo e raggiungerlo mettendosi davanti a lui che ormai era accanto all'armadio.
Smettila di giocare con le parole, non hai risposto alla mia domanda: che ci fai qui? E sai benissimo che il motivo non è solo perchè è anche camera tua quindi ora rispondimi.
Ti vorrei ricordare che dobbiamo mettere al mondo un bambino” per poco Victoria non divenne bianca come un fantasma, “non stanotte però sono troppo stanco e ho solo bisogno di dormire.
Ed era vero aveva solo bisogno di riposare, dopo la lunga giornata avuta con i suoi fratelli e sua mamma voleva solo dormire e staccarsi un po' dal mondo in più aveva un dannato mal di testa che non aveva intenzione di passare. Era persino stanco di quei battibecchi con Victoria, si adorava provocarla ma per quanto riguardava la questione del bambino e del concepimento non l'avrebbe mai costretta. Era un fuorilegge, un pirata, il generale di un imperatore, era tante cose ma non un mostro da costringere la ragazza in questione a compiere quel gesto così intimo senza il suo consenso. Così la prese per le spalle e la spostò a lato per passare a prendere un paio di pantaloni da pigiama.
Victoria rimase interdetta non pensava che volesse dormire sul serio, si avviò quindi verso il suo lato del letto per appriopriarsi il suo cuscino e una delle due coperte portandole sul pavimento. Non avrebbe mai dormito nello stesso letto di quel gigante.
Katakuri allungò il collo da dietro l'anta mentre si cambiava e la vide spostare cuscino e coperta.
Che stai facendo?” Si legò velocemente i lacci dei pantaloni neri per poia petto nudo, senza sciarpa e senza gilet, andare verso Victoria.
Anche se vuoi solo dormire io non ho intenzione di riposare nello stesso letto con te!
Io ho detto che dormirò in questa stanza non che dormirò nel letto su cui eri sdraiata.” Victoria si bloccò con il lenzuolo in mano mentre un ciuffo di capelli scappava dalla sua coda.
Ah.”
Si ah..dormo nell'anticamera così non sentirò il tuo terribile russare.” Katakuri prese il suo cuscino e passando accanto a lei le regalò un sorriso sarcastico. Vicotoria rimasta ancora una volta senza parole realizzò la frase di suo marito troppo tardi per poter reagire così semplicemente urlò alla porta.
IO NON RUSSO!

 

Te ne devi andare Sofy.” La sua voce è un sussuro ma io la sento benissimo così come sento il suo sguardo di ghiaccio che mi perfora l'anima.
Non me ne andrò! Non hai il diritto di lasciarmi così! Non ora!” Le lacrime iniziano a rigarmi il viso mentre in ginocchio gelavo ferita sulla neve, il freddo mi entrava nelle ossa e quel piccolo cappotto che stringevo non mi proteggeva affatto.
Vattene ti ho detto.” Le mie lacrime sembrano non scalfirlo di una virgola.
IO TI AMO!” Le parole erano uscite più veloci dei miei pensieri, l'avevo detto finalmente non potevo più tornare indietro, il danno era fatto oramai.
Io no, quindi è ora che tu sparisca.” Parole che mi arrivano addosso come lame ghiacciate, mi immobilizzano come magia. Vedo la sua mano alzarsi e in quel momento capisco cosa sta per fare.
Room.” “Shambles.

 

Victoria apre gli occhi di scatto per poi alzarsi con il busto e portare le mani al viso per scoprire infine di avere le guance bagnate, il suo cuore sembrava impazzito. E' solo un sogno si ripeteva è stato solo un brutto sogno anche se troppo in fretta si rese conto che era un ricordo, un doloroso ricordo. Scosse forte la testa per poi spostare le coperte del letto e alzarsi diretta verso il bagno, aveva bisogno di sciacquarsi la faccia, dell'acqua fredda gelata l'avrebbe ridestata da quella brutta visione che le era apparsa in sogno.
Dopo aver aperto il rubinetto e bagnato il viso si osservò allo specchio: aveva delle occhiaie così grosse che sembravano due borse color viola e i suoi occhi erano più scuri del normale, sembrava le fosse passato un treno sopra. Poi come un fulmine a ciel sereno si rese conto che Kakaturi si trovava a una porta di distanza da lei, così dopo aver chiuso l'acqua si avviò in punta di piedi e più silenziosa di un ninja verso l'anticamera. Dopo aver spiato dentro la stanza si rese conto che era vuota: dove era finito? Nessuna traccia di lui e nemmeno del cuscino o della coperta che si era portato appresso, trovò soltanto un piccolo foglio di carta appoggiato sul vaso di margherite sul tavolino d'entrata.


Sono dovuto uscire, non aspettarmi sveglia stanotte.”

 

Victoria sbuffò sonoramente, come se lei lo avrebbe aspettato sveglia, buttò il foglietto nel cestito sotto il tavolo e si avviò in camera pronta ad affrontare quella splendida giornata a Tottoland.

 

 

Bege la stava aspettando, Chiffon le aveva fatto recapitar e ( non si sa come) la lettere su quando andare nei loro appartamenti per “eliminare” quei fastidiosi oggetti che le impedivano di essere completamente libera.
Le sue scarpe risuonavano nell'ala del castello di Bege, arrivò davanti alla porta su cui c'era inciso laboratorio e busso quattro volte con una pausa in mezzo.
Prego signorina.” Uno scagnozzo di Bege le aprì e Victoria si trovò in una grossa stanza grigia piena dei più improbabili attrezzi da lavoro, guardandosi intorno notò Chiffon che le veniva incontro con suo figlio in braccio.
Victoria sei qui!
Buongiorno Chiffon e buongiorno anche a te piccolo pasticcino.” Victoria diede un piccolo buffetto sulla guancia al bambino per poi sorridere alla sua amica.
Vuoi tenerlo in braccio intanto che ti faccio strada verso Bege?” Le chiese Chiffon con un grosso sorriso stampato sulle labbra.
Cosa?! Lei tenere in braccio una creatura così piccola?! NONONO Victoria si allontanò lentamente tenendo le mani in alto verso Chiffon.
NONONONO non preoccuparti, credo che stia più comodo tra le braccia di sua madre.
Ma cosa dici tieni su dai!” Le appoggiò il bambino tra le braccia e la riccia si ritrovò paralizzata nel panico con un bambino che sembrava sul punto di piangere terrorizzato.
Non devi tenerlo così sta scomodo non vedi?
Come devo fare allora?!” Disse Victoria strillando lievemente impanicata mentre cercava di dondolare il piccolo che si era aggrappato con le mani ai suoi capelli tirandoli forte.
Vic rilassati, guarda ti faccio vedere.” Chiffon le spostò una mano sul sederino del bambino e l'altra sulla schiena facendolo dondolare mentre il piccolino iniziava a tirare sempre più forte i capelli della riccia.
Ecco brava così.
Lui sta comodo ma se non hai notato mi sa che ha qualche intenzione di lasciarmi pelata se continua così.” Cercò di allontanare qualche ciocca di capelli dalla presa delle dita del bimbo con un movimento del collo rischiando un strappo muscolare.
Sususu che sta solo giocando un po', ora basta parlare seguimi che Bege ci sta aspettando.
Si avviarono lungo gli scaffali del laboratorio svoltando dietro un libreria piena di scatole di chiodi per poi ritrovarsi davanti a Bege che sorrideva con le mani in tasca e il sigaro in bocca in compagnia dei suo fedeli compagni.
Buongiorno signora ti vedo un po' in difficoltà con il piccolo.” Ora il bimbo si era letteralmente aggrappato ai capelli di Victoria mentre lei cercava di staccarselo di dosso.
Bege toglimi questo piccolo mostro non ce la faccio più.” Chiffon alzando gli occhi al cielo glielo staccò per poi prenderlo in braccio e sussurrare parole dolci a differenza di Victoria
Si lo so che la zia Victoria e veramente brutta brutta.
Ehi! Ti ho sentito Chiffon!
Bege si mise a ridere per poi dare un bacio a sua moglie e una carezza al piccolo, poi si rivolse a Victoria.
Passiamo alle cose serie adesso, Chiffon mi ha parlato del tuo problema e facendo delle ricerce ci siamo attrezzati per poterti togliere le manette, speriamo soltanto che funzioni.”
Cosa intendi?” Disse Victoria allarmata fissando i polsi su cui ciondolavano i bracciali di pietra vulcanica di Marijoa.
Ho una teoria ma non è detto che funzioni, ora fammi vedere.” Bege si mise gli occhiali e la ragazza le avvicinò le braccia che lui afferrò per poi osservare quei due oggetti attentamente “mmh interessante, pietra vulcanica rara da Marijoa, non si trovano dappertutto queste cose, difficile ma possiamo provarci. Sappi che comunque non faccio nulla gratis.” L'uomo alzò lo sguardo ora serio fissando Victoria dritta negli occhi.
Lei aspettandosi quella reazione mantenne lo sguardo fermo non abbasandolo nemmeno per una frazione di secondo.
Cosa vuoi?
Distruggere Big Mum.
Victoria si sarebbe aspettata di tutto tranne quella risposta, il suo sguardo voltò subito verso Chiffon notando che lei annuiva con la testa.
Cosa?” Chiese.
Hai capito bene, voglio distruggere quel mostro non hai bisogno di sapere altro.” Continuò Bege.
Chiffon ma...è tua madre.” Chiffon la guardò e senza pentimento e paura nello sguardo le rispose “ha smesso di essere mia madre molto tempo fa.
Victoria si rese conto di aver appena trovato dei potenziali alleati e che non era la sola in quel castello a odiare l'imperatrice e che altri volevano distruggerla dall'interno. In fondo si era chiesta come mai Chiffon ci tenesse così tanto ad aiutarla nonostante non avrebbe giovato alla sua famiglia il fatto che lei sarebbe scappata. Decise comunque di non fare troppe domande, non voleva violare la loro privacy, se la sua amica avrebbe voluto parlarne con lei, magari, ci sarebbero state altre occasioni.
Ci sto.” Disse infine Victoria annuendo a Bege sorrise soddisfatto.
Okay portatemi il martello di Agalmatolite.” Un suo scagnozzo allungò l'oggetto in questione e mentre Bege era pronto a colpire Victoria allontanò le mani fermandolo subito.
Aspetta! Agalmatolite! Non funzionerà mai è impossibile che la risposta ai miei problemi era così facile.
Ascoltami ragazza: il contrario del fuoco e l'acqua, che qui e rappresentato dalla pietra vulcanica il suo contrario è l'agalmatolite che per altri è una condanna per te è una liberazione.” E senza darle il tempo di capire le sue parole i compagni di Bege le presero le braccia bloccandole sul tavolo e lui colpì più forte di quanto poteva e come in una scena a rallentatore, mentre Victoria cercava di liberarsi, il martello colpì il metallo dei bracciali disintegrandoli in un colpo. In quel momento Victoria si sentì il peso che la opprimeva sparire e qualcosa dentro di lei si risvegliò, qualcosa che pensava non avrebbe mai sentito. I suoi occhi neri come la pece iniziarono a risplendere di un azzurro così limpido come quello del cielo, gli scagnozzi di Bege vennero sbalzati indietro e lui invece corse verso Chiffon e il bambino per proteggerli dall'onda d'urto che stava arrivando. Si sentì uno strappo di tessuto e Victoria sentì che era il suo vestito che si apriva sulla schiena poi lanciò un urlo mentre qualcosa iniziava a bruciarle sulle scapole, sapeva cosa stava succendo eppure faceva così male. Bege e Chiffon osservarono la ragazza a bocca aperta, emanava luce blu e la sua schiena, per Roger pensò Bege sulla schiena di quella minuta ragazza si stavano disegnando delle linee creando un disegno che le percorreva tutta la parte superiore, solo dopo poco lui e sua moglie si resero conto che erano ghirigori a forma di razza di mare che brillavano.
Dopo pochi minuti interminabili la luce sparì e gli occhi di Victoria tornarono normali così come la sua schiena a parte il tatuaggio, che era diventato nero e non brillava più, ora lei era lì in piedi che sorrideva con le spalline del vestito ancora intere ma il retro distrutto fino alla vita.
Vic che ti è successo?” La voce di Chiffon tremava mentre guardava la sua amica.
Il mio potere è tornato, Aqua si è risvegliata.” Victoria pronunciò quelle parole con una voce diversa, più sicura, decisa e convinta.
Chi è Aqua?” Chiese uno degli scagnozzi di Bege.
Aqua è il potere degli oceani e dei mari questo tatuaggio sulla mia schiena è il marchio del suo possessore, la pietra di Marijoa me l'aveva bloccato ora invece e libero e lo sento scorrere dentro di me tutto quel potere. Putroppo però devo aver bisogno di acqua di mare per poterlo usare.
Bege ancora scosso da quello che era successo velocemente afferrò una sacca che lanciò diretta a Victoria che a sua volta la prese al volo.
Acqua di mare tutta per te, fanne buon uso.
Victoria osservò la borraccia tra le sue mani e sorrise per la prima volta sorrise sinceramente dopo un anno, poteva usare Aqua ed era pronta, pronta a distruggere Big Mum.
Ora Bege dimmi cosa hai intenzione di fare per distruggere quell'imperatrice.

 

  
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